Dopo l’addio dello staff della Lega Uisp le borgate guardano alla FicSf
SOTTO le bandiere del Comitato delle Borgate del Palio del Golfo e del Canaletto, vincitore dell’84 edizione, che pian piano venivano ammainate l’altra sera in Piazza Europa, non sono mancati gli strascichi polemici che ogni edizione della disfida remiera si porta dietro. Le dimissioni del gruppo storico della Lega Canottaggio Uisp, anche alla luce di frizioni e discussioni che hanno animato la stagione sui siti Internet, nelle trasmissioni tv e nella riunioni ufficiali, hanno riaperto la discussione sulla possibilità di «ripensare» alla scelta di un decennio fa e di tornare sui propri passi riassegnando alla Federazione Canottaggio a Sedile Fisso la gestione tecnica del Palio e del campionato provinciale. L’altra sera in Piazza Europa se ne parlava apertamente e senza mezzi termini tra i dirigenti di borgata. Anche il ritorno di due gare gestite dalla FicSf, se pur di contorno, nel programma del Palio del Golfo ha riaperto un legame che sembrava definitivamente interrotto.
LA RECENTE vittoria del Fezzano agli italiani di sedile fisso e la convocazione di due atleti del Palio per fare parte di una rappresentativa italiana, l’8 agosto in Ungheria, hanno poi evidenziato il riavvicinamento.
Nello specifico Fausto Sassi (Fezzano) ed il giovane Fabio Scatamburlo (Muggiano) sono stati convocati a Budapest, sul Lago Balaton, per far parte di uno dei tre equipaggi (uno sarà femminile) che rappresenterà l’Italia nella sfida internazionale, una classica dell’estate. I due saranno imbarcati in un armo da dieci vogatori, una soddisfazione per il canottaggio spezzino.
SUL POSSIBILE ritorno alla FicSf si esprime anche Massimo Gianello, presidente del Comitato delle Borgate: «la doppia affiliazione la capisco e la sostengo—spiega—alcune borgate hanno già fatto questa scelta, vorremmo la facessero tutte, ma personalmente il ritorno alla federazione mi sembra ora difficile. Sentiremo le borgate però». Nella serata dei premi per tutti doveroso anche il riconoscimento alla carriera per Renato Russo, del settore sport in Comune, vera anima logistica del Palio e uomo di sport già con la divisa della Federazione.
Tornando alla sfilata, o meglio la classifica finale, i risultati hanno lasciato l’amaro in bocca a molti ed a margine delle premiazioni qualche scontento che protestava vivacemente c’è stato. Il pubblico non ha chiari i criteri di valutazione e non ha informazioni sul grande lavoro che spesso c’è dietro. Appare così fallimentare la scelta di tener tutto segreto sino al defilamento. Magari dei cartelloni che spiegano, anche con foto il tema di ogni borgata ed il lavoro svolto, potrebbero evitare dubbi.
Gran finale in Piazza Europa con lo spettacolo delle percussioni esplosive, con tanto di fuochi artificiali, del “Concert de feu di Les Commandos Percu“.
A.Vig.