La Festa del mare rischia di perdere la sfilata dei carri allegorici per mancanza di fondi _______________________________________________
UN ANNO FA, i contributi del Comune arrivarono così tardi che la sfilata del Palio rischiò di saltare per lo sciopero dei borgatari. Si fece: ma non tutte le borgate riuscirono ad organizzarsi. Quest’anno, la sfilata sarà sostituita da un corteo sull’unità d’Italia: abiti confezionati dagli studenti del corso moda del “Chiodo”, 10 figuranti a borgo. La causa? Non ci sono soldi.
Il Comitato ha oltre 100mila euro di buco.
Il contributo del Comune sanerà i conti, e sponsor privati finanzieranno il corteo: stop. Nei borghi, pochi lo sanno. E chi l’ha saputo, insorge.
La “sorpresa” anticipata ieri dal “Secolo XIX” non è andata del resto nemmeno in assemblea: 12 borgate su 13 l’hanno votata in consiglio, ma solo perché la scelta era fra bere o affogare. Ela scoperta ha irritato la gente, che non ne sapeva niente.
Il presidente del Comitato borgate, Massimo Gianello, spiazzato dai commenti incontrollati, annuncia prima “smentite”: ma poi ammette che è così.
Gianello, niente sfilata? «Si farà, ma in modo diverso ». Vabbé, ma senza borgate … «Non c’è alternativa». Questione di soldi? «Sono venuti meno, nelle ultime edizioni, sponsor su cui contavamo. La crisi…».
E’ il Comune a chiedervi il sacrificio? «Macché! Niente politica! Coi contributi sosterremo le borgate: ma la sfilata no».
I borgatari sono irritati… «Ma chi? I consigli hanno votato così».Uno s’è astenuto, chi è? «Non ricordo».
I dirigenti sanno, i borgatari non sapevano: e l’hanno presa male … «Ma chi? Sarà qualche scheggia impazzita, o chi strumentalizza, o ce l’ha col Comune, o con noi».
Veramente è gente che non apprezza lo scambio … «Senta, io presiedo il Muggiano: abbiamo sempre fatto belle cose. Il solo corteo non entusiasma neanche me. Ma si fa così, o niente. E’un compromesso».
Ma il festival della Marineria costa un milione di euro, e fa morire la sfilata? «Non muore niente! E’ un anno di transizione. La sfilata vera tornerà. E poi, avremmo piazza Europa inutilizzabile per i lavori dei parcheggi … Guardiamo il bicchiere mezzo pieno». Questa sera si riunirà il Comitato.
Ma i giudizi in rete, sono amari. Su FB, Mariano Vignali, ritiene la novità “una follia, una mina”: «Una borgata, da Portovenere a Tellaro, è una comunità, non solo un gruppo sportivo di pochi vogatori, qualche tecnico e tre dirigenti. Eliminare il lavoro della sfilata è eliminare il ruolo sociale dei borgatari. Si può festeggiare l’Unità d’Italia dando il tema alle borgate. E’ questione di soldi: ma il Palio è come Pompei, se crolla un pezzo non è facile sistemarlo e forse non sarà mai più lo stesso. E’ una vittoria dell’ottusità ». Lapidario Franco Carassale: «Che tristezza». Anna Lisa D’acunzo: «Bruttissimo, pessima notizia». Roberto Giannone: «Forse troppi riflettori sulla città fanno paura a chi amministra? Che amarezza, avere carte vincenti da giocare e tenersele in mano, mentre altre città valorizzano territorio e sviluppo locale». Andrea Della Croce: «Che orrore». Enrico Mori: «Che peccato: niente sfilata, e qualche borgata rischia di non fare nemmeno un equipaggio. L’anno prossimo sarà a rischio il Palio. Oh, Bela Speza… era l’unica festa in città…». Chiara Tenca: «Mi stupisco, conoscendo quanto i borgatari tengono ai carri e ai costumi…». Saul Carassale: « Doveva restare la festa della città. Quando gli eventi si riempiono di pretese finisce che ci vogliono troppi soldi, e i soldi a volte finiscono». Paolo Varrella: «Se ci fosse maggior omogeneità nelle risorse alcune borgate riuscirebbero e a investire in vogatori, e in coreografia: a volte bastano una buona idea e quattro stracci». Marco Greco, capo borgata del Lerici, capisce l’amarezza dei borgatari: «Non è stata una scelta facile, a malincuore la scelta è questa, ma l’impegno per tutti è quello di riportare la sfilata alle borgata… ». Luca Bressan: «Chiunque si chieda cosa centra l’unità d’Italia con il Palio e la sfilata, si risponde: niente». Mattia Giavelli: «Se non ci sarà più la sfilata, potremo far protesta per la nostra causa, contro il muro dell’Arsenale: prima il comitato delle borgate impediva polemiche… ». Matteo Gregorini: «Ma è già deciso? Se non lo è, forse si potrà fermare, anche le altre borgate saranno contrarie».
Probabilmente: ma se i soldi non ci sono, e c’è il buco da ripianare, sarà ben difficile rimediare.
Il Comitato ha oltre 100mila euro di buco.
Il contributo del Comune sanerà i conti, e sponsor privati finanzieranno il corteo: stop. Nei borghi, pochi lo sanno. E chi l’ha saputo, insorge.
La “sorpresa” anticipata ieri dal “Secolo XIX” non è andata del resto nemmeno in assemblea: 12 borgate su 13 l’hanno votata in consiglio, ma solo perché la scelta era fra bere o affogare. Ela scoperta ha irritato la gente, che non ne sapeva niente.
Il presidente del Comitato borgate, Massimo Gianello, spiazzato dai commenti incontrollati, annuncia prima “smentite”: ma poi ammette che è così.
Gianello, niente sfilata? «Si farà, ma in modo diverso ». Vabbé, ma senza borgate … «Non c’è alternativa». Questione di soldi? «Sono venuti meno, nelle ultime edizioni, sponsor su cui contavamo. La crisi…».
E’ il Comune a chiedervi il sacrificio? «Macché! Niente politica! Coi contributi sosterremo le borgate: ma la sfilata no».
I borgatari sono irritati… «Ma chi? I consigli hanno votato così».Uno s’è astenuto, chi è? «Non ricordo».
I dirigenti sanno, i borgatari non sapevano: e l’hanno presa male … «Ma chi? Sarà qualche scheggia impazzita, o chi strumentalizza, o ce l’ha col Comune, o con noi».
Veramente è gente che non apprezza lo scambio … «Senta, io presiedo il Muggiano: abbiamo sempre fatto belle cose. Il solo corteo non entusiasma neanche me. Ma si fa così, o niente. E’un compromesso».
Ma il festival della Marineria costa un milione di euro, e fa morire la sfilata? «Non muore niente! E’ un anno di transizione. La sfilata vera tornerà. E poi, avremmo piazza Europa inutilizzabile per i lavori dei parcheggi … Guardiamo il bicchiere mezzo pieno». Questa sera si riunirà il Comitato.
Ma i giudizi in rete, sono amari. Su FB, Mariano Vignali, ritiene la novità “una follia, una mina”: «Una borgata, da Portovenere a Tellaro, è una comunità, non solo un gruppo sportivo di pochi vogatori, qualche tecnico e tre dirigenti. Eliminare il lavoro della sfilata è eliminare il ruolo sociale dei borgatari. Si può festeggiare l’Unità d’Italia dando il tema alle borgate. E’ questione di soldi: ma il Palio è come Pompei, se crolla un pezzo non è facile sistemarlo e forse non sarà mai più lo stesso. E’ una vittoria dell’ottusità ». Lapidario Franco Carassale: «Che tristezza». Anna Lisa D’acunzo: «Bruttissimo, pessima notizia». Roberto Giannone: «Forse troppi riflettori sulla città fanno paura a chi amministra? Che amarezza, avere carte vincenti da giocare e tenersele in mano, mentre altre città valorizzano territorio e sviluppo locale». Andrea Della Croce: «Che orrore». Enrico Mori: «Che peccato: niente sfilata, e qualche borgata rischia di non fare nemmeno un equipaggio. L’anno prossimo sarà a rischio il Palio. Oh, Bela Speza… era l’unica festa in città…». Chiara Tenca: «Mi stupisco, conoscendo quanto i borgatari tengono ai carri e ai costumi…». Saul Carassale: « Doveva restare la festa della città. Quando gli eventi si riempiono di pretese finisce che ci vogliono troppi soldi, e i soldi a volte finiscono». Paolo Varrella: «Se ci fosse maggior omogeneità nelle risorse alcune borgate riuscirebbero e a investire in vogatori, e in coreografia: a volte bastano una buona idea e quattro stracci». Marco Greco, capo borgata del Lerici, capisce l’amarezza dei borgatari: «Non è stata una scelta facile, a malincuore la scelta è questa, ma l’impegno per tutti è quello di riportare la sfilata alle borgata… ». Luca Bressan: «Chiunque si chieda cosa centra l’unità d’Italia con il Palio e la sfilata, si risponde: niente». Mattia Giavelli: «Se non ci sarà più la sfilata, potremo far protesta per la nostra causa, contro il muro dell’Arsenale: prima il comitato delle borgate impediva polemiche… ». Matteo Gregorini: «Ma è già deciso? Se non lo è, forse si potrà fermare, anche le altre borgate saranno contrarie».
Probabilmente: ma se i soldi non ci sono, e c’è il buco da ripianare, sarà ben difficile rimediare.
Sondra Coggio