DAGLI spezzini è la «disfida delle disfide» nelle acque della Morin, un appuntamento da non perdere la prima domenica di agosto.
Un tripudio di colore e folklore in grado di attirare ogni anno migliaia di appassionati. Peccato però che a poco più di 5 mesi dall’inizio della manifestazione, sul Palio del Golfo targato 2012 aleggi un punto interrogativo.
Da ieri il Comitato delle borgate ha dato vita a un simbolico ‘sciopero bianco’, con lo stop delle attività in ciascuna borgata fino al 10 marzo, giorno in cui è fissato l’incontro con i sindaci di Spezia, Lerici e Porto Venere.
Insomma, i borgatari incrociano le braccia, in attesa di parole chiarificatrici, proprio per voler simbolicamente rimarcare la valenza storica delle kermesse.
LA DECISIONE è maturata l’altra sera nel corso di una riunione straordinaria, che ha visto le 13 borgate compatte e decise a voler combattere la loro crociata pur di vedere considerato il Palio come «l’unica manifestazione storica che lega la città al suo mare».
La protesta è scattata, come noto, qualche giorno fa quando l’amministrazione
comunale non aveva citato il Palio nella presentazione del convegno, poi annullato, organizzato dal Comune capoluogo su «La Spezia: città, mare e futuro», dove tra le principali manifestazioni che sanciscono la relazione tra la città e il suo mare venivano proposte unicamente la Barcolana di Trieste e la nostra Festa della Marineria.
Da lì la replica dell’assessore Paolo Manfredini, che invece rimarcava l’importanza rivolta dall’amministrazione alla manifestazione, anche in termini di sostegno economico.
Oggi il Comitato, puntualizzando come la polemica non sia traducibile in un attacco personale né sia frutto di una manovra strumentale, si dice favorevole a un confronto propositivo e costruttivo per chiarire una volta per tutte il peso sociale e politico della manifestazione a colpi di remi.
CERTO È che rimangono i malumori da parte di chi ogni anno ripone anima e cuore nella buona riuscita della disfida.
«Ciò nonostante — spiega il presidente del Comitato, Massimo Gianello — siamo pronti a sederci intorno a un tavolo per una discussione che porti al risultato sperato: riconoscere la valenza storica e tradizionale del Palio del Golfo».
E se l’invito al confronto non venisse accolto? «Certamente non torniamo sui nostri passi – precisa Gianello a nome del direttivo – ma auspichiamo quanto prima un confronto per trovare la giusta cura al nostro malessere che, più volte manifestato, non è stato mai preso in considerazione». L’appoggio alla presa di posizione del Comitato delle Borgate arriva anche da Franco Arbasetti, presidente della Vª Circoscrizione, secondo il quale «l’amministrazione comunale è stata poco sensibile ad ascoltare una voce rappresentativa della più alta tradizione marinara del Golfo dei Poeti».
Un tripudio di colore e folklore in grado di attirare ogni anno migliaia di appassionati. Peccato però che a poco più di 5 mesi dall’inizio della manifestazione, sul Palio del Golfo targato 2012 aleggi un punto interrogativo.
Da ieri il Comitato delle borgate ha dato vita a un simbolico ‘sciopero bianco’, con lo stop delle attività in ciascuna borgata fino al 10 marzo, giorno in cui è fissato l’incontro con i sindaci di Spezia, Lerici e Porto Venere.
Insomma, i borgatari incrociano le braccia, in attesa di parole chiarificatrici, proprio per voler simbolicamente rimarcare la valenza storica delle kermesse.
LA DECISIONE è maturata l’altra sera nel corso di una riunione straordinaria, che ha visto le 13 borgate compatte e decise a voler combattere la loro crociata pur di vedere considerato il Palio come «l’unica manifestazione storica che lega la città al suo mare».
La protesta è scattata, come noto, qualche giorno fa quando l’amministrazione
comunale non aveva citato il Palio nella presentazione del convegno, poi annullato, organizzato dal Comune capoluogo su «La Spezia: città, mare e futuro», dove tra le principali manifestazioni che sanciscono la relazione tra la città e il suo mare venivano proposte unicamente la Barcolana di Trieste e la nostra Festa della Marineria.
Da lì la replica dell’assessore Paolo Manfredini, che invece rimarcava l’importanza rivolta dall’amministrazione alla manifestazione, anche in termini di sostegno economico.
Oggi il Comitato, puntualizzando come la polemica non sia traducibile in un attacco personale né sia frutto di una manovra strumentale, si dice favorevole a un confronto propositivo e costruttivo per chiarire una volta per tutte il peso sociale e politico della manifestazione a colpi di remi.
CERTO È che rimangono i malumori da parte di chi ogni anno ripone anima e cuore nella buona riuscita della disfida.
«Ciò nonostante — spiega il presidente del Comitato, Massimo Gianello — siamo pronti a sederci intorno a un tavolo per una discussione che porti al risultato sperato: riconoscere la valenza storica e tradizionale del Palio del Golfo».
E se l’invito al confronto non venisse accolto? «Certamente non torniamo sui nostri passi – precisa Gianello a nome del direttivo – ma auspichiamo quanto prima un confronto per trovare la giusta cura al nostro malessere che, più volte manifestato, non è stato mai preso in considerazione». L’appoggio alla presa di posizione del Comitato delle Borgate arriva anche da Franco Arbasetti, presidente della Vª Circoscrizione, secondo il quale «l’amministrazione comunale è stata poco sensibile ad ascoltare una voce rappresentativa della più alta tradizione marinara del Golfo dei Poeti».
Laura Provitina