EQUIPAGGI giovanissimi, frizzanti e chissà… sorprendenti. Con un bagaglio di entusiasmo ma anche di buoni piazzamenti nella classifica delle prepalio, gli armi senior e juniores delle Grazie aspirano quest’anno a salire sul podio dell’87esimo Palio del Golfo. Il settimo posto ottenuto l’anno scorso dai “grandi” nella disputa remiera della Morin fa intravedere lo sprint di una borgata che ha fatto della cultura marinara l’anima e il cuore della propria storia. Certo è che l’86esimo Palio non è stato fortunato per le giovani leve, ma poco importa… l’importante è andare avanti con grinta e determinazione. Guardando proprio alla borgata, presieduta da Lorenzo Dorgia, quest’anno Alessandro Busoni è il nuovo capoborgata, succeduto da Emanuele Bianchi che dopo 10 anni di intenso lavoro ha passato il testimone. Ma focalizzandoci alla sua storia non si può non ricordare la prima vittoria graziotta del ‘32: a salire sul gradino più alto del podio allora l’equipaggio composto da Canepa, Bello, Garzia, Minichella, e con Rosa al timone. Uomini d’oro che l’anno successivo guidarono la mitica “Nella”, questo il nome dell’imbarcazione, a traguardo, aggiudicandosi così il drappo raffigurante San Venerio, patrono del Golfo. Si dovettero poi attendere ben 18 anni per rivedere la borgata in festa: impresa raggiunta da Fiori, Chiesa, Broccini, Spina, timorati da Bello. Da allora i senior solcano le acque della Morin ma, purtroppo, senza alcun successo. A brindare ci pensarono poi le giovani leve che nel ’92, con Maffiotti,Lombardi,Muzio, Chessa, e Caso al timone, arrivarono al primo posto nella disfida a colpi di remi. Ma il cambio di pagina nella storia della borgata si ebbe nel 2002 quando alcuni giovani borgatari portarono una ventata di novità in casa graziotta, dando vita alla “borgata marinara Le Grazie”, un’associazione sportiva dedita alla cura della manifestazione.
Un cambiamento fortunato proprio per gli juniores: nel 2007 Viti, Zignego, Pindaro,Zucca, timorati da Esposito, impiegarono solo 5’41’’82 per issare in cielo i remi in segno di vittoria e conquistare l’ambito gonfalone.
Proprio tre anni fa nella gara juniores sulla distanza di 1000 metri l’armo delle Grazie trionfò, superando il Fezzano con 5’39”98, mentre due anni fa si piazzò al quarto posto.
L’anno scorso invece solo un settimo posto per i seniores e l’ultimo per gli juniores, “penalizzati”
nel loro esordio. Ma se le vittorie in mare si sono fatte desiderare, così non è stato per le spettacolari sfilate organizzate e vinte soprattutto nel corso degli anni ‘80 da una delle 13 borgate che attualmente ripone molta attenzione ai giovani e che quest’anno “spera di migliorare”, così come sottolinea il capo Busoni.
Chissà se il 5 agosto il cielo sopra la Morin si tingerà di bianco e di rosso? Non resta che attendere la disfida delle disfide della Morin e tener d’occhio la barca numero 2.
Un cambiamento fortunato proprio per gli juniores: nel 2007 Viti, Zignego, Pindaro,Zucca, timorati da Esposito, impiegarono solo 5’41’’82 per issare in cielo i remi in segno di vittoria e conquistare l’ambito gonfalone.
Proprio tre anni fa nella gara juniores sulla distanza di 1000 metri l’armo delle Grazie trionfò, superando il Fezzano con 5’39”98, mentre due anni fa si piazzò al quarto posto.
L’anno scorso invece solo un settimo posto per i seniores e l’ultimo per gli juniores, “penalizzati”
nel loro esordio. Ma se le vittorie in mare si sono fatte desiderare, così non è stato per le spettacolari sfilate organizzate e vinte soprattutto nel corso degli anni ‘80 da una delle 13 borgate che attualmente ripone molta attenzione ai giovani e che quest’anno “spera di migliorare”, così come sottolinea il capo Busoni.
Chissà se il 5 agosto il cielo sopra la Morin si tingerà di bianco e di rosso? Non resta che attendere la disfida delle disfide della Morin e tener d’occhio la barca numero 2.
Laura Provitina