L’APPUNTAMENTO non è stato disertato. Anzi. Un centinaio di portoveneresi doc, insieme a turisti e curiosi, nonostante il cielo minaccioso ieri sera hanno partecipato alla grande festa della borgata, per brindare alla vittoria del Palio Junior e della sfilata 2013.
Una festa che ha coinvolto in prima persona tutti coloro che in quest’ultimo mesi sono stati impegnati, sia a terra che in mare, nel realizzare un sogno nel cassetto. Tra questi i quattro ragazzi d’oro che ieri sera hanno festeggiato insieme al sindaco Matteo Cozzani, alla dirigenza e al capoborgata Roberto Ribolini: Andrea Faggioni, Gregorio De Luca, Daniele Carpena, Alessandro Greco e il piccolo timoniere Luca Maesano. Insieme alla presidente Roberta Pazzi, e agli allenatori Andrea Canalini e Matteo Bello (ma anche quello dei senior, Paolo Lavalle alias “l’Imperatore’’) sono saliti sul palco, in piazza Bastreri, trasformando la location dei festeggiamenti in una sorta di baraonda, con tanto di musica fino a notte fonda.
Dalla Torre capitolare è stato calato, attraverso una corda, il Gonfalone conquistato nell’impresa di domenica pomeriggio, che è stata nuovamente proposta nel corso della serata, in un video apprezzato da tutti. Non poteva poi mancare il carro allegorico che ha permesso ai portoveneresi di conquistare la vittoria anche nella sfilata per le vie cittadine. E le magliette raffiguranti la locandina de La Nazione (nella foto di Bea Newton) uscita martedì dopo il responso del Comitato delle borgate sull’esito della kermesse folcloristica. Insomma, una grande festa con i cuori di tutti rivolti a un amico che non c’è più: Domenico Bertoli, scomparso improvvisamente nel maggio scorso. Dirigente dell’Unione sportiva di Porto Venere negli anni ’80 e ’90, da sempre sostenitore dell’armo bianco rosso, soprattutto degli junior: un sostegno rafforzato dall’orgoglio di vedere il nipote Daniele tra i componenti dell’equipaggio. «A lui è dedicata la splendida vittoria nel Palio del Golfo junior e la conquista del primo premio della sfilata », spiega Giuseppe Basso, segretario dell’Unione sportiva, che sottolinea: «La voglia di vincere con grande e leale agonismo sportivo è derivata da questo apporto morale, che si è sommato alla forza di un gruppo coeso, formato da giovani atleti, da valenti allenatori e da appassionati collaboratori, coordinato dal capoborgata Ribolini».
Una festa che ha coinvolto in prima persona tutti coloro che in quest’ultimo mesi sono stati impegnati, sia a terra che in mare, nel realizzare un sogno nel cassetto. Tra questi i quattro ragazzi d’oro che ieri sera hanno festeggiato insieme al sindaco Matteo Cozzani, alla dirigenza e al capoborgata Roberto Ribolini: Andrea Faggioni, Gregorio De Luca, Daniele Carpena, Alessandro Greco e il piccolo timoniere Luca Maesano. Insieme alla presidente Roberta Pazzi, e agli allenatori Andrea Canalini e Matteo Bello (ma anche quello dei senior, Paolo Lavalle alias “l’Imperatore’’) sono saliti sul palco, in piazza Bastreri, trasformando la location dei festeggiamenti in una sorta di baraonda, con tanto di musica fino a notte fonda.
Dalla Torre capitolare è stato calato, attraverso una corda, il Gonfalone conquistato nell’impresa di domenica pomeriggio, che è stata nuovamente proposta nel corso della serata, in un video apprezzato da tutti. Non poteva poi mancare il carro allegorico che ha permesso ai portoveneresi di conquistare la vittoria anche nella sfilata per le vie cittadine. E le magliette raffiguranti la locandina de La Nazione (nella foto di Bea Newton) uscita martedì dopo il responso del Comitato delle borgate sull’esito della kermesse folcloristica. Insomma, una grande festa con i cuori di tutti rivolti a un amico che non c’è più: Domenico Bertoli, scomparso improvvisamente nel maggio scorso. Dirigente dell’Unione sportiva di Porto Venere negli anni ’80 e ’90, da sempre sostenitore dell’armo bianco rosso, soprattutto degli junior: un sostegno rafforzato dall’orgoglio di vedere il nipote Daniele tra i componenti dell’equipaggio. «A lui è dedicata la splendida vittoria nel Palio del Golfo junior e la conquista del primo premio della sfilata », spiega Giuseppe Basso, segretario dell’Unione sportiva, che sottolinea: «La voglia di vincere con grande e leale agonismo sportivo è derivata da questo apporto morale, che si è sommato alla forza di un gruppo coeso, formato da giovani atleti, da valenti allenatori e da appassionati collaboratori, coordinato dal capoborgata Ribolini».
Laura Provitina