È STATA una stagione difficile e faticosa quella della Venere Azzurra, ma la borgata numero 12 è abituata a fare i conti con gli imprevisti e non si è di certo lasciata scoraggiare. La presidente Irene Lombardo e il capoborgata Riccardo Bruni si sono infatti rimboccati le maniche e nonostante gli eventi che hanno stravolto sia la preparazione invernale, che quella estiva, la società è comunque riuscita a ricostruire le solide basi per poter affrontare il palio con una certa serenità.
Poco prima della gara di Natale, una mareggiata aveva distrutto l’imbarcazione chiamata Ginetta, la più vecchia che partecipa attualmente al Palio, che per fortuna, grazie all’aiuto del Cadimare, è stata risistemata. I problemi hanno coinvolto però non solo i mezzi, ma anche i due equipaggi.
Quello junior si è consolidato a fine maggio, a stagione già iniziata, mentre i vogatori senior vestono la maglia giallo blu da circa un mese. Gabriele Batoni, Luca Savi, Mirco Lubrano e Fabrizio Vivaldi dopo l’esperienza a Muggiano, dove Batoni e Savi hanno vinto nel 2011 l’ultimo loro Palio, avevano infatti iniziato la stagione a Cadimare, ma le aspettative ambiziose non si sono realizzate. L’equipaggio ha infatti occupato inspiegabilmente gli ultimi posti della classifica, e alla fine la decisione, presa di comune accordo con la società, è stata quella di scrivere la parola fine all’avventura in maglia bianconera.
L’occasione è stata presa al balzo dalla Venere Azzurra che, a causa di problemi con l’equipaggio precedente, li ha imbarcati in tempo record. «Peccato non averli avuti sin dall’inizio – dice l’allenatore Bernardo Nardi – senz’altro potevamo fare qualcosa di più. Non voglio togliere nulla all’equipaggio che avevamo prima, ma la stagione era stata davvero travagliata. Questi ragazzi hanno un potenziale enorme non espresso, e anche se non rimane molto tempo, spero riescano a tirarlo fuori ».
Effettivamente è innegabile come i migliori piazzamenti siano arrivati proprio a bordo della barca della Venere Azzurra. L’equipaggio, insieme al timoniere Nicolò Panella, ha ottenuto due ottavi posti nelle ultime due gare, avvicinandosi prepotentemente agli avversari. «Questo è un altro ambiente – prova a spiegare il capovoga Batoni – abbiamo meno pressioni. Per il giorno del palio non ci poniamo limiti, perché può succedere qualsiasi cosa. Ci assumiamo le nostre responsabilità per questa stagione un po’ strana – prosegue – ma la sfortuna è un po’ complice».
L’armo junior è invece composto da quattro ragazzi giovanissimi, alla prima esperienza nel mondo del canottaggio. L’equipaggio si è definito a fine maggio e ha preso parte alla prima gara solamente a giugno. A bordo siedono Alessandro Pelosi, Gabriele Tomà, Francesco Giacomazzi e Alessandro Rossi, timonati da Erika Corsolini. «Abbiamo fatto fatica a ingranare – dice il pruista Alessandro Rossi – ma siamo contenti perché stiamo iniziando a migliorare e quel distacco insormontabile ottenuto durante la nostra prima gara, si è decisamente ridotto. L’obiettivo che ci poniamo è quello di provare a superare almeno due barche, perché per puntare a qualcosa di più dobbiamo aspettare almeno il prossimo anno».
L’intenzione è quindi quella di mantenere il gruppo unito anche per la prossima edizione, avendo i ragazzi ancora tre anni per poter vogare insieme in questa categoria.
«Ho preso quattro ragazzi che non sapevano tenere un remo in mano – interviene l’allenatore Luca Balderi – e ora ho quattro vogatori. Mi auguro di riuscire a portarli al palio nelle migliori condizioni possibili, ma comunque andrà sarò orgoglioso di loro. Sono bravi e volenterosi, e anche se a volte mi fanno perdere la voce, mi stanno dando tante soddisfazioni».
Poco prima della gara di Natale, una mareggiata aveva distrutto l’imbarcazione chiamata Ginetta, la più vecchia che partecipa attualmente al Palio, che per fortuna, grazie all’aiuto del Cadimare, è stata risistemata. I problemi hanno coinvolto però non solo i mezzi, ma anche i due equipaggi.
Quello junior si è consolidato a fine maggio, a stagione già iniziata, mentre i vogatori senior vestono la maglia giallo blu da circa un mese. Gabriele Batoni, Luca Savi, Mirco Lubrano e Fabrizio Vivaldi dopo l’esperienza a Muggiano, dove Batoni e Savi hanno vinto nel 2011 l’ultimo loro Palio, avevano infatti iniziato la stagione a Cadimare, ma le aspettative ambiziose non si sono realizzate. L’equipaggio ha infatti occupato inspiegabilmente gli ultimi posti della classifica, e alla fine la decisione, presa di comune accordo con la società, è stata quella di scrivere la parola fine all’avventura in maglia bianconera.
L’occasione è stata presa al balzo dalla Venere Azzurra che, a causa di problemi con l’equipaggio precedente, li ha imbarcati in tempo record. «Peccato non averli avuti sin dall’inizio – dice l’allenatore Bernardo Nardi – senz’altro potevamo fare qualcosa di più. Non voglio togliere nulla all’equipaggio che avevamo prima, ma la stagione era stata davvero travagliata. Questi ragazzi hanno un potenziale enorme non espresso, e anche se non rimane molto tempo, spero riescano a tirarlo fuori ».
Effettivamente è innegabile come i migliori piazzamenti siano arrivati proprio a bordo della barca della Venere Azzurra. L’equipaggio, insieme al timoniere Nicolò Panella, ha ottenuto due ottavi posti nelle ultime due gare, avvicinandosi prepotentemente agli avversari. «Questo è un altro ambiente – prova a spiegare il capovoga Batoni – abbiamo meno pressioni. Per il giorno del palio non ci poniamo limiti, perché può succedere qualsiasi cosa. Ci assumiamo le nostre responsabilità per questa stagione un po’ strana – prosegue – ma la sfortuna è un po’ complice».
L’armo junior è invece composto da quattro ragazzi giovanissimi, alla prima esperienza nel mondo del canottaggio. L’equipaggio si è definito a fine maggio e ha preso parte alla prima gara solamente a giugno. A bordo siedono Alessandro Pelosi, Gabriele Tomà, Francesco Giacomazzi e Alessandro Rossi, timonati da Erika Corsolini. «Abbiamo fatto fatica a ingranare – dice il pruista Alessandro Rossi – ma siamo contenti perché stiamo iniziando a migliorare e quel distacco insormontabile ottenuto durante la nostra prima gara, si è decisamente ridotto. L’obiettivo che ci poniamo è quello di provare a superare almeno due barche, perché per puntare a qualcosa di più dobbiamo aspettare almeno il prossimo anno».
L’intenzione è quindi quella di mantenere il gruppo unito anche per la prossima edizione, avendo i ragazzi ancora tre anni per poter vogare insieme in questa categoria.
«Ho preso quattro ragazzi che non sapevano tenere un remo in mano – interviene l’allenatore Luca Balderi – e ora ho quattro vogatori. Mi auguro di riuscire a portarli al palio nelle migliori condizioni possibili, ma comunque andrà sarò orgoglioso di loro. Sono bravi e volenterosi, e anche se a volte mi fanno perdere la voce, mi stanno dando tante soddisfazioni».
Selene RICCO