DOPO la delusione dello scorso anno, Portovenere sotto la spinta della presidente Barbara Pazzi e del capoborgata Roberto Ribolini cambia l’equipaggio senior per puntare sui giovani. E i quattro ragazzi, allenati da Paolo Lavalle, vincitore di ben undici palii, hanno dimostrato di avere le carte in regola per potersi confrontare con i più forti: tre piazzamenti nelle prepali.
Il capovoga è Gianmaria Marletti, 25 anni, è il “veterano”. Voga dal lontano 2006, ha sfiorato più di una volta il successo con il Fossamastra.
Sogna quindi una vittoria che ora spera di ottenere nella borgata del proprio paese, insieme a uno dei suoi più grandi amici, Andrea Martinetti, ex Crdd, anche lui originario di Porto Venere. Sulla prua i più giovani dell’equipaggio: Daniel Costa e Giacomo Boni, al primo anno nella categoria senior. Lo scorso anno vogavano nel Canaletto, si presentarono al palio da favoriti, ma furono battuti proprio dagli junior del Porto Venere. Il timoniere è Francesco Lavalle, figlio d’arte e già vincitore di diversi palii.
«Ho iniziato a vogare come junior a Porto Venere – racconta Marletti – e sono tornato all’ovile. Il mio cuore è portovenerese e si tratta di un ritorno a casa dopo tanti anni, ma lasciare Fossamastra è stata comunque dura, perché è una borgata dove mi sono costruito tanti affetti. È stata una grande stagione – prosegue – con una piccola flessione nelle ultime due gare, dovuta a un infortunio che ci ha rallentati nella preparazione. Qualche maligno pensa che siano quelli i nostri piazzamenti, ma al palio faremo la sorpresa. Ci sono quattro barche straordinarie, ma noi siamo tra quelli che se la giocheranno fino all’ultimo colpo. Voglio ringraziare – si avvia a concludere – il mio allenatore Paolo Lavalle e il capo borgata Roberto Ribolini, per avermi voluto a Porto Venere. Un ringraziamento lo devo anche al fantastico dirigente Fabio Barbieri, che per tutta la stagione non ci ha mai mollati nemmeno per un attimo».
Barca che vince non si cambia. Questa è invece la politica che si decide di attuare con gli junior. Nessun cambiamento dunque a bordo dell’equipaggio detentore del palio.
Andrea Faggioni, Gregorio De Luca, Daniele Carpena e Alessandro Greco, hanno iniziato a vogare insieme nel 2012 ed è bastato un anno di rodaggio per portare poi il paese al successo nella stagione appena trascorsa; un trionfo che la borgata di Porto Venere attendeva da ben 34 anni. Al timone ancora il piccolo campione Luca Maesano, anche lui autore di quell’impresa.
Tra l’altro i ragazzi, a parte Carpena che passerà senior, hanno ancora a disposizione un anno in questa categoria. L’equipaggio, allenato da Andrea Canalini e Matteo Bello, non è però riuscito a dominare la stagione, arrivando quasi sempre secondo, e vincendo solo due gare.
«Sinceramente non ci aspettavamo di trovare un Canaletto così forte e pronto –ammette Daniele Carpena – siamo stati un po’ colti di sorpresa, ma non dobbiamo dimenticare che siamo noi ad aver vinto il palio lo scorso anno e siamo noi a doverlo difendere. Con la preparazione fisica ci siamo, e il 3 agosto toccherà a noi mettere in pratica quanto ci hanno insegnato i nostri allenatori. Quel giorno sarà determinante l’approccio mentale, sarà tutta una questione di testa e di nervi».
Il capovoga è Gianmaria Marletti, 25 anni, è il “veterano”. Voga dal lontano 2006, ha sfiorato più di una volta il successo con il Fossamastra.
Sogna quindi una vittoria che ora spera di ottenere nella borgata del proprio paese, insieme a uno dei suoi più grandi amici, Andrea Martinetti, ex Crdd, anche lui originario di Porto Venere. Sulla prua i più giovani dell’equipaggio: Daniel Costa e Giacomo Boni, al primo anno nella categoria senior. Lo scorso anno vogavano nel Canaletto, si presentarono al palio da favoriti, ma furono battuti proprio dagli junior del Porto Venere. Il timoniere è Francesco Lavalle, figlio d’arte e già vincitore di diversi palii.
«Ho iniziato a vogare come junior a Porto Venere – racconta Marletti – e sono tornato all’ovile. Il mio cuore è portovenerese e si tratta di un ritorno a casa dopo tanti anni, ma lasciare Fossamastra è stata comunque dura, perché è una borgata dove mi sono costruito tanti affetti. È stata una grande stagione – prosegue – con una piccola flessione nelle ultime due gare, dovuta a un infortunio che ci ha rallentati nella preparazione. Qualche maligno pensa che siano quelli i nostri piazzamenti, ma al palio faremo la sorpresa. Ci sono quattro barche straordinarie, ma noi siamo tra quelli che se la giocheranno fino all’ultimo colpo. Voglio ringraziare – si avvia a concludere – il mio allenatore Paolo Lavalle e il capo borgata Roberto Ribolini, per avermi voluto a Porto Venere. Un ringraziamento lo devo anche al fantastico dirigente Fabio Barbieri, che per tutta la stagione non ci ha mai mollati nemmeno per un attimo».
Barca che vince non si cambia. Questa è invece la politica che si decide di attuare con gli junior. Nessun cambiamento dunque a bordo dell’equipaggio detentore del palio.
Andrea Faggioni, Gregorio De Luca, Daniele Carpena e Alessandro Greco, hanno iniziato a vogare insieme nel 2012 ed è bastato un anno di rodaggio per portare poi il paese al successo nella stagione appena trascorsa; un trionfo che la borgata di Porto Venere attendeva da ben 34 anni. Al timone ancora il piccolo campione Luca Maesano, anche lui autore di quell’impresa.
Tra l’altro i ragazzi, a parte Carpena che passerà senior, hanno ancora a disposizione un anno in questa categoria. L’equipaggio, allenato da Andrea Canalini e Matteo Bello, non è però riuscito a dominare la stagione, arrivando quasi sempre secondo, e vincendo solo due gare.
«Sinceramente non ci aspettavamo di trovare un Canaletto così forte e pronto –ammette Daniele Carpena – siamo stati un po’ colti di sorpresa, ma non dobbiamo dimenticare che siamo noi ad aver vinto il palio lo scorso anno e siamo noi a doverlo difendere. Con la preparazione fisica ci siamo, e il 3 agosto toccherà a noi mettere in pratica quanto ci hanno insegnato i nostri allenatori. Quel giorno sarà determinante l’approccio mentale, sarà tutta una questione di testa e di nervi».
Selene RICCO