COME dicono a Napoli, «cornuto e mazziato». Non solo il Fezzano ha perso il ricorso presentato alla Lega canottaggio Uisp per contestare la regolarità della barca delle Grazie,ma si è anche beccato 300 euro di sanzione per avere richiesto un controllo rivelatosi inutile.
Ieri – come anticipato dal Secolo XIX – la Lega canottaggio ha ufficializzato la pronuncia della commissione tecnica appositamente costituita per venire a capo della questione. I commissari, alla presenza del giudice arbitro in qualità di osservatore, hanno valutato in regola lo scafo delle Grazie.
In particolare, il bordo non presenta alcuna conformazione ad “ala di gabbiano”, ovvero non ha forme concave, convesse o concave-convesse ma segue la naturale forma dello scafo,con andamento regolare e continuo lungo lo spigolo esterno. Il lato esterno del bordo ha inizio al dritto di prua e, con andatura regolare ed uniforme, chiude sul dritto di poppa,questo per ogni lato dell’imbarcazione.
La superficie superiore del bordo della imbarcazione risulta continua, non presenta “piani ad ala di gabbiano”, “falchette“ o altri riporti, la linea è uniforme, avviata, senza protuberanze o incavature”. Inoltre, lo scafo graziotto “non presenta alcun bottazzo da verificare poiché la presenza del rinforzo di legno che eventualmente riveste la murata di uno scafo non è più da tempo in uso nelle recenti costruzioni di imbarcazioni da Palio ed è tipica di imbarcazioni la cui costruzione è precedente il periodo del 1980”. Infine “la dimensione del sostegno della scalmiera del 4° remo è risultato perfettamente conforme, cioè lo scalmo è fissato al bordo tramite piastre metalliche inamovibili.
La piastra del 4° remo è dotata di supporto in legno di eguale forma e dimensione della stessa piastra e detto supporto non ha larghezza superiore alla dimensione del bordo, ovvero risulta entro le norme consentite”.