FINO a lunedì ha mandato, puntuale e preciso come sempre, i suoi pezzi in redazione.
E in redazione si presentava ogni mattina per proporre servizi o per prendere disposizioni in vista delle conferenze stampa in programma.
Ma ieri Pierangelo Caiti non rispondeva al telefono di casa né al cellulare. Un malore lo ha stroncato all’interno della sua abitazione di piazza Brin, il suo amato quartiere, probabilmente nelle prime ore della mattinata. Se n’è andato così, all’età di 74 anni, con la discrezione che lo contraddistingueva, un amico,
un collega, storico collaboratore del Secolo XIX. Nato e da sempre residente nel quartiere umbertino, figlio del mitico capitano dello Spezia degli anni ‘20 e‘30, Francesco “Checco” Caiti, Pierangelo ha saputo farsi apprezzare per la sua serietà professionale. Appassionato ma, soprattutto profondo conoscitore di armi e della materia militare, era l’esperto che la redazione immancabilmente chiamava quando si trattava di scrivere e spiegare questioni tecniche nelle quali era insuperabile. Da qualche anno seguiva con passione anche il Palio del Golfo, dall’inizio della stagione remiera fino alla prima domenica d’agosto.
Di poche parole ma sempre disponibile e con la battuta pronta, Pierangelo è stato una colonna del nostro giornale di cui tutti sentiremo la mancanza. Oltre al lavoro giornalistico – è stato per anni redattore capo della rivista specializzata “Rid” e collaboratore di Video Spezia International – il suo tempo lo dedicava ad attività sociali all’interno del suo quartiere.
Oltre a ricoprire la carica di presidente del circolo Mcl “Giovanni XXIII” di piazza Brin , era tra gli organizzatori del “Carnevale dei cani” e della “Mascherina d’argento”, iniziative patrocinate dal Secolo XIX.
Condoglianze alla famiglia e alla redazione sono arrivate dal sindaco, Massimo Federici, dalla Cisl, dalle borgate del Palio del Golfo, dalla Camera di commercio, attraverso il presidente, Gianfranco Bianchi,e il segretario generale, Stefano Senese, e dall’assessore comunale, Davide Natale.
E in redazione si presentava ogni mattina per proporre servizi o per prendere disposizioni in vista delle conferenze stampa in programma.
Ma ieri Pierangelo Caiti non rispondeva al telefono di casa né al cellulare. Un malore lo ha stroncato all’interno della sua abitazione di piazza Brin, il suo amato quartiere, probabilmente nelle prime ore della mattinata. Se n’è andato così, all’età di 74 anni, con la discrezione che lo contraddistingueva, un amico,
un collega, storico collaboratore del Secolo XIX. Nato e da sempre residente nel quartiere umbertino, figlio del mitico capitano dello Spezia degli anni ‘20 e‘30, Francesco “Checco” Caiti, Pierangelo ha saputo farsi apprezzare per la sua serietà professionale. Appassionato ma, soprattutto profondo conoscitore di armi e della materia militare, era l’esperto che la redazione immancabilmente chiamava quando si trattava di scrivere e spiegare questioni tecniche nelle quali era insuperabile. Da qualche anno seguiva con passione anche il Palio del Golfo, dall’inizio della stagione remiera fino alla prima domenica d’agosto.
Di poche parole ma sempre disponibile e con la battuta pronta, Pierangelo è stato una colonna del nostro giornale di cui tutti sentiremo la mancanza. Oltre al lavoro giornalistico – è stato per anni redattore capo della rivista specializzata “Rid” e collaboratore di Video Spezia International – il suo tempo lo dedicava ad attività sociali all’interno del suo quartiere.
Oltre a ricoprire la carica di presidente del circolo Mcl “Giovanni XXIII” di piazza Brin , era tra gli organizzatori del “Carnevale dei cani” e della “Mascherina d’argento”, iniziative patrocinate dal Secolo XIX.
Condoglianze alla famiglia e alla redazione sono arrivate dal sindaco, Massimo Federici, dalla Cisl, dalle borgate del Palio del Golfo, dalla Camera di commercio, attraverso il presidente, Gianfranco Bianchi,e il segretario generale, Stefano Senese, e dall’assessore comunale, Davide Natale.
A. LU.