CON UN intervento imprevisto, ma del resto in questo finale di stagione sono proprio gli imprevisti a dettare legge, il giudice unico del Palio del Golfo, l’avvocato Andrea Frau, ha emesso la sentenza sul “caso Mori”, ovvero per l’atleta accusato di aver firmato due impegnative, o meglio due richieste di cartellinamento (una con il Canaletto ed una successiva con il Fezzano). “Giacomo Mori è colpevole dell’illecito contestatogli”, potrebbe essere questo il sunto della vicenda, ma nel momento in cui arriva anche la sentenza della commissione di appello che, praticamente, grazia i tre atleti (uno del Muggiano e due del Portovenere) accusati di aver avuto i cuscini pieni di vaselina e invece sanziona le due Borgate. Insomma nessuna squalifica, salvo ricorsi, per gli atleti e solo sanzioni pecuniarie. Ma cosa, e soprattutto perchè, il giudice unico ha deciso per la vicenda? Ecco la sentenza riguardante le vicende legate a Mori: a carico della Società Canaletto multa di 300 euro per aver omesso di segnalare tempestivamente agli organi di Lega l’esistenza della doppia sottoscrizione di domanda di tesseramento da parte dell’atleta Giacomo Mori.
A carico del tesserato della Società Fezzano Giacomo Mori sanzione di ammonizione con diffida per aver sottoscritto in tempi differenti due domande di tesseramento con due diverse società .
A carico della Società Fezzano multa di cento euro per responsabilità oggettiva per il comportamento tenuto dal proprio tesserato Giacomo Mori. In pratica per il giudice l’atleta è colpevole, ma più che altro aver commesso una leggerezza (che non ha cambiato lo sviluppo della stagione remiera) senza dolo, mentre il Canaletto è responsabile di non aver comunicato nel corso della stagione l’illecito ed il Fezzano colpevole di non aver vigilato, o meglio, di non aver controllato la situazione di Mori presso le altre borgate prima di tesserarlo. Uno scenario possibile è quello degli eventuali ricorsi, anche da parte del Canaletto, che riaprirebbe i giochi, altrimenti per ora Mori ed il Fezzano possono gareggiare al Palio.
Sul fronte dei ricorsi alla commissione di appello vi sono novità.
La stessa commissione ha accolto parzialmente i ricorsi presentati dalle Borgate del Muggiano e del Porto Venere per la parte relativa agli atleti, eliminando le squalifiche per due giornate a carico di Gregorio De Luca, Daniele Carpena e Patrizio Pierleoni, ritenendo la squalifica del 7 giugno 2015 proporzionata all’infrazione commessa.
Mentre ha respinto i ricorsi presentati dalle Borgate del Muggiano e del Porto Venere per la parte relativa alle sanzioni a carico delle società, confermando quindi le multe comminate dal Giudice Unico in data 9 giugno 2015 in coda i tre atleti sono stati comunque diffidati formalmente ed ammoniti dal commettere qualunque ulteriore infrazione, pena l’aggravio della stessa a norma di regolamento secondo il concetto di recidività.