«DOPO il traguardo, i venti secondi più belli della mia vita». Sono le parole emozionate del capovoga Matteo Boscarato che con i suoi compagni Gianluca Passano, Tommaso Nicolini e Daniele Matteucci e la timoniera Ilaria Valenti, ha permesso che per il Fossamastra i motivi per festeggiare non si esaurissero con la vittoria dell’armo femminile. Tra le tre, di sicuro la disfida più spettacolare. Un arrivo da tenere tutti con il fiato sospeso. Che la gara sarebbe stata equilibrata era l’unica previsione che si potesse fare. Tutti si immaginavano un arrivo al fotofinish e il Fossamastra ha dimostrato di avere più fame degli altri, battendo sul tempo i diretti avversari. Ci sono voluti 5 minuti 39 secondi e 11centesimi. È questo il tempo sul quale il cronometro si è fermato. Ben lontano dal record, ma quanto è bastato per raggiungere l’agognato obiettivo. «Ho scoperto di aver vinto solo quando ho visto esultare i miei compagni – dice Passano -. Ho dato il cento per cento senza mai guardarmi intorno». È per tutti la prima vittoria, motivo per cui non scorderanno tanto in fretta questo giorno. «Dedico questo traguardo ai miei due allenatori e mezzo, Federico Arrigoni, Alessandro Arduini e mio papà – dice il pruista Matteucci – Tutti hanno contribuito a questa vittoria. Mio padre non ha mai perso occasione per seguirci e quando poteva ci stava dietro con il suo gommone. Ce l’abbiamo fatta – conclude -eora ce lo portiamo a casa». Ma le dediche non finiscono qui. Le parole più emozionate, ancora una volta, arrivano dalla capo borgata Susanna Oddi, che tra le lacrime non dimentica nessuno. «Questa vittoria è per Willy, il nostro ex presidente. È per Antonio, un nostro giovane tifoso scomparso circa un anno fa. È per mia mamma, che era la migliore sostenitrice della borgata. Ringrazio tutti, non smetterò mai di farlo», conclude con la voce rotta dalla commozione, prima di sciogliere l’emozione in lacrime. Più lucido Tommaso Nicolini, il terzo remo. «È stata una grande vittoria – dice – non siamo partiti molto bene. Al giro di boa eravamo tutti insieme e poi ce l’abbiamo fatta». Delusione per il Marola, l’equipaggio che aveva vinto di più durante la stagione. È solo un terzo posto quello ottenuto dal Canaletto che riesce comunque a precedere i quotati Porto Venere e Cadimare. Il San Terenzo, nonostante il cambio a bordo dell’ultimo minuto, a causa della febbre che ha colpito Davide Maccari alla vigilia, ha fatto la gara che doveva fare, arrivando sesto. A seguire il Muggiano, che porta a termine la prova migliore dell’anno precedendo il Crdd, un deluso Fezzano, Le Grazie, Lerici e Tellaro. Fossamastra 5’39’’11, Marola 5’40’’99, Canaletto 5’42’’42, PortoVenere 5’42’’83, Cadimare5’44’’80, SanTerenzo 5’48’’10, Muggiano 5’50’’43, Crdd 5’50’’80, Fezzano 5’53’’33, Le Grazie 5’53’’87, Lerici 5’54’’69, Tellaro 6’ 04’’08.