NORMA CONTESTATA SOSPESA
La “tregua” salva il Palio
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[Da Il Secolo XIX del 18/07/2018] – Non si placano le polemiche a meno di venti giorni dal Palio. Prosegue la mobilitazione dei vogatori che in settimana si incontreranno per stabilire come e se portare avanti la protesta.
Al centro della discussione un documento che Lega canottaggio e comitato delle borgate avevano presentato alle borgate e contestato dai vogatori. Nel documento erano contenute una serie di proposte di modifica al regolamento, mal digerite dagli atleti. «Se il documento condiviso non verrà eliminato, non parteciperemo alla sfilata e ci organizzeremo per dare vita a un’iniziativa di protesta nel giorno del novantatreesimo Palio del Golfo».
Questa la linea portata avanti da un’alta percentuale di atleti che speravano che con la riunione di lunedì si mettesse definitivamente una pietra sopra alla possibilità, tra le altre contestate, che dal prossimo anno a bordo di un equipaggio non vi possano essere vogatori la cui somma dei palii vinti sia superiore a cinque.
Ma il documento non è stato eliminato, ma sospeso. Difficile stabilire se gli atleti si accontenteranno di questo risultato. «Sicuramente è un passo avanti ma attendiamo una comunicazione ufficiale da parte della Lega canottaggio prima di decidere il da farsi. Non vogliamo fare torto alle nostre società. Vogliamo solo essere ascoltati», ha dichiarato il vogatore Alessio Nardini, in qualità di portavoce. L’infuocata riunione è iniziata con l’ufficializzazione delle dimissioni da parte del comitato delle borgate, che ritiene di non poter più contare sulla fiducia del movimento.
«Abbiamo rassegnato le nostre dimissioni serenamente perché siamo convinti di aver fatto del nostro meglio», hanno detto il presidente Massimo Gianello e la vice Francesca Micheli, che manterranno comunque tutti gli impegni presi per il Palio 2018. A intervenire è stato quindi Jacopo Borniotto, presidente della Lega Canottaggio:
«Ho deciso di sospendere il documento perché il Comitato, con cui abbiamo iniziato questo percorso, si è dimesso. Al termine del Palio, quando sarà eletto il nuovo comitato ci confronteremo con il presidente per capire la sua linea di pensiero. Se condividerà il documento, allora lo riproporremo alle borgate. Ora il mio obiettivo è garantire il corretto svolgimento delle ultime due gare e di tutte le iniziative legate al Palio. Ecco perché una mia dimissione è fuori discussione. Voglio portare a termine il lavoro nel pieno dei miei poteri».
La decisione è stata avallata dalle borgate. A parte Marola e Cadimare le altre hanno firmato l’atto riassuntivo. Anche il Fezzano non lo ha firmato, ma per impegni del capo borgata, che è andato via prima. Intanto, alcune borgate, avrebbero fatto sapere che nel caso in cui i vogatori non si dovessero presentare alla sfilata, potrebbero essere sbarcati prima del palio e non partecipare alla disfida, notizia comunque non confermata, ma che sta circolando tra gli atleti.