PALIO DEL GOLFO
Chiedo scusa al Muggiano: il lancio della coppa in mare, un gesto scaramantico
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[Da Il Secolo XIX del 31/07/2018] – «Non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuno. E ci tengo a scusarmi con la borgata del Muggiano e con chiunque si sia sentito offeso dopo il mio gesto di ieri».
Sono le parole di Giacomo Mori, secondo remo del Fezzano. Equipaggio che ieri ha inanellato la nona vittoria della stagione, vincendo anche il campionato provinciale.
Il vogatore, dopo la premiazione, ha infatti gettato in mare il trofeo ricevuto. Da lì la polemica, ormai una costante di ogni domenica. Immediata la reazione della borgata Guido Ringressi del presidente Gianello e del capo borgata Berlenghi, che hanno scelto di non voler consegnare più alcuna coppa alla borgata verde qualora uno degli equipaggi del Fezzano dovesse arrivare sul podio in occasione della gara organizzata per il prossimo anno. In serata, poco dopo questo avviso, sono arrivate le scuse da parte del presidente Francesco Di Santo, a nome di tutta la borgata. «Si tratta di un gesto isolato e scaramantico, né volto a ledere il rispetto verso la borgata che ci ha ospitati, né a minare la fiducia tra le nostre società.
Il Fezzano non ha mai avuto e mai avrà intenzione di mancare di rispetto alla borgata del Muggiano».
Il lancio in mare della coppa sarebbe stato fatto per esorcizzare la sorte. A confermarlo lo stesso Mori.
«La scaramanzia, giusta o sbagliata che sia, esiste da sempre in ogni sport, – ha detto -.Il lancio del trofeo in acqua è stato per me e per i miei compagni solo un gesto scaramantico che ripetiamo da qualche anno. Io sono un ragazzo che crede nello sport e nei suoi valori. Ho sempre rispettato questo mondo in ogni sua sfaccettatura. Non vi chiedo di capire ciò che ho fatto, ma spero di non venire giudicato in maniera sbagliata. Questi rituali propiziatori per provare a vincere il Palio esistono da sempre. Ci tengo comunque a scusarmi nuovamente con la borgata del Muggiano».