Palio, denuncia penale per i tre vogatori positivi ai controlli antidoping
Dopo la giustizia sportiva anche quella ordinaria
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[Da La Nazione del 17/01/2019] – LA SPEZIA – DOPO la giustizia sportiva, anche quella ordinaria. Nuovi guai per Giuseppe Liberatore, Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri, i tre vogatori del Cadimare accusati di aver fatto uso di sostanze dopanti in occasione dell’ultimo Palio del Golfo. Gli atleti, per i quali nei mesi scorsi la Procura nazionale antidoping ha chiesto squalifiche da un minimo di quattro e sino a un massimo di otto anni, sono stati denunciati dai carabinieri del Nas alla Procura della Spezia per ‘utilizzo o somministrazione di farmaci o altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche’, così come recita l’articolo 586 bis del codice penale. Un episodio che nell’agosto scorso determinò sdegno e stupore in seno al movimento e all’interno della borgata di Cadimare.
COME si ricorderà, tutto era iniziato negli istanti immediatamente successivi alla fine dell’edizione numero 93 della storica disfida remiera, vinta dal Fezzano: i quattro vogatori dell’armo cadamoto furono prelevati direttamente in acqua dalle forze dell’ordine e portati nella sede della Capitaneria di Porto a largo Fiorillo per essere immediatamente sottoposti ai controlli antidoping disposti dalla Nado – la struttura antidoping del Coni – e dai carabinieri del Nas.
IL CONTROLLO delle urine fece emergere, per tre dei quattro atleti sottoposti alle verifiche, la presenza di una sostanza dopante e dunque vietata, il clenbuterolo: un broncodilatatore che provoca un aumento della capacità aerobica, una stimolazione del sistema nervoso centrale, nonché un incremento della pressione sanguigna e del trasporto di ossigeno, inserito per questo nella lista delle sostanze proibite dalla legge 376 sulla tutela della attività sportive e sul divieto di doping. Una sostanza ‘nota’ anche nei grandi palcoscenici sportivi: è la stessa che anni fa aveva portato alla squalifica del ciclista spagnolo Alberto Contador. Giuseppe Liberatore, Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri alla fine di agosto erano stati sospesi in via cautelare dalla prima sezione del Tna, su proposta della Procura nazionale antidoping; a settembre, le controanalisi confermarono l’esito del primo accertamento, portando la Procura antidoping a formalizzare le richieste di squalifica a carico dei tre atleti.
ORA, la denuncia dei Nas che porta la vicenda direttamente al Palazzo di giustizia spezzino. I tre vogatori, qualora la denuncia dovesse sfociare in un processo, rischiano ora una condanna sino a tre anni di reclusione e fino a 51.645 euro di multa.