Il corteo delle borgate seduce gli spezzini. Stasera la notte bianca con 60 artisti
SFILA il popolo delle borgate marinare, sfilano precedute da una lunga teoria di auto e sidecar d’epoca le barche che domani si daranno battaglia per conquistare il Palio del Golfo e la città tracima lungo le vie percorse dai carri allegorici: trentamila gli spezzini che hanno seguito la manifestazione che ha aperto i “giochi” dell’83esima disfida remiera. Per la prima volta, tra le borgate anche le coloratissime rappresentanze delle comunità dei migranti: dai giovani atleti della rappresentativa di baseball dominicana agli albanesi in costume tradizionale. Uno striscione sui 60 anni della costituzione ha preceduto il corteo delle borgate che ha marciato al ritmo delle bande musicali, quella della Marina militare ha preceduto le bandiere bianconere di Cadimare, detentrice del Palio che ha presentato una scenografia auto celebrativa: “Cadimare la regina del Palio”, con i ragazzi della borgata impegnati a sfilare lanciando la barca in aria per 24 volte, numero magico dei trofei conquistati dall’armo numero quattro. Subito dopo il Muggiano che ha ispirato il proprio corteo al tema della fatica e del lavoro necessario per trionfare sulla Morin. Applausi a scena aperta per i borgatari di Marola che hanno sviluppato il tema “Gli Dei ci guardano ancora”: simpatica rievocazione dei passati, ma recenti, successi dell’armo arancio granata. Zeus e Bacco sono stati generosi anche con il pubblico al quale hanno offerto libagioni. Lo sport e i giovani, un ricordo delle vecchie sezioni sportive del Dopolavoro dell’Arsenale, ha caratterizzato la sfilata del Crdd che ha portato in corteo decine di figuranti che hanno sfidato l’afa della sera di mezza estate indossando inappuntabili vestiti d’epoca. Riflettori e occhi puntati sulla “Venere” rinascimentale, la giovanissima Simonetta Cattaneo, protagonista della sfilata del Fezzano cui facevano corona i borgatari che hanno riproposto antichi mestieri ed una bella osteria del Quattrocento. Per Fossamastra il tema della sfilata storica è stato “La storia delle barche nell’antichità”, sviluppato con modelli di imbarcazioni perfettamente ricostruiti: zattera, barca di papiro, tronco scavato, barca lacuale, gondola, motoscafo Riva e canoa indiana. San Terenzo ha interpretato in quattro scene il tema “L’ulivo una coltura ed una cultura antichi”, un omaggio alla tipica pianta mediterranea delle nostre colline, raffigurata con un plastico del borgo e degli uliveti sovrastanti, la raccolta, la frangitura ed il prodotto finale, il tutto con decine di figuranti in costume. Le Grazie ha dedicato la sua sfilata alle vele latine portando su dei rimorchi due “signore del mare ”: il “Barmaleo” del 1948 ed il Rossocolore” del 1970. Per la Venere Azzurra un fatto di cronaca degli anni ’60 con lo spiaggiamento alla Venere Azzurra di un’orca ed il tentativo, poi abortito, di recuperarla con un peschereccio. Il cetaceo venne infine fatto a pezzi e solo in quel modo recuperato. Per il Tellaro solo dirigenti e barca da palio, come era stato annunciato. Ricordo delle “Vele latine” anche per Lerici in omaggio alla tappa lericina del circuito internazionale delle vele latine con la dimostrazione del diverso impiego di quelle imbarcazione in una ampia carrellata. La rievocazione storica del Portovenere era dedicata all’isola Palmaria con tre scene: la fortezza del mare, le scoperte di Giovanni Capellini e le cave del Pozzale. Perfetta la raffigurazione di queste ultime con un blocco di granito ed i cavi per il taglio e attorno armigeri,prigionieri, cavernicoli e cavatori. Ultimo il Canaletto con “Le stagioni e la borgata” una rassegna delle attività stagionali per preparare il nuovo Palio. Particolarmente bella l’ultima scena con la rappresentazione delle “Frecce Tricolori” ed il carro con le mani che sollevano la barca in segno di vittoria mentre viene ritirato dalle mani del sindaco l’agognato Palio.
Questo pomeriggio dalle ore 18 alla banchina Revel i pescatori spezzini allestiranno una friggitoria e contano di servire gratuitamente, in cambio di una offerta per il Comitato Assistenza Malati oltre due tonnellate di pesce fresco.
La sera alle 20 la “cena delle borgate” con una tavolata lungo l’intero Corso Cavour. Finito il dolce, partirà la “notte del Palio”, evento di chiusura del Popeye Festival che impegnerà su cinque palchi circa 60 musicisti. La Monday big band sarà sulla passeggiata Morin, gli allievi del Conservatorio si esibiranno in piazza del Bastione, la Kokani Orchestra in piazza Mentana, la Sprugolean Jazz Band in piazza Garibaldi, la Med in May in piazza Cavour. I musei resteranno aperti.