1960-’69
La maturità del Palio: L’Inno, la Carta e un decennio di contestazioni
Negli anni ’60, il Palio del Golfo è ormai una grossa realtà culturale e di costume. In questo decennio si registra anche l’inno ufficiale della manifestazione – composto dal Maestro Di Capua – si redige ufficialmente la Carta del Palio e viene istituito anche il Palio Juniores, riservato alle giovani leve.
Ma le novità sono tante: La Spezia si gemella con Tolone ed i transalpini vengono a rendere omaggio al Palio del Golfo, nel 1964.
Si pensa anche a rilanciare lo spettacolo pirotecnico che, pur non essendo mai stato abbandonato aveva bisogno di novità. Si arriva così ad una gara tra due ditte: il premio finale è la riconferma per l’anno successivo. L’idea ha successo per due anni, il ’66 ed il ’67, ma poi viene abbandonata senza che le cronache dell’epoca precisino per quale motivo.
Sono anni ricchi di contestazioni e polemiche, anche per il Palio. Le prime arrivano proprio nel 1960 e in discussione è posta la regolarità della partenza. Si aggiunge anche una nuova borgata, nel 1963: la Venere Azzurra, mentre sparisce una di quelle che furono protagoniste fin dagli albori della manifestazione: il Bocca di Magra.