PER i borgatari della Venere Azzurra, quello di ieri non è stato uno dei risvegli più sereni: il maltempo ha infatti distrutto una delle due barche da Palio, rendendola irrecuperabile; una perdita che potrebbe compromettere la partecipazione all’undicesimo Trofeo di Natale. «Il Comitato delle Borgate – dice Irene Lombardo, presidente della Venere – si è già attivato per aiutarci. Speriamo che qualcuno possa prestarci provvisoriamente uno scafo».
La seconda barca della Venere, è infatti da tempo in cantiere, sottoposta a lavori di manutenzione, per cui al momento la società si trova priva di qualsiasi imbarcazione.
Le gomene che tenevano legato lo scafo non hanno resistito al forte vento che si è abbattuto la scorsa notte, le raffiche hanno trascinato la barca per più di trenta metri fino a provocare uno schianto devastante contro la scogliera.
La barca in questione è la “Ginetta”, che era peraltro la più vecchia attualmente in uso, costruita nel 1981 e con cui la Venere vinse otto anni dopo il suo primo palio.
Ma oltre all’aspetto simbolico, l’accaduto mette veramente in ginocchio la borgata numero 12. Il danno ammonta infatti a più di diecimila euro, ma la società confida in un aiuto da parte delle altre borgate,
perché al momento i due equipaggi giallo blu non hanno modo di allenarsi e probabilmente non saranno in grado di scendere in mare il 22 dicembre.
«Se non troviamo una soluzione – prosegue il presidente della Venere – affronteremo la stagione con una sola barca, ma i nostri equipaggi dovranno comunque rinunciare al primo appuntamento con la nuova stagione».
Ad avvisare per primo la società, ieri mattina, è stato Marco Greco, Assessore allo Sport del Comune di Lerici e presidente della borgata rosso verde. «Devo ringraziare Greco per la sua vicinanza rispetto a quanto è accaduto – continua Lombardo – è stato con noi tutta la mattina e ha dimostrato di esserci solidale, così come anche il Comune e il Comitato».
Una vicenda che fa riaffiorare alla mente proprio il modo in cui la Venere Azzurra si inserì tra le tredici borgate del Palio Del Golfo. Era il 1953, dopo una mareggiata la barca della borgata Bocca di Magra fu ritrovata incagliata negli scogli da quattro ragazzi della Vallata. A seguito di quella perdita, Bocca di Magra si ritirò dalla competizione, lasciando spazio alla Venere.
La seconda barca della Venere, è infatti da tempo in cantiere, sottoposta a lavori di manutenzione, per cui al momento la società si trova priva di qualsiasi imbarcazione.
Le gomene che tenevano legato lo scafo non hanno resistito al forte vento che si è abbattuto la scorsa notte, le raffiche hanno trascinato la barca per più di trenta metri fino a provocare uno schianto devastante contro la scogliera.
La barca in questione è la “Ginetta”, che era peraltro la più vecchia attualmente in uso, costruita nel 1981 e con cui la Venere vinse otto anni dopo il suo primo palio.
Ma oltre all’aspetto simbolico, l’accaduto mette veramente in ginocchio la borgata numero 12. Il danno ammonta infatti a più di diecimila euro, ma la società confida in un aiuto da parte delle altre borgate,
perché al momento i due equipaggi giallo blu non hanno modo di allenarsi e probabilmente non saranno in grado di scendere in mare il 22 dicembre.
«Se non troviamo una soluzione – prosegue il presidente della Venere – affronteremo la stagione con una sola barca, ma i nostri equipaggi dovranno comunque rinunciare al primo appuntamento con la nuova stagione».
Ad avvisare per primo la società, ieri mattina, è stato Marco Greco, Assessore allo Sport del Comune di Lerici e presidente della borgata rosso verde. «Devo ringraziare Greco per la sua vicinanza rispetto a quanto è accaduto – continua Lombardo – è stato con noi tutta la mattina e ha dimostrato di esserci solidale, così come anche il Comune e il Comitato».
Una vicenda che fa riaffiorare alla mente proprio il modo in cui la Venere Azzurra si inserì tra le tredici borgate del Palio Del Golfo. Era il 1953, dopo una mareggiata la barca della borgata Bocca di Magra fu ritrovata incagliata negli scogli da quattro ragazzi della Vallata. A seguito di quella perdita, Bocca di Magra si ritirò dalla competizione, lasciando spazio alla Venere.
Selene RICCO