IN questi giorni si parla tanto di regolamenti e pratiche tecniche per cui, a tale proposito, la Lega canottaggio Uisp, al fine di fare chiarezza sulle norme approvate e adottate dalle borgate marinare, ricorda che il sistema di “giustizia e disciplina” previsto dal Testo Unico dei Regolamenti del Palio del Golfo individua in tre livelli l’attribuzione del ruolo giudicante, autonomo e imparziale.
In primo luogo, il giudice arbitro (per le fasi e le attività di regata), quindi il giudice unico per le attività di giudizio oltre i tempi di regata (e per attività di giudizio su ricorso, segnalazione e denuncia) e, in ultimo, la Commissione d’Appello per le attività di giudizio definitive (su ricorso o mandato per competenza).
Il sistema è stato approvato e confermato dalle borgate marinare che nominano i membri della Commissione d’appello ed eleggono gli organi di Lega. La stessa Lega canottaggio, al suo interno, ha due strutture tecniche, il Gruppo ufficiale di gara e il Comitato tecnico, con specifiche funzioni di competenza tecnico-sportiva che, in caso di necessità, può avvalersi di consulenti o esperti in grado di sopperire a specifiche richieste emesse dagli organi di giustizia. Sulla questione del doping, sollevata dal Secolo XIX, la Lega canottaggio precisa che, durante tutto il proprio mandato, sono stati eseguiti, in modo completo e regolare, certificato dall’attività della Uisp, tutti i controlli previsti dal Testo unico dei regolamenti del Palio del Golfo e l’esito di tali verifiche non ha portato a procedimenti alcuni verso gli atleti interessati.
In ogni caso, la Lega ha sempre tenuto presente la problematica del doping proponendo un nuovo regolamento antidoping e l’istituzione di una Commissione medica di Lega, di una cartella medica per ogni atleta e di verifiche supplementari, tutte iniziative che saranno nuovamente ripresentate alle borgate per la loro necessaria approvazione.