SCARRELLAMENTO e sospetti di doping. La prima domenica di agosto si sta avvicinando e, parallelamente, aumentano adrenalina e tensione tra i vogatori e nelle borgate. Siamo in pieno clima Palio del golfo, insomma, ma, viste le polemiche di questi giorni, il Comitato delle borgate presieduto da Massimo Gianello, invita tutti alla calma e alla sportività.
«Sono anche presidente della società Ringressi del Muggiano ma,riguardo alla lettera indirizzata al sindaco e firmata anche dal mio capo borgata, tengo a precisare che si è trattato di una sua iniziativa autonoma, non tanto contro Le Grazie quanto di critica verso la Lega canottaggio che non ha cambiato il regolamento», sostiene Gianello. Ci tiene a rimarcare il suo ruolo super partes di rappresentante di tutte e tredici le borgate del golfo e, in quanto tale, getta acqua sul fuoco delle polemiche. Il suo è un appello ad abbassare i toni della polemica, da parte di tutti. «Come Comitato non è nostra competenza entrare nella discussione e gestione del regolamento che spetta logicamente agli organismi tecnici della Lega canottaggio Uisp – spiega Gianello – Tuttavia, crediamo che si debba mettere mano una volta per tutte alla normativa stabilendo “paletti” precisi, verificabili e non discrezionale. Per quanto riguarda, in particolare, lo “scarrellamento”, vanno inseriti dei margini di tolleranza e, per fare ciò, della questione deve occuparsi un organismo tecnico al di sopra delle parti».
Altra questione, in particolare sollevata dall’ex vogatore, Giuseppe Loporchio, è quella del doping. «Il nostro movimento sportivo, seppur con i suoi difetti e magari l’irruenza della sua gente,da tanti anni insegna uno sport pulito e una disciplina di vita a ragazzi e ragazze che imparano con noi, non solo cosa è la passione ma anche cosa sono sacrificio, abnegazione e vita sana e controllata, sia macchiato dall’uso di sostanze dopanti è una accusa ingiusta, ingenerosa e soprattutto del tutto infondata – sostiene puntigliosamente Gianello, appoggiato dalla vicepresidente del Comitato delle borgate, Francesca Micheli – Il nostro è un movimento che disdegna e combatte l’uso di sostanze dopanti e medicinali inutili in generale. Da anni facciamo l’esame antidoping completo agli atleti. Tutti sono tenuti sotto osservazione dai medici delle società sportive, professionisti seri, e sono accompagnati nel loro percorso sportivo da allenatori tesserati, seri e responsabili.
Se poi Loporchio ritenesse di conoscere elementi a noi sconosciuti o che davvero vi sia un problema di doping nel nostro mondo saremmo pronti a di ricevere la sua “denuncia”, fatta agli organi competenti, e di prendere gli eventuali opportuni provvedimenti. Se, invece, la sua è solo una sensazione, riteniamo che in questi giorni di fuoco sia assolutamente non necessario alimentare ulteriori polemiche, soprattutto se sterili, infondate e inutili come questa».