TRE podi celesti, perché no. Il presidente Giorgio Oddi e la capoborgata Susanna Oddi, hanno allestito anche quest’anno tre equipaggi, e tutti possono puntare almeno al podio, anche se giustamente c’è anche chi ha tutte le carte in regola per ambire a una vittoria.
Nei senior quattro vogatori giovani, ma d’esperienza: Giovanni Vanacore, Alberto Zignego, Mirko Bertini e Luca Roccioletti. L’armo, insieme alla timoniera Greta Faggioni, è allenato da Luca Orlandi. L’avvio di stagione non è stato positivo, ma è un equipaggio in piena crescita e i risultati ottenuti nelle ultime gare fanno ben sperare.
«Siamo partiti con il piede sbagliato – dice Roccioletti – non riuscivamo a portare in gara quanto facevamo in allenamento, nemmeno noi riuscivamo a capire il motivo. Ora le cose stanno andando meglio, abbiamo fatto delle gare discrete, e sappiamo di poter fare di più. È vero, i
primi sono lontani, ma del resto il Marola dello scorso anno ci insegna a non dare niente per scontato». Roccioletti è stato per altro il motivo per cambiare una parte del regolamento che era assolutamente discutibile. Nato alla Spezia, e avendo già partecipato al Palio, aveva cambiato residenza per motivi di studio e stando al vecchio regolamento non avrebbe potuto vogare.
Ma veniamo agli junior del Fossamstra. Rispetto allo scorso anno rimane soltanto Gianluca Passano, il secondo remo. Arrivano invece dal San Terenzo Tommaso Nicolini e Pasquale Cannavacciolo. Escluso il capovoga, Matteo Boscarato, che è alla sua prima esperienza, gli altri vogano già da tre anni. I ragazzi sono timonati da Francesco Landi e seguiti dagli allenatori Federico Arrigoni e Marco Bertirotti.
In queste gare, l’equipaggio ha raggiunto la maggior parte delle volte il sesto posto. A Porto Venere è arrivato il podio, e con esso anche l’illusione di dare una svolta a questa stagione, invece i risultati non sono migliorati, e domenica scorsa la gara peggiore. «Ci aspettavamo qualcosa di più – dichiara Nicolini – ci dispiace non essere più riusciti a fare una bella gara dopo il terzo posto di Porto Venere. Ogni volta partiamo bene, riusciamo a condurre i primi 500 metri insieme ai più forti, ma dopo il giro di boa abbiamo un calo. Credo che l’obiettivo – prosegue – sia comunque quello di puntare al podio. Nella categoria junior, Canaletto e Porto Venere a parte, i distacchi sono minimi e si può facilmente arrivare terzi come settimi».
Quasi del tutto confermato è invece l’equipaggio femminile, allenato da Flaviano Bertagni e Marco Boccolini. L’unica new entry è la pruista Dalila Carlini, ex Le Grazie. La capovoga è l’esperta Virginia Cattoi mentre al centro Federica Marano, vincitrice nel 2011 con il Lerici e Elisa Saglione, la più titolata, avendo vinto tre volte con il Crdd. Al timone Noah Gobbetti. Le ragazze, pur essendo salite sul podio cinque volte, non sono mai riuscite a superare Crdd e Canaletto, ma rappresentano senz’altro uno dei quattro equipaggi candidati alla vittoria. «Abbiamo fatto fatica a trovare l’assetto giusto – dice Federica Marano – ma la preparazione c’è, perché ci alleniamo da ottobre. La nostra non è stata una stagione particolarmente brillante, ma del resto il livello della categoria femminile è altissimo. I risultati ottenuti in gara servono a fare morale, ma alla fine bisogna vincerne una, e quella domenica la spunterà chi avrà più testa, determinazione e concentrazione. Sarà un palio davvero combattuto e penso che, condizioni meteo permettendo, chi vincerà farà anche il record», conclude.
Nei senior quattro vogatori giovani, ma d’esperienza: Giovanni Vanacore, Alberto Zignego, Mirko Bertini e Luca Roccioletti. L’armo, insieme alla timoniera Greta Faggioni, è allenato da Luca Orlandi. L’avvio di stagione non è stato positivo, ma è un equipaggio in piena crescita e i risultati ottenuti nelle ultime gare fanno ben sperare.
«Siamo partiti con il piede sbagliato – dice Roccioletti – non riuscivamo a portare in gara quanto facevamo in allenamento, nemmeno noi riuscivamo a capire il motivo. Ora le cose stanno andando meglio, abbiamo fatto delle gare discrete, e sappiamo di poter fare di più. È vero, i
primi sono lontani, ma del resto il Marola dello scorso anno ci insegna a non dare niente per scontato». Roccioletti è stato per altro il motivo per cambiare una parte del regolamento che era assolutamente discutibile. Nato alla Spezia, e avendo già partecipato al Palio, aveva cambiato residenza per motivi di studio e stando al vecchio regolamento non avrebbe potuto vogare.
Ma veniamo agli junior del Fossamstra. Rispetto allo scorso anno rimane soltanto Gianluca Passano, il secondo remo. Arrivano invece dal San Terenzo Tommaso Nicolini e Pasquale Cannavacciolo. Escluso il capovoga, Matteo Boscarato, che è alla sua prima esperienza, gli altri vogano già da tre anni. I ragazzi sono timonati da Francesco Landi e seguiti dagli allenatori Federico Arrigoni e Marco Bertirotti.
In queste gare, l’equipaggio ha raggiunto la maggior parte delle volte il sesto posto. A Porto Venere è arrivato il podio, e con esso anche l’illusione di dare una svolta a questa stagione, invece i risultati non sono migliorati, e domenica scorsa la gara peggiore. «Ci aspettavamo qualcosa di più – dichiara Nicolini – ci dispiace non essere più riusciti a fare una bella gara dopo il terzo posto di Porto Venere. Ogni volta partiamo bene, riusciamo a condurre i primi 500 metri insieme ai più forti, ma dopo il giro di boa abbiamo un calo. Credo che l’obiettivo – prosegue – sia comunque quello di puntare al podio. Nella categoria junior, Canaletto e Porto Venere a parte, i distacchi sono minimi e si può facilmente arrivare terzi come settimi».
Quasi del tutto confermato è invece l’equipaggio femminile, allenato da Flaviano Bertagni e Marco Boccolini. L’unica new entry è la pruista Dalila Carlini, ex Le Grazie. La capovoga è l’esperta Virginia Cattoi mentre al centro Federica Marano, vincitrice nel 2011 con il Lerici e Elisa Saglione, la più titolata, avendo vinto tre volte con il Crdd. Al timone Noah Gobbetti. Le ragazze, pur essendo salite sul podio cinque volte, non sono mai riuscite a superare Crdd e Canaletto, ma rappresentano senz’altro uno dei quattro equipaggi candidati alla vittoria. «Abbiamo fatto fatica a trovare l’assetto giusto – dice Federica Marano – ma la preparazione c’è, perché ci alleniamo da ottobre. La nostra non è stata una stagione particolarmente brillante, ma del resto il livello della categoria femminile è altissimo. I risultati ottenuti in gara servono a fare morale, ma alla fine bisogna vincerne una, e quella domenica la spunterà chi avrà più testa, determinazione e concentrazione. Sarà un palio davvero combattuto e penso che, condizioni meteo permettendo, chi vincerà farà anche il record», conclude.
Selene RICCO