VINCE il Canaletto. La sfilata del Palio del Golfo è dei levantini che sbaragliano tutti i concorrenti con la festa delle feste. E sì perché la sfilata dei canarini giallorossi è un omaggio a tutte le ricorrenze del globo, insomma una celebrazione di tutti i pali del mondo. C’è il carro con la festa di Pamplona. L’Oktoberfest, la kermesse bavarese che si tiene ogni anno per celebrare la birra, la bevanda preferita dai tedeschi e non solo. E poi la festa della Primavera indiana. La famosa holi che celebra i colori nella tradizioni orientale. «Abbiamo fatto le corse ma ci siamo riusciti ogni volta fare la sfilata è una grande soddisfazione», dice una borgatara seduta in prima fila per l’appuntamento finale della tre giorni del palio sotto al comune. «È stato un omaggio, il nostro, a tutte le feste che si fanno nel mondo e che in fondo hanno lo stesso spirito del nostro palio del Golfo», ha aggiunto. Al secondo posto il Marola e quindi il Fossamastra con i suoi fanali e fanalisti. Tutti insieme sul palco di piazza Bayereuth dove Gianluca Tinfena e Selene Ricco presentano la serata finale. Davanti tutte le autorità. Il sindaco Massimo Federici, il prefetto Mauro Lubatti, il presidente della Fondazione Carispezia Matteo Melley e gli altri rappresentanti delle amministrazioni del golfo dei Poeti. Alle spalle la struttura per lo spettacolore show di chiusura del palio. Il Kaosmos performance emozionante a grande altezza del Gruppo Puja. Ma non c’è tempo di pensare in piazza perché c’è l’invasione delle motociclette del Fossamastra. I borgatari biancoazzurri arrivano in vespa e motorini suonando il clacson. Festeggiano la doppietta che porta nella levante del golfo il palio junior e quello femminile. Altrettanto spettacoloso l’arrivo del Fezzano vincitore dei senior. Per i padroni del Golfo che sfoggiano lo striscione “La Morin è casa nostra” addirittura un’auto degli anni ’20 appartenuta all’armatore Achille Lauro. A loro va il titolo 2015 e la festa scatta quando i vogatori alzano il trofeo e il vessillo del Palio. Ai tre equipaggi vincitori dell’edizione di quest’anno giunge anche in giornata il telegramma di congratulazioni del ministro della Giustizia Andrea Orlando che si complimenta con gli atleti per il risultato conseguito nella difficile e impegnativa sfida della passeggiata Morin. E così il palio 2015 va agli archivi con la cerimonia finale anche se Massimo Gianello, presidente del Comitato delle Borgate del Palio del Golfo lancia una proposta. «Perché la premiazione non la facciamo alla fine della gara?», si chiede e aggiunge. «Credo che ormai sia dimostrata la maturità della gente delle borgate. Il Palio è una festa vissuta nel clima sportivo di sfida ma anche di rispetto e pertanto credo che si possa fare la cerimonia di premiazione al termine della serata delle gare remiere. Non c’è più il pericolo di surriscaldare il clima. La gente del golfo ha dimostrato di essere cresciuta. Io credo che la fine naturale del Palio sia con i fuochi artificiali e concluderei tutto lì», ha osservato. Insomma si pensa già al futuro mentre la kermesse 2015 va in archivio con vincitori e vinti che alla fine brindano ai risultati conseguiti anche se Paolo Dini, presidente della borgata canarina commenta così: «La gara aveva un esito già forse scontato. Su questa cosa, credo io, si debba lavorare un pochino altrimenti si rischia di avere una competizione troppo prevedibile che toglie sale alla festa». Ma poi la soddisfazione per la vittoria nella sfilata toglie l’amaro di non avere ottenuto il successo remiero che i borgatari levantini metteranno nel mirino come del resto tutte le altre borgate per il prossimo anno.
MARCO TORACCA