QUALCOSA si muove nel mondo del Palio del Golfo, sia in mare che in terra.
È ufficiale la notizia, già trapelata a fine stagione, dello scioglimento dell’equipaggio che negli ultimi due anni aveva imposto tecnica e tempi a tutto il circus del canottaggio spezzino vincendo, quasi a mani basse, due pali, uno alle Grazie e uno a Fezzano. Poi è arrivata, anche alla luce di qualche celato malumore emerso a fine stagione, la nomina della nuova Lega Canottaggio.
L’altra sera è infatti stato eletto presidente Jacopo Borniotto, già atleta e poi giudice arbitro di qualche edizione fa. Con lui, come organo tecnico e di garanzia delle regole, sono stati eletti Graziana Ferretti, Marco Marchi, Michele Del Nevo, Luciano Bacci, Giuseppe Lo Porchio e Massimo Tortorelli. A loro l’arduo compito di mettere chiarezza su quale sia la tecnica di voga “accettabile” e pronunciare una parola definitiva sul concetto di scarrellamento.
Restano solo da nominare ancora gli organi di giustizia, ovvero il giudice arbitro (si ipotizza la conferma di Massimo Massa), del giudice unico e della commissione di appello. Sempre in abito di Lega Canottaggio, dopo la sentenza (arrivata a settembre) sul caso Mori/Canaletto, in cui si confermava la responsabilità della borgata “canarina” per aver omesso di segnalare l’illecito commesso dall’atleta (passato irregolarmente, per la Commissione, dal Canaletto a Fezzano). Pur evidenziando che il Canaletto sia stato danneggiato da questo illecito, resta aperto, cioè non è stata ancora emessa una sentenza, il caso del vogatore junior Filippo Oleggini, che la scorsa edizione gareggiava per il Fezzano. Oleggini, il giorno del Palio del Golfo, dopo un leggero malore a fine gara, era stato portato in ospedale dai dirigenti della borgata, senza l’intervento del medico di gara, e non si era così recato al controllo antidoping a cui era stato chiamato. Subito era stato aperto un procedimento formale di indagine ed a tutt’oggi non è stata emessa una sentenza. Tornando alle notizie sportive non si può non parlare del Fezzano che perde parte dell’equipaggio campione del golfo. Lo stesso Giacomo Mori sembra si sia preso un anno sabbatico e vada in Australia, poi è confermato (ma nel Palio “mai dire mai”) il ritiro di Giuseppe Liberatore.
I “verdi” stanno puntando su di un equipaggio centrato su Daniele Zampieri e sulla riconferma di Diego D’Imporzano. Gli occhi e i pronostici ora si sprecano, forse sin troppo presto, per due equipaggi interessanti, uno è quello del Marola, si parla di una conferma di tre quarti del gruppo, l’altro è il Cadimare in cui i nomi “imbarcati” sono già quello di Alfonso Conte, Filippo Oleggini e Nicola Danubio.
È ufficiale la notizia, già trapelata a fine stagione, dello scioglimento dell’equipaggio che negli ultimi due anni aveva imposto tecnica e tempi a tutto il circus del canottaggio spezzino vincendo, quasi a mani basse, due pali, uno alle Grazie e uno a Fezzano. Poi è arrivata, anche alla luce di qualche celato malumore emerso a fine stagione, la nomina della nuova Lega Canottaggio.
L’altra sera è infatti stato eletto presidente Jacopo Borniotto, già atleta e poi giudice arbitro di qualche edizione fa. Con lui, come organo tecnico e di garanzia delle regole, sono stati eletti Graziana Ferretti, Marco Marchi, Michele Del Nevo, Luciano Bacci, Giuseppe Lo Porchio e Massimo Tortorelli. A loro l’arduo compito di mettere chiarezza su quale sia la tecnica di voga “accettabile” e pronunciare una parola definitiva sul concetto di scarrellamento.
Restano solo da nominare ancora gli organi di giustizia, ovvero il giudice arbitro (si ipotizza la conferma di Massimo Massa), del giudice unico e della commissione di appello. Sempre in abito di Lega Canottaggio, dopo la sentenza (arrivata a settembre) sul caso Mori/Canaletto, in cui si confermava la responsabilità della borgata “canarina” per aver omesso di segnalare l’illecito commesso dall’atleta (passato irregolarmente, per la Commissione, dal Canaletto a Fezzano). Pur evidenziando che il Canaletto sia stato danneggiato da questo illecito, resta aperto, cioè non è stata ancora emessa una sentenza, il caso del vogatore junior Filippo Oleggini, che la scorsa edizione gareggiava per il Fezzano. Oleggini, il giorno del Palio del Golfo, dopo un leggero malore a fine gara, era stato portato in ospedale dai dirigenti della borgata, senza l’intervento del medico di gara, e non si era così recato al controllo antidoping a cui era stato chiamato. Subito era stato aperto un procedimento formale di indagine ed a tutt’oggi non è stata emessa una sentenza. Tornando alle notizie sportive non si può non parlare del Fezzano che perde parte dell’equipaggio campione del golfo. Lo stesso Giacomo Mori sembra si sia preso un anno sabbatico e vada in Australia, poi è confermato (ma nel Palio “mai dire mai”) il ritiro di Giuseppe Liberatore.
I “verdi” stanno puntando su di un equipaggio centrato su Daniele Zampieri e sulla riconferma di Diego D’Imporzano. Gli occhi e i pronostici ora si sprecano, forse sin troppo presto, per due equipaggi interessanti, uno è quello del Marola, si parla di una conferma di tre quarti del gruppo, l’altro è il Cadimare in cui i nomi “imbarcati” sono già quello di Alfonso Conte, Filippo Oleggini e Nicola Danubio.
MARIANO ALBERTO VIGNALI