«Controlli più capillari»
Borniotto della Lega: «Ampliato l’elenco delle sostanze»
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[Da La Nazione 11/06/2019] – LA SPEZIA – ANALISI più capillari, che andranno a verificare la presenza di sostanze fino a oggi mai indagate, ma anche una profonda opera di sensibilizzazione degli atleti.
Lega canottaggio Uisp e Comitato delle Borgate serrano le fila contro il doping. La bufera del Palio 2018 ha portato la Lega di riferimento e i rappresentanti delle borgate ad affinare i protocolli antidoping nati all’inizio degli anni Duemila, quando l’impulso della lotta alle sostanze vietate aveva portato per la prima volta il mondo del Palio ad autoregolamentarsi.
VA LETTO in questa direzione il confronto tra i vertici della Lega Uisp diretta da Jacopo Borniotto e il comando regionale dei Nas, i carabinieri per la tutela della salute, da cui è scaturito l’ampliamento dell’elenco delle sostanze dopanti (ovviamente top secret) che saranno indagate a partire da quest’anno attraverso i controlli disposti dalla stessa Lega.
«Con i Carabinieri del Nas c’è stato un confronto proficuo – spiega il presidente Jacopo Borniotto –, che ci ha dato la possibilità di allargare lo spettro delle sostanze da indagare, fatto che renderà i nostri controlli più capillari». L’unica limitazione del sistema ‘autoprodotto’ messo in piedi da Lega e Borgate deriva dal fatto che le analisi antidoping hanno un valore ‘limitato’ alla sola Lega di riferimento.
Chi viene pizzicato a doparsi viene certamente escluso dal Palio, ma può continuare a gareggiare in altri sport o leghe, professionistiche o non. Diverso è il caso delle analisi effettuate da Nado Italia, l’organizzazione nazionale antidoping, dove chi si dopa, professionista o non, una volta beccato vede aprirsi anche le porte del procedimento penale.
«Lega e Borgate hanno creato una sorta di autoregolamentazione importante, capace di fornire risposte su un tema diventato di stretta attualità» sottolinea Borniotto. Ma come vengono eseguiti i controlli disposti dalla Lega? Le analisi vengono solitamente decise a tavolino, il mercoledì precedente la prepalio, con i sorteggi. Sei, equamente divisi nelle tre categorie, i vogatori interessati dagli esami, che diventano nove nella gara che vale una stagione. «QUEST’ANNO ancora non abbiamo effettuato controlli, mentre l’anno scorso abbiamo verificato ventidue atleti – spiega il presidente della Lega Canottaggio, che sottolinea anche il grande impegno profuso nell’opera di sensibilizzazione dei vogatori –. Nei mesi scorsi abbiamo organizzato un appuntamento informativo all’Allende con il medico sportivo Costantino Cipolloni, cui hanno preso parti tantissimi vogatori. Anche alla luce di quanto accaduto all’ultimo Palio, all’atto del cartellinamento gli atleti hanno firmato un foglio informativo su rischi e divieti». Novità anche sul fronte amministrativo, con la creazione di un ‘Black book’, una raccolta di tutti i cartellini di riconoscimento dei vogatori in gara, in grado – in caso di verifiche da parte della Nado – di ridurre drasticamente i tempi di identificazione e di evitare disagi come quelli avvenuti al termine del Palio 2018.
Matteo Marcello
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