Nome dell'autore: Palio del Golfo

Cordoglio nel Palio. Non ce l’ha fatta Oddi

 CAPOBORGATA FOSSAMASTRA Cordoglio nel Palio. Non ce l’ha fatta Oddi ________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 22/01/2019] – LA SPEZIA Il Palio del Golfo perde una delle sue protagoniste, una delle prime donne ad avere un ruolo da dirigente in un mondo prettamente maschile, la prima capo borgata. Se n’è andata ieri pomeriggio Susanna Oddi, 55 anni, dirigente e simbolo dalla borgata marinara del Fossamastra, stroncata da un male contro il quale ha lottato, riservatamente, sino alla fine. Purtroppo non ce l’ha fatta. Dipendente dell’Oto Melara è stata una delle “signore” della voga spezzina, attiva in mare e a terra, con i colori azzurri della sua borgata, la numero 7. In molti la ricordano per la sua decisione, ma più che altro per quello stile educato, pacato, che ha portato oggettivamente una ventata di nuovo quando a metà degli anni Duemila si è vista una donna prendere le redini tecniche di una borgata marinara. La notizia si è sparsa ieri in città, nel quartiere di Fossamastra, e anche a Sarzana. Il fratello Giorgio è infatti il presidente della Pubblica Assistenza sarzanese. Una notizia dolorosa, che creato profondo cordoglio tra chi la conosceva. Molti stupiti e senza parole. Da alcuni mesi stava lottando contro un male che non le ha purtroppo lasciato scampo. E lo ha fatto sempre con determinazione e con dignità, ma anche con una riservatezza ferma, tanto che pochi, anche nell’ultima stagione remiera, ne conoscevano il problema. La sua salute è andata comunque a peggiorare. Recentemente la situazione era precipitata ed era stata ricoverata nella clinica Alma Mater, accanto al parco della Maggiolina, dove ieri è spirata. I funerali si terranno domani, mercoledì pomeriggio, alle 14.40 alla chiesa di Fossamastra. Tanti i borgatari che si ritroveranno in occasione delle esequie per dare l’ultimo saluto a una vera signora del golfo. Per questa triste occasione non mancheranno di certo i colori del suo amato, e che l’ha amata, Fossamastra.  Mariano Alberto Vignali Scarica PDF Comitato:190122 – Cordoglio nel Palio. Non ce l’ha fatta Oddi – SecoloArticolo 190122 – SecoloScarica PDF giornale:

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Liberatore insiste «Vi assicuro che sono innocente»

Liberatore insiste «Vi assicuro che sono innocente»____________________________________ [Da La Nazione del 17/01/2019] – LA SPEZIA – «RIBADISCO la mia totale estraneità alle accuse che mi sono rivolte. Ho la consapevolezza di non aver assunto volontariamente questa sostanza proibita. Ho fiducia nell’inchiesta in corso e sono convinto che le vere responsabilità dell’accaduto presto emergeranno». Giuseppe Liberatore, il pluricampione del Palio del Golfo, terzo remo del Cadimare, sospeso in via cautelare perché trovato positivo al clembuterolo dalle analisi di laboratorio disposte da Nado Italia, subito dopo la conclusione del 93° Palio del Golfo, il 5 agosto scorso, è in attesa dell’udienza del Tribunale nazionale antidoping che sancirà la durata della squalifica, dopo la richiesta della Procura nazionale antidoping dello stop forzato da quattro a otto anni (anche per gli altri due atleti cadamoti risultati positivi al farmaco vietato, Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri). E si dice incredulo di fronte a questo nuovo ‘fulmine a cielo aperto’, ossia il deferimento alla Procura della Repubblica, che potrebbe portare a una sanzione alquanto pesante. Il pluricampione, contattato telefonicamente, non ha esitato infatti a sottolineare: «Apprendo questa notizia dalla stampa, ancora non mi è stato notificato nulla ma sono sicuro che emergerà la verità, la mia totale innocenza ed estraneità ai fatti». Liberatore, difeso dall’avvocato spezzino Giovanni Di Sibio, è dunque pronto ad affrontare il procedimento penale, che si aprirà con la denuncia dei carabinieri del nucleo anti sofisticazioni di Genova alla Procura spezzina, convinto più che mai che «qualcuno ha mescolato il clenbuterolo agli integratori», come ha sempre ribadito. UN VERO FULMINE a ciel sereno anche per l’avvocato spezzino Massimo Lombardi, il difensore di Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri, secondo e primo remo dell’armo del Cadimare, risultati positivi al clembuterolo e sospesi, anch’essi, dall’estate scorsa, dalla prima sezione del Tribunale nazionale antidoping. Giacomazzi e Zambieri non hanno mai voluto rilasciare alcuna dichiarazione, ed è proprio l’avvocato Lombardi che commenta: «È di certo una brutta notizia. Ai miei assistiti non è stato notificato nulla. Proprio ieri (martedì per chi legge, ndr) ho presentato un’istanza per sapere se c’era un procedimento a carico di Giacomazzi: probabilmente la nota dei carabinieri di Genova è successiva alla mia richiesta. Siamo ancora in attesa di conoscere la data dell’udienza da parte del Tribunale nazionale antidoping, ma siamo comunque pronti a difenderci dalle accuse nel momento avremmo conoscenza formale dell’atto». Laura Provitina Scarica PDF Comitato:190117 -Liberatore insiste Vi assicuro che sono innocente – La NazioneScarica PDF Giornale: Articolo 190117 a – La Nazione

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Palio, denuncia penale per i tre vogatori positivi ai controlli antidoping

Palio, denuncia penale per i tre vogatori positivi ai controlli antidoping Dopo la giustizia sportiva anche quella ordinaria _________________________ [Da La Nazione del 17/01/2019] – LA SPEZIA – DOPO la giustizia sportiva, anche quella ordinaria. Nuovi guai per Giuseppe Liberatore, Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri, i tre vogatori del Cadimare accusati di aver fatto uso di sostanze dopanti in occasione dell’ultimo Palio del Golfo. Gli atleti, per i quali nei mesi scorsi la Procura nazionale antidoping ha chiesto squalifiche da un minimo di quattro e sino a un massimo di otto anni, sono stati denunciati dai carabinieri del Nas alla Procura della Spezia per ‘utilizzo o somministrazione di farmaci o altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche’, così come recita l’articolo 586 bis del codice penale. Un episodio che nell’agosto scorso determinò sdegno e stupore in seno al movimento e all’interno della borgata di Cadimare. COME si ricorderà, tutto era iniziato negli istanti immediatamente successivi alla fine dell’edizione numero 93 della storica disfida remiera, vinta dal Fezzano: i quattro vogatori dell’armo cadamoto furono prelevati direttamente in acqua dalle forze dell’ordine e portati nella sede della Capitaneria di Porto a largo Fiorillo per essere immediatamente sottoposti ai controlli antidoping disposti dalla Nado – la struttura antidoping del Coni – e dai carabinieri del Nas. IL CONTROLLO delle urine fece emergere, per tre dei quattro atleti sottoposti alle verifiche, la presenza di una sostanza dopante e dunque vietata, il clenbuterolo: un broncodilatatore che provoca un aumento della capacità aerobica, una stimolazione del sistema nervoso centrale, nonché un incremento della pressione sanguigna e del trasporto di ossigeno, inserito per questo nella lista delle sostanze proibite dalla legge 376 sulla tutela della attività sportive e sul divieto di doping. Una sostanza ‘nota’ anche nei grandi palcoscenici sportivi: è la stessa che anni fa aveva portato alla squalifica del ciclista spagnolo Alberto Contador. Giuseppe Liberatore, Riccardo Giacomazzi e Daniele Zampieri alla fine di agosto erano stati sospesi in via cautelare dalla prima sezione del Tna, su proposta della Procura nazionale antidoping; a settembre, le controanalisi confermarono l’esito del primo accertamento, portando la Procura antidoping a formalizzare le richieste di squalifica a carico dei tre atleti. ORA, la denuncia dei Nas che porta la vicenda direttamente al Palazzo di giustizia spezzino. I tre vogatori, qualora la denuncia dovesse sfociare in un processo, rischiano ora una condanna sino a tre anni di reclusione e fino a 51.645 euro di multa. Scarica PDF Comitato:190117 -Palio denuncia penale per i tre vogatori positivi ai controlli antidoping – La NazioneScarica PDF Giornale:Articolo 190117 – La Nazione

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Liberatore non molla: «Ero inconsapevole»

LA DIFESA DEL PLURIDECORATO Liberatore non molla: «Ero inconsapevole» _____________________________________ [Da Il Secolo XIX del 17/01/2019] – LA SPEZIA Un colpo duro da incassare da parte dei tre vogatori del Cadimare coinvolti nella vicenda doping che hanno appreso del deferimento alla Procura della Repubblica della Spezia proprio nella giornata di ieri. Il pluridecorato Giuseppe Liberatore, difeso dall’avvocato Giovanni Di Sibio, ha sempre negato di aver assunto la sostanza consapevolmente. Liberatore, raggiunto telefonicamente nella giornata di ieri, ha confermato la sua linea: «Quella sostanza è stata trovata, in quantità minimali, nel mio corpo. Non nego di averla assunta ma ribadisco che questo sia accaduto a mia insaputa e nel pieno della mia inconsapevolezza». Liberatore aveva di fatto già più volte alluso alla possibilità che qualcuno potesse aver somministrato il farmaco dopante senza che lui ne fosse al corrente. «Ho fiducia nelle indagini e nella giustizia – ha detto – e sono sicuro che la verità salterà fuori». Non lasciano invece dichiarazioni gli altri due vogatori Daniele Zampieri e Riccardo Giacomazzi, difesi dall’avvocato Massimo Lombardi. Selene Ricco Scarica PDF Comitato:190117 – Liberatore non molla

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Doping al Palio, i nomi dei vogatori trovati positivi finiscono in Procura

IL CASO Doping al Palio, i nomi dei vogatori trovati positivi finiscono in Procura I carabinieri hanno denunciato i tre atleti del Cadimare. Rischiano una condanna a 3 anni e 51 mila euro di multa __________________________________________  [Da Il Secolo XIX del 17/01/2019] – È la svolta nelle indagini sul caso doping all’ultimo Palio del Golfo. I vogatori del Cadimare Riccardo Giacomazzi, Giuseppe Liberatore e Daniele Zampieri sono stati denunciati. I loro nomi sono finti sull’informativa che, in queste ultime ore, i carabinieri del Nas di Genova hanno depositato in Procura. I tre atleti, nel caso venissero accertate le loro responsabilità, rischiano una condanna a 3 anni di carcere, oltre a una maxi multa, che potrebbe lievitare fino a 51 mila e 645 euro. Una mazzata se si considera che, sempre di recente, la Procura nazionale antidoping aveva chiesto che i tre venissero puniti anche con squalifiche fino a 8 anni. Giacomazzi, Liberatore e Zampieri erano risultati positivi al clenbuterolo, «un broncodilatatore che provoca un aumento della capacità aerobica, una stimolazione del sistema nervoso centrale, nonché un incremento della pressione sanguigna e del trasporto di ossigeno ed è pertanto inserito nella lista delle sostanze proibite dalla legge sulla tutela della attività sportive e sul divieto di doping», si legge nelle carte del Nas. Accadde tutto il 5 agosto scorso, al termine dell’ultima edizione del Palio del Golfo, quando l’armo del Cadimare, che tagliò dopo Fezzano, Fossamastra e Muggiano, fu sottoposto ad analisi specifiche su richiesta della Nado, l’organizzazione nazionale antidoping. I controlli furono effettuati nell’immediato proprio per evitare che gli atleti potessero compromettere in qualche modo la genuinità del risultato del test e scongiurare quindi il rischio di «invalidazione». L’esito delle analisi e delle successive controanalisi sui campioni di urine prelevati confermò la presenza della sostanza clenbuterolo nell’organismo di tre membri dell’equipaggio. Solo il pruista risultò pulito. Il clenbuterolo è utilizzato spesso per curare l’asma, ma è purtroppo molto diffuso nel mondo dello sport: il sovradosaggio del farmaco contribuisce infatti ad aumentare la resistenza allo sforzo fisico che in questo tipo di sport può risultare decisiva. Da settembre a oggi la Procura antidoping ha convocato a Roma tutti i tesserati Uisp citati durante le indagini. Sono stati ascoltati alcuni testimoni e i diretti interessati che, anche tramite i loro legali, hanno dato la loro versione dei fatti. Quasi ultimato l’iter sportivo, ora arriva la svolta nelle indagini dei carabinieri : le trecento pagine del fascicolo antidoping sono state consegnata alla Procura ordinaria e l’inchiesta, di cui il Secolo XIX aveva dato in esclusiva lo scorso 5 dicembre, andrà avanti anche sul binario penale. Per Giacomazzi, Liberatore e Zampieri si preannuncia un periodo durissimo. Si dichiarano innocenti, ma dovranno confutare quello che invece sembra un dato evidente. —— Tiziano Ivani Selene Ricco Scarica PDF Comitato:190117 – Doping al Palio i nomi dei vogatori trovati positivi finiscono in Procura Scarica PDF giornale:Articolo 190117 secolo

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Pace fatta tra borgate e Comune sui conti

PALIO DEL GOLFO Pace fatta tra borgate e Comune sui conti ___________________________ [Da Il Secolo XIX del 20/12/18] – /LA SPEZIA La quiete dopo la tempesta. Sono stati giorni di bufera nel mondo del Palio del Golfo, con le tredici borgate che hanno puntato il dito contro l’amministrazione spezzina perla grave situazione economica in cui versa il comitato. Comitato in attesa di ricevere i contributi promessi ma che giudica positivamente l’incontro avuto con il sindaco Pierluigi Peracchini e l’assessore Kristopher Casati ieri pomeriggio. Un faccia a faccia a Palazzo Civico che ha consentito di trovare un punto di incontro sulla situazione in cui versa la manifestazione del Palio. «Tanti gli obiettivi che ci siamo prefissati, anche se il più importante è il presupposto da cui siamo partiti: a entrambe le parti sta a cuore il Palio e il suo benessere» ha fatto sapere il Comitato. «Siamo pronti a lavorare insieme per risolvere i problemi di liquidità della manifestazione – ha detto il primo cittadino -. Confermo l’erogazione del contributo ordinario, già in liquidazione e rallentato per questioni burocratiche, ma che arriverà il prima possibile». Peracchini ha anche confermato di avere intenzione di aiutare il mondo del Palio erogando il famoso contributo straordinario concordato a inizio 2018, riferito però all’edizione 2017. «Ci tengo a ribadire l’importanza del Palio non solo per tutta l’amministrazione che rappresento, ma anche per me in prima persona, essendo da sempre un tifoso», ribadisce il sindaco. Per il futuro, considerata l’oggettiva difficoltà del movimento a organizzare il Villaggio del Palio a luglio a fronte di contributi provenienti da sponsorizzazioni esterne che tardano mesi rispetto all’evento, è stato deciso di sospendere l’organizzazione di ogni iniziativa collaterale diversa dagli eventi centrali che scandiscono il weekend del Palio, rimandando ai primi mesi dell’anno nuovo ogni scelta. Decisioni che verranno concordate con l’amministrazione alla luce di eventuali sponsorizzazioni reperite in tempi utili per predisporre un programma estivo di eventi. «Festeggiamo quindi il Natale con le rassicurazioni del sindaco Peracchini che le borgate non sono sole e che verranno appoggiate dall’amministrazione nello svolgimento del loro importante ruolo sociale e aggregativo, oltre che nella loro attività sportiva», concludono i rappresentanti delle borgate. — Selene Ricco Scarica PDF Comitato:181220 – Pace fatta tra borgate e Comune sui conti – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 181220 secolo

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Palio, il Comitato alza la voce. Nel mirino Comune e Regione

COMMISSIONE DOPO L’ANNULLAMENTO DELLA DISFIDA NATALIZIA Palio, il Comitato alza la voce. Nel mirino Comune e Regione ________________________________________ [Da La Nazione del 16/12/18] – SBARCHERÀ in commissione consiliare la vicenda dei finanziamenti e dei contributi che ruotano attorno all’edizione 2018 del Palio del Golfo. Il Pd, con il consigliere Marco Raffaelli, ha depositato una richiesta per sviscerare i fatti tra le mura istituzionali, con la commissione che si dovrebbe tenere dopo la pausa natalizia, nel 2019. Nel frattempo, le acque sono agitate attorno alla disfida remiera: il Comitato delle borgate, dopo aver annullato tutte le attività a partire dal Palio di Natale, alza la voce e incalza ancora una volta Comune e Regione, ‘colpevoli’ di non aver ancora elargito quanto promesso per la realizzazione della manifestazione. «Il Palio, tenendo conto di tutti gli eventi collaterali che lo compongono, ha costi importanti sostenuti in parte dall’amministrazione comunale e dagli altri enti pubblici e in parte da sponsor privati: le dichiarazioni che si leggono in questi giorni sono però false e travisano la realtà dei fatti. Il nostro movimento è in ginocchio, anche di fronte a una amministrazione locale che invece di cogliere il nostro grido di aiuto sceglie, ancora una volta, di affossarci con ricostruzioni non vere. Noi – incalza il Comitato – siamo pronti a un incontro pubblico con l’amministrazione davanti a cittadini, borgatari. Vedremo tutto, punto per punto, poi ognuno potrà farsi la propria opinione». Nel mirino del Comitato anche l’edizione 2017. «Ci furono assicurati in varie occasioni, sia dal sindaco Peracchini che dall’assessore al Palio, 30mila euro extra per iniziative da loro richieste, come l’allestimento del maxischermo in passeggiata Morin durante il Palio. Due giorni prima della fine dell’anno, dopo che tutto era già stato approvato, è stato cancellato tutto. Dopo vari incontri i 30mila pattuiti sono diventati 13mila, ma a un anno di distanza non sono ancora stati messi a bilancio». IL COMITATO fa poi quadrato attorno alla borgata di Cadimare, tirata in ballo dalla Regione che, nei giorni scorsi, aveva spiegato di aver bloccato il contributo promesso, 15mila euro, in attesa che la giustizia sportiva si pronunci sul caso doping dell’ultimo Palio. «La Borgata Cadimare non è stata accusata di alcun coinvolgimento nella vicenda, anzi non è stata nemmeno indagata» chiariscono dal borgo di Ponente, con il Comitato che rilancia sottolineando che «la borgata è spettatrice di una vicenda spiacevole che ha colpito il movimento. Pensare che le 13 borgate unite in comitato agiscano nei confronti di una di loro per salvare un eventuale contributo economico vuol dire non conoscere e non capire il nostro movimento». Lo stesso comitato spiega che «la Regione, dopo aver promesso 40 mila euro di contributo, ha ridotto a 15 solo dopo la manifestazione non aveva ancora impegnato e destinato un solo euro alla manifestazione, pur essendo a fine anno». Scarica PDF Comitato:181216 – Palio il Comitato alza la voce Nel mirino Comune e Regione – La Nazione Scarica PDF giornale:Articolo 181216 La Nazione  

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Cadimare attacca: « La Regione vuole dividere le borgate»

CASO DOPING PALIO DEL GOLFO Cadimare attacca: « La Regione vuole dividere le borgate» «Vergognoso colpevolizzare il nostro equipaggio per isolarci» Mercoledì incontro chiarificatore fra Comune e Comitato ______________________________________ [Da Il Secolo XIX del 16/12/18] – /LA SPEZIA Non sarà facile ricucire lo strappo tra il Comune della Spezia e il Comitato delle borgate. E ancora più difficile sarà tentare di risanare i rapporti con Regione Liguria. Sulla questione contributi e mancati versamenti i cittadini, e tanti appassionati di Palio, chiedono chiarezza e verità, considerate le versioni contrastanti che circolano in questi giorni di bufera. Ed è proprio questo che ha spinto il Comitato a richiedere un incontro pubblico con l’amministrazione spezzina. Una proposta avvenuta a mezzo stampa. A Palazzo Civico non è infatti giunta nessuna richiesta formale. Il momento di confronto tanto atteso pare dunque essere destinato ad avvenire durante una commissione consiliare, ancora non convocata ufficialmente, ma che potrebbe svolgersi nel tardo pomeriggio di mercoledì 19. Un altro nodo da sciogliere, riguarda il rapporto con Regione Liguria, che ha dichiarato di aver congelato il contributo promesso al Palio del Golfo in attesa di eventuali provvedimenti che il Comitato prenderà nei confronti del Cadimare, nel mirino perla spiacevole vicenda doping che ha interessato tre vogatori tesserati con la società bianconera. «La borgata Cadimare non solo non è stata accusata di alcun coinvolgimento nella vicenda ma anzi non è stata nemmeno indagata», chiariscono i dirigenti cadamoti. «Il caso doping ha coinvolto purtroppo alcuni tesserati – si legge nella nota del Comitato – ma il Cadimare è estraneo ai fatti e si trova, proprio come tutte le altre borgate, spettatore di una vicenda spiacevole che ha colpito tutto il movimento. Pensare che le tredici borgate unite in Comitato agiscano nei confronti di una di loro per salvare un eventuale contributo economico vuol dire non aver capito nulla del Palio del Golfo e del senso di appartenenza al movimento che è in ognuno di noi. Noi scegliamo e sceglieremo sempre le nostre borgate e mai qualcuno che dall’esterno ne voglia isolare una. La colpevolizzazione del Cadimare è un vergognoso e mal riuscito tentativo di nascondere la realtà dei fatti. La Regione aveva promesso prima 40 mila euro di contributo, poi ridotto a 15. Un contributo che a, questo punto, non sappiamo se otterremo. Fino ad oggi Regione Liguria non ha ancora impegnato e destinato (né tantomeno pagato) un solo euro alla manifestazione» Selene Ricco Scarica PDF Comitato:181216 – Cadimare attacca La Regione vuole dividere le borgate – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 181216 secolo

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Confronto pubblico con sindaco e assessore sul budget concordato

POLEMICA SUL PALIO Confronto pubblico con sindaco e assessore sul budget concordato _________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 1154/12/18] – /LA SPEZIA Il malessere del Comitato delle borgate parte dal 2017.Emerge da una nota con la quale Massimo Gianello chiede al Comune della Spezia «un incontro pubblico», in cui «chiarire tutto», rispetto a quello che non va nei rapporti fra borgatari e istituzione.La Capitaneria di Porto ieri ha ufficialmente azzerato il trofeo invernale, che avrebbe dovuto svolgersi in questi giorni.L’iniziativa è stata cancellata, a fronte della decisione delle borgate. Le ragioni, però, non sono apparse chiare.Il Comitato parla di soldi promessi e non riconosciuti.Il Comune replica che il contributo da 115 mila euro è stato già liquidato a metà, e sarà saldato a gennaio.E dice di aver sostenuto molte spese extra.Gianello risponde con un invito ad un chiarimento pubblico.E torna ancora sulla famosa determinazione di fine 2017, con la quale il Comune aveva riconosciuto 30 mila euro in più, rispetto al budget concordato, «salvo poi annullarli».La determina non risulta revocata, i borgatari dicono di non aver avuto i soldi.A caldo avevano sostenuto di aver speso di più per la sicurezza.Ora accusano «il sindaco Peracchini e l’assessore Casati di aver chiesto cose in più, come il maxischermo in Passeggiata Morin durante il Palio» e di non aver pagato.«Prima ne avevano promessi 30, poi 13 mila, e non abbiamo visto niente».Sul Palio 2018 il Comitato non ha reso noto il rendiconto complessivo. Sostiene di aver ricevuto promesse di sponsorizzazioni dal Comune, che le avrebbe «poi indirizzate da altre parti».E quelle entrate sarebbero state «saldate a metà».Gianello esclude che lo strappo sia politico, parla di presunte dichiarazioni «incomplete», fatte da qualcuno «sotto ricatto».Poco si era capito prima, poco si comprende adesso.È evidente che qualcosa ai borgatari sta andando di traverso, «si sentono offesi», e anche che i costi del Palio continuano ad essere terreno scosceso.Se il Comune accetterà il faccia a faccia pubblico forse stavolta si riuscirà a venirne a capo. Rasserenando gli animi. Sondra Coggio Scarica PDF Comitato:181215 – Confronto pubblico con sindaco e assessore sul budget concordato – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 181215 Secolo

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I soldi alle borgate già deliberati ma c’è un problema di liquidità

Il Palio del Golfo natalizio annullato tra le polemiche I soldi alle borgate già deliberati ma c’è un problema di liquidità _____________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 14/12/18] – La determinazione dirigenziale che liquida le spese sostenute quest’anno dal Comitato delle borgate, c’è già da un mese, all’albo pretorio. È l’atto numero 6956 del 12 di novembre, a firma del dirigente del settore, ingegner Claudio Canneti. Parla proprio di «saldo». Non fosse perché il Comune è già ricorso all’anticipazione di cassa per una somma di diversi milioni, spiegano gli amministratori, sarebbe già stata liquidata. È slittata all’inizio di gennaio, per evitare richiami da parte delle autorità di controllo. E nella determinazione ci sono tutte le date, che confermano che la pratica di richiesta di saldo è stata completata dal Comitato delle borgate solo alla fine di ottobre. L’atto richiama l’impegno assunto con la determinazione del 5 giugno del 2018, pari a 115 mila euro, per la realizzazione della 93^ edizione della festa del mare, e ricorda che la prima metà della somma – pari a 57.500 euro – era stata pagata a giugno. Il 16 agosto, il Comitato aveva richiesto il saldo, ma il Comune – il 22 di agosto – aveva chiesto la documentazione contabile prevista dal regolamento. Il Comitato aveva girato al Comune la copia dei documenti contabili il mese dopo, il 25 settembre. Il 28 di ottobre, la documentazione è stata integrata con la dichiarazione sostitutiva del presidente Massimo Gianello, sull’esenzione della ritenuta del 4%. E a novembre è arrivata la determinazione di saldo, rimasta inceppata nell’esigenza di non fare più anticipazioni di cassa, e di attendere il 2019. Rispetto ai 115 mila euro garantiti dal Comune, si nota uno sforamento di 14 mila euro. Il totale ammonta a 129mila euro. La lista delle voci di spesa, per il Palio 2018, comincia con 14.894 euro di premi: 244 euro di quadri, 8.582 di medaglie d’oro, 3.162 euro di trofei e coppe e altri quadri, e 2.525 euro di medaglie d’argento, tutti da Allsport, e 378 per un cofanetto con bossoli, da Pallone. La voce “assistenza tecnica” ammonta a 10.583 euro: il grosso riguarda il noleggio di gommoni e la benzina, da Il Sole nel Golfo, i restanti 2.500 euro sono per l’assistenza medica della Pubblica Assistenza di Lerici. La voce anti doping incide per 2.300 euro, da Labortest. Per la comunicazione e la promozione, il Comitato del Palio annota 8.784 euro, fra materiale pubblicitario e manifesti, tutto da Photo’s. I restanti 92.512 euro, risultano attribuiti tutti alle borgate. Motivazione: contributo e campi gara. Il primo risulta sempre uguale, 1.910 euro. Gli altri variano. Nel dettaglio, alla borgata del Muggiano, risultano riconosciuti il 24 agosto 1.910 euro, altri 1.750 il 2 luglio, con richiesta di saldo di 6.117 il 4 settembre, totale 9.777; al Portovenere 1.910 il 12 giugno, 1.600 il primo luglio e richiesta di saldo di 6.858 il 28 agosto, totale 10.368; al Tellaro 1.910 il 12 giugno, 800 il 28 giugno, 508 il 28 agosto, 3.218 in tutto; al Fezzano 1.910 il 13 luglio, 1.300 come primo anticipo, 2.702 come richiesta saldo, totale 5.912 euro; al Crdd 1.910 il 13 luglio, 1.450 il 29giugno, 7.146 richiesta saldo il 29 agosto, 10.506 euro complessivi; Lerici, 1.910 il 13 luglio, 500 il 9 luglio, 2.760 il 28 agosto, per 5.170 euro; Marola, 1.910 il 13 luglio, 1.600 il 2 luglio, 3.134 richiesta di saldo il 28 agosto, per 6.644 euro; Le Grazie, 1.910 il 24 agosto, 1.750 il 28 giugno, 6.487 richiesti a saldo il 28 agosto, per 10.147euro; Cadimare,1.910 il 24 agosto, 1.750 acconto, 6.343 richiesta saldo il 5 settembre, per 10.003 euro; San Terenzo, 1.910 il 24 agosto, 1.450 primo anticipo,3.124 richiesta saldo il 29 agosto, per 6.484 euro; Venere Azzurra, 1.910 il 24 agosto, 288 richiesta saldo, 2.198 euro in tutto; Canaletto,1.600 il 28 giugno, 3.576 il 28 agosto, per 5.176 euro; Fossamastra, 1.450euro il 10 luglio, 5.459 euro il 30 agosto richiesta saldo, per 6.909 euro. — Sondra Coggio Scarica PDF giornale:Articolo 181214 secolo

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