Nome dell'autore: Palio del Golfo

L’anno scorso spese saldate a febbraio

Il Palio del Golfo natalizio annullato tra le polemiche L’anno scorso spese saldate a febbraio L’assessore Casati: «Non capisco la protesta: il Comune ha onorato tutti gli impegni. Spero l’ambiente si rassereni» _______________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 14/12/18] – «Lo scorso anno la liquidazione del saldo dei contributi al comitato delle borgate è avvenuta a febbraio, questa volta avverrà a gennaio, quindi prima rispetto al Palio 2017». L’assessore Christopher Casati getta acqua sul fuoco. All’albo del Comune, c’è la determinazione 1219 datata 19 febbraio 2018, a conferma. E nel fascicolo c’è la dichiarazione sull’Iva, del presidente Massimo Gianello, datata 10 febbraio 2018. «I pagamenti– dice Casati – sono sempre avvenuti così: anticipo prima, e restante all’inizio dell’anno dopo, a volte anche a marzo». Per il Palio precedente, quello del 2016, la determinazione di saldo risulta datata14marzo 2017. E andando indietro, i saldi sono sempre oscillati fra febbraio e marzo, tranne un solo caso di un novembre, come quest’anno. «Non comprendo l’origine della polemica – dice l’assessore – e spero pertanto che gli animi di rasserenino. Il Comune ha onorato gli impegni, accollandosi anche numerose spese, oltre ai 115 mila euro. Per la Siae 10.640 euro, per il pontone 9 mila, per i fuochi d’artificio 28 mila, per il palco 12 mila». Il Comitato delle borgate ha annunciato che il trofeo di Natale non si farà, per protesta, per il «mancato versamento dei contributi». Casati chiama fuori il Comune, che – precisa – ha fatto il suo. E così l’Autorità portuale, che ha riconosciuto al Comitato delle borgate un contributo di 50 mila euro. Il primo acconto, pari a 25 mila euro, è stato liquidato con la determinazione comunale 5076, del 16 di agosto: perché i contributi del porto transitano infatti attraverso il Comune della Spezia. Con la determinazione 7603 del 30 novembre, è stato ufficializzato anche il secondo contributo, per gli ulteriori 25 mila euro, girati dall’autorità portuale al Comune in dara 15 novembre, attraverso apposito decreto. L’autorità portuale ha dunque mantenuto costante l’entità del contributo, rispetto all’anno precedente. Non è dato sapere, al momento, quali siano state le entrate e le uscite complessive dell’edizione 2018 del Palio. È stata pubblicata fin qui solo la nota relativa ad alcune spese, quelle rendicontate al Comune. Il Palio però costa ben più di 129 mila euro. Nel 2017, il prospetto di sintesi firmato dal Comitato segnalava che erano entrati 242.531 euro, compresi i 50 mila dati dalla Fondazione Carispezia, mentre le uscite erano state pari a 327.238 euro. I dati del 2018 non sono noti. Non si sa, in sostanza, quanti soldi manchino all’appello: visto che quelli del Comune e del porto ci sono, e arriveranno entro qualche settimana. Nel rendiconto del Palio 2016, le entrate erano state 309.736 euro, compresi i 113 mila del Comune, e le uscite 331.714. In anni passati, però, la manifestazione era arrivata a costare ancora di più, e spesso il Comitato si era trovato in difficoltà, tanto che il Comune aveva riconosciuto degli extra, per ripianare. Scarica PDF giornale:Articolo 181214 secolo

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Casse delle borgate a secco di fondi «Annulliamo la disfida di Natale»

PALIO AL VELENO   Casse delle borgate a secco di fondi «Annulliamo la disfida di Natale» Manca all’appello una parte dei soldi promessi da enti e sponsor _____________________________________ [Da La Nazione del 13/12/18] – GIÀ in estate, le avvisaglie di una burrasca c’erano tutte. A luglio la proposta di eliminare la gara di Natale, arrivata nell’ambito di una riunione per illustrare alcune modifiche al regolamento e seguita a stretto giro dalle dimissioni di tutto il direttivo del Comitato delle Borgate. Ad agosto, dopo la disfida, la diatriba su contributi promessi e ‘buchi’ nel bilancio dell’organizzazione. Il tutto condito dall’affaire doping che aveva travolto il Cadimare. Ora è di nuovo ‘tutti contro tutti’ sui conti che non tornano, con tanto di annuncio del Comitato: il Palio di Natale non si farà. Nel mirino, il mancato versamento dei contributi promessi da Comune e Regione, e delle sponsorizzazioni. Una manifestazione che muove qualcosa come 400mila euro: dal Comune della Spezia arrivano 115mila euro di contributi e 60mila euro per spese correlate all’evento; dall’Ap 50mila euro in contanti e 30mila impegnati in strutture; dalla Fondazione Carispezia 50mila euro per la sfilata, altri 30mila dai comuni di Lerici e Porto Venere, e 15mila dalla Regione. A questi vanno aggiunti circa 50mila euro di sponsorizzazioni private procacciate dall’amministrazione. All’appello mancano per ora, oltre a parte delle sponsorizzazioni, anche la seconda tranche dei contributi dell’Ap (25mila euro arrivati pochi giorni fa e in attesa di essere ‘girati’ dal Comune alle borgate dal Comune), la seconda ‘rata’ dei contributi dati dall’amministrazione spezzina, pari a 57.500, il cui è bonifico è programmato il prossimo gennaio, e parte dei 15mila promessi dalla Regione. E il Comitato accende la polemica. «VISTO il completo disinteresse delle amministrazioni locali e in particolare del Comune della Spezia per la nostra situazione economica, dovuta al mancato versamento dei contributi e delle sponsorizzazioni promesse, il movimento non ha altra scelta che fermarsi sospendendo ogni attività ufficiale fino a nuovo ordine – scrive il Comitato in una nota –. La sospensione coinvolgerà la gara di Natale, e proseguirà anche nel 2019 fino a che non avremo sistemato la situazione. Il silenzio delle amministrazioni che dovrebbero tutelarci ci fa già intuire il peso e l’importanza che abbiamo per chi ci governa». L’assessore con delega al Palio, Kristopher Casati, snocciola numeri e cifre, e sottolinea che «l’amministrazione ha sempre destinato al Palio considerevoli risorse e non si è mai tirata indietro. Oltre ai 115 mila euro, il Comune ha speso 60mila euro per diritti di Siae, pontone galleggiante, spettacolo pirotecnico, palco e service audio, oltre a cercare numerose sponsorizzazioni. Cifre – spiega – che hanno reso possibile anche quest’anno lo svolgimento delle manifestazioni. I nostri pagamenti avvengono con le stesse modalità da decenni. Una parte viene liquidata nell’anno in corso e il saldo nei primi mesi dell’anno successivo. Nulla è cambiato, e il Palio di Natale si è sempre disputato». Dichiarazioni contestate dalle borgate, che mettono nel mirino anche la Regione. «NEL novembre dell’anno scorso ci sono stati promessi 40mila euro. Soltanto oggi abbiamo appreso che il contributo è stato accantonato». La Regione, nel ribadire (come già fatto lo scorso agosto; ndr.) che lo stanziamento previsto era di 15mila euro, sottolinea di aver accantonato il contributo in attesa che la giustizia sportiva faccia luce sull’affaire doping che ha riguardato il Cadimare e sconvolto il movimento. «Di questi finanziamenti sono stati erogati 5mila euro per sostenere l’evento nel suo aspetto culturale e saranno attribuiti al Comitato delle Borgate. Gli altri 10mila sono stati accantonati in attesa di conoscere l’esito del verdetto della Giustizia sportiva. Gli uffici chiederanno conto al Comitato delle borgate della posizione che il comitato intende tenere nei confronti della società Cadimare». Scarica PDF Comitato:181213 – Casse delle borgate a secco di fondi – La Nazione Scarica PDF giornale:Articolo 181213 La Nazione

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Sciopero del Palio «Attività sospese: Comune e Regione versino il dovuto»

BUFERA IN RIVA AL GOLFO   Sciopero del Palio «Attività sospese: Comune e Regione versino il dovuto» Botta e risposta sui contributi tra Comitato delle borgate e le due amministrazioni. Annullata anche la gara di Natale ______________________________________ [Da Il Secolo XIX del 13/12/18] – Il Palio del Golfo si ferma. Ieri l’annuncio choc da parte delle tredici borgate marinare, che con un duro comunicato motivano la scelta di sospendere tutte le attività legate alla manifestazione più longeva della città a causa del mancato versamento dei contributi e delle sponsorizzazioni promesse dal Comune della Spezia e da Regione Liguria. «Non abbiamo altra scelta se non quella di fermarci, sospendendo ogni attività ufficiale da qui in avanti, a partire dalla gara di Natale», si legge nella lettera indirizzata alle amministrazioni da parte dei capi borgata. Lo scorso 4 dicembre, come ha riportato Il Secolo XIX in esclusiva, il Comitato delle borgate aveva già sottoposto la questione agli enti comunali e regionali, senza ricevere risposta. «Il silenzio delle amministrazioni che dovrebbero tutelarci e riconoscere il grande lavoro che facciamo, mantenendo viva una manifestazione centenaria e una buona fetta dell’estate spezzina, ci fa già intuire il peso e l’importanza che abbiamo per chi ci governa», scrivono i capi borgata. Attualmente, al Comitato manca parte del contributo di Regione Liguria (che ha versato solo 5 mila euro) e la metà dei soldi promessi dal Comune della Spezia e dall’Autorità di sistema portuale. «Lo scorso 20 giugno – precisa l’assessore Kristopher Casati– abbiamo erogato 57mila 500 euro, pari al 50 per cento del contributo totale. Sono anni che i pagamenti avvengono con le stesse modalità: una prima parte viene versata nell’anno in corso e il saldo nell’anno successivo. Inoltre lo scorso 2 agosto abbiamo girato nelle casse del Comitato la prima parte del sostegno garantito dell’Autorità portuale, pari a 25mila euro. E la seconda tranche è arrivata il 10 dicembre e sarà pagata, così come la restate parte del contributo da noi promesso, a gennaio del 2019». «Avremmo preferito che dopo il primo sollecito – ha dichiarato Massimo Gianello, presidente del Comitato delle borgate – l’amministrazione ci proponesse di sederci a un tavolo per trovare una soluzione insieme. Evidentemente è ormai un’utopia». Dura la posizione di Regione Liguria, che dichiara di non partecipare alla gestione ordinaria del Palio del Golfo. «Non abbiamo intenzione di boicottare il Palio – si legge in una nota – ma i contributi rimangono accantonati in attesa che la giustizia sportiva si esprima sul caso doping». Vicenda, quella del doping, ricostruita nell’edizione del 5 dicembre de Il Secolo XIX. Nella nota Regione Liguria specifica inoltre come il contributo pattuito fosse 15mila euro. Il Comitato ribatte: «A novembre 2017 alla presenza di due assessori, due funzionari e due consiglieri regionali ci sono stati promessi 40 mila euro. Fino a ieri non sapevamo ancora se questi soldi li avrebbero o meno dati e soltanto oggi abbiamo appreso la posizione della Regione, intenzionata ad attendere l’esito di un procedimento per il quale potrebbe volerci oltre un anno. Ringraziamo invece i Comuni di Lerici e Porto Venere, sempre regolari nei pagamenti». Sulla vicenda intervengono anche i gruppi di opposizione. Le Ali La Spezia, Pd, Partito socialista e Spezia Bene Comune puntano il dito contro l’amministrazione. «Non c’era riuscito mai nessuno a far sospendere il Palio del Golfo, ma Peracchini e Toti sì». Selene Ricco Scarica PDF Comitato:181213 – Sciopero del Palio Attività sospese Comune e Regione versino il dovuto- Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 181213 Secolo

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Addio a Del Soldato capo borgata fezzanotto e “uomo di calcio”

 DOMANI I FUNERALI Addio a Del Soldato capo borgata fezzanotto e “uomo di calcio” _____________________________________ [Da Il Secolo XIX del 23/11/18] –Tutta Fezzano in lutto. È mancato, all’età di 68 anni dopo una lunga malattia, lasciando nel dolore e nello sconcerto i suoi cari, ma anche tutti gli sportivi spezzini e della Costa dei Pirati, Piero Del Soldato, figura di spicco del movimento calcistico e del canottaggio dei fezzanotti. Piero Del Soldato è stato appassionato dirigente della Fezzanese dagli anni ’70 ai ’90, ricoprendo vari ruoli in seno alla società del presidente Arnaldo Stradini. Molto apprezzato perla sua sensibilità e le sue spiccate doti umane, Del Soldato ha ricoperto inoltre il ruolo di capo borgata del Fezzano per più stagioni a partire dal 1993. Si ricordano i suoi successi al Palio del Golfo femminile nel 1996, al Palio senior nel 1997, ai Campionati italiani a sedile fisso sempre nel 1997 e al Trofeo Cassa di Risparmio nel 1998. Piero è rimasto vicino ai colori verdi anche nella lunga malattia che lo ha colpito.Figura di spicco nella comunità fezzanotta non è mai mancato agli appuntamenti principali del suo paese, soprattutto quando si parlava di Palio del Golfo, la sua più grande passione, i suoi occhi si illuminavano per lo smisurato amore che aveva per i suoi colori. Molto scosso tutto l’ambiente sportivo e remiero di Fezzano con in testa il capo borgata Jacopo Conti che si è stretto con tutti gli amici vicino alla famiglia: «Il decesso di Piero lascia in tutti noi e in tutta la comunità di Fezzano – afferma Conti – un vuoto incolmabile. Dirigente calcistico e della borgata da sempre benvoluto da tutti, uomo schietto dal carattere forte come quelli che esistevano una volta, ma sincero, leale e trasparente, quando aveva da dirti qualcosa te lo diceva in faccia senza remore. Mi piacerebbe, siccome ricopro questo ruolo da lui ereditato, di ricoprirlo come Piero ha fatto a quei tempi. Ne sarei orgoglioso». Piero lascia nel dolore la moglie Maria Teresa e i figli Gianni, Francesca e Paola. I funerali si svolgeranno domani alle 11 in forma civile a Fezzano. — Fabrizio Vaccarini

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Posto il limite di vittorie negli equipaggi del Palio

STOP ALLO “SCARRELLAMENTO” Posto il limite di vittorie negli equipaggi del Palio _________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 06/11/18] – Una piccola grande rivoluzione in previsione del Palio del Golfo 2019. Ieri sera, nella riunione della Lega Canottaggio, presieduta da Jacopo Borniotto, e le tredici borgate sono state approvate due norme che probabilmente cambieranno non poco le sorti della più importante disfida remiera della regione. A maggioranza, infatti, è passata la proposta che limita la formazione di un equipaggio in relazione al numero di pali vinti. In sostanza a bordo non ci possono essere vogatori che abbiamo vinto complessivamente più di cinque pali nel mare davanti alla passeggiata Morin. Unica deroga viene concessa nel caso in cui il singolo vogatore vanti nel suo palmares un numero di successi superiori. Ovviamente i suoi compagni di squadra non potranno avere titoli in bacheca. Questa nuova norma potrebbe rigalvanizzare la manifestazione, che da troppi anni appare scontata nei suoi pronostici. Con questa limitazione si mira quindi a evitare che i componenti dell’equipaggio più vincente della competizione possano restare sempre insieme togliendo speranze agli equipaggi rivali e pathos in banchina nella prima domenica di agosto. La seconda norma modificata, invece, punta sulla tecnica dei vogatori. Di fatto non si potrà più “scarrellare” sulla panca delle imbarcazioni da Palio. Neppure quei dieci centimetri, che qualche anno fa il regolamento aveva concesso agli atleti. Questa deroga aveva creato non poche polemiche alla giuria, circa l’interpretazione della norma. Dal prossimo anno, i vogatori dovranno restare “inchiodati” alla panca e al minimo scivolamento scatta la sanzione. Insomma, dopo lo scandalo del doping e i pronostici scontati alla Morin, i dirigenti tentano ora di dare un colpo di remo decisivo a tutto il movimento del Palio del Golfo. Scarica PDF Comitato:181106 – Posto il limite di vittorie negli equipaggi del Palio- Secolo

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I campionati a sedile fisso in riva al Golfo dei Poeti

CANOTTAGGIO ALLA PASSEGGIATA MORIN I campionati a sedile fisso in riva al Golfo dei Poeti Canottaggio Oggi e domani la 30ª edizione dei Tricolori _______________________________ [Da La Nazione del 22/09/18] – OGGI e domani il Golfo della Spezia sarà teatro della 30ª edizione dei campionati italiani di Canottaggio a Sedile Fisso, specialità Gozzo Nazionale. La presentazione dell’evento si è svolta ieri mattina a palazzo civico. Erano presenti il sindaco Pierluigi Peracchini, l’assessore allo sport Lorenzo Brogi e Marco Greco, delegato provinciale della federcanottaggio. Hanno partecipato anche il consigliere federale della federazione Giambattista Nicolini e il Capitano di Vascello Roberto Messina. L’appuntamento è sotto l’egida della Ficsf, a cura di Gs Marinaro Ringressi Muggiano, Amatori delMare, Borgata Marinara Lerici e Circolo Ricreativo Dipendenti Difesa con il supporto della Marina Militare, il coordinamento del delegato Ficsf Spezia Marco Greco, con il patrocinio del Comune della Spezia e il sostegno di Tarros. «Un altro grande appuntamento sportivo alla Spezia grazie al quale la nostra città sarà protagonista sui canali nazionali – spiega il sindaco Pierluigi Peracchini –. Uno sport che si sposa perfettamente con la nostra città per la grande tradizione marinara. Nel trend sportivo positivo che stiamo costruendo e che coinvolge il calcio, l’atletica, il grande basket e il canottaggio, ne approfitto per ricordarvi che uno dei prossimi appuntamenti importanti sarà la finale di Super Coppa italiana di calcio femminile Juventus-Fiorentina che si disputerà al ’Picco’ il 13 ottobre». L’assessore allo sport Brogi ha ringraziano la Federazione, il delegato provinciale, oltre al comitato regionale ligure del Coni, per avere scelto La Spezia come sede della manifestazione. Sono 25 (7 Junior, 9 Senior maschili e 9 Senior femminili) gli equipaggi iscritti alla manifestazione in forza a 18 club, in arrivo da Liguria, Lombardia, Toscana, Abruzzo e Puglia: si tratta di Dario Schenone Foce, Club Sportivo Urania, Scalo Quinto, Gianni Figari Santa Margherita Ligure, San Giorgio Portofino, Rowing Club San Michele, LNI Sestri Levante, GS Marinaro Ringressi Muggiano, Armi Pisa, Germignaga, Porto Ceresio, Circolo Vogatori Riomarinesi, Amatori del Mare, Lni Ortona, Polisportiva Vogatori Taras, Lni Taranto, Palio di Taranto e Amici del Mare di Portoferraio. Le gare si svolgeranno nello specchio acque adiacente alla passeggiata Morin. Stamani il consiglio di regata è fissato per le 9.30. Quindi il via alle batterie a partire dalle 10 e i recuperi. Domani, dopo il saluto delle autorità e l’alzabandiera previsti per le ore 9, finali programmate alle 9.30 (femminile), 10.15 (Junior) e 11 (Senior). Scarica PDF Comitato:180922 – I campionati a sedile fisso in riva al Golfo dei Poeti La Nazione Scarica PDF giornale:Articolo 180922 La Nazione

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DOPING AL PALIO DEL GOLFO Clenbuterolo nell’urina anche nelle controanalisi. Liberatore: «Chiarirò» ___________________________ [Da Il Secolo XIX del 13/09/18] – LA SPEZIA «Le controanalisi hanno dato lo stesso risultato di quelle originarie. Me lo aspettavo». E’quello che ha detto Giuseppe Liberatore, vogatore dell’armo di Cadimare trovato positivo insieme a due compagni al clenbuterolo nell’ultima edizione del Palio del Golfo della Spezia. Proprio ieri dal laboratorio della Nado (Nationals antidoping organizations) di Roma è giunto l’esito del secondo test. «L’esito era prevedibile – ha ripreso Liberatore – non mi aspettavo di certo sconvolgimenti. In ogni caso io non cambio la mia linea. Sono certo che verranno accertati i fatti anche grazie all’indagine del Nas». Lo sportivo bianconero ha proseguito: «È successo tutto in pochissimo tempo. Io sono giunto a Cadimare negli ultimi venti giorni. Se avessi voluto doparmi avrei assunto quella sostanza per lungo tempo. La quantità trovata dal primo test e confermata da quello più recente non è di certo utile a ottenere degli eventuali benefici sul fronte delle prestazioni sportive. Per questo rimango della mia idea: deve essere accaduto qualche cosa che non è dipeso dalla mia volontà. Penso a un intervento doloso». Così la posizione di Liberatore che ha voluto sottolineare: «Il mio impegno sportivo e la mia storia sono il mio biglietto da visita. Sono sempre stato contro il doping e adesso essere accusato mi fa stare male». Il clenbuterolo è un principio attivo broncodilatatore utilizzato nel trattamento dell’asma bronchiale oltreché della bronchite cronica e dell’enfisema. Tra gli sportivi è stato usato allo scopo di migliorare le prestazioni sportive peri presunti effetti anabolizzanti e di diminuzione della massa grassa. Nel passato il ciclista spagnolo Alberto Contador fu squalificato per due anni dalle gare dopo essere stato trovato positivo al Tour de France nel 2010 e in seguito venne privato della vittoria nella corsa francese anche in quella italiana del 2011. Marco Toracca Scarica PDF Comitato:180913 – Clenbuterolo nell’urina anche nelle controanalisi – Secolo Scarica PDF Giornale:Articolo 180913 secolo

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Liberatore nei laboratori della Nado. Oggi il verdetto sulle contro-analisi

Liberatore nei laboratori della Nado. Oggi il verdetto sulle contro-analisi Il vogatore: «Il direttore ha confermato il dosaggio bassissimo» ___________________________________ [Da La Nazione  del 12/09/18] – «NON mi aspetto alcuna novità dall’esito delle  controanalisi, ma ho parlato con il vice direttore del laboratorio, che mi ha confermato che il dosaggio bassissimo di clenbuterolo rinvenuto nel mio organismo non mi sarebbe servito come anabolizzante ai fini della gara».Giuseppe Liberatore, l’atleta 48enne pluricampione del Palio del Golfo e del ciclismo, terzo remo del Cadimare, trovato positivo al doping nelle analisi effettuare dal Nas la sera del 5 agosto scorso, al termine della 93° edizione della disfida remiera, non si rassegna di fronte al verdetto della prima sezione del Tribunale nazionale antidoping, che qualche settimana fa lo ha sospeso in via cautelare da qualsiasi attività agonistica proprio perché risultato positivo a quella sostanza severamente proibita in ambito sportivo. IERI mattina si è presentato a Roma, nei laboratori della Nado, dove si sono svolte le controanalisi, ossia l’esame chimico microscopico e biologico, ripetuto a scopo di accertamento nei casi di doping. Ha assistito all’inizio delle operazioni poi è salito sul treno diretto alla Spezia anche perché gli esiti degli esami di laboratori si sapranno soltanto nella giornata di oggi o forse domani. Liberatore, che ha sempre manifestato la sua innocenza, resta convinto che qualcuno lo abbia volutamente dopato e si dice pronto a qualsiasi mossa pur di ‘ripulire’ la propria immagine, oggi inevitabilmente ‘macchiata’. Ecco perché insieme al suo avvocato, lo spezzino Giovanni Di Sibio, e a una esperta tossicologa spezzina sta studiando eventuali azioni difensive, che farà valere una volta convocato davanti alla Procura nazionale antidoping. Procura che poi potrà differire l’atleta, oppure assolverlo. In quella sede il vogatore cercherà di dimostrare la propria estraneità ai fatti, portando argomentazioni a sostegno della tesi della contaminazione ‘dolosa’ da parte di ignoti, «anche perché – sottolinea – il quantitativo irrisorio di clenbuterolo rinvenuto nel mio organismo, pari a 0.08 nanogrammi per millilitro di urina, non può che essere inquadrato nei miei 20 giorni di permanenza nella borgata di Cadimare, prima del Palio: se avessi voluto doparmi volontariamente il dosaggio sarebbe stato ben superiore». NON è tutto. Liberatore, insieme al suo legale, vuole fare un’azione dimostrativa che sgomberi il campo da ogni fumus anche per il futuro e certifichi, in qualche modo, la sua estraneità ai fatti e il ripudio assoluto delle sostanze dopanti: «Quando sarò nuovamente tesserato da qualche società sono disposto a elaborare una sorta di documento nel quale mi rendo disponibile a sottopormi a controlli antidoping più approfonditi, a mie spese». Laura Provitina Scarica PDF Comitato:180912 – Liberatore nei laboratori della Nado Oggi il verdetto sulle contro-analisi – La Nazione Scarica PDF giornale:Articolo 180912 La Nazione

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Caso doping, Liberatore resta in attesa dell’esito

CONTROANALISI A ROMA Caso doping, Liberatore resta in attesa dell’esito __________________________________ [Da Il Secolo XIX  del 12/09/18] – Oggi, al massimo domani, Giuseppe Liberatore, pluridecorato vogatore del Cadimare trovato positivo insieme a due compagni dell’equipaggio al controllo antidoping al termine dell’ultimo Palio del Golfo, conoscerà l’esito delle contro analisi effettuate ieri nel laboratorio della Nado (National antidoping organizations) a Roma. Raggiunto in serata al cellulare, Liberatore ha confermato la sua linea di difesa che si basa sull’irrisoria quantità di clenbuterolo, un bronco dilatatore proibito agli atleti, rilevata – 0,8 nanogrammi per millilitro di urina – in grado di non produrre alcun effetto dopante. Com’è noto, tale farmaco viene utilizzato nel trattamento dell’asma bronchiale, della bronchite cronica e dell’enfisema. Nell’ambiente sportivo il clenbuterolo è stato utilizzato allo scopo di migliorare le prestazioni atletiche e per i presunti effetti anabolizzanti e la riduzione del grasso sottocutaneo. Studi clinici sugli animali hanno infatti dimostrato che la molecola può determinare un incremento della massa muscolare, anche se studi sull’uomo non hanno confermato questo aspetto. Il ciclista spagnolo Alberto Contador fu squalificato per due anni dal ciclismo professionistico dopo essere risultato positivo a un test antidoping nel Tour de France 2010. In seguito fu privato della vittoria al Tour de France del 2010 e del titolo del Giro d’Italia 2011. Secondo la tesi difensiva di Liberatore e del suo avvocato, Giovanni Di Sibio, è vero che la sostanza proibita è stata rilevata nella pipì del vogatore-ciclista (e per la Nado questo è ciò che conta) ma è altrettanto certo che l’insignificante quantità di clenbuterolo rinvenuta starebbe a dimostrare l’assoluta mancanza di intenzione di produrre effetti capaci di aumentare le prestazioni fisiche durante l’evento agonistico. Scarica PDF Comitato:180912 – Caso doping, Liberatore resta in attesa dell’esito – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180912 Secolo

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Clenbuterolo, Liberatore combatte «Solo tracce. Qualcuno mi ha dopato»

SPORT E GIUSTIZIA Clenbuterolo, Liberatore combatte «Solo tracce. Qualcuno mi ha dopato» Il plurimedagliato vogatore del Cadimare a Roma per le controanalisi ____________________________ [Da La Nazione del 11/09/18 – È PARTITO ieri sera alla volta di Roma, deciso a conoscere l’esito delle controanalisi, che verranno effettuate oggi nel laboratorio della Nado e che sanciranno, una volta per tutte, la presenza di Clenbuterolo, la sostanza dopante rinvenuta nel suo organismo a seguito dei primi esami di sangue e urine, praticati dal Nas domenica 5 agosto, al termine della 93ª edizione del Palio del Golfo. Giuseppe Liberatore, 48 anni, terzo remo del Cadimare, campione di voga e di ciclismo, risultato positivo al doping al termine della disfida remiera, vuole vederci chiaro in merito a quanto ‘sentenziato’ dalla prima sezione del Tribunale nazionale antidoping, che qualche settimana fa lo ha sospeso in via cautelare, in attesa appunto dell’esito delle controanalisi da lui richieste e per le quali ha sborsato 650 euro. Oggi dunque si saprà l’esito dell’esame ripetuto a scopo di accertamento nei casi di doping. E con questo alla mano Liberatore si presenterà davanti alla Procura antidoping, per l’interrogatorio, la cui data deve essere ancora fissata. Insieme ai risultati delle controanalisi Liberatore si farà forte anche del risultato del quantitativo di Clenbuterolo rinvenuto nel primo accertamento di laboratorio, richiesto dallo stesso e reso noto nella giornata di ieri: «La quantità della sostanza – spiega il plurimedagliato del Palio del Golfo – è bassissima: l’esito riporta la presenza di 0,8 nanogrammi di Clenbuterolo per millilitro di urina. In un campione di urina di un millilitro non ho raggiunto neppure un microgrammo: chi soffre d’asma arriva anche a 40 microgrammi. Quindi il quantitativo è davvero irrisorio, anche se per la Nado vale solo la mera presenza di una sostanza dopante». LIBERATORE continua a urlare al mondo intero di non aver mai ingerito volontariamente quella sostanza, ma oggi, alla luce del quantitativo del Clenbuterolo rinvenuto sul suo organismo, non scarta l’ipotesi della ‘contaminazione’ della sostanza: «O qualcuno mi ha volontariamente dopato o magari ho mangiato carne contaminata, come è successo al corridore australiano Michael Rogers. La Federciclo mondiale lo ha assolto perché ha dimostrato che la probabilità che la sostanza sia stata assunta attraverso il consumo di carne contaminata in Cina era significativa». Liberatore è pronto a costruire la difesa con il suo avvocato Giovanni Di Sibio ma anche attraverso la consulenza di una tossicologa spezzina, esperta in materia, da lui stesso interpellata: «Il tutto – conclude – per dimostrare che quella quantità di Clenbuterolo, se fosse stata da me assunta volontariamente, non mi sarebbe servita a nulla. Sono arrivato a Cadimare 20 giorni prima del Palio… non ha senso quello quantità, se avessi voluto doparmi avrei assunto una quantità maggiore di quella sostanza». Parole che il 48enne ripeterà davanti alla Procura sportiva, quando verrà convocato. Laura Provitina Scarica PDF Comitato:180911 – Clenbuterolo Liberatore combatte – La Nazione Scarica PDF giornale:Articolo 180911 La Nazione

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