Nome dell'autore: Palio del Golfo

Palio dei veleni, è tutti contro tutti. Caccia alla spia

I RETROSCENA Palio dei veleni, è tutti contro tutti. Caccia alla spia Le analisi antidoping alla Nado sono costate 20 mila euro La borgata di Lerici risponde secca a Manfrone: noi puliti _____________________ [Da Il Secolo XIX del 31/08/18 – LA SPEZIA Tensioni e clima rovente nel circo del Palio del Golfo, ma anche caccia al nome della “talpa” che ha fatto avviare l’indagine della procura nazionale antidoping. Ovviamente le organizzazioni sportive non si esprimono, sino a quando non sarà chiaro l’esito dell’indagine sugli esiti degli esami dei tre atleti del Cadimare trovati positivi al controllo post gara “mirato” su di loro, ma intanto i protagonisti, atleti e tifosi “esperti”, non se le mandano certo a dire, specialmente sui social. Sottotraccia c’è sempre e solo una domanda: chi ha fatto la segnalazione all’antidoping nazionale facendo arrivare al Palio i carabinieri dei Nas ed il tecnico della Nado? Infatti, se presto o tardi gli esiti delle contro analisi, l’eventuale processo davanti al tribunale sportivo ed il deferimento alla giustizia ordinaria, saranno pubblici non è però detto che si venga a sapere chi ha dato il via a questa vicenda. Di certo, non lo dicono solo le voci di corridoio, per far attivare la macchina della giustizia sportiva, in modo così definito e per una manifestazione che comunque ha un contesto locale, qualcuno deve aver fatto una segnalazione circostanziata. Le sole analisi alla Nado sono costate oltre ventimila euro, più ci sono le spese di trasferta, il fatto che si fosse in una data festiva, i costi dell’istruttoria e dello scontato ricorso, insomma un forte investimento a più zeri che non viene certamente fatto senza una pista concreta da seguire. Nello stesso periodo i controlli di questo ente nazionale si sono mossi su eventi come il campionato italiano su strada di pattinaggio, il campionato italiano beach volley o ancora campionato italiano autocross, non su di una gara folcloristica sconosciuta agli stessi tecnici arrivati da Roma o da Genova alla Morin. Intanto procede spedita l’inchiesta dei carabinieri del Nas. Dopo la “visita” nella sede della Uisp spezzina, dove ha raccolto informazioni sulle modalità con cui vengono effettuati i controlli antidoping, le indagini si concentrano adesso sui tre vogatori risultati positivi al test. Una volta effettuate le contro analisi, si procederà agli interrogatori dei tre atleti sotto inchiesta e tutti i dirigenti coinvolti nella vicenda da parte della procura nazionale antidoping del Nado. Infine, dopo la forte presa di posizione dell’ex vogatore Alessandro Manfrone, che ha lanciato dubbi sulla regolarità delle precedenti competizioni, arriva la risposta, tramite una nota dell’avvocato Michele Fiore (che scrive per conto del presidente Marco Greco), della borgata marinara Lerici. La società lericina ribadisce, rispondendo ai dubbi lanciati da Manfrone, che nel 2017 l’equipaggio (composto anche da Giuseppe Liberatore e Daniele Zampieri, oggi sospesi) non partecipò al campionato nazionale perchè: «un proprio atleta, ovvero Giacomo Mori, il quale aveva già deciso di passare al Fezzano, con cui, in quel periodo, si stava peraltro già allenando in vista della stagione successiva, decise, legittimamente, di non prendere parte alla competizione». Nella stessa comunicazione il Lerici respinge qualsivoglia accostamento tra la borgata e le incresciose vicende legate ai controlli antidoping effettuati a carico dei vogatori dell’armo del Cadimare. — Mariano Alberto Vignali Scarica PDF Comitato:180831 – Palio dei veleni è tutti contro tutti Caccia alla spia – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180831 secolo

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Scandalo doping al Palio del Golfo: positivi tre vogatori del Cadimare  

Sviluppi clamorosi nell’inchiesta dei carabinieri del Nas Scandalo doping al Palio del Golfo: positivi tre vogatori del Cadimare   Liberatore, Giacomazzi e Zampieri avrebbero utilizzato la stessa sostanza proibita che ha inguaiato il ciclista Contador ___________________________________ [Da Il Secolo XIX del 29/08/18 – LA SPEZIA Choc nel mondo del Palio del Golfo. Positivi al test dell’antidoping ben tre dei quattro vogatori del Cadimare. Lo scorso 5 agosto, immediatamente al termine della disfida remiera, gli atleti furono prelevati in mare dai carabinieri del Nas e dalla Guardia di Finanza e trasferiti nella caserma della Capitaneria di porto per essere sottoposti ad approfonditi esami antidoping. Daniele Zampieri, Giuseppe Liberatore e Riccardo Giacomazzi sono stati sospesi in via cautelare dal tribunale nazionale antidoping che ha accolto l’istanza della procura nazionale. Una decisione arrivata a seguito dei risultati dei controlli disposti direttamente da Roma, dall’organizzazione nazionale antidoping Nado Italia. I tre vogatori, tesserati alla Uisp canottaggio, sono risultati positivi alla sostanza clenbuterolo, ma hanno già richiesto le controanalisi. Si tratta di un farmaco utilizzato per trattare l’asma, ma che nello sport è conosciuto per le sue forti proprietà termogeniche, lipolitiche e anabolizzanti (pur non essendo uno steroide). n parole povere, il sovradosaggio contribuisce alla crescita muscolare, alla perdita di grasso e all’aumento dei livelli di forza, con gravi rischi per la salute e in modo particolare per l’apparato cardiocircolatorio. Una profonda ferita nel mondo del Palio, che quest’anno, dopo i vari episodi, causa di tante discussioni, non poteva che avere un epilogo peggiore.Una vicenda che avrà sicuramente delle conseguenze sotto vari aspetti e che macchia una manifestazione che della passione, della genuinità, della tradizione e della sana polemica aveva fatto i suoi capisaldi. Gli atleti, che avevano protestato per il trattamento ricevuto al termine della gara, chiusi in una stanza per oltre tre ore e impossibilitati a raggiungere telefonicamente i familiari, si erano dichiarati pubblicamente ‘puliti’, manifestando in più di un’occasione la rabbia per quanto accaduto. Tant’è che la borgata del Cadimare, arrivata quarta al Palio, aveva dichiarato la volontà di procedere per vie legali ritenendosi vittima di un controllo mirato e di un trattamento discriminante. Borgata che ha fatto sapere di essere all’oscuro di tutto. Ma intanto, dei quattro vogatori sottoposti ai controlli, solamente il pruista, il più giovane a bordo del cavallo alato, è risultato negativo al test. Nello sport l’uso del clenbuterolo è abbastanza comune e lo dimostrano i numerosi casi di positività ai test antidoping. Negli ultimi anni sono stati trovati positivi a questa sostanza ciclisti, velocisti, tennisti e atleti di altre discipline sportive. Il caso di Alberto Contador è sicuramente il più noto: al ciclista spagnolo furono cancellate le vittorie ottenute nel 2010 e nel 2011 al Tour de France e al Giro d’Italia.  Selene Ricco Scarica PDF Comitato:180829 – Scandalo doping al Palio del Golfo positivi tre vogatori del Cadimare – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180829 secolo

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Conti replica a Casali: «Ti brucia perché Cavallini è con noi»

PALIO DEL GOLFO Conti replica a Casali: «Ti brucia perché Cavallini è con noi»  Il capo borgata del Fezzano all’attacco: «Il nostro allenatore non andrebbe mai al Canaletto e così si cercano scuse» __________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 09/08/18 –  FEZZANO Al capo borgata del Fezzano, Jacopo Conti, non sono andate giù le parole di Gianni Casali che dalla riva del Canaletto ha criticato la piega che sta assumendo il Palio del Golfo, tirando in causa anche la borgata vincitrice domenica, alla Morin. Per esempio, Conti contesta la proposta di imbarcare vogatori che abbiano vinto più di cinque pali per riequilibrare la contesa. «I vogatori scelgono i compagni di squadra per certi valori, per esempio quello dell’amicizia – esordisce Conti -. Assurdo imporre loro, atleti con i quali magari non c’è feeling». Casali ha contestato anche lo scarrellamento, gesto tecnico di cui i vogatori del Fezzano hanno dimostrato di essere particolarmente capaci. «Le borgate più potenti fanno di tutto per complicare la vita ai giudici. Quando si trattò di votare il regolamento sullo scarrellamento è stato proprio il Canaletto a chiedere il limite dei dieci centimetri. E così si è fatta soltanto più confusione». Cosa ne pensa del biltz dei Nas alla Morin? «Siamo rimasti tutti sorpresi. Non era mai successo. Però è presto per sbilanciarsi. Aspettiamo gli esami». sulle dimissioni del presidente della Lega canottaggio, Borniotto? «La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la timoniera del Cadimare scoperta con i piombi nei pantaloncini. Ora bisogna ricostruire tutto daccapo: dalla Lega al Comitato delle borgate dimissionario. Non sarà facile». Casali ha attaccato il movimento anche sui rimborsi spesa troppo elevati a beneficio dei vogatori più forti. Vi sentite tirati in causa? «No. Il nostro equipaggio non guarda ai soldi. E poi proprio il Canaletto, a inizio stagione, contattò l’allenatore Luca Cavallini e il suo equipaggio. Ma lui rinunciò alla proposta, E ora Casali fa la figura della volpe con l’uva che non riesce a prendere». Cosa resta di questa vittoria? «Tanta gioia, ma anche l’amarezza di non vedere pienamente riconosciuti i nostri meriti. I cicli dei vogatori vincenti ci sono sempre stati. Ma qua, anziché applaudirli, si cerca sempre di limitarli. Non mi pare giusto: dietro ogni vittoria c’è sacrificio». Paolo Ardito Scarica PDF Comitato:180809 -Conti replica a Casali Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180809 secolo  

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« Doping, pronostici scontati, trucchi: così rischiamo la fine »

« Doping, pronostici scontati, trucchi: così rischiamo la fine » L’amarezza del capoborgata del Canaletto Gianni Casali: mai come quest’anno il movimento è finito nell’occhio del ciclone   __________________________ [Da Il Secolo XIX del 08/08/2018 – Casali è uno dei totem più rappresentativi del Palio del Golfo. Quello che è accaduto in questi giorni attorno alla disfida remiera lo fa stare male. Percepisce che qualcosa si sta sgretolando nel suo mondo ed è addolorato. «Non ho buone sensazioni – esordisce lui – il caso presunto di doping del Cadimare, i pesi trovati addosso alla figlia di Paolo Lavalle, un Palio in cui vincono sempre gli stessi e il terremoto all’interno della Lega canottaggio sono segnali destabilizzanti per il Palio del Golfo». Cominciamo dal blitz dei carabinieri del Nas alla Morin. «Una coltellata al movimento. Spero che non esca nulla, che nessun vogatore sia dopato, altrimenti…Aspettiamo novanta giorni perle analisi e incrociamo le dita». Le dimissioni del presidente della Lega Jacopo Borniotto l’hanno sorpresa? «Mi hanno amareggiato. Capisco le pressioni, lo stress. Ne so qualcosa, ma bisogna tenere duro. Riorganizzare la macchina del palio sarebbe difficilissimo. Trovare persone preparate, che svolgono il servizio a titolo gratuito non sarebbe affatto facile. Speriamo di trovare una soluzione, altrimenti sarebbe un’altra mazzata per il nostro movimento». E poi la gara sta perdendo sempre più appeal, perché vincono sempre gli stessi. «Colpa nostra. I vincitori sono molto bravi, inutile negarlo. Ma noi abbiamo sbagliato a concedere loro il famoso scarrellamento di dieci centimetri. Con quel regolamento l’allenatore Luca Cavallini ci è andato a nozze, preparando benissimo sotto il profilo tecnico i suoi vogatori e non lascia spazio agli avversari». E allora come controbattere gli invincibili? «Io la proposta l’ho lanciata: imbarcare un equipaggio che vanta massimo cinque vittorie complessive alla Morin. In questo modo si distribuirebbero i vogatori più forti e il palio sarebbe più combattuto». Non le pare troppo limitativo?  «E perché? Diversamente il palio diventa monotono, scontato. Ricordatevi quando Cavallini richiamo i cosiddetti “stranieri”. Ex campioni del canottaggio italiano, provenienti dal Sud, che monopolizzavano la gara alla Morin. Per fronteggiare questa avanzata riuscimmo a inserire nel regolamento l’obbligo della residenza in provincia da almeno cinque anni. Un provvedimento che salvò il palio». Ora siamo punto e a capo? «Oggi girano rimborsi spesa troppo elevati tra certi vogatori. E la maggior parte delle borgate non riesce a starci dietro. Il palio è passione, sudore, tanta fatica. Se parti e sai già che non hai neppure la minima speranza di salire sul podio, al nostro mondo non ti avvicini neppure. Invece oggi ci sono atleti semiprofessionisti che ad agosto sono nuovamente in mare per preparare il prossimo palio. Nella vita non fanno altro». Paolo Ardito Scarica PDF Comitato:180808 -Doping pronostici scontati trucchi così rischiamo la fine – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180808 secolo  

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Il Muggiano vince la sfilata del Palio con l’orso hi-tech

PREMIAZIONI IN PIAZZA EUROPA Il Muggiano vince la sfilata del Palio con l’orso hi-tech Canaletto secondo. Doppia festa per i rossoblù dopo il successo dei giovani. Sul podio anche il Lerici con le colonne romane perdute _____________________________ [Da Il Secolo XIX del 07/08/2018] – La notizia più attesa della notte, che chiude la stagione remiera, è certamente quello su chi abbia vinto la sfilata. E il successo è andato ancora al Muggiano con il suo orso meccanico, che ha dominato le strade spezzine. Secondo posto al Canaletto con protagoniste le sarte della borgata e terzo il Lerici con la storia delle colonne romane perdute. La festa della premiazione del Palio del Golfo, ieri sera in piazza Europa, inizia puntuale alle 21 con l’arrivo rombante delle ragazze dell’armo femminile delle Grazie. Le campionesse della Morin Alice Agrifogli, Marta Vannini, Sara Fonzi, Beatrice Nuzzello e la timoniera Irene Mori, arrivano a bordo di una flotta di Ferrari rosso fiammante, rigorosamente scortate da uno stuolo di motorini con un centinaio di tifosi imbandierati. I secondi ad arrivare in piazza sono gli juniores del Muggiano, Davide Menchini, Vittorio Buttafuoco, Giulio Acerbi, Emanuele Pelosi con il timoniere Alessandro Rufolo, direttamente a bordo alla loro barca. Trainati, o meglio sospinti, dai loro tifosi in un mare di luci rosse e accompagnati da un bandierone sino sotto il palco con lo scafo da gara tirato come una sorta di carro. Alle 21,30 è la volta dei campioni del golfo del Fezzano Leonardo Richiusa, Giacomo Mori, Marco Mazzolini e Diego D’Imporzano, timonati da Alice Marcantoni, che arrivano a bordo di una lussureggiante decapottabile verde. Immancabile lo show di Giacomo Mori che si presenta come il dio del mare. Dietro un corteo festante in verde che balla e canta per tutta la sera. Dopo quasi 24 ore di festa in paese. C’e anche tempo per un momento atipico, grazie a Mirco Lanzoni, Raffaele Noto e Massino Orlandi, che sono i tre tifosi che hanno organizzato una gara culinaria legata alle prepalio; così alla borgata delle Grazie arriva anche il premio per il miglior sgabeo del golfo, una conferma dopo le vittorie raggiunte negli ultimi cinque anni dove i graziotti si sono portati via già quattro edizioni. Dopo la kermesse delle premiazioni, dove si è anche posto rimedio alla dimenticanza della commemorazione del presidente Duilio Ruggeri, uno degli uomini simbolo della voga spezzina recentemente scomparso, tutti a seguire lo spettacolo delle fontane luminose. Delusi, fortunatamente, quelli che si aspettavamo contestazioni o proteste, specialmente dopo i fatti di domenica. Le borgate, in primis il Cadimare, hanno dato prova di maturità, saranno altre le sedi in cui fare confronto. Alla fine viene ammainata, nel buio di piazza Europa, la bandiera ufficiale del Palio del Golfo. Si chiude così l’edizione 2018 della manifestazione sportiva spezzina, ma non si chiudono certamente le polemiche e le tante emergenze che hanno contraddistinto quest’anno. Un Palio dove le negatività e le preoccupazioni superano di gran lunga il risultato sportivo e quello folkloristico. Domani mattina ci sarà da ricostruire il Comitato delle Borgate, non solo a livello di interpreti, ma proprio di strumento organizzativo. Un sistema che secondo molti sarebbe completamente da riformare e dove le disfunzioni organizzative si notano senza troppo sforzo. Discorso simile per la Lega canottaggio dove però le problematiche sono di altra natura Mariano Alberto Vignali Scarica PDF Comitato:180807 – Il Muggiano vince la sfilata del Palio con l’orso hi-tech – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180807 – il secolo

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Le Grazie rompe il tabù: primo palio rosa dopo 23 anni

Le Grazie rompe il tabù: primo palio rosa dopo 23 anni Partite male le ragazze girano terze ma poi recuperano in modo impressionante e vincono. Secondo il Crdd. Terzo il Porto Venere, ex campione _________________________________ [Da Il Secolo XIX del 06/08/2018] – Dopo 23 lunghissimi anni l’attesa è finita. Le reginette di Le Grazie hanno regalato al paese la prima vittoria della storia. Alice Agrifogli, Marta Vannini, Sara Fonzi, Beatrice Nuzzello e la timoniera Irene Mori. Sono i primi nomi a comparire nell’albo d’oro “rosa” della borgata. Una gara incredibile e mai scontata: il Crdd parte benissimo. È avanti. Le ex campionesse del Porto Venere sono appena dietro. Le Grazie parte male, gira terzo. In una gara di mille metri i sorpassi avvengono raramente. Ma è proprio in quel momento, proprio quando Le Grazie si accorge di non essere avanti, di non dominare la gara, che viene fuori la grinta delle ragazze. Quattro atlete che in quel preciso istante hanno deciso che quel palio dovesse essere il loro. Una vasca di ritorno impressionante. E il primo braccio alzato, superato il traguardo, è quello della pruista, la graziotta doc Beatrice Nuzzello. Il suo secondo successo personale, ma il primo con la maglia del suo paese: «Ai 500 metri eravamo messe male, ma una volta che la nostra prua ha girato verso la Morin abbiamo acceso il motore. E non c’è stato verso. Siamo rimaste lucide durante tutta la gara. Mi sono vista dietro in partenza, ma non ho mai pensato di poter perdere. Sapevo che avremmo vinto». Al traguardo, il cronometro si è fermato sul tempo di 5 minuti 59 secondi e 14 centesimi. Un tempo non da record ma comunque bassissimo. La vittoria, oltre a essere la prima della borgata di Emanuele Bianchi e Pietro Tonelli, è anche la prima per le vogatrici Alice Agrifogli, Marta Vannini e la giovanissima Sara Fonzi. Primo successo nella carriera personale da allenatore del giovane Andrea Vanacore, umile e preparato. Un ragazzo che ha sicuramente rappresentato l’uomo in più a bordo in questa stagione. La festa, alle Grazie, è continuata fino a notte fonda. Delusi gli avversari: il Crdd dell’esperta Elisa Carpena ci ha creduto fino all’ultima palata, dimostrando grande prova di carattere. Ma il secondo è il primo degli sconfitti. Solo un terzo posto per le ex campionesse del Porto Venere e della pluridecorata capovoga Elisa Saglione. Due equipaggi che hanno comunque permesso che il finale si potesse scrivere solo all’ultimo, senza che l’esito fosse banale. Applausi alle giovanissime del San Terenzo. L’unico equipaggio formato interamente da quattro ragazze al primo anno di voga. Tra loro e le vincitrici solo quattro secondi. Un quarto posto che vale oro. Dietro di pochissimo il Fossamastra, che sperava di poter fare meglio. Il Lerici di Chiara Lazzoni, vittima di un infortunio a una settimana dal Palio, arriva prima di un Cadimare che ha fornito la peggior prestazione della stagione, superando soltanto Muggiano. Selene Ricco Scarica PDF Comitato:180806 -Le Grazie rompe il tabù primo palio rosa dopo 23 anni – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180806 secolo d

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Il Muggiano junior trionfa nel nome di Duilio Ruggieri

 FESTEGGIAMENTI Il Muggiano junior trionfa nel nome di Duilio Ruggieri Gara impeccabile dei rossoblù che tengono dietro i rivali del Cadimare L’equipaggio: «Vittoria dedicata ai genitori e al presidente scomparso» ___________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 06/08/2018] – Il Palio junior non è mai una gara scontata, 1000 metri in velocità senza avere il tempo e lo spazio per sbagliare qualcosa. Il Muggiano partiva già con i favori del pronostico ma questo alla Morin non è che cambi veramente le cose, anche perché nella gara cadetta le borgate che potevano ambire a fare il colpaccio erano almeno altre due. Alla partenza, allo sparo dello starter, l’armo del Muggiano però dimostra di avere quella marcia in più, o meglio la palata in più, che gli potrà garantire di portarsi a casa un risultato. I primi di 500 metri sono ad alta velocità, di quelli che ti portano sulle bandierine per un giro di boa che sa già di ipoteca su quella arrivo che li aspetta a terra. E il Muggiano le bandierine le sfrutta bene, entra rapidamente ed esce preciso, in testa. A barca dritta, finita la virata, sente comunque il fiato sul collo degli avversari che tentano subito immediatamente la ripresa. Esiste solo quell’occasione. Nella seconda vasca infatti Cadimare tenta il tutto per tutto lanciandosi all’inseguimento, con un Porto Venere che accenna una terza posizione di rincalzo. Ma a 200 metri dall’arrivo la barca rossa del Muggiano è già oltre quel limite che garantisce agli altri un recupero. A 100 metri dalla linea di arrivo a terra già si festeggia, ormai è chiaro. Aiutati anche dalle immagini sul maxischermo, tutti capiscono che l’armo numero 8 è in testa e che è molto difficile che qualcuno riesca a riprenderlo e a superarlo. Eppure Cadimare ci crede ancora, aumenta ma la distanza ormai è costante ed i rossoblu corrono sulla linea di arrivo. Vince così Muggiano junior, in ricordo del presidentissimo Duilio Ruggieri, già a capo della Federazione italiana canottaggio a sedile fisso, oltre che figura carismatica della borgata. E vince con un interessante 5’35”69 sul bianconeri che sfilano le bandiere con 5’38”12. «Questa gara dedichiamo ai nostri genitori, agli amici, il nostro allenatore e alle persone che ci hanno sostenuto e hanno tutti noi – raccontano i quattro protagonisti dell’equipaggio vincitore: Davide Menchini, Vittorio Buttafuoco, Giulio Acerbi, Emanuele Pelosi, timonati da Alessandro Rufolo e allenati da Simone Giacomazzi – è una vittoria importante per tutti» Un Muggiano che concede il bis, infatti la borgata numero 8 riconquista la vittoria del , confermando il successo della 92esima edizione. Sul futuro di questo equipaggio si può scrivere un’intera pagina di un romanzo, perché non sono mancati, non mancheranno nei prossimi mesi, gli interessi da parte di molte borgate, qualcuno si è già mosso, Infatti almeno due vogatori, nell’ambiente i nomi già circolano, hanno riscontrato interessi tecnici da almeno tre dirigenti di altrettante borgate. Ma per adesso i ragazzi del Muggiano si godono la meritata festa da campioni. Scarica PDF Comitato:180806 -Il Muggiano junior trionfa nel nome di Duilio Ruggieri – Secolo Scarica Pdf giornale:Articolo 180806 secolo d

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Il Palio si tinge di verde Fezzano vince su tutti

 LA DISFIDA REMIERA   Il Palio si tinge di verde Fezzano vince su tutti L’equipaggio favorito conferma i pronostici. Podio per Fossamastra e Muggiano _______________________________   [Da Il Secolo XIX del 06/08/2018] – Il Fezzano ha vinto, anzi stravinto, come da pronostici e da gare stagionali (9 prepalio vinte su 11) ma, se, proprio dobbiamo essere sinceri, da un po’ di tempo a questa parte la gara remiera della prima domenica d’agosto non ha più il fascino d’una volta. Sarà che vince sempre l’equipaggio strafavorito perché tecnicamente e fisicamente meglio impostato che un anno viene ingaggiato a levante (nel 2017 a Lerici) e l’altro a ponente (quest’anno a Fezzano) con il solito allenatore “cannibale”, l’ex olimpionico del sedile mobile Luca Cavalini. Adesso non c’è che da scoprire da quale borgata verrà ingaggiato l’anno prossimo il “Top team” e probabilmente si saprà in anticipo chi esulterà alla Morin nel 2019. Preambolo inevitabile che non intende togliere ovviamente nulla alla grande impresa dell’armo verde di Fezzano e ai suoi splendidi tifosi che hanno sostenuto dall’inizio alla fine i propri vogatori con cori e tanto folklore inanellando la nona perla dell’albo d’oro e raggiungendo gli arancio-granata del Marola dietro a Canaletto (17) e Cadimare (25). Leonardo Richiusa, Giacomo Mori, Marco Mazzolini, Diego D’imporzano, timoniera Alice Marcantoni, allenatori Luca Cavallini e Giuliano Franchi sono i nomi dei vincitori dell’edizione numero 93 del Palio del Golfo. Una gara vissuta sempre in testa, gestita con la forza e la tecnica di chi si sente e si reputa padrone assoluto dei propri mezzi e del proprio destino. A bordo, Giacomo Mori ha conquistato il suo quarto successo alla Morin concedendosi alla fine il vezzo di ergersi in mezzo alla barca con la corona e il tridente in cartapesta del dio Nettuno. Come si diceva, non c’è stata storia. Scafo verde numero 3 partito in corsia numero 7 primo al giro di boa dei 500 metri davanti a Fossamastra, Muggiano e Cadimare che hanno tenuto botta ai 1000 ai 1500 e poi retto fino al serravoga dei 2000. Alle fine, a gioire è stata la borgata del comune di Porto Venere che ha vinto anche nella categoria femminile con le ragazze delle Grazie (Alice Agrifogli, Marta Vannini, Sara Fonzi, Beatrice Nuzzello, timonate da Irene Mori) mentre negli juniores ha prevalso il Muggiano, portacolori del comune di Lerici grazie a Davide Menchini, Vittorio Buttafuoco, Giulio Acerbi, Emanuele Pelosi, timoniere Alessandro Rufolo. RISULTATI SENIORES 1) Fezzano 11’00”50, 2) Fossamastra 11’08”66, 3) Muggiano 11’09”42, 4) Cadimare 11’15”74, 5) Porto Venere 11’18”31, 6) Canaletto11’18”67, 7) Marola 11’20”54, 8) Le Grazie 11’ 30”21, 9) Crdd 11’31”15, 10) Tellaro 11’35”19, 11) Venere Azzurra 11’40”57, 12) San Terenzo 11’43”80, 13) Lerici 11’47”25. JUNIORES 1) Muggiano 5’35”69, 2) Cadimare 5’38”12, 3) Porto Venere 5’44”38, 4) Canaletto 5’46”71, 5) Le Grazie 5’47”77, 6) Fossamastra 5’48”78, 7) Marola 5’49”54, 8) Crdd 5’51”88, 9) Fezzano 5’55”56. FEMMINILE 1) Le Grazie 5’59’’14 2)Crdd 6’01’’75 3) Porto Venere 6’02’’28 4) San Terenzo 6’03’’91 5) Fossamastra 6’05’’59 6) Lerici 6’06’’48 7) Cadimare 6’09’’20 8) Muggiano 6’19’’07. PALMARES Paolo Lavalle 11 vittorie, Giuseppe Liberatore 8, Fausto Sassi, Patrizio Pierleoni, Roberto Borrini, Attilio Mori 6. RECORD Fu conseguito dalle Grazie nel 2014 con il tempo di 10’ 53”89 Amerigo Lualdi Scarica PDF Comitato:180806 – Il Palio si tinge di verde Fezzano vince su tutti – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180806 Secolo a  –  Articolo 180806 secolo b

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La “Notte Blu” infiamma il sabato in centro

 VERSO IL PALIO DEL GOLFO La “Notte Blu” infiamma il sabato in centro Dee jay set, piano bar, dance, cena e performance live. Non solo: anche falconeria e spettacoli acrobatici con il fuoco ____________________________________ [Da Il Secolo XIX del 03/08/2018] – Musica con dee jay set in centro e performance live all’Urban center. E ancora appuntamento dedicato alla gastronomia e al vino in piazza Beverini e quindi piano bar in passeggiata Morin con danza aerea in piazzetta del Bastione. È il carnet della “Notte blu” del Palio del Golfo cartellone di iniziative promosso dal comune della Spezia per animare la vigilia, domani sera, sabato, della disfida remiera di passeggiata Morin. La presentazione ieri mattina a palazzo civico con un incontro tenuto alla presenza del sindaco Pierluigi Peracchini con gli assessori Kristopher Casati ,Lorenzo Brogi e Paolo Asti rispettivamente detentori delle deleghe a “Palio del Golfo”, ”Attività Produttive” e “Cultura”. Il via ai festeggiamenti è fissato per le 19.30 con “Gustiamo il Palio” evento curato dal consorzio “Spezia Vivi il Centro” in collaborazione con il “Comitato delle Borgate” evento che prevede la cena alle 20.30 oltre all’appuntamento piano bar sul lungomare a partire dalle 21. «Il Palio del Golfo non è soltanto una disfida remiera – ha detto Peracchini – ma un grande appuntamento di comunione per la città che può vivere a pieno il proprio centro storico. Per questo abbiamo deciso di celebrare, con una serie di appuntamenti, di riuscire ad accendere i riflettori su questa parte di città tenendo d’occhio il bilancio». La cena della borgate sostituita quest’anno da “Gustiamo il Palio” promosso dal consorzio dei commercianti «consente a palazzo civico di risparmiare 12 mila euro», ha osservato Peracchini. La serata prosegue alle 21.30 con il deejay set, ancora in piazza Beverini, di “New Generaion Sound” e la partecipazione di Michelangelo Falcone. «Evento con coreografie e spettacolo – ha detto Brogi – ricordo che per la serata è prevista una deroga ai limiti di rumorosità per chi organizza musica nei dehors e locali fino all’una di notte» Alle 21.30 all’ Urban center concerto di “Vibrarcantando” 2018 con Jenny Fumanti. «Quest’anno con “Gustiamo il Palio” – ha aggiunto Casati – abbiamo avvicinato la disfida remiera alla zona storica della città». Appuntamenti anche in piazza del Bastione con una serata di esibizioni da parte degli artisti dell’associazione “I Vagabondi” di Ameglia. In agenda volteggi aerei eseguitidauna ballerina che sarà sospesa sei metri da terra. A seguire uno spettacolo di falconeria con esibizione di volo di rapaci tracui un’aquila e altri volatili notturni con “Guglielmo II°” avvoltoio dal collo rosso. Completano il cartellone lo show di danza che chiude gli eventi con la giocoleria sperimentale con il fuoco di Faisca de Luz Marco Toracca Scarica PDF Comitato:180803 – La Notte Blu infiamma il sabato in centro – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180803 secolo

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Chiedo scusa al Muggiano: il lancio della coppa in mare, un gesto scaramantico

 PALIO DEL GOLFO Chiedo scusa al Muggiano: il lancio della coppa in mare, un gesto scaramantico ______________________________ [Da Il Secolo XIX del 31/07/2018] – «Non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuno. E ci tengo a scusarmi con la borgata del Muggiano e con chiunque si sia sentito offeso dopo il mio gesto di ieri». Sono le parole di Giacomo Mori, secondo remo del Fezzano. Equipaggio che ieri ha inanellato la nona vittoria della stagione, vincendo anche il campionato provinciale. Il vogatore, dopo la premiazione, ha infatti gettato in mare il trofeo ricevuto. Da lì la polemica, ormai una costante di ogni domenica. Immediata la reazione della borgata Guido Ringressi del presidente Gianello e del capo borgata Berlenghi, che hanno scelto di non voler consegnare più alcuna coppa alla borgata verde qualora uno degli equipaggi del Fezzano dovesse arrivare sul podio in occasione della gara organizzata per il prossimo anno. In serata, poco dopo questo avviso, sono arrivate le scuse da parte del presidente Francesco Di Santo, a nome di tutta la borgata. «Si tratta di un gesto isolato e scaramantico, né volto a ledere il rispetto verso la borgata che ci ha ospitati, né a minare la fiducia tra le nostre società. Il Fezzano non ha mai avuto e mai avrà intenzione di mancare di rispetto alla borgata del Muggiano». Il lancio in mare della coppa sarebbe stato fatto per esorcizzare la sorte. A confermarlo lo stesso Mori. «La scaramanzia, giusta o sbagliata che sia, esiste da sempre in ogni sport, – ha detto -.Il lancio del trofeo in acqua è stato per me e per i miei compagni solo un gesto scaramantico che ripetiamo da qualche anno. Io sono un ragazzo che crede nello sport e nei suoi valori. Ho sempre rispettato questo mondo in ogni sua sfaccettatura. Non vi chiedo di capire ciò che ho fatto, ma spero di non venire giudicato in maniera sbagliata. Questi rituali propiziatori per provare a vincere il Palio esistono da sempre. Ci tengo comunque a scusarmi nuovamente con la borgata del Muggiano». Selene Ricco

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