Nome dell'autore: Palio del Golfo

Le Grazie, scusate il ritardo

«ELEMENTARE Watson». I libri gialli non sono più quelli di una volta e l’”assassino” dell’89° Palio del Golfo si è scoperto fin dalla prima gara stagionale. Quella di ieri, l’ultima pagina, non ha riservato sorpresa alcuna. Colori bianco-rosso e faccia da spietato killer , a “uccidere” gli altri dodici rivali è stato l’armo delle Grazie e l’ha fatto con un tempo monstre, 10’ 53” 89, roba da far ricordare il Cadimare del 1955 (10’40”) il cui exploit non venne però omologato dato che il campo di gara venne riconosciuto più corto dei canonici duemilametri. Record delle Grazie (Daniele Zampieri, Giacomo Mori, Giuseppe Liberatore, Diego D’imporzano, timoniere Stefano Angeloni) e tempo pazzesco, sotto gli undici minuti, anche il Marola, secondo classificato con 10’ 57” 60, senza contare che anche il Fezzano, terzo, e il Canaletto, quarto, hanno chiuso, rispettivamente a 11’ 04” 38 e a 11’ 06 “06, roba che, fino a qualche anno, il Palio lo avrebbero vinto in carrozza. Insomma, più motoscafi che barche a remima questa è l’evoluzione dei tempi. Per il resto, c’è ben poco da spiegare. Quello delle Grazie, allenato da Luca Cavallini – ex olimpionico di canottaggio a sedile mobile e vincitore di tre Pali (nel 1989 col Venere Azzurra, nel 1993 col Fossamastra e nel 1999 col Cadimare) – era e resta l’equipaggio più forte in assoluto , come dimostrato dalla fine di maggio a ieri. Hanno voglia di dire, alcuni degli avversari, che la loro barca non è regolare e che i ragazzi di Cavallini “scarrellano”. Alla Morin, Liberatore, che di vittorie al Palio ne ha messe già insieme una mezza dozzina o forse più, e company hanno fatto ciò che hanno voluto, impeccabili fin dalla partenza, in testa dall’inizio alla fine. Tanto che un tifoso graziotto assiepato ai lati della tribuna d’onore si è rivolto sbeffeggiante ai tifosi avversari sentenziando spavaldamente: «I nostri vogano con la sigaretta in bocca ». Un’immagine ironicamente onnicomprensiva del trionfo dell’equipaggio e della borgata di Ria (il nome storico delle Grazie) che non stringevano tra le mani il gonfalone di San Venerio dal 1951, roba da preistoria. L’apoteosi è stata annunciata ma, non per questo, meno nobile e appassionante. L’armo biancorosso ha guadagnato la testa del gruppo fin dalle prime palate: primo al giro di boa dei 500 metri davanti a Marola, Fezzano e Canaletto; primo ai mille, sempre con gli stessi avversari sulla scia e trionfatore ai duemila coi tifosi graziotti che si erano già tuffati in mare per festeggiare quando mancavano ancora duecento metri al traguardo. In definitiva, l’ordine d’arrivo è stato il seguente: Le Grazie 10’ 53” 89; Marola10’57”60; Fezzano 11’04” 38; Canaletto 11’06”06; Fossamastra 11’12”47; Porto Venere 11’12”78; Muggiano 11’15”68; Crdd 11’16”17; Venere Azzurra11’ 16”58; San Terenzo 11’29”94; Lerici 11’34”69; Cadimare 11’39”13; ritirato Tellaro. Un Palio numero 89 che, dal punto di vista dei pronostici, li ha rispettati tutti. Il Crdd ha vinto nella categoria femminile; il Canaletto, con l’altro record di 5’ e 24”, negli Juniores. Insomma, nessun colpo di scena, men che meno un finale thrilling come in tanti, più o meno nascostamente, si auguravano. Gli “assassini” sono stati i maggiordomi, come dal più consunto copione. Una noia per gli osservatori neutrali; una gioia indescrivibile per chi ha vinto. AMERIGO LUALDI

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Dalle donne ai fuochi: otto ore di emozioni

ARCHIVIATA la sfilata, sopportato il lungo e estenuante pomeriggio della pesa che ha messo a dura prova la giuria della lega Canottaggio Uisp e in maniera speciale gli stazzatori, siamo arrivati al “momento della verità” che viene dopo tre mesi di prepalio e dieci mesi di preparazione degli equipaggi, anche se alcuni sono stati più volte rimaneggiati (come quello del Cadimare) o come Canaletto e Marola che hanno dovuto affrontare malanni anche seri di alcuni dei loro atleti. Dopo la riunione dei capi borgata e del consiglio di regata in programma in Comune oggi alle 15, alle 16,45 vi sarà la benedizione delle imbarcazioni sulla passeggiata a mare nello specchio d’acqua della Morin e alle 17 prenderà il via la gara femminile. Favorito il Crdd, vincitore di tutte le prepalio e già campione provinciale Uisp di voga a sedile fisso 2014 che allinea una pluricampionessa come Claudia Calzetta; sul podio dovrebbero salire Canaletto e Fossamastra, ma anche Fezzano e Lerici stanno avendo un buon ritorno. Alle 18 la disputa del Palio junior: favorito Canaletto vincitore di sette gare sulle 9 disputate e campione provinciale 2014 di categoria. Ma si dovrà guardare da Porto Venere e Marola e anche Cadimare, Fezzano e Muggiano puntano a salire sul podio. Alle 19 ci sarà il defilamento dei 13 armi senior lungo molo Italia e passeggiata Morin, alle 19,15 commemorazione dei caduti in mare con deposizione in acqua di una corona di alloro e un minuto di raccoglimento mentre il trombettiere della Marina Militare suonerà il sempre commovente “Silenzio fuori ordinanza”, alle 19,25 solenne apertura della disfida remiera con la lettura dell’atto del Palio e alle 19,30 partenza dell’89a edizione del Palio del Golfo. Mancherà come lo scorso anno il lancio dall’elicottero dei cinque paracadutisti della squadra di paracadutismo sportivo di Comsubin che impreziosivano lo spettacolo, un gruppo di uomini sempre più ristretto e sempre più impiegato nei teatri operativi internazionali. Per la conquista del Palio è favorito Le Grazie, vincitore di sette delle nove prepalio disputate e campione provinciale Uisp di categoria, ma Fezzano è a poca distanza e ce la metterà tutta per portare via la vittoria già scritta ai “cugini”. Del resto anche Canaletto, Porto Venere, Fossamastra e Marola daranno battaglie. Ci si aspetta così uno dei Palio più combattuti degli ultimi anni, sempre che non esca fuori un outsider, come lo scorso anno il Marola, che vinse a sorpresa forte dei tempi cronometrati in borgata durante gli ultimi allenamenti. Se il tempo non rovinerà la festa (è previsto qualche piovasco dalle 17 alle 19 ma di modesta intensità) ci si attende il pubblico delle grandi occasioni con 20-25mila spettatori che si accalcheranno tra Morin e molo Italia. Alle 22,30, a concludere la festa secondo la tradizione, lo spettacolo pirotecnico, oltre mezz’ora di fuochi di eccezionale intensità con coreografie sempre nuove, accostamenti di colori, alternanza di luci e traiettorie, fischi ed esplosioni, testimonianza di alta arte nel settore, che richiamano spettatori anche dalle altre regioni. Lunedì alle 21 in piazzale delle crociere le premiazioni che lasceranno per ultima quella segreta, della sfilata, premiata dal 1981, spesso contestata e appannaggio lo scorso anno del Porto Venere dopo una serie di otto vittorie dal 2002 per il Canaletto che solo negli ultimi sei anni lasciava tre volte il primato al Porto Venere. A stabilire il vincitore una giuria di cinque membri presieduta da Roberto Alinghieri, presidente dell’Istituzione per i servizi culturali del Comune della Spezia che all’ultimo momento ha sostituito Francesco Simonetti, presidente del Palio di Taranto, gemellato con quello spezzino, e che ha dato forfait. Pierangelo CAITI

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O’bela Spèsa, che festa in città

UNA sfilata eccezionale quella che poco dopo le 21 ha lasciato ieri piazza Brin per incamminarsi verso il traguardo di largo Fiorillo ricca di oltre 1.700 figuranti, otto bande musicali (della Marina Militare, Puccini di Migliarina, Cittadina della Spezia, di Vezzano Ligure, Santo Stefano Magra, Riomaggiore, Filarmonica Santa Cecilia di Casola Lunigiana e Filarmonica Albianese), un lunghissimo corteo aperto dalla Banda del Comando marittimo Nord, dai gonfaloni dei tre Comuni del Golfo: La Spezia, Porto Venere e Lerici, dalla bandiera del Comitato delle Borgate e dai giudici della lega Canottaggio Uisp. E poi subito la fantasmagoria delle borgate iniziando con le coreografie della rivisitazione del “Signore degli anelli” con i quattro vogatori della “Contea de Maoa” trasformati in hobbit alla ricerca del mitico anello che in questo caso è il Palio del Golfo, messe in campo dal Marola, partito primo come vincitore della passata edizione del Palio del Golfo. Tra le particolarità di questa sfilata il ritorno di tante belle ragazze in bikini che nelle precedenti edizioni si erano un poco perdute, tra queste le splendide hawaiane messe in campo dal Fezzano che ha deciso di riscoprire un tema particolarmente accattivante, un viaggio immaginario nelle isole Hawaii nostrane, tra uno sciame di belle indigene. Tellaro ha voluto onorare il suo terzo posto nella sfilata che non conquistava da decenni rievocando il soggiorno di David Herbert Lawrence nel suo borgo e facendo sfilare un barcone a ricordo di quello con cui i pescatori di Tellaro trasportarono il pianoforte a coda di Frida, la moglie di Lawrence. Una bellissima riproduzione di uno dei mitici motoscafi Riva, la storica boutique “Chantal” ed il bar “Lamia” e le miss del tempo, hanno rievocato gli anni ruggenti di Porto Venere,quando,come hanno ricordato, i Riva ormeggiati alla caletta raggiungevano la sessantina. Del Muggiano la rievocazione della “Grotta dei colombi” e delle statue stele, la prima delle quali ritrovata nel Golfo nel 1888, lo scoppio di Falconara (con gli abitanti in fuga in camicia da notte) e le mitiche terme “Centum Clavi”che erano di proprietà dell’ordine dei Templari. Del Crdd il grande carro che rappresenta l’antico mercato coperto di piazza Cavour anni Trenta con le sue tettoie Liberty in ghisa, i tanti carretti a mano traboccanti di frutta e verdura portate dai contadini della periferia in un inno alle trasformazioni della piazza. Tema del Canaletto le “ferie” con la rappresentazione dei più bei luoghi di vacanza del mondo, dalle città d’arte italiane come Firenze, a Parigi (la torre Eiffel) e New York (la statua della Libertà), oltre ai soggiorni marini e montani nostrani. Decisamente eccezionale la riproduzione del sottomarino Nautilus del Capitano Memo e degli scafandri subacquei dei suoi uomini che devono difendersi, nel compito immane della conquista del Palio, dagli attacchi dei selvaggi delle altre borgate. Cinquanta candeline per festeggiare i 50anni della borgata messe in campo dal Lerici con il grande carro del diavolo simbolo della borgata che sovrasta la grande festa della ricorrenza. Con oltre 220 figuranti e due grandi carri Cadimare ha voluto rappresentare la fierezza di essere spezzini prima che cadamoti e così ha celebrato il giuramento dei Marinai, gli approcci amorosi delle coppiette sulla Litoranea e la passione per “Fugassa e fainà”. Quattro grandi carri e 200 persone per Le Grazie con la barca “Nella” vincitrice del Palio del 1932. Una bella raffigurazione di un Frankestein animato rievoca per San Terenzo la presenza nel borgo di Mary Shelley, mentre ha chiuso la sfilata la Venere Azzurra con una bella rievocazione della storia del Castello di San Terenzo la cui torre risale al 1200, che venne completato dai pescatori del paese nel 1588 come testimoniato in un antico documento. Pierangelo CAITI

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C’è la Sfilata, migliaia in strada

IL GRANDE giorno è arrivato. Quello dove tutte le fatiche accumulate in mesi e mesi di lavoro, con aghi, fili e pittura alla mano, svaniscono davanti all’entusiasmo di portare in scena quei costumi elaborati con cura e quei carri che simboleggiano ogni singola borgata. La sfilata si presenta questa sera alla città nella sua completezza, dopo le diverse anticipazioni che vi abbiamo mostrato nel “viaggio” intrapreso da “La Nazione” tra il popolo del Palio, in queste ultime settimane. Borgate protagoniste indiscusse di una serata, magica, che farà esplodere Spezia in un tripudio di colori. Significative le rappresentazioni, alcune storiche, altre fantascientifiche, altre ancora all’insegna delle tradizioni della gente di mare. IL “SERPENTONE” dei figuranti, se ne prevedono oltre 1.500, partirà alle 21 da piazza Brin per poi percorrere corso Cavour, via Chiodo, una rinnovata piazza Verdi, via 20 settembre e corso Italia, per poi arrivare a Largo Fiorillo, nel piazzale della Capitaneria di porto, che lunedì sempre alle 21 ospiterà la premiazione sia del Palio del Golfo che della sfilata. L’intera serata sarà trasmessa in diretta da Tele Liguria Sud. E il divertimento sarà assicurato. Così come domani sera, prima con la maxi tavolata che verrà allestita in corso Cavour per la tradizionale cena delle borgate, “aperta” dalle 20.30, poi con la Notte Blu dell’89esimo Palio del Golfo, che quest’anno vedrà la prima edizione della rassegna d’arte in strada dedicata all’improvvisazione dal titolo “Improstreet”. LE STRADE e le piazze spezzine ospiteranno le più svariate esibizioni dal free jazz, passando per il teatro di strada, le arti circensi, il live painting e l’hip-hop, creando uno spettacolo fondato sull’interazione tra gli stili e i colori più svariati. Uno spettacolo all’aperto, patrocinato dal Comune della Spezia in collaborazione con l’Istituzione per i Servizi Culturali e il Palio del Golfo, reso possibile anche grazie al supporto di esercizi commerciali e associazioni del centro storico, e non solo. Saranno proprio gli artisti di “Improstreet” ad aprire questa sera la sfilata delle borgate con esibizioni itineranti lungo la passeggiata Morin e il Porto Mirabello. Giocolieri, acrobati e musicisti precederanno i carri e offriranno poi un intrattenimento davanti alla Capitaneria di Porto in attesa della fine della sfilata. Appuntamento, dunque, immancabile di questa estate spezzina, che dopo giorni di pioggia regalerà a tutti qualche ora di divertimento allo stato puro. Impossibile non partecipare. Laura PROVITINA

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«LE GRAZIE, BARCA REGOLARE» AL FEZZANO 300 EURO DI MULTA

COME dicono a Napoli, «cornuto e mazziato». Non solo il Fezzano ha perso il ricorso presentato alla Lega canottaggio Uisp per contestare la regolarità della barca delle Grazie,ma si è anche beccato 300 euro di sanzione per avere richiesto un controllo rivelatosi inutile. Ieri – come anticipato dal Secolo XIX – la Lega canottaggio ha ufficializzato la pronuncia della commissione tecnica appositamente costituita per venire a capo della questione. I commissari, alla presenza del giudice arbitro in qualità di osservatore, hanno valutato in regola lo scafo delle Grazie. In particolare, il bordo non presenta alcuna conformazione ad “ala di gabbiano”, ovvero non ha forme concave, convesse o concave-convesse ma segue la naturale forma dello scafo,con andamento regolare e continuo lungo lo spigolo esterno. Il lato esterno del bordo ha inizio al dritto di prua e, con andatura regolare ed uniforme, chiude sul dritto di poppa,questo per ogni lato dell’imbarcazione. La superficie superiore del bordo della imbarcazione risulta continua, non presenta “piani ad ala di gabbiano”, “falchette“ o altri riporti, la linea è uniforme, avviata, senza protuberanze o incavature”. Inoltre, lo scafo graziotto “non presenta alcun bottazzo da verificare poiché la presenza del rinforzo di legno che eventualmente riveste la murata di uno scafo non è più da tempo in uso nelle recenti costruzioni di imbarcazioni da Palio ed è tipica di imbarcazioni la cui costruzione è precedente il periodo del 1980”. Infine “la dimensione del sostegno della scalmiera del 4° remo è risultato perfettamente conforme, cioè lo scalmo è fissato al bordo tramite piastre metalliche inamovibili. La piastra del 4° remo è dotata di supporto in legno di eguale forma e dimensione della stessa piastra e detto supporto non ha larghezza superiore alla dimensione del bordo, ovvero risulta entro le norme consentite”.

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Il Carnevale delle tredici borgate approda in città tra estro e folklore

C’È CHI ha allestito sul carro una grande Torre Eiffel, chi porterà in strada le statue stele, chi proporrà una nuova versione del Signore degli Anelli, chi festeggerà i 50 anni della borgata, chi racconterà gli anni d’oro del suo paese, chi omaggerà la città, chi raffigurerà una sorta di viaggio virtuale alle Hawaii, chi racconterà l’amore tra il poeta Lawrence e la sua Frida, chi farà un tuffo nella Dolce Vita, chi costruirà un castello, chi un sottomarino, chi invece tra canti e danze popolari ricorderà il mercato di piazza Cavour dall’800 e chi farà “rinascere“ Frankenstein. Sarà sicuramente una sfilata spettacolare, quella che domani sera attraverserà la città a partire dalle 21. La partenza è prevista alle 21 da piazza Brin, e quelle 13 borgate che compongono il nostro Golfo sapranno certo incantare il pubblico, che come sempre si riverserà sulla strada per “gustarsi” quel serpentone di figuranti. Che quest’anno si prevede davvero corposo, con oltre 1.500 borgatari che vestiti con costumi folcloristici animeranno la città. La preparazione e la realizzazione della kermesse di domani sera sono sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, che alla manifestazione ha destinato 50mila euro, confermando la volontà di essere vicina alla comunità territoriali dell’intero Golfo. «La sfilata — ha detto il presidente Matteo Melley, ieri durante la presentazione della serata nella sede di via Chiodo — rappresenta uno dei tanti modi per unire idealmente il nostro Golfo». Anche se lo spirito competitivo è davvero forte per aggiudicarsi l’ambito riconoscimento e l’originale trofeo che viene realizzato da tre anni con la collaborazione dell’artista spezzino Francesco Vaccarone. Si tratta di un bassorilievo circolare in marmo di Carrara, realizzato nel laboratorio Corsalini di Carrara, appoggiato su una base di marmo “portoro” caratteristico della zona di Porto Venere, raffigurante quattro vogatori e un timoniere a poppa. Quest’anno la giuria che dovrà esprimere il proprio parere sulle coreografie e sulle creazioni di ciascuna borgata sarà composta dal presidente del Palio di Taranto, Francesco Simonetti, dal consigliere di amministrazione della Fondazione Carispezia, Mario Bruchi, dal direttore di Tele Liguria Sud, Paolo Carrozzi, dal giornalista de La Nazione, nostro collega, Corrado Ricci, e da uno degli amministratori della pagina Facebook “Spezzino vero”, Matteo Campodonico. «Cerchiamo di svecchiare — ha ironizzato Melley —, coinvolgendo un gruppo più ampio di giovani. Presente alla presentazione anche l’assessore comunale Jacopo Tartarini, che ha evidenziato come «il Palio è un “oggetto” che ha costi significativi, a partire dalla sfilata sempre più imponente. Ma anche il sindaco del Comune di Lerici, Marco Caluri, il vicesindaco del Comune di Porto Venere, Paola Barsotti, il presidente del comitato delle borgate, Massimo Gianello, e naturalmente i veri protagonisti: i borgatari. La sfilata partirà da piazza Brin, per proseguire lungo corso Cavour, via Domenico Chiodo, piazza Verdi, via 20 Settembre, viale Italia, e per terminare a Largo Fiorillo, dove si svolgerà la riconsegna dei gonfaloni ai sindaci del Golfo, e dove lunedì sera si terrà la premiazione, sempre alle 21. Fondazione e Comitato delle Borgate hanno realizzato dei braccialetti di silicone che saranno indossati dalla gente delle borgate, ricordo dell’evento, insieme a dei palloncini che saranno distribuiti ai bambini prima della sfilata. Sulla pagina Facebook della Fondazione è possibile partecipare al gioco ‘Scopri se sei un vero esperto della sfilata del Palio del Golfo’, un modo per condividere e diffondere la cultura, le tradizioni e la passione per l’evento attraverso i social network. Laura PROVITINA

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Le Grazie, barca regolare “assoluzione” in vista

LA BARCA delle Grazie è a posto e domenica potrà correre l’89° Palio del golfo del quale è la grande favorita. Oggi la Lega canottaggio Uisp renderà pubblica la decisione riguardo alla richiesta presentata dal Fezzano – dopo la prepalio delle Grazie del 20 luglio scorso – di procedere alla verifica dello scafo biancorosso in quanto, a detta dei fezzanesi, irregolare. In particolare, sono state contestate la misura del bottazzo (rinforzo del fasciame); la forma del bordo che non deve essere ad “ali di gabbiano” (concavo o convessa) bensì piatto; la misura del sostegno della scalmiera del quarto remo. Già a metà luglio, Fezzano inviò una lettera alla Lega canottaggio , firmata dal capo borgata, Edoardo Bardi, denunciando “anomalie” dello scafo graziotto, ma soltanto in occasione della prepalio di domenica 20 ne ha chiesto formalmente la verifica. «Da un’analisi visiva dell’imbarcazione senior della borgata delle Grazie è evidente una costruzione del bordo “anomala”, sicuramente non parallela al piano di costruzione della bara, come citato dal regolamento di costruzione delle barche tipo Palio del Golfo – diceva la lettera – Facciamo altresì presente che le tavolette di supporto alle scalmiere devono contenere, nell’ingombro, le scalmiere stesse mentre, sempre sulla barca delle Grazie, vanno ben oltre le misure (stimate a vista circa 50-60 centimetri). Inoltre, essendo a conoscenza che la barca delle Grazie ha subìto lavori prima dell’inizio delle gare pre Palio, chiediamo che la stessa venga sottoposta a stazzatura,come da regolamento». Per venire a capo della questione, la Lega canottaggio ha istituito una “Commissione tecnica di stazza”, composta da due stazzatori, entrambi ingegneri navali, un responsabile della Lega stesa, un giudice e un segretario. Nei giorni scorsi sono state controllate le misure dei componenti contestati e l’esame dei commissari è stato completato ieri. La “sentenza” verrà resa nota oggi dalla Lega canottaggio Uisp presieduta da Maurizio Viaggi ma viene data pressoché per certa la“promozione” della barca graziotta. Intanto, dopo la prepalio di Muggiano di domenica scorsa, il giudice unico della Lega ha emesso provvedimenti disciplinari, per comportamento scorretto durante la gara, a carico di Porto Venere (ammenda di 50 euro), Lerici (stesso importo); del capoborgata di Fezzano, Edoardo Bardi (una giornata di squalifica); della società Fezzano (150 euro); del capo borgata del Muggiano, Massimo Tortorelli (una giornata di squalifica; del tesserato del Muggiano, Nicola Carnieri (ammonizione); della società Muggiano (250 euro).

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Mostri, streghe e vampiri. Frankenstein è di casa a San Terenzo

C’È ANCHE CICA, uno splendido cagnolino, a “visionare” il lavoro delle sartine del San Terenzo, impegnate a realizzare abiti coreografici spettacolari. Lei, la mascotte, entra in quella saletta, di viale Vittoria, e neppure intuisce l’agitazione delle loro “padrone” indaffaratissime con aghi, fili e macchine da cucire alla mano. Sì, perché la borgata quest’anno è alla ricerca del riscatto. E dopo aver presentato, per la sfilata 2013, una sessantina di figuranti vestiti in kilt, con due suonatori di cornamusa, per ricordare l’arrivo nel borgo del vescovo scozzese, quest’anno dà vita a una raffigurazione dove non mancheranno effetti speciali. Hanno preso spunto dalla poetessa Mary Shelley, che proprio a San Terenzo trascorse una vacanza, soggiornando in Villa Magri. Immaginandola seduta in terrazza, i borgatari hanno supposto che il mare e il panorama locale l’avesse ispirata a iniziare la stesura della sua opera, il romanzo Frankenstein, poi ripreso sulla pellicola, per diventare un cult della fantascienza. I borgatari però, porteranno in sfilata una rivisitazione del romanzo, trasformandolo nella parodia cinematografica di Mel Brooks. E così il carro allegorico trainato dagli uomini e dalle donne del posto, diventerà il laboratorio del dottor Frankenstein, che darà vita alla sua creatura: prendendo spunto dalla letteratura gotica, faranno dunque la loro apparizione per le vie e le strade spezzine i mostri, le streghe, i licantropi e i vampiri. «Gli stessi santerenzini — spiega la responsabile della sfilata, Giuliana Meneghini — che Shelley descriveva nelle sue lettere come persone bizzarre. Ecco perché ci mescoleremo con queste creature». Oltre al carro principale, che attraverserà la città tra fulmini e scariche elettriche, proprio quando la creatura si risveglierà, la borgata ha poi dato vita a un secondo carro, più piccolo di dimensioni, dove si potrà ammirare la poetessa nel suo studio dedita alla realizzazione del suo romanzo. Un gran daffare, quindi, per la gente del borgo che crede vivamente nella sfilata. Un gran lavoro, soprattutto, nella creazione dei costumi. Da un paio di mesi le donne si incontrano in quel locare, ogni pomeriggio, per portare a termine il loro operato, che si annuncia straordinario: merito di Giuliana, Alessandra, Franca, Letizia, Denise, Mariangela, Rosalia, Annalisa, Elisabetta, Selene e Francesca, se il sogno sta diventando realtà. Un locale di pochi metri quadrati che piano piano hanno trasformato in atelier di moda. Tra gli uomini, che in questi giorni hanno letteralmente occupato l’altro locale adiacente al luogo di ritrovo delle donne, troviamo Andrea, Giovanni, il presidente della borgata Matteo Passalacqua, Valter, Dino e Nicolò: sono loro che si occupano dei lavori pesanti, costruendo giorno dopo giorno i loro carri allegorici. Che, durante la kermesse serale, saranno circondati da 120 figuranti, tutti rigorosamente vestiti e truccati da mostri e da streghe. Bellissimi. Così come i carri che sono pronti per essere portati in città: fatti di cartapesta, polistirolo, colla, mani e estro. Ecco i loro materiali. Quelli invece utilizzati per i costumi, anch’essi ormai pronti, quindi stoffe, cerniere e quant’altro, sono stati donati in parte dall’associazione culturale Trabastia, «ma il miracolo l’abbiamo fatto noi — precisa la responsabile della sfilata — facendo il 90% del lavoro». Che dire, dunque. Il San Terenzo c’è, e anche quest’anno porterà in scena una coreografia che non mancherà di stupire e rallegrare tutto il pubblico spezzino, che da seguirà con trepidazione quel serpentone di figuranti “salutare”, come da tradizione, l’89esimo Palio del Golfo ormai alle porte. Laura PROVITINA

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Le Grazie vuole essere più forte delle polemiche

IL paese delle Grazie torna a sognare, e come potrebbe del resto, essere altrimenti. Sono più di sessant’anni che la borgata non riesce a vincere un palio senior, e questa volta, dopo tanto tempo, al di là di come andrà, l’aria di una possibile vittoria si respira inevitabilmente. E il paese risponde. Ogni domenica sono infatti in tanti i tifosi graziotti presenti per sostenere i propri equipaggi, un tifo caloroso,ma anche rispettoso degli avversari. E il presidente Emanuele Bianchi e il capo borgata Alessandro Busoni hanno un unico obiettivo: Quello di poter fare proprio a loro il regalo più grande: riportare a casa il palio senior. Ad allenare l’equipaggio è il campione Luca Cavallini, che ha dimostrato, ogni qualvolta decidesse di avere a che fare con il Palio del Golfo, di non fallire mai un colpo. A bordo non ci sono certamente nomi casuali, ma vogatori del calibro di Daniele Zampieri. Giacomo Mori, Giuseppe Liberatore e Diego D’Imporzano. Stefano Angeloni al timone. Due giovanissimi e due veterani proveranno quindi domenica alla Morin a confermare quanto ottenuto in questa brillante stagione, durante la quale, non in assenza di polemiche, hanno conquistato ben otto vittorie. «Le polemiche lasciano il tempo che trovano – dichiara il capovoga Zampieri – noi sappiamo che quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto con onestà, impegno e dedizione. Abbiamo sempre rispettato gli avversari, e continueremo a farlo fino all’ultimo. Vincere domenica non sarà facile, ma siamo consapevoli della forza del nostro equipaggio, di quella del nostro allenatore e della nostra borgata, che ci sostiene ogni giorno. Per i ragazzi delle Grazie è una stagione particolare, che non avevano mai vissuto. Erano già contenti due domeniche fa per aver vinto la coppa cassa di risparmio, perché nella storia non era mai accaduto. Ma quello che conta davvero è la gara di domenica e noi ci metteremo tutto l’impegno possibile per renderli ancora più felici». È stata una stagione senz’altro più difficile quella degli junior, che hanno partecipato solamente a sette gare, subendo oltretutto due squalifiche per aver sbagliato il giro di boa. I ragazzi avevano aperto le prepalio con un ottimo quarto posto, ma è stata un’estate tutta in salita. L’equipaggio è infatti stato fermo un mese per problemi fisici del capovoga e i risultati, inevitabilmente, non sono stati positivi. A bordo Leonardo Guaita, Filippo Fenelli, Filippo Oleggini e Davide Fricano, timonati da Sara Agnani e allenati da Pietro Tonelli. «Scenderemo in mare per vincere. L’obiettivo è sempre questo, altrimenti non avrebbe senso nemmeno allenarsi», dice Oleggini. Tanti i problemi che hanno riguardato anche l’armo femminile, allenato da Andrea Lombardi, ma la loro è stata una stagione che è andata migliorando. L’equipaggio è quasi lo stesso dello scorso anno. Confermate infatti Francesca Bellettini, Beatrice Nuzzello e Mabel Pasquini. Al secondo, l’ultima arrivata, Giada Roffino, ex Crdd. La timoniera è Ginevra Bordin. «Abbiamo fatto tanta fatica per allestire l’equipaggio – dichiara la graziotta Beatrice Nuzzello – e inoltre siamo dovute stare parecchio ferme per problemi fisici. Abbiamo anche avuto diverse incomprensioni per incompatibilità caratteriali, e alla fine Roberta Nicoletta ha deciso di sbarcarsi dopo la gara di Lerici. Con noi ora c’è Giada Roffino, e le cose vanno meglio. Siamo cariche per fare questo palio, vogliamo finirlo senza avere rimpianti, ma sapendo di aver dato tutto fino all’ultimo». Selene RICCO

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Le Grazie sull’ottovolante Palio: rossobianchi favoriti

 LA dodicesima e ultima pre Palio conferma ai vertici il Le Grazie nei seniores maschili, il Canaletto negli juniores maschili e il Crdd nel femminile che oltre ad aggiudicarsi la gara di ieri a Muggiano vincono anche il trofeo Carispezia nelle rispettive categorie e sono pertanto i favoriti al Palio. La combinata è appannaggio del Canaletto. La manifestazione remiera riveste un’importanza fondamentale in quanto ad una sola settimana dalla disputa dell’89esimo Palio del Golfo è l’ultimo banco di prova per gli equipaggi. Le attese gare si svolgono nello specchio di mare antistante la baia di Muggiano con l’organizzazione della locale borgata rosso-blù sotto l’egida del comitato delle borgate e della Lega canottaggio Uisp con presidenti Massimo Gianello e Maurizio Viaggi e segretari Gianni De Giorgi e Luciano Bacci. Le prime a scendere in mare alle 16.30 sono le ragazze che vedono l’ennesimo trionfo del Crdd, giunto alla decima vittoria consecutiva precedendo nell’ordine le campionesse in carica del Canaletto e il Fezzano. A seguire alle 17.30 negli juniores maschili si assiste ad un monologo del Canaletto che si impone con autorità davanti al Marola e ai detentori del Portovenere. Per i canarini è l’ottavo successo stagionale che gli consente di aggiudicarsi anche il trofeo Carispezia scavalcando in vetta proprio i portoveneresi. Il clou alle 18.30 comunque sono i seniores maschili che vedono il ritorno al successo del Le Grazie che vince l’ottava gara stagionale ribadendo così la propria leadership. I graziotti dopo una bella e combattuta gara precedono nell’ordine il Fezzano, vincitore domenica scorsa a Le Grazie, e il Canaletto. Era assente il Tellaro. Passiamo al dettaglio. Femminile 1) Crdd (Claudia Calzetta, Elisa Carpena, Serena Capellini, Martina Schiffini, timoniere Martina De Cesare) 5’42”94, 2) Canaletto 5’47”52, 3) Fezzano 5’50”41, 4) Fossamastra 5’50”70, 5) Lerici 5’53”34, 6) Cadimare 5’53”59, 7) Muggiano 5’55”05, 8) Le Grazie 5’59”31. Juniores maschili 1) Canaletto (Leonardo Richiusa, Andrea Frascadore, Luca Castellani, Claudio Gori, timoniere Alessandro Bonacorsi) 5’18“72, 2) Marola 5’24“75, 3) Portovenere 5’26“16, 4) Cadimare 5’29“87, 5) Fezzano 5’31“80, 6) Muggiano 5’32“91, 7) Fossamastra 5’33“85, 8) San Terenzo 5’36“04, 9) Lerici 5’36“63, 10) Crdd 5’37“41, 11) Le Grazie 5’38“97, 12) Venere Azzurra 5’53“55. Seniores maschili 1) Le Grazie (Daniele Zampieri, Giacomo Mori, Giuseppe Liberatore, Diego D’Imporzano, timoniere Stefano Angeloni) 10’55”26, 2) Fezzano 10’58”05, 3) Canaletto 11’00”85, 4) Fossamastra 11’03”85, 5) Portovenere 11’07”25, 6) Crdd 11’12”11, 7) Muggiano 11’17”81, 8) Venere Azzurra 11’18”77, 9) San Terenzo 11’32”57, 10) Cadimare 11’34”21, 11) Marola 12’14”59, Lerici squalificato per aver saltato la boa ai 1500 metri. Paolo Gaeta

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