Canaletto e il sogno del triplete alla Morin
UNA triplice vittoria è possibile? Perché no, del resto il Canaletto ha messo in mare i propri equipaggi proprio per questo motivo. Il presidente Paolo Dini e il capo borgata Gianni Casali, non hanno mai fatto le cose tanto per fare,ma in questi anni hanno sempre tenuto bene a mente l’obiettivo: gareggiare per il successo, e non per partecipare. L’armo senior, allenato da Simone Calamati, è quello che ha avuto più problemi, il terzo remo è stato cambiato per ben tre volte. Ma le modifiche non sembrano aver avuto dei riflessi negativi sui risultati, che sono stati quasi sempre positivi. I pari sono gli stessi dello scorso anno, Alfredo Tacci e Mauro Dini, che vinsero insieme l’ultimo loro palio, nel 2010 a Cadimare, di cui detengono ancora il record. Il capovoga è Alfonso Conte, che vinse nel 2009 proprio a Canaletto. Al tre Niccolò Agrifogli, il più giovane, imbarcato un mese fa, e con il quale è arrivata anche la prima e unica vittoria stagionale. I ragazzi sono timonati da Alessandro Bonacorsi. «Puntiamo a essere tra i protagonisti – afferma Tacci– la nostra stagione è stata sempre in crescita e i tempi sono migliorati nonostante i cambiamenti. Non penso proprio che sarà un palio facile, ma combatteremo fino all’ultimo». Ma la stagione migliore è senza alcun dubbio quella condotta dagli junior, allenati da Roberto Vivaldi, i veri protagonisti di questa categoria. Andrea Frascadore ci aveva già provato lo scorso anno con la maglia gialla, ma la vittoria l’ha solo sfiorata. Era il capovoga, ma è passato al secondo remo, per lasciare posto a Leonardo Richiusa, nuovo nel mondo del palio, ma esperto di canottaggio, arriva infatti dalla velocior. Il terzo è Luca Castellani, ex Muggiano, e sulla prua il fezzanotto Claudio Gori. Al timone Alessandro Bonacorsi. «Come si può chiedere di più da questa stagione – dichiara Castellani – e non tanto per i risultati, (hanno vinto quasi tutte le gare, ndr)ma per i tempi con cui li abbiamo ottenuti. Siamo abbastanza tranquilli, sereni e fiduciosi delle nostre possibilità. Certo siamo umani, e può capitare di sbagliare, come può anche capitare che quel giorno qualcuno faccia meglio di noi. Rimaniamo coni piedi per terra, sicuri comunque delle nostre capacità, ma quel giorno ci saranno undici avversari da superare, e noi vogliamo essere in grado di combattere». Medesimo obiettivo quello delle ragazze, nonché le campionesse in carica, che faranno di tutto per difendere il proprio titolo. L’equipaggio è quasi lo stesso dello scorso anno, cambia solo la capovoga, Alice Agrifogli. Dietro di lei Caterina Brugnera, Alice Greco ed Eleonora Frascadore, timonate da Emma Godani. Le allenatrici sono Sara Cargiolli e Francesca Vitucci. Non hanno vinto nessuna gara, ma tutto sommato la categoria femminile sembra essere quella più equilibrata, perché i distacchi non sono mai stati particolarmente elevati. «Anche se non abbiamo mai vinto – dichiara Caterina Brugnera – non ci possiamo lamentare per la stagione. Siamo quasi sempre arrivate seconde e al palio ce la giocheremo per tornare al successo. Certo, inutile dire che qualche gara avremmo preferito vincerla – ammette– più che altro perché vincere fa morale, ma alla fine quello che conta è il palio. Il Crdd è senz’altro l’equipaggio da battere, ma anche il Lerici penso che dimostrerà il proprio valore alla Morin, perché durante la stagione ha avuto tanti problemi. Non è da sottovalutare neppure il Fossamastra, e ho visto molto bene, alle Grazie, anche il Cadimare». Selene RICCO
Canaletto e il sogno del triplete alla Morin Leggi tutto »