Nome dell'autore: Palio del Golfo

«Le Grazie è la più forte e dà fastidio»

LE GRAZIE “scarrella”? Ma non fatemi ridere. La verità è che, quando al Palio c’è un equipaggio nettamente più forte degli altri, gli avversari cercano in tutti i modi di screditarlo. È sempre stato così». Mario Conte, uno dei miti di Cadimare nei ruggenti anni ‘60-’70, resta un polemista nato, nonostante i 69 anni vissuti con un intramontabile amore per la voga e il Palio. Memorabili le sue quattro vittorie di fila col Cadimare dal 1969 al 1972 e le sanguigne polemiche con il Canaletto guidato dall’amico-nemico (e coetaneo), Gianni Casali, un altro di quelli tosti. “Marietto” Conte vinse il suo primo Palio con gli juniores (allora sui 2 mila metri) nel 1964 e , dopo aver vogato per anni, ha allenato il Cadimare, il San Terenzo, il Marola. Inutile rimarcare che non si perde una prepalio ed è al corrente di quanto succede nel Barnum del golfo. Qual è la sua opinione sul “fattaccio” della stagione ? «C’è un attacco feroce, da parte di qualche borgata tra le quali, per fortuna, non c’è il Cadimare, nei confronti delle Grazie e del suo allenatore che hanno semplicemente la “colpa” di essere almeno due spanne sopra tutti gli altri. E allora si sono attaccati alla scusa dello “scarrellamento” e alla conseguente violazione del regolamento. Ma è tutta una manfrina». Lei ha visto vogare l’equipaggio delle Grazie e gli altri. Non ha notato alcuna differenza? «Certo. Che Le Grazie è l’equipaggio nettamente più forte, in grado di dare cento metri di distacco agli avversari. Il loro segreto è la certosina preparazione. Sono in mare già alle sei del mattino e poi ci tornano al pomeriggio. La verità è questa» Vabbé, però “scarrellare” è vietato. «Che cosa significa “scarrellare”, aiutarsi nella voga con le gambe?Tutti lo abbiamo fatto e tutti lo fanno. Chi conosce una barca da Palio,sa perfettamente che è impossibile non muovere le gambe ma su un bancone largo 20 centimetri c’è ben poca possibilità di avvantaggiarsi della spinta. Io vogavo con una gamba sul ferma piedi e una libera. Lo facevano tutti e nessuno ha mai gridato allo scandalo. Lo chieda anche ad Antonio Flautone, mio compagno in quell’equipaggio plurivittorioso.- Anche lui glielo confermerà». Secondo lei è un attacco personale verso l’allenatore delle Grazie, Luca Cavallini? «Sembra proprio di sì. Per me Cavallini è stato un grande atleta ed è una persona onesta. Lo dico con cognizione di causa per averlo allenato nel 1999 a Cadimare, anno in cui vincemmo il Palio» Anche quell’anno ci fu una mezza rivoluzione: per Cavallini che proveniva dal sedile mobile e per lo “straniero” Striani. «Si, ricordo. La solita storia. Eravamo i più forti e abbiamo vinto». Passiamo all’altro argomento scottante, il doping. Secondo lei circolano sostanze proibite tra i vogatori? «Secondo la mia esperienza, da vogatore prima e da allenatore in seguito, le rispondo di no o, perlomeno, io non sono mai venuto a conoscenza di movimenti strani e, ancor meno, della somministrazione di sostanze dopanti». Ma ai vostri tempi qualche “bombetta” non la prendevate? «Come no. Fugassa e menestrón. Con la fame che ci ritrovavamo non c’era bisogno d’altro. Erano dei corroboranti eccezionali. Poi, una volta terminati gli allenamenti e le gare, tutte le fontane di Cadimare e delle borgate erano le nostre. Le prosciugavano, tanta era la sete che avevamo in corpo». AMERIGO LUALDI

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Doping , controlli costanti della Lega canottaggio

IN questi giorni si parla tanto di regolamenti e pratiche tecniche per cui, a tale proposito, la Lega canottaggio Uisp, al fine di fare chiarezza sulle norme approvate e adottate dalle borgate marinare, ricorda che il sistema di “giustizia e disciplina” previsto dal Testo Unico dei Regolamenti del Palio del Golfo individua in tre livelli l’attribuzione del ruolo giudicante, autonomo e imparziale. In primo luogo, il giudice arbitro (per le fasi e le attività di regata), quindi il giudice unico per le attività di giudizio oltre i tempi di regata (e per attività di giudizio su ricorso, segnalazione e denuncia) e, in ultimo, la Commissione d’Appello per le attività di giudizio definitive (su ricorso o mandato per competenza). Il sistema è stato approvato e confermato dalle borgate marinare che nominano i membri della Commissione d’appello ed eleggono gli organi di Lega. La stessa Lega canottaggio, al suo interno, ha due strutture tecniche, il Gruppo ufficiale di gara e il Comitato tecnico, con specifiche funzioni di competenza tecnico-sportiva che, in caso di necessità, può avvalersi di consulenti o esperti in grado di sopperire a specifiche richieste emesse dagli organi di giustizia. Sulla questione del doping, sollevata dal Secolo XIX, la Lega canottaggio precisa che, durante tutto il proprio mandato, sono stati eseguiti, in modo completo e regolare, certificato dall’attività della Uisp, tutti i controlli previsti dal Testo unico dei regolamenti del Palio del Golfo e l’esito di tali verifiche non ha portato a procedimenti alcuni verso gli atleti interessati. In ogni caso, la Lega ha sempre tenuto presente la problematica del doping proponendo un nuovo regolamento antidoping e l’istituzione di una Commissione medica di Lega, di una cartella medica per ogni atleta e di verifiche supplementari, tutte iniziative che saranno nuovamente ripresentate alle borgate per la loro necessaria approvazione.

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Lavalle:«Cavallini non deve più allenare»

 L’IMPERATORE mostra il pollice verso. Per lui l’equipaggio delle Grazie “scarrella” di brutto e, dunque, è fuori dalle regole del Palio del Golfo. Paolo Lavalle, “monumento” della disfida remiera con ben undici Pali seniores vinti da capovoga di Canaletto, Crdd e Marola più uno juniores col Canaletto, sua borgata d’origine e un altro, due anni fa, come allenatore del Lerici, non ha mai avuto peli sulla lingua e, nella sua lunga carriera, ha attizzato decine di discussioni e polemiche. Quest’anno allena l’equipaggio del Porto Venere, una delle borgate che ha firmato la lettera indirizzata al sindaco, Massimo Federici, per denunciare l’irregolarità della voga delle Grazie. Normale che non si tiri indietro neppure stavolta buttandosi a capo fitto nella bagarre dell’edizione numero 89. Ma allora, Le Grazie “scarrella”o no? «Le Grazie ha un equipaggio fortissimo, questo è fuori di dubbio. Sarebbe il favorito anche se non “scarrellasse”. Invece lo fa, e alla grande». Quindi? «Quindi è uno scandalo sotto gli occhi di tutti quelli che capiscono di voga a sedile fisso perché le regole non vengono rispettate». Di chi la responsabilità? «Di quelli che, come l’allenatore delle Grazie, Luca Cavallini, provengono dal sedile mobile adottando una tecnica di voga che nel fisso è proibita. Questa gente dovrebbe restarsene nel settore di sua competenza e non venire a inficiare una manifestazione storica e di tradizione tutta particolare come il Palio del Golfo». Non le paiono ingenerose certe critiche? «Quelli del mobile hanno sempre fatto dei danni. Nel 1992 il Muggiano “scarrellava” di brutto e, guarda caso, aveva come allenatore Ivano Cavallini, il fratello di Luca. Io vogavo nel Crdd e con me a bordo c’erano Massimiliano Curletto ed Elio Borio, due che venivano dal sedile mobile. Visto che il Muggiano era scorretto, lo fummo anche noi e alla Morin vincemmo alla grande. In certi casi bisogna rendere pan per focaccia». Dunque anche lei ha “scarrellato” nella sua carriera. «Sì, in quell’edizione, proprio per dimostrare che i “furbi” non erano soltanto quelli del Muggiano». Una volta sola, proprio sicuro? «Certo che sono sicuro. Basta andare a rivedersi i filmati dei Pali che ho vinto. Che poi qualcuno sostenga che anche il Marola dei record “scarrellasse” è pura menzogna. Sono schifato, lo scriva» . Cosa fare per uscire da questa situazione? «Far sì che gente come Luca Cavallini non alleni più un equipaggio da Palio. Se vogliono farlo restino al sedile mobile e insegnino là la loro tecnica ». E il regolamento? «A che serve se poi viene data la possibilità di violarlo? Lo sa cos’è successo al Palio dell’Isola d ’Elba che ha una tradizione simile al nostro e barche in legno come le nostre? Che a furia di consentire modifiche agli scafi e accorgimenti vari sono passati dagli scafi in legno a quelli in vetroresina con l’illusione di uniformare tutto. Con la conseguenza che quel Palio è finito. Non vorrei che lo stesso succedesse a quello di Spezia». C’è doping nel Palio? «Nel 1998 mi bruciarono una barca perché, insieme a Manfrone, denunciai l’uso di pastiglie per aumentare le prestazioni dei vogatori. Mi dicono che ora tutto è sotto controllo. Per quanto riguarda i broncodilatatori, non credo siano in grado di influire. Il Palio lo vince soltanto chi è più forte». Amerigo LUALDI

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Orgoglio piratesco, celate dietro a un telo le storie della Spezia che fù

LA SCARAMANZIA è di casa a Cadimare, tanto che le borgatare impegnate nei preparativi della Sfilata quasi si blindano nella storica sede della Società di Mutuo Soccorso — con i suoi 120 anni di storia —, a pochi passi dalla splendida baia. Anche cercare di capire i dettagli del tema che porteranno in scena, venerdì 2 agosto, nelle vie e nelle strade spezzine, risulta un’impresa. Nella sala adibita al lavoro pre-Sfilata, troviamo infatti un telone che separa una parte off-limits: cosa ci sia all’interno non è dato sapere, ma dalle parole della responsabile, Lara Perillo non dovrebbero mancare sorprese, a corollario di mesi e mesi di fatiche. Nel nostro “blitz” tra le borgate al lavoro abbiamo intravisto quel poco che basta per stuzzicare la nostra curiosità: mega caraffe di cartone, vestiti colorati, oggetti che sembrano essere riconducibili a un viaggio. Ed è proprio questo il tema della Sfilata, svelato da Lara: «L’anno scorso abbiamo inscenato Cadimare nel mondo, quest’anno invece vogliamo rappresentare un tributo alla nostra città, la nostra bella Spezia. Racconteremo, dunque, in diverse fasi, le abitudini e le tradizioni degli spezzini». Ecco dunque spiegate quelle barche fatte di cartapesta, appena fresche di pittura, adagiate contro il muro. Vicino troviamo un tavolino con sopra una macchina da cucire Singer, e poco più distante le donne della borgate impegnate con ago e filo a imbastire e cucire i costumi dei figuranti: oltre a Lara, c’è Monica Giampietri, Annalisa Pontedera, Eva Perillo, Luciana Conte (addetta anche alla pittura) e la “madrina” Miria Perillo, presidente della borgata. Si riuniscono tutte le sere, da oltre un mese, e dicono di essere a buon punto con il lavoro. «Lavoriamo tutte, quindi non è facile conciliare gli impegni della giornata con quelli serali per la Sfilata, ma per il Cadimare questo e altro. Facciamo del nostro meglio, negli anni ci siamo velocizzate». Sì, perché è da 3 anni che queste ragazze hanno preso in mano la situazione, dando un ricambio generazionale alle donne del posto. E la creatività a questo gruppo di giovane avventuriere non manca: con il tributo alle tradizioni marinare di Spezia stanno allestendo un autentico spettacolo che porteranno in strada, con una marea di bambini che canteranno e balleranno insieme a loro e ai oltre 120 figuranti che prenderanno parte alla kermesse. Alcuni dei quali aiuteranno nella movimentazione dei carri allegorici, creati con passione e devozione dalle mani esperte di Fabio, Gianni e Ermanno, che danno una mano anche alle fanciulle nei lavori manuali, come per esempio trasportare gli scatoloni dei materiali necessari alla realizzazione della scenografia dal piazzale di Cadimare – dove piano piano prendono forma i carri – alla sede della Società di Mutuo Soccorso. Materiali di recupero, trovati qua e là, in casa dei borgatari, dove le ragazze a volte terminano i loro costumi. Tanto cartone e gommapiuma. E come stoppe, tantissime di tutti i colori acquistate in città. Il che fa presto intendere la passione che le donne e gli uomini cadamoti ripongono per la kermesse spezzina, alla quale ogni anno partecipano con entusiasmo sperando di portare a casa la vittoria. «Perché noi nella Sfilata ci crediamo veramente» sottolineano in coro le “pirate”, orgogliose delle loro produzioni e dell’attaccamento al loro bellissimo lembo di terra. Ed è forse per questo motivo che celano una vena scaramantica, non spingendosi poi tanto oltre nella spiegazione delle loro creazioni, e coprendo con un telo le “chicche” che faranno indossare alla loro gente. Un popolo di mare, dunque, che ambisce al Gonfalone, ma che aspira con tutte le sue forze anche a salire sul gradino più alto del podio anche per la Sfilata, entrata a pieno titolo nel loro dna tanto da trasformarle in “pirate” pronte a tutto per la vittoria. LAURA PROVITINA

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«Quel modo di vogare non va»: 5 armi minacciano di dare forfait

SI INFIAMMA il clima dell’89esimo Palio del Golfo a circa venti giorni dalla disputa. Cinque borgate (Canaletto, Fezzano, Marola, Portovenere e Muggiano) hanno inviato una lettera di protesta al sindaco Massimo Federici e all’assessore al Palio del Comune della Spezia, Jacopo Tartarini, nella quale si denunciano presunte irregolarità nella modalità di vogare dell’equipaggio delle Grazie e si contesta l’operato del giudice unico della Lega canotaggio Uisp. Sentiamo dei pareri in merito da parte degli addetti ai lavori. Iniziamo con il presidente del Comitato delle borgate e del Muggiano, Massimo Gianello, che afferma: «In merito all’ultima polemica sulla lettera di protesta inviata al sindaco da alcune borgate, compreso il Muggiano, ho poco da dire, se non che non me ne sono mai occupato e non sono mai intervenuto a nessuna riunione, lasciando la parte tecnica in mano al capo borgata Massimo Tortorelli. Comunque il mio parere è che in democrazia ognuno è libero di pensare in modo diverso ed è giusto arrivare a un grado di giudizio definitivo da parte di un organo superiore alle cui decisioni poi tutti si dovranno attenere». Il presidente della Lega canottaggio Uisp, Maurizio Viaggi, afferma: «Noi abbiamo effettuato una relazione in merito alla vicenda dell’armo delle Grazie e il giudice unico si è espresso deliberando la regolarità della vogata dei graziotti. Il nostro dovere è attenerci al regolamento vigente, che soltanto le borgate possono modificare». Il presidente del Canaletto, Paolo Dini spiega invece le ragioni degli ‘aventiniani’: «Abbiamo mandato questa lettera di protesta al sindaco della Spezia in quanto garante della carta del Palio e azionista di maggioranza della manifestazione. Premesso che da parte nostra e delle altre borgate firmatarie c’è il massimo rispetto per il giudice unico. ma la sua disamina sulla vicenda dello scarrellamento delle Grazie non ci soddisfa e avremmo gradito una relazione in merito da parte di esperti e tecnici del Palio, in quanto a nostro giudizio i graziotti vogano forzando con le gambe e non con la schiena. Se la nostra richiesta di un intervento tecnico non venisse accolta potremmo anche decidere di non partecipare al Palio». Infine il capo borgata delle Grazie, Alessandro Busoni, si difende: «Il giudice unico ha deliberato che la voga condotta dal nostro equipaggio è conforme al regolamento. Pertanto non capiamo l’accanimento da parte di alcune borgate sul nostro equipaggio, che si allena con impegno e sacrificio da circa un anno». Paolo Gaeta

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Palio del Golfo, gelato al veleno

SI AVVICINA la prima domenica d’agosto e il Palio del Golfo numero 89 riacquista l’ingrediente che da sempre gli conferisce sapidità: il pepeo, a chi piace di più, il peperoncino di Cayenna. Un po’ sciapa nelle ultime edizioni, quest’anno la disfida remiera riprende vigore dall’ultima sortita di cinque borgate (Canaletto, Marola, Fezzano, Porto Venere e Muggiano) che, non solo continuano ad accusare Le Grazie – armo favorito, allenato dall’ex campione di canottaggio a sedile mobile e del Palio stesso, Luca Cavallini – di “scarrellare”, cioè di adottare una tecnica di voga vietata nel sedile fisso, ma, addirittura, minacciano di «arrivare a decisioni molto drastiche per il giorno del Palio» se i graziotti non verranno richiamati al rispetto del regolamento. Lo fanno attraverso una lettera ufficiale indirizzata al sindaco, Massimo Federici, nella sua veste di garante del Palio del Golfo, e, per conoscenza, all’assessore comunale, Jacopo Tartarini; al presidente della Lega canottaggio Uisp, Maurizio Viaggi; al presidente del Comitato delle borgate, Massimo Gianello. Le cinque borgate parlano di «evidente violazione del regolamento » e di «vantaggio enorme, dal punto di vista tecnico, a favore dell’equipaggio delle Grazie rispetto agli altri». Insomma, un polverone che il sindaco Federici cerca in qualche modo di diradare. «Un po’di sale va bene ma troppo rischia di fare male – commenta – Invito tutti ad abbassare i toni e a sedersi intorno a un tavolo per discutere il regolamento. Io sono garante del Palio ma non posso sostituirmi ai giudici». E, se anche l’assessore Tartarini propone una specie di giurì super partes per cercare di dirimere la questione, dalle Grazie il presidente della locale borgata marinara, Manuele Bianchi, ribadisce che l’equipaggio biancorosso «ha sempre rispettatole regole e continua a rispettarle». Ma dice di più. «Quello delle cinque borgate firmatarie della lettera al sindaco di Spezia è un attacco che va avanti da mesi e non è rivolto alla borgata delle Grazie bensì al nostro allenatore, Luca Cavallini, che non è mai stato accettato dall’ambiente fin da quando, nel 1999, dopo aver vinto con il Cadimare, fu varata un’apposita regola contro chi proviene dal sedile mobile. Gli stessi attacchi, Cavallini li subì nel 2010 da allenatore dell’armo juniores del Fossamastra. Insomma, è stata messa in piedi una coalizione per eliminarlo. Detto ciò, noi siamo tranquilli in quanto il giudice unico ha appurato che il nostro metodo di voga sta all’interno del regolamento del Palio». Regolamento – aggiungiamo noi – che prima dell’inizio della stagione – è stato rivisto proprio nell’articolo inerente l’ipotesi di”scarrellamento”. La nuova regola dava la facoltà alla Lega canottaggio di fare indagini nel corso di più gare per verificare, appunto, i movimenti delle gambe e del bacino dei vogatori durante le gare ma è stata bocciata dalla maggioranza delle borgate. La singolarità sta nel fatto che fu proprio quella delle Grazie una delle poche a votare a favore. Comunque sia, da qui al 3 agosto, la polemica è destinata a montare. Sempre che non si travalichino le regole – queste inoppugnabili – della civiltà, dello sport e dell’educazione. Amerigo LUALDI

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Concorso “Vota il vogatore, la vogatrice e il timoniere dell’anno” – Classifiche aggiornate al 12 luglio 2014

Continuano le votazioni per il Concorso “Vota il vogatore, la vogatrice e il timoniere dell’anno” ideato dal Comitato delle Borgate in collaborazione con il Centro Commerciale “Le Terrazze” che assegnerà ai primi tre classificati di ogni categoria rispettivamente un buono acquisto di 550 Euro, 250 Euro e 150 Euro. A 3 settimane dalla conclusione, queste le classifiche aggiornate del concorso: Nella categoria vogatori conferma in testa alla classifica di Andrea FRASCADORE (Canaletto) che con 56 voti consolida il proprio primato doppiando Marius BACANOAU (Tellaro) con 27 voti, al terzo posto si conferma Marco MAZZOLINI (Muggiano) con 18 voti che vede avvicinarsi Gianni CARRARA (Marola) a con 15 voti. Per la categoria vogatori i voti totali sono 503. Nella categoria donne conferma della vogatrice cadamotta Valeria CARDIA con 65 voti, che anche se perde un voto nella settimana, ha un netto il vantaggio sulla “canarina” Eleonora FRASCADORE che con 50 voti si conferma al secondo posto, mentre in terza posizione consolida la propria posizionete Martina SCHIFFINI (C.r.d.d.) con 40 voti ed un vantaggio di 28 voti sulla quarta la “graziotta” Francesca BELLETTINI. Per la categoria vogatrici i voti totali sono 274 Nella categoria timonieri ormai certa della vittoria Martina DE CESARE (C.r.d.d.) che con 71 voti porta a ben 39 lunghezze il vantaggio su Alessandro CAMPOLI (Marola) con 32 voti, al terzo si conferma Giorgia STELLA (Cadimare) con 17 voti incalzata a tre lunghezza da Annalisa MENCACCI (Lerici). Per la categoria timonieri i voti totali sono 257 Si ricorda che il concorso terminerà sabato 2 agosto 2014 Le premiazioni saranno effettuate durante la cerimonia di premiazione dell’ 89° Palio del Golfo prevista per lunedì 4 agosto 2014 in piazza Bayreuth. Classifica Vogatori FRASCADORE Andrea 56 Canaletto BACANOAU Marius 27 Tellaro MAZZOLINI Marco 18 Muggiano CARRARA Gianni 15 Marola OREGGIA Jacopo 14 Cadimare D’APRILE Nicolò 13 Fezzano MARTINETTI Andrea 12 Portovenere GORI Claudio 11 Canaletto DINI Mauro 11 Canaletto FENELLI Filippo 11 LeGrazie TACCI Alfredo 11 Canaletto VANACORE Andrea 11 SanTerenzo CARLEVARIS Luca 10 Tellaro MARLETTI Gianmaria 10 Portovenere BERTUCCI Leonardo 9 C.r.d.d. CAMPIGLI Pietro 9 Fezzano CITO Mattia 8 Lerici IANO’ Nunzio 8 Marola LUBRANO LOBIANCO Mirco 8 Cadimare SAVI Luca 8 Cadimare SCANTAMBURLO Fabio 8 Muggiano COSTA Daniel 8 Portovenere RICHIUSA Leonardo 7 Canaletto ALUISINI Alessandro 7 Muggiano DI MAGGIO Michele 7 C.r.d.d. LIBERATORE Giuseppe 7 LeGrazie MOSCON Flavio 7 Marola OLDOINI Cesare 7 Canaletto ZAMPIERI Daniele 7 LeGrazie LUPI Riccardo 6 Lerici GORI Andrea 6 C.r.d.d. VISCHIO Nicholas 6 Marola BERTINI Mirko 6 Fossamastra PROLI Williams 5 Marola AGRIFOGLI Niccolò 5 Venere Azz. MORI Giacomo 5 LeGrazie CANNAVACCIUOLO Pasquale 4 Fossamastra DANUBIO Mattia 4 Fezzano IARDELLA Nicola 4 Lerici VENTURINI Alessandro 4 Tellaro BRUSCO Claudio 4 Venere Azz. DANI Iacopo 4 SanTerenzo CASSOTTA Giovanni 3 C.r.d.d. BATONI Gabriele 3 Cadimare FERDANI Riccardo 3 Cadimare MOGGIA Federico 3 Lerici TAMBERI Marco 3 Lerici VANACORE Giovanni 3 Fossamastra MATTEUCCI Daniele 3 C.r.d.d. BONI Giacomo 3 Portovenere CARROZZO Stefano 3 Muggiano CRISTINA Gianmaria 3 C.r.d.d. D’IMPORZANO Diego 3 LeGrazie FRICANO Davide 3 LeGrazie BERTOLAMI Mirko 2 Venere Azz. CARPENA Daniele 2 Portovenere CARPENA Kevin 2 Fezzano FERRARI Davide 2 Tellaro MIGLIORINI Andrea 2 Fezzano NICOLINI Tommaso 2 Fossamastra PARDINI Nicola 2 SanTerenzo ROCCIOLETTI Luca 2 Fossamastra VANNI Francesco 2 Marola VENTURINI Marco 2 Lerici VIAGGI Simone 2 Cadimare ZIGNEGO Alberto 2 Fossamastra CASTELLANI Luca 2 Canaletto PASSALACQUA Giovanni 2 SanTerenzo RHO Giorgio 2 Venere Azz. SALVINI Alessio 2 Fezzano CASO Dimitri 2 C.r.d.d. DANUBIO Nicola 2 Fezzano GRECO Alessandro 2 Portovenere MADDALUNO Diego 2 Marola OLEGGINI Filippo 2 LeGrazie SASSI Fausto 1 Muggiano ANCORINI Omar 1 Venere Azz. CASTORINA Simone 1 Muggiano FERDEGHINI Daniel 1 Tellaro GIACOMAZZI Simone 1 SanTerenzo MACCARI Davide 1 SanTerenzo NARDINI Michele 1 Venere Azz. PALMERI Andrea 1 Muggiano PIERLEONI Patrizio 1 Fezzano TOMA’ Gabriele 1 Venere Azz. DELUCA Gregorio 1 Portovenere FREDIANI Marco 1 C.r.d.d. VIVALDI Fabrizio 1 Cadimare FAGGIONI Andrea 1 Portovenere GAMBIRASIO Matteo 1 Muggiano GUAITA Leonardo 1 LeGrazie INSERRA Leonardo 1 Cadimare CONTE Alfonso 0 Canaletto ROSSI Alessandro 0 Venere Azz. BOSCARATO Matteo 0 Fossamastra CALLEA Andrea 0 SanTerenzo CARNIERI Nicola 0 Muggiano DE COLA Manuel 0 Lerici GIACOMAZZI Riccardo 0 SanTerenzo LEGGE Iacopo 0 Marola MEDUSEI Luca 0 SanTerenzo PASSANO Gianluca 0 Fossamastra PULICE Valerio 0 Muggiano SAVI Stefano 0 SanTerenzo TARABORELLI Riccardo 0 Lerici     Classifica Vogatrici CARDIA Valeria 65 Cadimare FRASCADORE Eleonora 50 Canaletto SCHIFFINI Martina 40 C.r.d.d. BELLETTINI Francesca 12 LeGrazie MARINI Eleonora 11 Fezzano PAGLIARO Sara 10 Cadimare CAPELLINI Serena 10 C.r.d.d. NUZZELLO Beatrice 10 LeGrazie CARPENA Elisa 9 C.r.d.d. CAPINERI Letizia 9 Fezzano CALZETTA Claudia 6 C.r.d.d. RUSCICA Caterina 5 Lerici GRECO Alice 4 Canaletto BRUGNERA Caterina 4 Canaletto BUSELLI Debora 3 Muggiano GALLETTI Sara 3 Lerici LAZZONI Chiara 3 Lerici PINTUS Sara 3 Lerici ESPOSITO Eleonora 3 Muggiano ALBERO Agnese 2 Fezzano CATTOI Virginia 2 Fossamastra DROVANDI Sara 2 Muggiano ALIOTTA Eleonora 2 Muggiano AGRIFOGLI Alice 1 Canaletto MAESTRINI Serena 1 Cadimare NICOLETTA Roberta 1 LeGrazie PASQUINI Mabel 1 LeGrazie CARLINI Dalila 1 Fossamastra SAGLIONE Elisa 1 Fossamastra AGNETTI Elisa 0 Fezzano FIGOLI Silvia 0 Fezzano MARANO Federica 0 Fossamastra PAVETO Stefania 0 Cadimare Classifica Timonieri DE CESARE Martina 71 C.r.d.d. CAMPOLI Alessandro 32 Marola STELLA Giorgia 17 Cadimare MENCACCI Annalisa 14 Lerici BORDIN Ginevra 13 Le Grazie AGNANI Sara 13 Le Grazie FAGGIONI Greta 11 Fossamastra LAVALLE Francesco 11 Portovenere BONACORSI Alessandro 9 Canaletto BARDI Alice 7 Marola MARCHI Francesca 7 Muggiano CERLIANI Marilena 6 Cadimare DE CICCO Suamy 5 Lerici GALLI Daniel 5 Venere Azz. LESTINGI Mattia 5 Fezzano ANGELONI Stefano 5 Le Grazie MAESANO Luca 4 Portovenere MORA Lorenzo 3 Muggiano GODANI Emma 3 Canaletto AGRIFOGLI Noemi 2 Venere Azz. DE CICCO Emmanuela 2 Lerici FREDIANI Daniel 2 C.r.d.d. BELVISO Filippo 2 San Terenzo GOBBETTI Noah 2 Fossamastra BERLENGHI Alice 2 Muggiano BERTACCHINI Damiano 1 Venere Azz. SMECCA Emanuele 1 Fezzano VALENTI Ilaria 1 Canaletto LANDI Francesco 1 Fossamastra CERCHI Camilla 0 Fezzano GALAZZO Alessandro 0 Muggiano GAMBUCCI Federico 0 San Terenzo GUBERTINI Simone 0 San Terenzo INGLESE Paola 0 Cadimare LONGARDO

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Un tuffo nel passato per “raccontare” un paese negli anni d’oro

LA PASSIONE per la borgata, e la voglia di vincere anche la Sfilata, è letteralmente stampata sulla pelle… basta leggere la scritta sulle magliette, “Sarto” sul davanti e “Ria” sul dietro, che già si capisce tutto. L’armo delle Grazie è davvero sorprendente. Non solo l’impegno nel realizzare costumi “vincenti” ma anche l’energia e la grinta con la quale portano avanti la loro sfida. E la stampa sulle maglie dello staff, rigorosamente rosse con la scritta bianca, come i colori della borgata, è la dimostrazione palese di un popolo di mare, saldamente ancorato al suo territorio. Che anche nelle piccole cose dà il meglio di sé. Guardando cucire Roberta, Mariangela, Antonella, Francesca, Katia, Cinzia e Elisabetta, si resta semplicemente folgorati: ti parlano, ti sorridono, ma non staccano il piede dal pedale della macchina da cucire, dall’ago, dal filo o dalle forbici che tengono in mano. Metro rigorosamente sulle spalle, sembrano delle professioniste. Ma per la borgata questo e altro. Nessun sacrificio. Solo entusiasmo. Si incontrano tutte le sere nella palestra delle scuole: «Abbiamo iniziato a cucire i costumi per la sfilata il 4 luglio, da quando ci hanno dato le chiavi della palestra». Con loro gli uomini — Simone, Fabrizio detto Manolo, Emilio, Marco, Luigi, Massimiliano, Mirko, Franco, e Fabio che ha disegnato gli sfondi dei carri. Mani esperte che si incontrano nella palestra per l’assemblaggio degli oggetti, ma che poi vanno nel rimessaggio delle barche per dar vita ai carri allegorici. Che ancora non hanno preso forma, visto che il lavoro è iniziato da pochi giorni, ma che — come annuncia il responsabile della Sfilata, Marco Coluccia, che coordina anche le “operazioni” — saranno quattro. Con l’aggiunta della…Nella, la mitica e storica barca che vinse il Palio del Golfo nel 1932, venerata da tutti i graziotti. Che dopo la kermesse serale spezzina, “partirà” alla volta del Museo del mare. Il tema della Sfilata, per la borgata delle Grazie, sarà proprio questo: il racconto della prima vittoria remiera, nel 1932, e della storia del paese in quegli anni. Saranno dunque portati in scena, nelle vie e strade della Spezia, le tradizioni e i mestieri di una volta. Partendo, naturalmente, dalla rievocazione dei pescatori e dei palombari, essendo Le Grazie la città dei palombari. I borgatari “parleranno” degli uomini, di quello che hanno fatto per il borgo, di come hanno creato nuovi spazi per dar vita alle loro attività, ma anche delle donne che oltre ad aiutare i loro mariti, si occupavano della casa. Troveremo, quindi, le paesane intente al bucato, o ad ogni lavoro casalingo che si svolge all’aperto. Insomma, sarà una grande festa, ma soprattutto un omaggio ai tempi passati, e al trionfo della mitica barca numero 2, ben 82 anni fa. E chissà se tra i figuranti — «saremo in 120, ma sicuramente arriveremo a 150, e poi una trentina di bambini» — non ci sia davvero chi ha vissuto in prima persona gli anni d’oro graziotti… Il lavoro, dunque, non manca, per realizzare il sogno di rappresentare un’ambientazione da favola. Lavoro che, come si può ben capire, tiene occupato le donne e gli uomini volenterosi del paese. Le donne che sono partite alla volta di Prato, «in missione» dicono, per comprare le stoffe per i vestiti. E gli uomini che hanno aiutato le mogli a recuperare in casa, abiti antichi che magari da anni giacevano, dimenticati, negli armadi: camicie antiche, biancheria intima, scialli e capi d’altri tempi. Ecco dunque che i dadi sono presto tratti. Recuperando il materiale ovunque, i borgatari stanno portando avanti l’obiettivo: dopo la rappresentazione dell’Inferno di Dante, l’anno scorso, ora sono pronti a “raccontare” le proprie origini. E tra musica, balli e divertimento, faranno conoscere a tutti quelle tradizioni graziotte, radicate e tramandate e consolidate negli anni. Un elogio al paese e a tutta la sua gente. LAURA PROVITINA

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Cinquant’anni di passione. Così il Lerici rende omaggio al Palio

COME festeggiare nel migliore dei modi il cinquantesimo compleanno della borgata marinara? Semplice, con una maxi festa in strada. Ed è quello che farà il Lerici, con i giovani del posto che stanno dando del loro meglio per “organizzare” una maxi festa. Che porteranno in scena durante l’appuntamento della Sfilata, il venerdì che precede la disputa per eccellenza nel palcoscenico d’acqua della Morin. Giovani dai 30 ai 35 anni che si riuniscono tutte le sere, da pochi giorni, nel tunnel antiaereo vicino a Palazzo Civico, e che hanno già realizzato la pianta organica del carro che poi tra musica e contorni coreografici porteranno in scena. Siamo andati a fare una sorta di blitz nei loro preparativi e la prima cosa che ci è parsa agli occhi è l’entusiasmo con il quale stanno portando avanti il loro impegno. Un impegno rivolto, appunto, a omaggiare la borgata stessa che si avvicina alle nozze d’oro. E che, reduce dall’esperienza dello scorso anno — quando nelle strade spezzine fu rappresentato il Rex e l’omaggio al suo comandante — , vuole dimostrare ancora una volta la grinta e la passione per un borgo che ha fatto della sua storia e della sua tradizione il “mezzo” per guardare al futuro. Ecco, dunque, al lavoro Sergio e Massimo Mussi, Cristian e Andrea Brondi (Andrea, carico di tatuaggi, che dice di essersi fatto da solo, non può che disegnare), Dario Angelosani, Simone Silvestri, Marco Zoccali, Claudia Battaglia (responsabile della Sfilata), Sonia Nardone, Jacopo Di Tanno, Tommaso Serra e Diego Nicoletti. Riccardo Fosella dà invece una mano con gli attrezzi. E il presidente, attivissimo Marco Greco, osserva e se può non si tira indietro per aiutare i suoi borgatari. Che non abitano nessuno a Lerici centro, ma vengono dalle frazioni vicine. Ragazzi e ragazze scherzosi che hanno deciso di prendere in mano le redini della borgata, almeno per quanto riguarda la Sfilata, tralasciando dunque qualche serate tra amici e “buttando” letteralmente anima e corpo in questa loro, nuova, sfida. Si incontrano, come detto, in un ex bunker, e lì la temperatura è davvero rinfrescante. Ma poco importa. Da quanto sono impegnati, neppure si accorgono del caldo o del freddo. C’è chi crea una maxi mano in gommapiuma, chi invece cerca di guardare quello scheletro del carro e si chiede da dove iniziare. Chi ha pennelli in mano, e chi invece segue schemi precisi e poi butta tutto all’aria. Divertentissimo vederli lavorare! «Stiamo realizzando un carro che poi porteremo al Carnevale di Viareggio», ironizzano. E mica tanto, perché a quel che sembra, anche se li troviamo sorridenti e scherzosi, non riescono a nascondere quel senso di responsabilità che li accomuna, e che vogliono riflettere all’intera borgata. «Abbiamo iniziato due giorni fa, ma noi siamo così: quando partiamo mettiamo la prima». Chi si dedica al cucito del gruppo? «I costumi li sta creando mia nonna — spiega Claudia — insieme a un’amica, in casa. non abbiamo una sede dove poter cucire». Nel tunnel antiaereo, dunque, la preparazione della coreografia e del carro, con l’aiuto di Cristina, istruttrice della palestra Gymtonic di Sarzana. E i materiali utilizzati sono originali e riciclati. «Li recuperiamo dappertutto, anche nei bidoni della spazzatura. Per questo possiamo ringraziare Acam che ci dà una mano: ce ne lascia tanti nei cassonetti dell’immondizia». Insomma, la creatività è di casa, e non manca certo a un gruppo che punta a salire sul gradino più alto del podio anche nella sfilata. Che quest’anno vedrà la presenza di un’ottantina di figuranti, e di tantissimi bambini che si muoveranno a suon di musica. Il divertimento è assicurato. LAURA PROVITINA

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Canaletto rompe l’egemonia

San Terenzo – DOPO l’annullamento dell’ottava pre-Palio di Cadimare riprende, ieri, a San Terenzo la corsa che ci porterà all’89esimo Palio del Golfo che vede ben due sorprese. Infatti si interrompe l’egemonia del Le Grazie nei seniores maschili e del Canaletto negli juniores maschili, categorie nelle quali si impongono rispettivamente il Canaletto e il Portovenere. Nel femminile si conferma, invece, lo strapotere del Crdd che si afferma per la settima volta. La combinata è appannaggio del Canaletto. La nona pre-Palio si disputa nello splendido scenario del tratto di mare davanti al castello di San Terenzo organizza la borgata locale biancoverde sotto l’egida del Comitato delle borgate e della lega canottaggio Uisp con presidenti Massimo Gianello e Maurizio Viaggi e segretari Gianni De Giorgi e Luciano Bacci. Le prime a scendere in mare sono le ragazze con il Crdd che infila la settima vittoria consecutiva davanti al Lerici e alle campionesse in carica del Canaletto. Negli juniores maschili tornano al successo i detentori del Portovenere, non vincevano dal 18 maggio, che staccano di quasi quattro secondi il Canaletto, reduce da cinque successi di fila, terzo giunge il Cadimare. Ma le sorprese non finiscono qui e nei seniores maschili si afferma il Canaletto malgrado sia costretto a sostituire il terzo remo Cesare Oldoini, indisposto, con Nicolò Agrifogli prelevato dalla Venere Azzurra, ieri alla prima gara tra i canarini. Ebbene si assiste ad una gara entusiasmante con il Canaletto, terzo al giro di boa dei 1500 metri, che grazie ad un finale irresistibile riesce a superare il Fezzano, secondo, e il Le Grazie che giunge terzo. Proprio i graziotti, reduci da sei vittorie consecutive, ai 500 metri e ai 1000 erano leggermente in vantaggio sui verdi che li superavano ai 1500. Era assente il Tellaro. Femminile 1) Crdd (Claudia Calzetta, Elisa Carpena, Serena Capellini, Martina Schiffini, timoniere Martina De Cesare) 6’01”61, 2) Lerici 6’05”48, 3) Canaletto 6’06”89, 4) Fossamastra 6’11”96, 5) Fezzano 6’18”56, 6) Cadimare 6’22”34, 7) Muggiano 6’32”41. Juniores maschili 1) Portovenere (Andrea Faggioni, Gregorio De Luca, Daniele Carpena, Alessandro Greco, timoniere Luca Maesano) 5’37”58, 2) Canaletto 5’41”27, 3) Cadimare 5’50”62, 4) Muggiano 5’51”39, 5) Marola 5’53”48, 6) Lerici 5’57”04, 7) Fezzano 5’58”36, 8) Fossamastra 6’00”14, 9) Le Grazie 6’03”27, 10) Crdd 6’03”81, 11) San Terenzo 6’09”53, 12) Venere Azzurra 6’33”18. Seniores maschili 1) Canaletto (Alfonso Conte, Alfredo Tacci, Nicolò Agrifogli, Mauro Dini, timoniere Emma Godani) 11’12”54, 2) Fezzano 11’14”95, 3) Le Grazie 11’16”43, 4) Fossamastra 11’17”47, 5) Marola 11’19”89, 6) Portovenere 11’20”41, 7) Crdd 11’30”58, 8) Venere Azzurra 11’35”73, 9) Muggiano 11’35”88, 10) Cadimare 11’43”21, 11) San Terenzo 11’44”86, 12) Lerici 11’57”07. Paolo Gaeta

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