Palio, i timonieri hanno fatto la differenza. E si è avverata la “profezia” di Paolo La Valle
LA PROFEZIA di Paolo La Valle, allenatore del Lerici, nell’insolita veste di indovino, alla fine si è avverata… Lui che durante la sfilata di venerdì sera aveva pronosticato Muggiano vincitore, ignaro del fatto che proprio l’armo numero 8 avrebbe anche sfiorato il record del Cadimare. Gareggiando proprio nella corsia 8, otto quante sono le braccia di Gabriele Batoni, Luca Savi, Fabio Scantamburlo e Fausto Sassi, che timonati da Francesca Marchi hanno lasciato con l’amaro in bocca le favorite Cadimare (che comunque si è aggiudicato la medaglia di bronzo nella categoria femminile), Canaletto e Marola. «E 8 tagliato a metà diventa 3, come i Palii che custodiamo in cassaforte», proclama l’euforico residente Massimo Gianello. Lasciando da parte i numeri, l’86esima edizione è stata una sorta di Palio delle meraviglie: basti pensare al primo oro, per di più da record, dell’equipaggio “rosa” del Lerici (Chiara Lazzoni, Sara Pintus, Federica Marano, Sara Galletti e Francesco La Valle al timone), oppure al Gonfalone juniores che quest’anno si tinge di arancione grazie all’impresa dei marolini Gianni Carrara, Nicolas Vischio, Antonio Moscon e Diego Maddaluno, con Alessio Di Vittorio al timone. Ecco appunto, a fare la differenza in questa edizione 2011 del Palio sembrano essere stati proprio i timonieri: Francesco La Valle e Alessio Di Vittorio, entrambi figli d’arte. Il primo del re del Palio, Paolo, per ben 11 volte campione del Golfo, il secondo dell’ex vogatore Giovanni (che nell’82 nella veste anch’egli di timoniere condusse il Canaletto alla vittoria) e di mamma Barbara Pedretti che nel ’98 vinse il Palio femminile nelle fila del Marola. E se il vento domenica ha spazzato via quasi tutti i pronostici, nella memoria rimarranno quegli armi che ieri sera sono saliti sul gradino più alto del podio, ognuno per la sua categoria, ritagliandosi ciascuno una fetta di storia. Giungendo dal mare il Muggiano (con un vaporetto) e il Lerici (con il peschereccio “Imperatore” – non a caso – di La Valle) sono approdati in passeggiata Morin per raggiungere quella piattaforma delle premiazioni che venerdì sera era stata la location della riconsegna dei Gonfaloni. I marolini sono invece arrivati a destinazione a bordo di 5 spider cabriolet d’epoca. Una festa con la «f» maiuscola, come quella del Muggiano, allenato da Giorgio Lencioni, i cui sostenitori domenica a notte fonda si sono lanciati in un rumoroso carosello tra le borgate rivali. Sabato prossimo poi ancora festeggiamenti, come a Fossamastra, per le medaglie d’argento conquistate nei senior e negli junior. Laura Provitina