2009

Oltre 3 mila spezzini in piazza per applaudire gli eroi del Palio

OLTRE tremila spezzini hanno preso parte alla festa in piazza Europa nel corso della quale sono stati premiati i vogatori delle borgate marinare che hanno preso parte all’84^ edizione del Palio del Golfo. Il direttore della Carispe Cuccurese ha poi premiato le tre società prime classificate nel Trofeo Cassa di Risparmio della Spezia nelle categorie femminile, junior e senior ed è così iniziato il rapido avvicendarsi sul palco di volti ormai noti di vogatori e vogatrici che hanno messo il sigillo alla stagione per le rispettive borgate: Crdd, Venere Azzurra e Lerici nel Trofeo femminile, Canaletto, Le Grazie, Fezzano in quello junior, Canaletto, Fezzano, Cadimare in quello senior. I dirigenti dell’ Uisp consegnavano poi alle 20 vogatrici del Palio Femminile ed ai timonieri femmine una rosa rossa. Sabato alla Maggiolina la festa per Paolo Lavalle e il Canaletto.

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La Federazione in soccorso del Palio

Dopo l’addio dello staff della Lega Uisp le borgate guardano alla FicSf SOTTO le bandiere del Comitato delle Borgate del Palio del Golfo e del Canaletto, vincitore dell’84 edizione, che pian piano venivano ammainate l’altra sera in Piazza Europa, non sono mancati gli strascichi polemici che ogni edizione della disfida remiera si porta dietro. Le dimissioni del gruppo storico della Lega Canottaggio Uisp, anche alla luce di frizioni e discussioni che hanno animato la stagione sui siti Internet, nelle trasmissioni tv e nella riunioni ufficiali, hanno riaperto la discussione sulla possibilità di «ripensare» alla scelta di un decennio fa e di tornare sui propri passi riassegnando alla Federazione Canottaggio a Sedile Fisso la gestione tecnica del Palio e del campionato provinciale. L’altra sera in Piazza Europa se ne parlava apertamente e senza mezzi termini tra i dirigenti di borgata. Anche il ritorno di due gare gestite dalla FicSf, se pur di contorno, nel programma del Palio del Golfo ha riaperto un legame che sembrava definitivamente interrotto. LA RECENTE vittoria del Fezzano agli italiani di sedile fisso e la convocazione di due atleti del Palio per fare parte di una rappresentativa italiana, l’8 agosto in Ungheria, hanno poi evidenziato il riavvicinamento. Nello specifico Fausto Sassi (Fezzano) ed il giovane Fabio Scatamburlo (Muggiano) sono stati convocati a Budapest, sul Lago Balaton, per far parte di uno dei tre equipaggi (uno sarà femminile) che rappresenterà l’Italia nella sfida internazionale, una classica dell’estate. I due saranno imbarcati in un armo da dieci vogatori, una soddisfazione per il canottaggio spezzino. SUL POSSIBILE ritorno alla FicSf si esprime anche Massimo Gianello, presidente del Comitato delle Borgate: «la doppia affiliazione la capisco e la sostengo—spiega—alcune borgate hanno già fatto questa scelta, vorremmo la facessero tutte, ma personalmente il ritorno alla federazione mi sembra ora difficile. Sentiremo le borgate però». Nella serata dei premi per tutti doveroso anche il riconoscimento alla carriera per Renato Russo, del settore sport in Comune, vera anima logistica del Palio e uomo di sport già con la divisa della Federazione. Tornando alla sfilata, o meglio la classifica finale, i risultati hanno lasciato l’amaro in bocca a molti ed a margine delle premiazioni qualche scontento che protestava vivacemente c’è stato. Il pubblico non ha chiari i criteri di valutazione e non ha informazioni sul grande lavoro che spesso c’è dietro. Appare così fallimentare la scelta di tener tutto segreto sino al defilamento. Magari dei cartelloni che spiegano, anche con foto il tema di ogni borgata ed il lavoro svolto, potrebbero evitare dubbi. Gran finale in Piazza Europa con lo spettacolo delle percussioni esplosive, con tanto di fuochi artificiali, del “Concert de feu di Les Commandos Percu“. A.Vig.

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Lavalle: «Il trofeo è tornato in borgata, ora posso ritirarmi»

«Finito un corno. Potrei vogare ancora fino a 60 anni, ma il lavoro non mi concede tregua. E devo pensare alla famiglia» «HO compiuto la missione di riportare il Palio nella mia borgata del Canaletto. Adesso posso ritirarmi serenamente dopo aver vinto undici volte in passeggiata Morin». Paolo Lavalle lascia da vincitore e zittisce tutti quelli che lo consideravano finito.«Finito un corno sorride lui . Potrei vogare ancora fino a 60anni: purtroppo il lavoro non mi concede tregua. E poi devo pensare alla famiglia. Mi addolora abbandonare un equipaggio che avrebbe potuto aprire un ciclo. Ma lamia decisione è irrevocabile». Il capoborgata Gianni Casali, che di Lavalle conosce ogni segreto, lo considera “un formidabile animale da Palio”. E in effetti solo uno come lui può sostenere una vita così dura tra faticosissimi allenamenti quotidiani e l’attività da mitilicoltore. «Attorno alle 4 sono già in barca con mio padre tra i vivai di mitili di famiglia racconta Lavalle Lavoriamo fino alle 15. Poi mi concedo un paio d’ore di sonno e alle 18 sono nuovamente in barca per gli allenamenti e non torno mai a casa prima delle 21. Un’oretta per mangiare e poi vado a letto sfinito. Una vita di sacrifici che vengono ripagati dai successi come quello ottenuto domenica». Sarà difficile spodestare l’imperatore Lavalle dal trono del Palio del Golfo. Difficile, se non impossibile, eguagliare il suo primato di vittorie in carriera. E’ lui il personaggio copertina. Ma alla locanda Alinò dei Boschetti, dove domenica sera è stata improvvisata la festa della borgata, calorosi cori e applausi sono stati riservati anche a Zampieri ,Conte e Sturlese,capaci di regalare irripetibili emozioni e agli allenatori Flaviano Bertagni e l’intramontabile Roberto Tamberi. E’ festa continua, al Canaletto. Ieri sera la premiazione in piazza Europa con Paolo Dini a Gianni Casali in prima fila a ricevere gli onori del sindaco Massimo Federici. Sabato invece la borgata scenderà per le strade del quartiere per applaudire i suoi eroi con la barca giallorossa che sfilerà per le vie del Canaletto prima di approdare al parco della Maggiolina, dove si raduneranno centinaia di tifosi. Era da undici anni che non si poteva più accarezzare lo stendardo del Palio. Un digiuno record per una società abituata a camminare sugli allori. «Già due anni fa avevo deciso di gettare la spugna prosegue Lavalle poi ci ripensai perché mi faceva male vedere il Canaletto così lontano dal Palio. L’anno scorso non siamo stati fortunati, ma domenica ci siamo presi una splendida rivincita. Nonostante la febbre che ha condizionato le ultime due settimane di allenamento siamo riusciti a impostare una gara perfetta. Proprio come ai miei tempi di Marola: partenza a razzo con tanta cattiveria in corpo e gli ultimi cinquecento metri ad amministrare il vantaggio. La barca “volava” sull’acqua, nonostante il leggero vento di scirocco ad increspare il mare». Nessuno avrebbe pronosticato il Canaletto, targato Contship, trai favoriti a inizio stagione. «A dicembre conclude Lavalle quando abbiamo cominciato a effettuare i primi veri test in mare ho capito che potevamo farcela. Questo equipaggio è eccezionale nel rapporto peso potenza. Ancora una volta ho dimostrato che non sono solo i nomi a fare la differenza, ma la conoscenza della tecnica e soprattutto della barca. Ci sono società che ingaggiano i primi della classe e poi davanti alla Morin fanno solo buchi nell’acqua». Insomma Lavalle lascia il Palio, ma non la sua verve polemica. P.A. CASALI «PAOLO, RESTA» ••• «FAREMO di tutto per convincere Lavalle a continuare a vogare,ma credo non ci sia più nulla da fare. I suoi impegni di lavoro sono troppo pressanti». Il capoborgata del Canaletto Gianni Casali assicura però che il suo vogatore resterà in società. «E’ grazie a lui se siamo riusciti convincere Conte e Zampieri a vogare con noi. La sua figura e il suo carisma sono troppo importanti per la borgata». Casali si tiene stretto Lavalle e il Palio appena conquistato. «Se a inizio stagione qualcuno mi avesse detto che Canaletto e Cadimare si sarebbero giocati il Palio lo avrei preso per matto. Ma con il trascorrere del tempo e il susseguirsi di allenamento ho capito che potevamo fare qualcosa di grande». Casali ringrazia infine l’equipaggio per le testimonianze d’affetto dell’equipaggio verso il fratello Mino che lamenta problemi di salute: «L’idea di fargli visita con il Palio domenica sera mi ha davvero commosso».

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Doppia festa per il Canaletto

La borgata proclamata vincitrice anche della sfilata storica. Piazza d’onore per Le Grazie DOPPIA festa per il Canaletto che ieri sera in piazza Europa, andato a brindare la vittoria nel Palio del Golfo, si è visto proclamare vincitore anche della sfilata storica. Un nuovo alloro si viene così ad aggiungere a quelli che la borgata aveva già conquistato in passato con la storica serie record di sei affermazioni consecutive dal 2002 al 2007. Premiato quindi l’allestimento di “Futurpalio” con alieni, robot, mutanti, con il Canaletto del futuro tra veicoli razzo e conquiste spaziali ma con una sola cosa immutata: la barca da Palio. L’annuncio ieri sera in piazza Europa, durante le premiazioni dell’84° Palio del Golfo alla presenza dei sindaci Massimo Federici, Emanuele Fresco e Massimo Nardini, di fronte al pubblico delle grandi occasioni se si pensi che tutte le oltre 1.500 seggioline predisposte dagli organizzatori erano occupate e moltissimo era il pubblico in piedi. Al posto d’onore Le Grazie (l’anno scorso sesto) con l’omaggio al circo, terzo il Marola (lo scorso anno arrivato secondo) con la sua interpretazione degli anni Sessanta di “Quando alla Spezia c’erano i marinai” con un modellone della caserma “Duca degli Abruzzi”, del “palco della musica” e del cinema “Dante” di Marola. La giuria quest’anno era composta dai rappresentanti delle 13 borgate: Brunella Maietta (Portovenere), Marco Lavagnini (Le Grazie), Arianna Lazzere (Fezzano), Luciana Conte (Cadimare), Paola Marano (Marola), Giuseppe Di Maio (Crdd), Valeria Ferrari (Canaletto), Paola Mazzi (Fossamastra), Ornella Brivio (Muggiano), Luigia Gianaza (San Terenzo), Franca Scotti (Lerici), Renata Cubani (Tellaro) e contava in tutto 17 membri, oltre ai 13 borgatari, votavano il presidente della giuria l’assessore al turismo della Provincia Federico Barli, il vice presidente del Comitato delle Borgate Francesca Micheli (che giudicava le figure obbligatorie legate all’aspetto prettamente sportivo), e gli armatori,marito e moglie, del pontone “Langer Heinrich”, protagonista della “Festa della Marineria”. Grande festa quindi per le premiazioni della sfilata delle borgate e cui hanno fatto seguito tutte le altre premiazioni in programma a cominciare da quella della regata delle imbarcazioni classe “Meteor”, i sei metri armati con randa, genoa e spinnaker che hanno partecipato in una quindicina il 25 luglio alla regata alla Morin. Premiati anche gli equipaggi che il 1° agosto hanno dato vita alla gara di coastal rowing (società Rowing Club Genova, Speranza Prà, Elpis, Sestri Levante, Posillipo, Santo Stefano di Sanremo, Velocior) e quelli del 2° Meeting Nazionale Canottaggio Special Olympics che con imbarcazioni coastal rowing hanno effettuato una gara con equipaggi “unificati” nella giornata del Palio del Golfo, tra i quali i due della Polisportiva Spezzina Disabili/Canottieri Velocior. Sul palco a ricevere i meritati premi anche gli equipaggi delle 25 motocarrozzette che sabato hanno dato vita al 4° Circuito di regolarità “Al Palio del Golfo della Spezia in sidecars”, organizzato dal Circolo Auto Moto Storiche La Spezia presiedutoda Paolo Peirone e che conta circa 700 soci. Infine, mentre piazza Europa veniva sommersa dalla “marea gialla” dei “canarini” arrivati dalle 20.30, la premiazione degli equipaggi del Palio con coppe per tutte le borgate e i 31 equipaggi (5 femminili, 13 junior e 13 senior). Premi particolari ai giovanissimi timonieri. Alle 22,30 ha chiuso le manifestazioni del Palio il “concerto di fuoco” dei percussionisti pirotecnici francesi “Les Commandos Percu” che avevano montato attorno al grande palco un sistema di circa 300 artifizi pirotecnici, tra razzi, mortai, fontane luminose, bengala, fumogeni e tric trac che hanno dato vita, collegati ai tamburi dei loro percussionisti, in un crescendo ritmico infernale evocatore di ancestrali magie, ad uno spettacolo primordiale dove fuoco e suono l’hanno fatta da padroni. PIERANGELO CAITI

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Manfredini: una festa mediterranea

Paolo Manfredini  Manfredini: una festa mediterranea «La manifestazione ha superato i confini regionali, ora si può pensare ad una dimensione più ampia» TUTTO bene quel che finisce bene. L’assessore Paolo Manfredini tira un sospiro di sollievo quando esplode l’ultimo fuoco d’artificio sopra la passeggiata Morin, che scandisce di fatto la chiusura della Festa del Mare. E il giorno dopo, quello delle premiazioni, può assaporare il sapore del successo. «Non c’è stata soltanto una significativa risposta del pubblico al Palio e agli eventi collaterali dichiara Manfredini finalmente la manifestazione ha superato i confini regionali, conquistandosi alcuni passaggi sulle televisioni nazionali e perfino al Tg Uno. Il colpo d’occhio regalato dalla gente e dalle imbarcazioni hanno rappresentato un formidabile spot per il nostro Golfo». Archiviata l’edizione numero 84 della disfida remiera, Manfredini pensa già al prossimo anno. «Mi piacerebbe legare al Palio il tema del Mediterraneo, inoltre vorrei collocare una tribuna anche sul Molo Italia per consentire a più spettatori di assistere nel migliore dei modi alle gare. Gare che mai come quest’anno sono state così avvincenti: le ragazze del Crdd hanno polverizzato il record, i giovani delle Grazie protagonisti di una prestazione straordinaria e la gara principale con Canaletto, Cadimare, Muggiano e Fezzano compresi in quattro secondi». Per il futuro Manfredini desidererebbe avvicinare le date della festa della Marineria con quella del Mare. «I due eventi non sono in competizione tra loro. Mi piacerebbe poter trovare una soluzione di continuità tra le due manifestazioni, ma molte aziende, aderenti alla festa della Marineria, chiudono per ferie in prossimità del Palio e quindi non è semplice riuscire nell’intento». P.A.   LA POLEMICA «LA GARA DEI GIOVANI TROPPO CONDIZIONATA DALLA GRIGLIA DI PARTENZA DEI SENIOR» ••• COME è noto agli appassionati del Palio del Golfo la disposizione degli equipaggi alla partenza è condizionata dai risultati ottenuti nel corso delle pre palio. Le corsie centrali vengono riservate agli armi che godono dei favori del pronostico. Così domenica al centro del campo di gara c’era il Canaletto e al suo fianco gli equipaggi classificati alle sue spalle come Fezzano e Cadimare. Per una questione logistica (sarebbe impossibile spostare i tifosi tra una gara e l’altra) la stessa griglia di partenza viene riservata anche alle gare femminile juniores, a prescindere quindi dal valore degli equipaggi. Ciò può sollevare polemiche come ha fatto Gian Maria Marletti, terzo remo del Canaletto, che si è visto soffiare il Palio dalle Grazie. «Premetto che i vincitori hanno meritato il successo. Però va detto che se un equipaggio voga in una corsia così decentrata come quella riservata alle Grazie, diventa molto più difficile poter controllare l’avversario dal centro del campo di gara. Bisogna rivedere il regolamento».

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Calzetta reginetta con il Crdd. Fabio idolo delle Grazie a 13 anni

CLAUDIA Calzetta, 34 anni, fisico da ventenne, è la reginetta del Palio e con il suo settimo successo, conquistato alla Morin come capovoga dell’armo da record del Crdd, si colloca al primo posto tra le vogatrici della storia del Palio Femminile, lasciando indietro Elisa Carpena che aveva raggiunto a quota sei dopo il successo dello scorso anno sempre come capovoga del Crdd. Con lei sul podio, a completare il magnifico quartetto Ilaria Corsini, Aurora Maurizio, Elisa Saglione ed il timoniere Fabiola Pupillo, dieci anni, da due al timone della barca femminile del Crdd, sommersa di baci e di abbracci dalle sue vogatrici e dal suo papà il Comandante Umberto Pupillo, direttore di Maribase e presidente del Crdd. «E’ stata una grande emozione che corona un anno di grandi sacrifici –spiega Claudia Calzetta che sprizza felicità da tutti i pori, con accanto sua madre altrettanto felice questa bella vittoria ha coronato il nostro impegno. Pensavo di abbandonare l’attività ma ora penso che resterò almeno un’altra stagione». A testimoniare che l’intero Crdd è al suo fianco alcuni fans agitavano un cartello su cui era scritto: «Il Palio senza la Calzetta sarebbe come la Befana senza la scopa». «Ora andremo tutte e quattro all’isola d’Elba a disputare i Campionati Italiani di gozzo nazionale con il Portovenere che ci aveva già proposto la partecipazione –aggiunge Claudia ma quello che voglio sottolineare in questo momento di entusiasmo è il rammarico per la scarsa costituzione da parte delle borgate degli armi femminili, non so di chi sia la colpa, ma tutti, autorità, Comitato delle borgate e borgate si devono impegnare per far crescere la specialità ». Prima vittoria invece per Aurora Maurizio, 21 enne, alla Spezia da dieci anni, nata a Genova «Un evento sicuramente indimenticabile –spiega felice e commossa, attorniata dalle compagne e dai genitori dopo la vittoria del Campionato provinciale ci speravamo». Aurora, per la prima volta nell’equipaggio del Crdd, in passato si dedicava al nuoto sincronizzato, poi l’esperienza della voga e dopo appena un anno il successo, giovanissima. «Molti dicono che Spezia non offre nulla ai giovani aggiunge la mamma per mia figlia non è stato così, si trova benissimo in questa bella città ed ha tantissimi amici e noi ci troviamo tutti benissimo ». Le Grazie festeggiano con l’armo junior la splendida vittoria che li ha imposti sul Canaletto, il favorito della vigilia e sul Fezzano arrivato terzo ad un soffio. Al Palio Andrea Forfori, Emanuele Zignego, Matteo Busoni, Giovanni Zucca, timoniere Fabio Esposito, hanno compiuto un’impresa che entra nella storia della borgata bissando il successo del 2007. «Ci abbiamo creduto per tutta la stagione nonostante risultati altalenanti sottolinea Giovanni Zucca, quarto remo, 20 anni, da quattro anni alla borgata, alla sua seconda vittoria nel Palio come il compagno Zignego ed ora è venuta questa vittoria fantastica». Alla domanda quanto sei felice da uno a dieci, replica:«Venti» . «E’ la più bella giornata della mia vita –aggiunge Andrea Forfori, 18 anni, per il primo anno alle Grazie dopo due stagioni al Crdd per tutta la stagione abbiamo collezionato secondi posti, ora finalmente è arrivata la vittoria, tutta da assaporare con gli altri». Abbracciato e coccolato, è passato di spalla in spalla Fabio, il timoniere tredicenne. «Lui è già un veterano– aggiunge un suo amichetto è già alla sua seconda vittoria, la prima due anni fa», ed alle Grazie è già un idolo. PIERANGELO CAITI

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Lavalle piange di gioia: «Più forte di tutto»

Sturlese: «A Marola mi hanno scartato perché dicevano che non avevo il fisico». La prima volta di Zampieri AH, quanti sassolini saltano fuori dalle scarpe dei vogatori del Canaletto appena sbarcano dopo aver conquistato il Palio del Golfo. Ha cominciato Paolo Lavalle quando si è messo l’indice davanti al naso e rivolgendosi alla barca del Cadimare ha detto:«E meno male che ero finito….». Zitti e a casa. «Siamo un equipaggio composto da scarti delle altre borgate e ora eccoci qua a gustarci questa incredibile vittoria » gongola Marco Sturlese, 23 anni. «A Marola dicevano che avevo un fisico da juniores e quindi non potevo andare lontano. Invece ho dimostrato a tutti che con la volontà si può arrivare ovunque». Una questione di stimoli anche per Daniele Zampieri, 32 anni da Fezzano, considerato eterno secondo. «Ero sbarcato dall’imbarcazione del Cadimare perché non mi consideravano un vincente e invece… Dopo quattro secondi posti è arrivata la gioia più grande. Ho provato un’emozione da perdere il fiato. Sapevamo di essere i favoriti, ma al Palio si azzera tutto. Noi sapevamo di essere in forma,malgrado le condizioni precarie di salute di Lavalle, ma lui è un fenomeno ed è più forte di qualsiasi avversità ». Già, Paolo Lavalle, l’imperatore. Colui che non scrive pagine importanti del palio del Golfo, ma addirittura un libro. Undici successi e una fama da cannibale. Lo sapeva che avrebbe fatto una grande gara. Nonostante la tonsillite che lo ha costretto a saltare l’ultima prepalio. I figli Francesco, Elia e la piccola Matilde indossano una t-shirt con scritto “Forza Papà”. Quando li vede anche la dura scorza di Lavalle di scioglie e dai suoi occhi scendono le lacrime. Sono lacrime di gioia. Il primo pensiero è per Nino Casali, fratello del capoborgata Gianni, assente per gravi motivi di salute: «Dedichiamo a lui la vittoria. Siamo certi che con il suo carattere forte uscirà da questo momento difficile e ritornerà a incitarci come sempre ». Lavalle è un fiume in piena. Abbraccia la mamma Antonia, stringe le mani anche a quegli avversari di Marola, Fossamastra e Fezzano che si complimentano con lui con grande sportività. «Non potevo lasciare la voga senza riportare il Palio nella mia borgata e ci sono riuscito. Nonostante una tonsillite che ha rischiato dimettermi al tappeto. Ho vogato con 38 gradi di febbre,ma ci vuole ben altro per abbattermi». Parola di uno che in passeggiata Morin ha già vinto undici volte. Lavalle viene osannato dalla sua gente. Ma si deve congedare in fretta perché deve sottoporsi al test dell’antidoping. Così lascia la scena ai compagni. Alfonso Conte è destinato ad afferrare il testimone. E non solo per i tre pali juniores e i due seniores conquistati a 31 anni. Uno che lascia la sua borgata di Cadimare per indossare la maglia del Canaletto deve avere personalità da vendere. Ma cerca subito di chiarire i suoi malintesi con i cadamoti: «Forse ho mancato di chiarezza quando dissi a Cadimare che non sarei mai salito al terzo remo. E per questo chiedo scusa alla mia borgata, ma adesso lasciatemi godere questo successo forse ancor più bello perché giunto inaspettato. La dedica è per Nino Casali e per mia figlia Alessia che nascerà a ottobre». Conte parla già di futuro: «Non so ancora per chi vogherà il prossimo anno. A Cadimare ho dato tanto e ricevuto altrettanto. Da parte mia non c’è alcun rancore: molto dipende dai dirigenti». Quasi un messaggio d’amore.

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Il Canaletto “tinge” il Palio

DOPO undici anni di attesa e di rospi ingoiati, il Canaletto torna a vincere il Palio numero 84. «Il signore sì che se ne intende», come recitava il tormentone pubblicitario di un liquore negli anni Sessanta. E il signore in questione è lui, Paolo Lavalle, 42 anni, fisico ancora esplosivo nonostante qualche acciacco di stagione e, soprattutto, il solito guascone, che ha appena riposto nel suo palmares personale l’undicesimo successo (sei nel Marola, quattro nel Canaletto e uno nel Crdd). A prescindere dal risultato di ieri, Lavalle nel mito c’era già ma ha dimostrato di non avere fatto indigestione a seguito dei bagordi di Marola. Infatti, davanti alla muraglia dei tifosi assiepati lungo passeggiata Morin e al palco delle autorità che ha ospitato i prossimi candidati dalla presidenza della Regione, Claudio Burlando e Sandro Biasotti si è gustato un pranzo da re dopo i golosi antipasto delle Prepalio. Insieme a lui, terzo remo, hanno gozzovigliato il capovoga Daniele Zampieri, il secondo remo Alfonso Conte, il pruista Marco Sturlese, il timoniere Davide Spano. E alla fine, dopo una scorpacciata siffatta ci sarebbe voluto proprio un bel cognachino per digerire… Palio numero 84, una liberazione, per la borgata guidata da Paolo Dini e da Gianni Casali, che ha colto il 17° successo confermandosi come seconda più titolata del golfo dopo Cadimare (24). Soprattutto il capoborgata Casali, sanguigno innamorato di voga e di Palio, abituato a vincere con maggiore frequenza, sia da vogatore sia da allenatore e dirigente, rischiava di intristirsi da questo prolungato digiuno. Diciamolo subito, tanto per sgombrare il campo da equivoci: la gara seniores non ha avuto storia, nonostante l’ottima performance del secondo classificato, il Cadimare, e i tempi generali di ottima levatura. In undici su tredici equipaggi, infatti, hanno concluso i duemila metri sotto i 12 minuti, segno di preparazione di grande livello sia dal punto di vista tecnico che atletico. Non c’è stata storia perché Lavalle & C. hanno messo la prua davanti a tutti fin dallo sparo dello starter , hanno girato per primi al giro di boa dei 500 metri, a quello dei 1.000 e, naturalmente, al serravoga dei 2.000. Cadimare, Muggiano e Fezzano, rispettivamente secondo, terzo e quarto, hanno retto bene e, soprattutto i cadamoti, hanno avuto un ottimo rush finale finendo dietro ai primi di appena due secondi e mezzo. Gli altri hanno partecipato e basta anche se, come, detto, ci hanno dato dentro con ammirevole determinazione. Questo l’ordine di arrivo finale. Canaletto in 11’ 11” 5, Cadimare 11’ 13” 92,Muggiano 11’ 14” 62,Fezzano 11’ 15” 60, Crdd 11’ 252 20, Venere Azzurra 11’ 272 29, Le Grazie 11’ 362 76, Lerici 11’ 372 11, Porto Venere 11’ 492 22, Marola 11’ 50” 27, San Terenzo 12’ 01” 57,Tellaro. Gioia incontenibile, dunque,perla borgata canarina che, un paio d’ore prima, aveva però sospirato di cocente delusione per la sconfitta del Palio juniores dove i suoi giovani erano super favoriti. Dopo aver vinto otto delle undici Prepalio stagionali, i ragazzi di Vivaldi e Casali hanno toppato proprio nella giornata decisiva. Succede e succederà sempre e proprio questo è il cinico fascino del Palio del golfo, sia sui duemila che sui mille metri. Semmai, nelle centinaia di supporter canalettesi presenti alla Morin si era fatta strada la paura che la giornata da grandi favoriti potesse essere segnata da un destino avverso. Timore, come visto, fugato alla grande dalla perentoria performance di Zampieri, Conte (cadamoto verace), Lavalle, Sturlese e Spano. A primeggiare nei giovani è stato l’armo delle Grazie (Andrea Forfori, Manuele Zignego, Matteo Busoni, Giovanni Zucca, timoniere Fabio Esposito) che vinse il Trofeo Majoli anche due anni fa. Dietro Le Grazie che ha tagliato il traguardo in 5’ 39” 98, Fezzano (5’ 42” 43), Canaletto (5’ 43” 09), Porto Venere, Venere Azzurra, Cadimare, Fossamastra, Crdd, San Terenzo, Lerici, Marola, Tellaro, Muggiano. Tutto secondo copione, invece nel palio femminile dove hanno prevalso le vogatrici del Crdd Claudia Calzetta, Aurora Maurizio, Elisa Saglione, Ilaria Corsini, timonate da Fabiola Pupillo Dietro di loro, che hanno coperto i mille metri col tempo record di 5’ 59” 95 (il miglior tempo precedente era del Fezzano rosa 2007), Venere Azzurra (6’ 10” 19), Lerici (6 11” 19), Marola (6’ 20” 15), Cadimare (6’ 23” 10). AMERIGO LUALDI

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E la passeggiata Morin si trasforma in maxi curva fra tric e trac e putipu

Gli sfottò tra tifosi: «Canaletto? Zeru Tituli» ironizzavano i cadamoti. La risposta canarina: «I pirati sono in Somalia» BENVENUTI in questo immenso show. E per un pomeriggio la passeggiata Morin si è trasformata in uno stadio, affacciato sull’acqua, affrescato dalle torcide e colorito con slogan e cori da curve. Per un giorno le meraviglie del Golfo non ispirano solo i poeti,ma le borgate. E ci sono pure 30 metri quadrati di maxi schermo dell’ente Fiere della Camera di commercio che propone diretta e pure replay della gara proprio come avviene negli stadi più grandi. Insomma una bombonera dove l’eroe conserva i colori gialli del Boca, ma sostituisce il blu con il rosso per rendere tutto molto più canalettese. Paolo Lavalle infiamma le folle e accende la passione. E quando mette la prua davanti a tutti, a 42 anni suonati e con una tonsillite addosso, la tifoseria del Canaletto esplode di gioia dopo lustri di delusione che sembravano interminabili. Non era vittoria annunciata perché l’antipasto offerto dagli juniores era rimasto indigesto con il trionfo delle Grazie. Invece la banda Lavalle ha trasformato le acque della Morin in una tonnara dove Fezzano, Muggiano e Cadimare non hanno trovato scampo. La stessa trappola che le terribili ragazze del Crdd hanno riservato alle loro avversarie. Eppure l’edizione numero 84 del Palio del Golfo era cominciata sotto il segno degli sfottò proprio contro i canarini. “Canaletto? Zeru Tituli” riportava una maglietta di un ironico cadamota, ispirandosi alla celebre frase dell’allenatore dell’Inter José Mourihno. Salvo poi indossare la stessa maglietta rovesciata al calar del sole per coprire la scritta,mentre la barca giallorossa veniva portata in trionfo.«I pirati sono in Somalia”, ribattevano i tifosi del Canaletto con un vistoso striscione. La sfida si gioca anche in tribuna dove la presenza dei governatori Claudio Burlando e Sandro Biasotti fa capire che sarà l’ultima edizione del Palio prima delle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale. Ma lo show più avvincente è quello offerto da atleti e tifosi. Carovane di supporter arrivano da ogni parte del Golfo. Le “Teste Violente” di Fezzano colorano di verde via Chiodo e manifestano con centinaia di putipu e tric e trac; gli Squatter di Cadimare invece rievocano caroselli calcistici cittadini con bandieroni in tinte bianco e nere. Ma le aquile volano davvero sulla Venere Azzurra dove lo storico club dell’Orgoglio Spezzino si è gemellato con i Barracuda gialloblù. E sono fuochi d’artificio in tutti i sensi. Quelli sparati dal settore gialloblù prima del via sono un prologo allo spettacolo pirotecnico della notte. L’ugola d’oro del Palio, Umberto Bordino ritorna sul palco d’onore con lo smalto di sempre. Tiene a bada i tifosi più facinorosi e fa vivere al microfono le emozioni da Palio quando le imbarcazioni navigano all’orizzonte e sono poco più che puntini in mezzo al mare. Intanto nel settore delle Grazie è festa continua. Ed è esplosione di giubilo quando i loro ragazzetti giocano il più brutto tiro ai coetanei del Canaletto. Una gioia condivisa con gli amici di Cadimare, ai quali non sembra vero averla fatta ai canarini. Seppur indirettamente. E’ proprio “Hard Rock Café Le Grazie” come riporta una maglietta biancorossa, firmata “Graziotto al 100%”. E i loro ombrelli anti sole, rigorosamente bianco rossi, sono una bella trovata. Mai bella, però, come quella di piazzare banchetti enogastromici di prodotti tipici locali presi d’assalto fin dalle prime ore del pomeriggio. Sgabei, pizza e farinata della Pia, muscoli del Golfo e birra prodotta in tredici gusti come il numero delle borgate. Ma ieri ad aver più muscoli e più birra in corpo sono stati i vogatori del Canaletto, i cui tifosi avevano profetizzato il successo con uno striscione alla spezzina “Vinseremo alla Morin”. E così è stato con Gianni Casali che stringe a sé lo stendardo del Palio e promette che il Canaletto non resterà mai più a digiuno per così tanto tempo. In borgata si organizzano già i preparativi per la grande festa quando la barca vincitrice del Palio sfilerà tra le vie del quartiere coni suoi eroi tra ali di folla e brindisi di vino. Ma si comincia già stasera dal palco di piazza Europa perché il Palio non si vive soltanto la prima domenica di agosto. PAOLOARDITO ardito@ilsecoloxix.it

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Palio del Golfo ora si voga

Canaletto armo da battere. Maxitavolata per 1.440 commensali. Il programma E’ FINALMENTE Palio del Golfo. Dopo tre mesi che hanno visto la disputa di dodici prepalio, un numero record, di cui undici disputate e una non effettuata (a Lerici) per una giornata di lutto cittadino, questo pomeriggio alla Morin si apre la disfida dell’84a edizione. Ieri pomeriggio gli ultimi adempimenti e gli appuntamenti della vigilia: in piazza Cavour la procedura della pesa delle trentuno imbarcazioni, alle 20e30 la cena delle borgate offerta dal Comune e realizzata dal Cir Coras cui hanno partecipato circa 1.400 persone e alle 21 in via Chiodo il circuito dei 21 sidecar d’epoca. Oggi la manifestazione entra nel vivo alla passeggiata a mare Alle 16,45 con la benedizione delle imbarcazioni e la disputa del Palio Femminile che vedrà in acqua, equipaggio da battere, quello del Crdd neocampione provinciale Uisp 2009 di canottaggio a sedile fisso, ma daranno battaglia anche gli equipaggi della Venere Azzurra e del Lerici che ce la metteranno tutta per insidiare la vittoria delle vincitrici delPalio dello scorso anno. Mille metri da percorre in circa sei minuti, interminabili per chi rema a circa 36 palate al minuto mentre il timone è affidato alle giovanissime mani di un bambino o di una bambina di meno di 15 anni. Alle 17,20, su una distanza di 500 metri il 2° Meeting Nazionale di Canottaggio “Special Olympics” che vedrà in acqua, a sfidarsi in questo nuovo Palio, sette equipaggi misti, di cui due spezzini di Polisportiva Spezzina Disabili/ Anffas e Canottieri Velocior (costituita nel 1883 ), che con le nuove barche da coastal rowing a quattro vogatori (due atleti speciali e due partner) ed un timoniere, competeranno contro cinque imbarcazioni di altrettante e prestigiose società di canottaggio. Alle 18, sulla distanza di mille metri, come per il Palio Femminile, si disputerà il Palio Junior, di cui è campione in carica il Cadimare ma che la settimana scorsa ha visto la vittoria, nel Campionato provinciale Uisp 2009, del Canaletto, addirittura con una domenica di anticipo, dopo avere vinto nove delle dieci gare disputate. Daranno battaglia anche Le Grazie, Fezzano, Cadimare, Fossamastra,Venere Azzurra e Portovenere che lotteranno per salire sugli scalini più alti del podio. Alle 18,15 esibizione di coastal rowing con gli equipaggi di “Rowing Club Genova”, “Speranza Prà”, “Elpis”, “Sestri Levante”, “Posillipo”, “Santo Stefano” di Sanremo, Canottieri Velocior. Alle 19 defilamento delle imbarcazioni senior e dalle 19,25 solenne apertura della disfida remiera da parte dello storico speaker del Palio Umberto Bordino. Seguirà l’omaggio ai caduti del mare con un minuto di raccoglimento, poi il viaall’edizione84delPalio. La disposizione oggi in acqua alla Morin è quella che gli equipaggi hanno conquistato sfidandosi nelle pre Palio ed i posti centrali sono riservati ai migliori. Al centro in acqua 7 il Canaletto, vincitore del Trofeo Cassa di Risparmio, ai suoi lati Muggiano, Fezzano, Cadimare, Fossamastra a completare la cinquina principale, alle ali Tellaro, Marola, Lerici, Crdd, da un lato, Venere Azzurra, Le Grazie, San Terenzo, Portovenere dall’altro. Una piccola nota sui controlli antidoping. Tra i favoriti il Canaletto, vincitore delCampionatoprovincialeUisp2009 di categoria, ma a contendergli il primato ci saranno Fezzano, Muggiano, Cadimare,Crdd, Fossamastra. A giudicare per l’ultima volta la regolarità della manifestazione, nel rispetto dei regolamenti sottoscritti dalle tredici borgate, la giuria presieduta da Massimo Terenziani, uno staff di una ventina di persone che dopo quest’ultima fatica, come è stato ribadito con la mancata partecipazione alla sfilata lascerà il posto, dopo dieci anni di impegno volontario, ad una nuova giuria. Ad accogliere gli spettatori ed a fare da contorno nel Villaggio del Palio ci saranno dalle 17 alla Morin la farinata della “Pia la Centenaria” e le “cucine di strada” dei muscolai della Cooperativa Mitilicultori spezzini che con la Cooperativa “Baia dei pirati” di Cadimare ed i pescatori della Federcopesca serviranno muscoli alla marinara, pesce fritto e zuppa di pesce. Non mancherà il tradizionale annullo filatelico dedicato al Palio per gli amanti della “marcofilia”, si tratta del 1045° che Poste Italiane dedica ad un evento dall’inizio dell’anno. Alle 22,30 l’ultimo spettacolo della giornata: i fuochi d’artificio che ogni anno portano alla Spezia decine di migliaia di persone e che possono essere seguiti sia dal mare che dalle alture del Golfo. Domani in piazza Europa dalle 21 le premiazioni e lo spettacolo di chiusura di dieci giorni di manifestazioni con il concerto di fuoco dei “Les commandos Percu” in uno spettacolo eccezionale di percussioni, fuoco e fuochi d’artificio in una fantasmagoria di suoni, immagini e ritmo. Pierangelo CAITI

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