2012

Il Porto Venere trionfa nel ’Palio di Natale’

SFIDANO il sole ma anche il freddo, non curandosi delle temperature in picchiata né del cielo plumbeo che sovrasta il campo di gara. È il popolo del Palio che ieri mattina si è ritrovato in passeggiata Morin per il Trofeo di Natale, che giunto alla sua decima edizione rientra a pieno titolo nel ventaglio delle tradizioni spezzine, anche natalizie. E così gli equipaggi sono scesi in mare, ‘adocchiati’ a distanza dai giudici della Lega canottaggio Uisp, e incoraggiati a terra dai sostenitori che tra cori e incitazioni hanno ‘riscaldato’ gli animi dei vogatori. A vincere la gara senior il Porto Venere: sarà la comprovata bravura del timoniere, Francesco La Valle, figlio d’arte che ad agosto ha contribuito alla vittoria del Lerici nell’87 Palio del Golfo, ma Alessio Nardini, Riccardo Muzzi, Gabriele Pindaro e il pluricampione Fausto Sassi (‘prelevato’ dal Lerici, unico armo ieri assente per la categoria senior) hanno messo del loro, traguardando l’arrivo con il tempo di 6’50’’84. Entusiasta quindi il sindaco Massimo Nardini, soprattutto per la il secondo piazzamento del Fezzano. Il terzo posto è invece andato al Muggiano. Nei ragazzi (11 gli equipaggi in gara), dopo tre giri di boa ad avere la meglio è stato il Canaletto, che ha strappato la vittoria al Fezzano con il tempo di 4’34’’25: ottima la prestazione di Andrea Frascadore, Iacopo Oreggia, Daniel Costa, Giacomo Boni e la piccola Ilaria Valente al timone. Terzo posto per Le Grazie, il Crdd invece si è ritirato dopo poche remate. Crdd che con 4’52’’52 ha invece predominato nella disputa rosa (8 gli armi partecipanti), con Claudia Calzetta, Giada Roffino, Elisa Carpena, Martina Schiffini, timonate dal grintoso Lorenzo Mora. Medaglia d’argento al Lerici e di bronzo al Canaletto. Insomma, la prima uscita degli equipaggi dopo la grande fatica dell’estate 2012, arricchita dall’arrivo di Babbo Natale che ha donato caramelle ai più piccoli, si è rivelata ancora una volta spettacolare e coinvolgente. “Ora si lavora per l’88esimo Palio del Golfo”, ha detto l’assessore Andrea Stretti che ha annunciato l’inserimento di un evento inaugurale per la grande festa che farà da cornice alla gara remiera a sedile fisso della prima domenica di agosto. E se per il presidente del Comitato delle borgate Massimo Gianello quella di ieri è “il primo banco di prova”, non resta che attendere l’appuntamento con il Trofeo di San Giuseppe che farà davvero da apripista al Palio del Golfo numero 88. Laura Provitina

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Domenica alla Morin c’è il Palio di Natale

La Spezia – LE TREDICI borgate marinare ritornano domenica nel palcoscenico d’acqua della Morin per il tradizionale Trofeo di Natale, giunto alla sua decima edizione. Non ci sarà la neve sui monti a far da cornice al campo di gara, ma sarà ugualmente un grande spettacolo, con gli equipaggi che si daranno del filo da torcere nella disfida in “acqua fredda”, «preludio della nuova stagione agonistica, che consentirà –come ha spiegato il presidente del Comitato delle borgate, Massimo Gianello, ieri a Palazzo Civico della Spezia in occasione della presentazione della manifestazione sportiva di misurarsi dopo le fatiche dell’ormai archiviato 87esimo Palio del Golfo». A prevalere come sempre sarà lo spirito competitivo dei vogatori e delle vogatrici anche se la gara di per sé non è inserita nel calendario della stagione agonistica: ma la voglia di traguardare per primi l’arrivo la farà da padrona. Alle 10.30 quindi saranno le donne a sfidarsi a colpi di remi, poi alle 11.15 gli junior e alle 12 i senior. Una disputa che come ha sottolinea l’assessore comunale al Progetto Palio Andrea Stretti si propone come una «occasione per rincontrarsi e scambiarsi gli auguri di Natale» e che apre la strada alla pianificazione del grande evento che la prima domenica di agosto 2013 approderà alla Morin, l’88esimo Palio del Golfo: «L’amministrazione — ha detto Stretti — conferma l’impegno per sostenere la kermesse, anche per arricchirla di novità: stiamo infatti valutando di inserire nella tabella di marcia un evento inaugurale che coinvolga l’intera città. E poi anche la sfilata dei borgatari per le vie cittadine con tutta probabilità subirà una modifica nel suo percorso, visti gli interventi urbanistici che il Comune sta portando avanti». IN ATTESA di notizie dettagliate, i riflettori sono ora puntati a domenica, alla gara che secondo il presidente della Lega Canottaggio Uisp Maurizio Viaggi «fa parte del patrimonio del Palio ». Lega che ha formalizzato il calendario della stagione per il prossimo anno con alcuni corsi da giudice di gara e allenatori, che presto prenderanno il via. «Domenica per la categoria senior— dice Viaggi — scenderanno in mare tutti gli armi, probabilmente saranno 11 gli armi junior e si spera 7 quelli rosa». Novità dell’edizione 2012 del Trofeo di Natale l’arrivo dal mare di Babbo Natale che porterà caramelle per i più piccoli, «un aperitivo augurale a fine gara – ha spiegato Francesca Vitucci del Comitato- e magliette ricordo per gli equipaggi vincitori». Laura Provitina

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La carica dei mille. Borgata, un plebiscito per Marco Greco

BOOM di adesioni all’ Arci Borgata Marinara, centro motore della vita sociale e sportiva di Lerici. Sono oltre mille i soci. Con alcune centinaia di giovani e giovanissimi che portano una ventata di freschezza che, intrecciandosi con l’esperienza degli adulti, crea un mix di valori che potrà contribuire al rilancio di Lerici. In questi giorni l’ Arci Borgata si è rifatta il look inserendo al proprio interno alcune importanti new entry e confermando al timone un nocchiero insuperabile: Marco Greco. Sulla scia dei tanti successi riscossi in campo sociale, sportivo e culturale l’ assemblea dei soci lo ha rieletto incontrastata guida dell’associazione. Nella sede di piazza Garibaldi si è svolta l’assemblea del circolo per il rinnovo del consiglio direttivo. «Una seduta molto partecipata soprattutto da tanti ragazzi – spiega Greco – ma anche diverse persone più anziane, a dimostrazione di quanto sia sentita la presenza di questa associazione sul territorio. Molti infatti sono i campi di interesse della Borgata Marinara che ha vista negli ultimi anni un progressivo avvicinamento alla vita sociale del paese, collaborando con tantissime realtà, associazioni, Comune, parrocchia, enti vari». L’assemblea è iniziata con la relazione del presidente uscente Marco Greco. Una disamina sulle attività, i risultati sportivi, la situazione economica e l’andamento del circolo. Dopo la relazione si è passati alla elezione dei membri del consiglio direttivo. L’assemblea ha eletto consiglieri: Giulia Marsigli, Claudia Battaglia, Valentina Mazzetti, Chiara Lazzoni, Alessandra Alessandri, Anna D’Alessio, Marco Zoccali, Massimiliano Anselmi, Giorgio Codeluppi, Lorenzo Bertusi, Marco Greco, Simone Silvestri, Andrea Brondi, Cristian Brondi, Alessandro Giorgi. Durante il primo consiglio direttivo sono stati suddivisi i ruoli dei consiglieri. Il consiglio ha confermato Greco presidente. Vice presidente Andrea Brondi, Capo Borgata Marco Zoccali, segretaria Chiara Lazzoni, tesoriere e amministrazione D’Alessio e Alessandri che si occuperanno anche del Piasseo, terzo settore. Il settore Palio avrà anche Cristian Brondi come consigliere referente, mentre la canoa sarà seguita da Anselmi per i giovani, Bertusi per la prima squadra e Codeluppi come consigliere referente per l’intero settore. Giorgi sarà il consigliere responsabile della gestione della palestra comunale e dei corsi di arti marziali, Battaglia e Mazzetti agli eventi e sfilata del Palio. Marsigli alla cooperazione internazionale, mentre Silvestri sarà il referente per il Rock ‘n’ Lerse di Falconara. Euro Sassarini

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Clamoroso: Lavalle al Porto Venere

CLAMOROSO cambio di casacca di Paolo Lavalle. L’imperatore del Palio del Golfo ha lasciato il Lerici, dove aveva vinto l’ennesimo trofeo in passeggiata Morin e si è trasferito dall’altra parte della costa, a Porto Venere. «Gli allenamenti non coincidevano più con le mie esigenze e sono stato costretto a cambiare borgata » ha spiegato Lavalle. Eppure sembrava tutto riconfermato a Lerici. Invece… «Non posso alzarmi alle tre e mezza per fare il mitilicoltore – aggiunge – e ritornare a casa dopo le 21, al termine degli allenamenti. Così quando è arrivata l’offerta del Porto Venere non me la sono lasciata sfuggire. Anche per una questione di stimoli». Sono stati il capoborgata Roberto Ribolini e i dirigenti Giambattista Basso Giovanni Dotti a mettere a segno il colpaccio nella speranza di riportare il palio in borgata che manca dagli anni Settanta. A Lerici certamente non l’hanno presa bene. «Beh, è naturale, dopo la vittoria dell’estate scorsa c’era la giusta euforia – prosegue Lavalle – ho lasciato un ottimo gruppo, ma la loro vita non poteva determinare la mia morte e così ho deciso di lasciare. E poi vale sempre la mia regola: “Vincere è difficile, rivincere quasi impossibile”». Lavalle non ha perso tempo e ha già allestito l’equipaggio con cui confida di vincere il Palio del Golfo nel prossimo biennio. Capovoga è Alessio Nardini, reduce da una buona stagione; i remi pari sono Riccardo Muzzi e Cristian Biagioni, che non rientravano più nei piani del Fezzano. Infine al terzo remo c’è Gabriele Pindaro del Marola, oltre ovviamente al timoniere Francesco Lavalle, figlio di Paolo. «È un equipaggio giovane, carico di rabbia e tecnicamente valido. Se ci capisco qualcosa di voga, dico che entro due anni può vincere alla Morin. È una scommessa che ho fatto con i ragazzi e sarebbe fantastico vincerla». Se così fosse per Lavalle si tratterebbe di vincere il Palio con la quinta borgata: oltre alle edizioni vinte da vogatore con Canaletto, Crdd e Marola, nel palmares figura quella da allenatore con il Lerici. A Porto Venere incrociano le dita dopo aver sfiorato il successo nei giovani.

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Rivoluzione a Cadimare: sostituiti undici vogatori su dodici. Stop alle donne

SI è ormai concluso il mercato dei vogatori del Palio del Golfo che era iniziato all’indomani della disfida della prima domenica d’agosto e gli equipaggi sono pronti a prendere gli allenamenti in mare visto il perdurare della bella stagione. Lerici, trionfatore nel Palio femminile e in quello senior, conferma i due equipaggi. «Ormai da parecchie settimane si sentono molte voci sugli spostamenti dei vogatori e non solo –sottolinea Marco Greco presidente di Arci Lerici Borgata Marinara – alcune sono vere, altre fanno parte di questa concitata fase di paliomercato che si sta concludendo. Quasi tutte le borgate hanno atteso di vedere quali sarebbero state le decisioni dell’equipaggio vincitore e non sono stati in pochi a contattare i singoli membri del nostro equipaggio, ma i nostri atleti hanno deciso di rimanere a Lerici per provare a regalare altre gioie alla borgata. Anche l’allenatore Paolo Lavalle ha ricevuto proposte importanti. La verità è che dopo l’incontro tra vogatori e società l’equipaggio al completo si è confermato rossoverde e Lavalle ha rispedito al mittente le offerte. Abbiamo fatto molto in un anno e mezzo a Lerici: tre palii e due campionati provinciali – continua a ripetere Lavalle – si può aprire un ciclo». «A Lerici si lavora bene – aggiunge Greco – strutture giuste, dirigenti presenti, giuste e non esagerate pressioni. Abbiamo trovato una formula vincente. Certo, ogni anno è a se e ogni stagione è diversa, ma confermare tutto il team che ha dominato alla Morin è già un bell’ inizio che da forza a noi e sicuramente impensierisce gli altri. Per quanto riguarda Lavalle, penso abbia trovato a Lerici una seconda famiglia». Quindi anche per questa stagione l’armo senior vedrà: Giuseppe Liberatore, Alessandro Aluisini, Fabio Scantamburlo, Fausto Sassi, timoniere Francesco Lavalle, allenatori Paolo Lavalle e MarcoZoccali. Anche le ragazze detentrici del record sono tutte confermate: Chiara Lazzoni, Sara Pintus, Tania Marone, Sara Galletti, timoniere Suamy Eva De Cicco seguite da Marco Greco e dal preparatore atletico Matteo Arfanotti. Degli junior è rimasto solo Fabio Ricchello, uno è passato senior e due sono andati al Muggiano. Dopo l’ultima sfortunata stagione il Cadimare azzera i suoi tre armi sui quali erano state riposte tante speranze e riparte quasi da zero, cambiando 11 vogatori su 12. Tra i senior Alfonso Conte, Paolo Da Pozzo e Matteo Gambirasio sono passati al Tellaro che finalmente, dopo tanti anni, avrà un equipaggio senior competitivo, mentre Nicola Zannoni ha smesso di vogare. Al loro posto sono stati ingaggiati Riccardo Taraborrelli (Portovenere), Giordano Tortorelli (Le Grazie), Riccardo e Simone Giacomazzi ( Venere Azzurra). Nuovo per tre questi invece l’equipaggio junior: dei quattro che hanno disputato il palio 2012 è rimasto solo Leonardo Inserra. Gli altri tre: Nicolò D’Aprile, Thomas Mori e Jacopo Oreggia hanno lasciato per altri lidi ed è arrivato Simone Viaggi (Fossamastra), mentre l’equipaggio è stato completato con gli esordienti Riccardo Ferdani e Alessio Stradini al primo anno di voga. Disbanded l’armo femminile su cui erano state riposte tantes peranze, costituito da Claudia Calzetta, Flaviana Rimondi, Erika Albani e Alice Agrifogli. Il Cadimare, comes piega il responsabile settore voga della borgata Roberto Inserra, quest’anno non avrà l’equipaggio femminile, una grave perdita per la voga “in rosa” del Palio del Golfo. Il Tellaro a completare l’equipaggio senior ha preso Marco Venturini ,già secondo remo del Portovenere che lascia la borgata dell’estremo ponente del Golfo per approdare a quella dell’estremo Levante. Venturini che aveva sostituito nel Lerici Fabio Scantamburlo (assente per impegni personali) durante il recente Campionato Italiano di gozzo nazionale disputato alla passeggiata Morin completa così l’armo del Tellaro affiancando Conte, Da Pozzo e Gambirasio. Rinnovamento in parte anche al Muggiano che ha preso Fabrizio Vivaldi dal Portovenere ed ha ceduto Nunzio Ianò al Marola, mentre sono rimasti Luca Savi, Gabriele Batoni e Mirco Lubrano.Tra gli junior sono arrivati due vogatori del Lerici. Si spera anche di riuscire a fare nuovamente l’armo femminile e si sta lavorando, come spiega il presidente Massimo Gianello, in tal senso. Via anche il capo borgata Antonello Canonici, al suo posto c’è già da alcuni mesi Massimo Tortorelli. Il Marola ha sbarcato tutto l’equipaggio senior costituito da Pietro Campigli, Patrizio Pierleoni passato al Fezzano, Gabiele Pindaro e Marco Tamberi trasferiti al Canaletto. Confermati invece gli allenatori Emilio Giunti e Sergio Silvi. L’equipaggio junior, vincitore del Palio nel 2011 e nel 2012, passa quasi in toto all’armo senior con Gianni Carrara, Nicholas Vischio e Diego Maddaluno. Resta fuori solo Antonio Moscon, mentre a completare il quartetto arriva dal Muggiano il quarto remo Nunzio Ianò. Per gli junior, come spiega Gianni Cargiolli, è in corso un’ampia selezione in quanto sono in molti i ragazzi alle prime armi ad aspirare a costituire l’equipaggio junior del Marola dopo gli strepitosi successi degli ultimi anni. Ad allenarli sarà Bruno Cacciavellani che lascia il Portovenere per rientrare ai suoi lidi. Piccoli aggiustamenti al Canaletto che si è accordato Marco Tamberi (Marola) e ha sbarcato Alessio Nardini, quindi il suo equipaggio senior nella stagione 2012-2013 sarà costituito da Alessandro Fornoni, Alfredo Tacci, Marco Tamberi e Mauro Dini. Rinnovato invece al 75 per cento l’equipaggio junior. Rimasto dei vecchi solo il capovoga Andrea Frascadore, mentre sono arrivati due giovani dal Muggiano: Daniel Costa e Giacomo Boni e uno dal Cadimare a sostituire Giacomo Cappelletti, Leonardo Gorrini e Luca Rapallini. Interamente confermato l’equipaggio femminile costituito da Laura Buticchi, Caterina Brugnera, Alice Greco e Eleonora Frascadore. Il Fezzano infine ha ingaggiato PatrizioPierleoni (Marola) e Andrea Migliorini. Pierangelo CAITI

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Matteo Arfanotti, il signore della preparazione atletica

Lerici – E’ UN MIX di fattori quello che ha portato l’equipaggio femminile del Lerici a fare il bis al Palio del Golfo, dopo la vittoria dello scorso anno. Un risultato che testimonia un lavoro che viene da lontano, fatto di sacrifici, applicazione, determinazione. Un ruolo fondamentale in questo percorso lo ha sicuramente avuto Matteo Arfanotti, 32 anni, il preparatore atletico del team, colui che ha dato la ’forza’ – tecnicamente è proprio il caso di dirlo – alle miss del Palio. E non è solo una questione di muscoli. L’occasione è buona per capire meglio le caratteristiche di una professione, magari svolta sottotraccia, che è però fondamentale per i successi sportivi, in ogni disciplina. «Il preparatore atletico sta all’allenatore come un odontotecnico sta ad un dentista», dice con una battuta Matteo; della serie: c’è il rischio di vivere di luce riflessa quando invece la ’carica’ viene proprio da chi ha il compito di attrezzare fisicamente e mentalmente l’atleta a centrare l’obiettivo. Spieghiamoci. Cosa significa dare ’forza’? «Significa ottimizzare la potenza atletica del gesto, e sottolineo del gesto, che appartiene già all’atleta, quale espressione cardine della disciplina. Il gesto non lo insegna il preparatore atletico. A questo compete il compito di ottimizzarlo sotto il profilo, appunto, della forza, che non è solo una questione di muscoli ma di adattamento neurale, che presiede al reclutamento delle energie per compiere il gesto stesso». Cioè? «C’è in gioco il rapporto muscoli-cervello, col primo che si fa strumento di ottimizzazione del gesto per esprimere il massimo della forza. Il discorso calza a pennello nella disciplina del sollevamento pesi, quella nella quale è maturato il mio percorso formativo che è ora aperto ad interventi in qualsiasi ambito disciplinare». Come diventare preparatore atletico? «Con grande applicazione, sacrifici e soprattutto inanellando una serie di attestati, frequentando corsi». Ad esempio? «Quello della Fipe, nel centro olimpico di Roma per il riconoscimento di istruttore senior; e poi i corsi della Tbi (Tudor Bompa Istitute), succursale italiana della famosa scuola americana istituita dal professor Bompa, della Fipl (Federazione italiana power lifting) o certificazioni similari Elav». E lei dispone di tutti questi gli attestati? «Sì. Una preparazione lunga, articolata e che è andata avanti in parallelo agli studi universitari in psicologia, che tuttora proseguono, insieme alla ricerca continua per l’ottimizzazione del gesto atletico nella connessione muscolo cervello». Corrado Ricci

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Il borgo diventa rosso-verde per celebrare i campioni del Palio del Golfo

 —LERICI— IL BORGO di Lerici oggi si vestirà di rossoverde per accogliere i campioni dell’87° Palio del Golfo. Ad una settimana dall’evento spezzino remiero per eccellenza, che ha visto i senior lericini e l’armo rosa sul gradino più alto del podio, dopo un digiuno di ben 26 anni, piazza Garibaldi ospiterà la grande festa di una borgata che ha dato prova della sua bravura e preparazione. L’inizio é previsto per le 18.30 ed “é aperta a tutti”, come ha ricordato il presidente Marco Greco che al termine della disputa della Morin non stava più nella pelle, tanto da tuffarsi in mare per raggiungere insieme alla dirigenza quella barca che proprio oggi sarà portata in piazza per essere ammirata e venerata. Per l’occasione, verranno collocati dei cavalletti illuminati che raccoglieranno le fotografie più significative di quel giorno memorabile, con Liberatore, Aloisini, Scantamburlo, Sassi e il piccolo ma grande timoniere Francesco Lavalle, figlio dell’imperatore Paolo, che hanno traguardato in solitario l’arrivo dei 2000 metri. Questa sera verranno applaudite anche le diavolesse che domenica scorsa hanno compiuto l’impresa, battendo il record del 2011: Chiara Lazzoni, Sara Pintus, Tania Marone, Sara Galletti, e la timoniera Suami Eva De Cicco. Non mancherà il sindaco Marco Caluri che al suo esordio al Palio in qualità di capo della macchina comunale, si é visto la sua borgata conquistare due ori in bacheca. E poi la dirigenza, con il capoborgata nonché allenatore Marco Zoccali, con mister Simone D’Anguilli e con il veterano Paolo Lavalle che con 11 Palii vinti ha trasmesso la grinta della vittoria ai suoi equipaggi. Alle 19 arriveranno le autorità, il parroco don Federico Paganinii e l’intera Giunta che consegnerà targhe e riconoscimenti agli atleti e all’intero team dirigenziale. Si potrà poi assisterà alla proiezione di quelle immagini che in pochi minuti, quanto gli effettivi della gara, hanno scritto una pagina indimenticabile nella storia della borgata e di quella cittadina affacciata sul mare spezzino. L’invito alla serata é stato esteso a tutte le borgate marinare, alla Lega canottaggio Uisp, al Comitato delle Borgate e a tutti coloro che vorranno condividere la gioia dei lericini. Alla buona cucina offerta da Nino Brancaleone seguirà la musica fino alle prime luci dell’alba. Laura Provitina

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Gli juniores del Marola centrano un bis per la storia

SONO da record i quattro giovani vogatori del Marola che domenica alla Morin hanno conquistato per il secondo anno consecutivo il Palio junior tra l’entusiasmo di una agguerritissima tifoseria, quest’anno più scalmanata di quelle di Cadimare e Canaletto. I “bis” non sono infatti rarissimi nella storia del Palio juniores, sono infatti sette mentre vi è anche un tris del Cadimare negli anni dal 1995 al 1997, ma solo in questa occasione ed in due “bis”, quelli degli anni 1981 e 1982 per le vittorie del Cadimare e del 1986 e 1987 per le vittorie del Fezzano, lo stesso identico equipaggio, timoniere compreso, si era aggiudicato le vittorie. Tutti e quattro diciassettenni Gianni Carrara, Nicholas Vischio, Antonio Mosconi, Diego Maddaluno, con il piccolo timoniere Alessio Divittorio, dal momento della vittoria non stanno più nella pelle ed il prossimo anno, passati di categoria, sono pronti ad affrontare il palio senior sulla doppia distanza ed è certo che saranno molte le borgate che cercheranno di accaparrarseli. «Quest’anno nel settore junior vedo decisamente il primo posto per i nostri ragazzi campioni in carica –aveva dichiarato appena un mese fa il capo borgata e responsabile del settore voga della Società di Mutuo Soccorso di Marola 1887, Gianni Cargiolli che non sono ancora al top ma lo saranno certamente al Palio». Cargiolli era stato profetico ed anche lui domenica, dopo la gara, era incontenibile nell’entusiasmo come i suoi ragazzi e commentava, dopo aver visto anche la vittoria del Lerici nella gara femminile che bissava il successo dello scorso anno con lo stesso equipaggio: «Questo è l’anno delle conferme». «Abbiamo ottenuto un successo incredibile, la vittoria l’avevamo nel cuore – erano state le prime parole del capovoga Gianni Carrara appena arrivato a terra con la barca vittoriosa- abbiamo capito subito che era una vittoria sicura, per questo risultato ci siamo impegnati tanto in tutta la stagione, ora la nostra gioia è incontenibile e l’entusiasmo alle stelle, ci sentiamo fortissimi e invincibili, è il premio al nostro impegno e alle nostre fatiche». Poi il trionfo con i borgatari in tripudio abbracciati al Palio appena ricevuto dalle mani del sindaco di Portovenere Massimo Nardini. La sera Marola era tutta in piedi ad aspettarli imbandierata a festa anche se la vera festa della vittoria ci sarà sabato prossimo nell’area verde con la “sagra del raviolo”. P.C.

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Il Canaletto vince la sfilata

IL CANALETTO ancora una volta ha vinto la sfilata storica con il ricordo del Canaletto antico e delle sue emergenze industriali è si è aggiudicato il bassorilievo realizzato per l’occasione da Francesco Vaccarone, consegnato alla borgata dal presidente della Fondazione Carispezia Matteo Melley. La scelta è stata fatta da una giuria composta da Eliana Bacchini vice presidente della Fondazione, Donatella Bianchi conduttrice televisiva Rai, Francesco Antola caporedattore La Nazione, Alessandra Zammarchi per Il Secolo XIX e lo stesso Francesco Vaccarone autore del trofeo destinato al vincitore. Al secondo posto il Portovenere con il ricordo del miracolo della Madonna Bianca del 17 agosto, al terzo il Muggiano alla riscoperta del relitto di nave “Equa”. Lo scorso anno la cerimonia della premiazione del Palio del Golfo si era tenuta sulla passeggiata Morin nel corso di uno spettacolo che era stato definito da “Mille e una notte”. Quest’anno siamo tornati nella consueta cornice di piazza Europa ed i vincitori dell’ 87° edizione del Palio del Golfo sono arrivati con un grande seguito di borgatari ma con scenografie più semplici di quelle dello scorso anno quando il Muggiano vincitore era arrivato con un grande traghetto seguito da un centinaio di supporter, tra lanci di bengala e fumogeni in una scenografia hollywoodiana. Per Fabio Scantamburlo e Fausto Sassi, eroi del Muggiano lo scorso anno, duo di punta dell’armo vincitore del Lerici quest’anno con Giuseppe Liberatore (quattro volte campione con il Marola nel 2002, 2003, 2005 e 2006) e Alessandro Aluisini, un successo bissato che accresce il loro già consistente palmares personale avendo già vinto Scantamburlo il palio col Muggiano anche nel 2008, mentre Fausto Sassi ne aveva già vinticinque: nel 1997 con il Fezzano, nel 2001, 2005 e 2006 con il Marola e nel 2011 con il Muggiano. Ancora più bella la gioia di tutti i borgatari di Lerici che da questo 87° Palio del Golfo, ancora più che da quello dello scorso anno, sono rinati al trionfo ed hanno riscoperto e onorato le loro radici marinare. Artefici del successo lericino nella categoria femminile ed al secondo Palio personale: Chiara Lazzoni, Sara Pintus, Tania Marone e Sara Galletti ,con timoniere la piccola Soumi Eva De Cicco. Festa grande anche per il Marola del capo borgata Gianni Cargiolli che con la conquista del 49° Palio Junior raggiunge quota quattro vittorie dopo quelle del 1975, del 2005 e dello scorso anno. I giovani campioni, cresciuti nel vivaio del Crdd e poi dallo scorso anno ripartiti alla volta di casa, sono Gianni Carrara, Nicolas Vischio, Antonio Mosconi e Diego Maddaluno, timonati da Alessio Divittorio. Sul palco delle premiazioni i tre sindaci: di Lerici, La Spezia e Portovenere Marco Caluri, Massimo Federici e Massimo Nardini, il prefetto Giuseppe Forlani, il Capo di Stato maggiore del Dipartimento Michele Cassotta, il direttore di Carispezia Gruppo Carparma Credit Agricole Roberto Ghisellini, il presidente della Lega Canottaggio Uisp Maurizio Viaggi, il Comitato delle borgate al gran completo e rappresentanti della Giuria. A dirigere la premiazione per il secondo anno consecutivo Gianluca Tinfena. Per prima è stata premiata la sfilata delle borgate, successivamente sono stati premiati da Roberto Ghisellini i vincitori del Trofeo Carispezia con Lerici, Cadimare e San Terenzo ai primi tre posti nella categoria femminile, Muggiano, Marola e Canaletto ai primi tre posti in quella junior, Lerici, Marola e Fezzano ai primi tre posti in quella senior. Fiori dalla Uisp per tutte e 36 le vogatrici che hanno partecipato, con maggiore o minore fortuna alla 18° edizione del Palio di categoria. Medaglie d’argento della Uisp per tutti i venticinque timonieri che si sono avvicendati sui 34 armi in gara. Ricordo del Palio al presidente del Cams-Circolo Auto Moto Storiche che ha organizzato la VII edizione in sidecar della riedizione del Circuito motociclistico cittadino 1924-1954. Per concludere le premiazioni degli armi in gara partendo dall’ultimo classificato per arrivare al primo e cominciando dalla categoria femminile. Per tutti cinque medaglie d’argento mentre ai tre primi sono andate cinque medaglie d’oro. La cerimonia, che è stata seguita da migliaia di persone, si è conclusa alle 22,30 con lo spettacolo “Artisti del fuoco”. PIERANGELO CAITI

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Una tesi di laurea sulle regine del remo

C’È anche un talismano, nella vittoria delle ragazze del Lerici. E’ un bracciale in cuoio, che Chiara Lazzoni portava da anni: un portafortuna, legato alla sua bella storia d’amore con Marco Greco. Lo indossava al Palio 2011. All’ultimo allenamento, è scivolato in mare ed è affondato. Ci sono stati momenti di panico, e lacrime. La squadra s’è convinta che il bracciale avrebbe continuato a tifare per il Lerici, dal profondo del mare. E così è stato. La tesi di laurea. Matteo Arfanotti è un preparatore atletico che prende molto sul serio il suo lavoro. Sui metodi di training delle ragazze del Lerici, ha scritto la sua tesi di laurea. La commissione l’ha valutata molto positivamente, e gli ha fatto anche gli elogi. Di certo Matteo non mancherà ora di ragguagliare i suoi professori, sui risultati ottenuti in gara. Il brindisi. Un pensionato lericino, descritto come persona schiva e marinaresca, un po’ burbero e poco incline alle smancerie, s’è fatto trovare in banchina, al rientro degli equipaggi. Ha sventolato alcune banconote, quasi scusandosi per non avere di più. «Sono un pensionato – ha detto – fatevi un brindisi da parte mia». Naturalmente i vogatori hanno provato a restituirgli il piccolo tesoro: ma lui è stato irremovibile. E’ stato un momento di profonda commozione, nella sua semplicità. Alluvionata. Sara Pintus è stata eroica, nel suo impegno. L’alluvione le ha distrutto la casa, appena scelta a Brugnato insieme al fidanzato. Gli amici della Borgata l’hanno aiutata a cercare i due adorati cani, che temevano persi: e a ripulire le macerie. La casa, però, era ed ancora è inagibile. E tuttavia Sara non ha rinunciato. E’ rimasta in squadra, nonostante tutto: e non ha saltato un allenamento. Il Monterossino. Giuseppe Liberatore, monterossino, è stato fra gli alluvionati del borgo delle Cinque Terre. Nonostante tutto, non ha abbandonato la squadra. Quando la strada era inagibile, raggiungeva Levanto, e da lì Lerici. Spalava a colpi di carriola, nel suo negozio invaso dal fango. Poi veniva a vogare a Lerici. Un terminator. Pollice nel mito. Nell’attesa spasmodica del via dei Seniores, Marco Greco si consumava nella tensione, scrutando i volti accartocciati dalla grinta dei vogatori delle altre borgate. Piantato al giro di boa, ha rischiato l’infarto. L’ha salvato il pollice di Fausto Sassi. Nel vederlo in ambasce, il vogatore gli ha fatto un cenno di vittoria. E il presidente del Lerici è sopravvissuto per quegli undici minuti di disfida, culminati nella straordinaria vittoria del Palio 2012. Stessa barca del 1986. Lo scafo che ha trionfato nei Seniores, è quello creato a mano dal maestro d’ascia Ivo Ghiggini: vincitore del Palio 1986. E’ stato rimodellato su progetto dell’ingegnere (anch’esso lericino) Luca Taddei: ma l’armatura è nata dall’abilità del grande Ivo, nella storica baracca della Rocchetta, in cui creava i suoi gozzi capolavoro, con i quali le borgate vincevano su tutte le altre. Da non crederci. La bottiglia. In silenzio, come è costume in paese, una bella signora è scesa con quell’eleganza tutta lericina, ed ha consegnato ai vogatori una eccellente bottiglia, tutta ben incartata a festa. “Meritate un brindisi”, ha detto loro. E poi si è dileguata, per non disturbare. S.C.

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