2014

Cadimare in trionfo: è sua la sfilata 2014

UNA “PASSERELLA” di colori, arricchita da bambini nei panni di brigidini, croccantini, mele caramellate, zucchero filato e nocciole, per “rappresentare” la Fiera di San Giuseppe. Bambini, insieme a adulti, all’interno di barchette rappresentative delle altre borgate. E ancora, marinai, turisti, e carri a forma di forno con ai piedi piccoli “vestiti” da fette di farinata. Ragazze che ballavano e cantavano, mostrando il meglio della nostra città. Proprio questo omaggio a Spezia e a tutte le 13 borgate che offrono un valore aggiunto al nostro Golfo, è valso al Cadimare il primo posto nella classifica della Sfilata, la prima vittoria della compagine bianconera per quanto riguarda la competizione a colpi di ago e filo. Grande entusiasmo, ieri sera, durante la premiazione a Largo Fiorillo, dei 120 figuranti, ma soprattutto delle protagoniste indiscusse, le sarte cadamotte: la responsabile della Sfilata, Lara Perillo, la sorella Eva, Monica Giampietri, Annalisa Pontedera, Luciana Conte e Miria Mori Perillo. Tra le mani esperte che hanno realizzato i carri vincenti, quelle di Fabio, Gianni e Ermanno. A loro gli applausi dei componenti della giuria e anche di chi ieri sera è rincasato con l’amaro in bocca. Al secondo posto della classifica della Sfilata, il Crdd che ha rappresentato il mercato cittadino di piazza Cavour, con i bambini che “regalavano” gli ortaggi ai passanti. Terzo posto invece per il Marola, primo a sfilare venerdì scorso, che con il “Signore degli anelli” ha dato vita a una suggestiva coreografia, che ha stupito e fatto divertire il pubblico al di là delle transenne. Insomma, un grandaffare per la giuria composta dal presidente dell’Istituzione per i servizi culturali Roberto Alinghieri, dal consigliere della Fondazione Carispezia Mario Bruchi, dal direttore di Tele Liguria Sud Paolo Carrozzi, dal giornalista de La Nazione, nostro collega, Corrado Ricci, e dallo “Spezzino vero” Matteo Campodonico. A loro l’arduo compito di decretare il verdetto, che sicuramente non ha soddisfatto chi per mesi si è prodigato in autentici capolavori. La Sfilata, come il Palio, è anche questo: una vera competizione, con vincitori e vinti. E proprio quest’ultimi, da buoni sportivi, saranno i primi a rimboccarsi le maniche per la kermesse del prossimo anno. La serata di ieri sera, a parte i mugugni, è stata comunque spettacolare. A fare gli onori di casa, il Comitato delle Borgate e il sindaco del Comune della Spezia, Massimo Federici, insieme ai colleghi di Lerici e Porto Venere, Marco Caluri e Matteo Cozzani. Poi l’ingresso dei vincitori della gara remiera che domenica ha fatto tremare la Morin. Sulle note di “We are the campion” hanno fatto la loro cavalcata trionfante prima le vogatrici del Crdd (Claudia Calzetta, Elisa Carpena, Serena Capellini, Martina Schiffini e la piccola Martina De Cesare) con tutto il team dirigenziale (il presidente Franco Maria Reisoli Matthieu Ibertis, il capoborgata Francesco Costa e gli allenatori Claudio Ricco e Marco Perfetti). Poi i ragazzi d’oro del Canaletto: Leonardo Richiusa, Andrea Frascadore, Luca Castellani, Claudio Gori, timonati da Alessandro Bonacorsi. Insieme al presidente Paolo Dini, al capoborgata Giovanni Casali, e al tecnico Roberto Vivaldi. Coriandoli bianco-rossi in cielo ed esplosione di gioia alla “chiamata” dell’equipaggio delle Grazie, che dopo 63 anni hanno riportato a casa l’ambito Gonfalone. Daniele Zampieri capovoga, Giacomo Mori, Giuseppe Liberatore, Diego D’Imporzano e al timone il piccolo Stefano Angeloni: questi i campioni del Golfo 2014. A loro, al loro presidente Emanuele Bianchi, al capoborgata Alessandro Bosoni e all’allenatore Luca Cavallini, una marea di applausi per una prestazione in mare straordinaria e indimenticabile. Laura Provitina

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Le Grazie, festa tutta la notte coi fuochi d’artificio del sindaco

UNA festa degna di più di mezzo secolo di attesa. Musica, brindisi e tanti abbracci per festeggiare nella borgata delle Grazie, quella che già qualcuno ha definito la giornata più bella della propria vita. Uno sciame di scooter ha raggiunto domenica pomeriggio passeggiata Morin per sostenere i propri equipaggi e per sperare nel sogno, un sogno che è diventato realtà e alla fine, la stessa folla, ha fatto ritorno a casa, ma portando nel paese qualcosa di più, qualcosa di molto prezioso, l’emozione per una vittoria. I tifosi prima di arrivare alle Grazie, hanno fatto il classico carosello facendo il giro di tutte le borgate e sono stati accolti tra gli applausi specialmente di Cadimare e Marola. E poi tutti a Ria, per aspettare i campioni, l’allenatore, la barca trionfatrice e quel drappo di stoffa che vale la fatica, il sudore e il sacrificio di un anno di lavoro. I vogatori sono arrivati via mare, sbarcando direttamente sulla spiaggia e con loro anche l’attesissimo gonfalone, che tutti hanno voluto stringere e alzare verso il cielo. Una festa improvvisata, ma riuscita splendidamente. «Per scaramanzia non avevamo preparato niente – dichiara il capo borgata Alessandro Busoni -, ma grazie alla collaborazione del Comune di Porto Venere siamo riusciti in poco tempo a organizzare la serata». Dalla rotonda davanti alla chiesa di Nostra Signora delle Grazie, sono stati sparati i fuochi d’artificio donati dal sindaco Matteo Cozzani. La stessa chiesa ha suonato le campane per celebrare questa vittoria e dal campanile è stato appeso un bandierone gigante. Non è mancata ovviamente la musica con il deejay. «È stata una nottata indimenticabile – dichiara ancora Busoni – l’intero paese si è riversato in piazza e nei giardini, e si è stretto attorno alla barca, che è rimasta sul carrello fino a notte fonda. Ho sudato sette camicie quest’anno, ma la soddisfazione è impagabile. Riuscire a portare un palio senior alle Grazie era un qualcosa che fino all’anno scorso sembrava impossibile, anche se ci abbiamo sempre creduto. Il problema è che di entrate ce ne sono poche, le uniche provengono dalla sagra, quindi diventava difficile potersi permettere di avvicinare vogatori di un certo calibro. Invece loro sono stati più che onesti e ora ci godiamo questo successo». La maggior parte dei tifosi non aveva mai festeggiato per una vittoria senior, in quanto probabilmente molti di loro, nel 1951,dovevano ancora nascere. Una festa che ha coinvolto tutte le generazioni di graziotti, dal centenario Mario Garzia, 103 anni e vincitore dei due palii del ‘32 e ‘33, al piccolo futuro figlio del terzo remo Giuseppe Liberatore, che nella pancia di mamma Tania, ha senz’altro percepito le emozioni di quella giornata. «Per Mario Garzia è come aver rivinto un’altra volta – spiega un tifoso – siamo andati a festeggiare anche sotto la sua finestra, ed è uscito a salutarci». Ma alle Grazie si è intravisto anche un po’ di arancione. I vogatori del Marola, insieme all’allenatore Sergio Silvi e a qualche tifoso, hanno fatto visita ai nuovi campioni del golfo, per congratularsi con loro. Selene RICCO

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Il Palio alle Grazie dopo più di 60 anni

IL GOLFO si colora di rosso-bianco dopo 63 anni. Il Le Grazie, che non vinceva dal lontano 1951, conquista l’89esimo Palio del Golfo facendo impazzire di gioia un paese intero che aspettava questo momento da generazioni. In un’edizione storica dove vengono battuti tutti e tre i record del Palio nelle rispettive categorie. I graziotti lo polverizzano con il tempo di 10’53”88 rispetto al precedente record di 11’04”15 del Cadimare del 2010, sotto quel tempo anche i secondi classificati del Marola che si fermano a 10’57”60. Questo risultato è il frutto della programmazione e del lavoro della società che, sotto la gestione del presidente Emanuele Bianchi e del capoborgata Alessandro Busoni, ha rilanciato la borgata graziotta affidandosi alla competenza dell’allenatore ed ex olimpionico Luca Cavallini. Il quale ha plasmato un equipaggio molto forte che ha dominato la stagione, vincendo nove gare su undici compreso il Palio e ovviamente il trofeo “Carispezia”. Per Luca Cavallini è il quarto palio vinto, il primo come allenatore dei seniores maschili, gli altri li aveva conquistati come tecnico degli juniores maschili del Fossamastra, nel 2010 e fino a ieri detentori del record di tale categoria del Palio, e due come vogatore nel Fossamastra e nel Cadimare rispettivamente nel 1995 e nel 1999. L’equipaggio vincente è così composto: Daniele Zampieri (già vincitore nel 2009 col Canaletto), Giacomo Mori (al primo successo nei seniores), Giuseppe Liberatore (già vincitore nel 2002-03-05-06 col Marola e nel 2012 col Lerici), Diego D’Imporzano (al primo successo nei seniores), timoniere Stefano Angeloni (al primo successo). Ovviamente grande gioia e festeggiamenti per tutto il popolo delle Grazie giunto in massa alla “Morin”, e in questo giorno di festa il pensiero va ad un grande sportivo graziotto Massimiliano Fiondella (indimenticato ex calciatore professionista, lo ricordiamo in serie A con la Fiorentina), tragicamente scomparso qualche anno fa: a lui crediamo debba essere dedicato il successo. Tornando alla gara, era molto attesa e si percepiva anche una certa tensione, dovuta anche alle polemiche scaturite durante la stagione, in quanto cinque borgate contestavano la tecnica di voga addotta dall’equipaggio allenato da Luca Cavallini. La gara è stata molto bella ed entusiasmante con il Le Grazie che parte fortissimo e ai 500 metri vira per primo davanti ai detentori del Marola e al Fezzano. Ai 1000 e ai 1500 sempre i graziotti primi sui marolini e sui fezzanoti. All’arrivo apoteosi rosso-bianca con i campioni uscenti arancioni che sono gli ultimi ad arrendersi, con i verdi che giungono terzi. Per i marolini vi è il rammarico di aver avuto una stagione travagliata con vari problemi di salute che hanno colpito alcuni vogatori. Ottima l’organizzazione del Comune della Spezia e del comitato delle borgate sotto l’egida della Lega Canottaggio Uisp. Speaker sempre l’ottimo Gian Luca Tinfena. Passeggiata Morin ancora una volta gremita di pubblico e gara ripresa, anche quest’anno, dal Tg3 Liguria oltre che dall’emittente spezzina Tele Liguria Sud. Ecco l’ordine d’arrivo: 1) Le Grazie (Daniele Zampieri, Giacomo Mori, Giuseppe Liberatore, Diego D’Imporzano, timoniere Stefano Angeloni) 10’53”88 (nuovo record), 2) Marola (Gianni Carrara, Nicholas Vischio, Nunzio Ianò, Diego Maddaluno, timoniere Alessandro Campoli) 10’57”60, 3) Fezzano (Andrea Migliorini, Patrizio Pierleoni, Pietro Campigli, Mattia Danubio, timoniere Emanuele Smecca) 11’04”38, 4) Canaletto 11’06”06, 5) Fossamastra 11’12”47, 6) Porto Venere 11’12”78, 7) Muggiano 11’15”68, 8) Crdd 11’16”17, 9) Venere Azzurra 11’16”58, 10) San Terenzo 11’29”94, 11) Lerici 11’34”69, 12) Cadimare 11’39”13, Tellaro ritirato. Paolo Gaeta

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Le Grazie, scusate il ritardo

«ELEMENTARE Watson». I libri gialli non sono più quelli di una volta e l’”assassino” dell’89° Palio del Golfo si è scoperto fin dalla prima gara stagionale. Quella di ieri, l’ultima pagina, non ha riservato sorpresa alcuna. Colori bianco-rosso e faccia da spietato killer , a “uccidere” gli altri dodici rivali è stato l’armo delle Grazie e l’ha fatto con un tempo monstre, 10’ 53” 89, roba da far ricordare il Cadimare del 1955 (10’40”) il cui exploit non venne però omologato dato che il campo di gara venne riconosciuto più corto dei canonici duemilametri. Record delle Grazie (Daniele Zampieri, Giacomo Mori, Giuseppe Liberatore, Diego D’imporzano, timoniere Stefano Angeloni) e tempo pazzesco, sotto gli undici minuti, anche il Marola, secondo classificato con 10’ 57” 60, senza contare che anche il Fezzano, terzo, e il Canaletto, quarto, hanno chiuso, rispettivamente a 11’ 04” 38 e a 11’ 06 “06, roba che, fino a qualche anno, il Palio lo avrebbero vinto in carrozza. Insomma, più motoscafi che barche a remima questa è l’evoluzione dei tempi. Per il resto, c’è ben poco da spiegare. Quello delle Grazie, allenato da Luca Cavallini – ex olimpionico di canottaggio a sedile mobile e vincitore di tre Pali (nel 1989 col Venere Azzurra, nel 1993 col Fossamastra e nel 1999 col Cadimare) – era e resta l’equipaggio più forte in assoluto , come dimostrato dalla fine di maggio a ieri. Hanno voglia di dire, alcuni degli avversari, che la loro barca non è regolare e che i ragazzi di Cavallini “scarrellano”. Alla Morin, Liberatore, che di vittorie al Palio ne ha messe già insieme una mezza dozzina o forse più, e company hanno fatto ciò che hanno voluto, impeccabili fin dalla partenza, in testa dall’inizio alla fine. Tanto che un tifoso graziotto assiepato ai lati della tribuna d’onore si è rivolto sbeffeggiante ai tifosi avversari sentenziando spavaldamente: «I nostri vogano con la sigaretta in bocca ». Un’immagine ironicamente onnicomprensiva del trionfo dell’equipaggio e della borgata di Ria (il nome storico delle Grazie) che non stringevano tra le mani il gonfalone di San Venerio dal 1951, roba da preistoria. L’apoteosi è stata annunciata ma, non per questo, meno nobile e appassionante. L’armo biancorosso ha guadagnato la testa del gruppo fin dalle prime palate: primo al giro di boa dei 500 metri davanti a Marola, Fezzano e Canaletto; primo ai mille, sempre con gli stessi avversari sulla scia e trionfatore ai duemila coi tifosi graziotti che si erano già tuffati in mare per festeggiare quando mancavano ancora duecento metri al traguardo. In definitiva, l’ordine d’arrivo è stato il seguente: Le Grazie 10’ 53” 89; Marola10’57”60; Fezzano 11’04” 38; Canaletto 11’06”06; Fossamastra 11’12”47; Porto Venere 11’12”78; Muggiano 11’15”68; Crdd 11’16”17; Venere Azzurra11’ 16”58; San Terenzo 11’29”94; Lerici 11’34”69; Cadimare 11’39”13; ritirato Tellaro. Un Palio numero 89 che, dal punto di vista dei pronostici, li ha rispettati tutti. Il Crdd ha vinto nella categoria femminile; il Canaletto, con l’altro record di 5’ e 24”, negli Juniores. Insomma, nessun colpo di scena, men che meno un finale thrilling come in tanti, più o meno nascostamente, si auguravano. Gli “assassini” sono stati i maggiordomi, come dal più consunto copione. Una noia per gli osservatori neutrali; una gioia indescrivibile per chi ha vinto. AMERIGO LUALDI

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Dalle donne ai fuochi: otto ore di emozioni

ARCHIVIATA la sfilata, sopportato il lungo e estenuante pomeriggio della pesa che ha messo a dura prova la giuria della lega Canottaggio Uisp e in maniera speciale gli stazzatori, siamo arrivati al “momento della verità” che viene dopo tre mesi di prepalio e dieci mesi di preparazione degli equipaggi, anche se alcuni sono stati più volte rimaneggiati (come quello del Cadimare) o come Canaletto e Marola che hanno dovuto affrontare malanni anche seri di alcuni dei loro atleti. Dopo la riunione dei capi borgata e del consiglio di regata in programma in Comune oggi alle 15, alle 16,45 vi sarà la benedizione delle imbarcazioni sulla passeggiata a mare nello specchio d’acqua della Morin e alle 17 prenderà il via la gara femminile. Favorito il Crdd, vincitore di tutte le prepalio e già campione provinciale Uisp di voga a sedile fisso 2014 che allinea una pluricampionessa come Claudia Calzetta; sul podio dovrebbero salire Canaletto e Fossamastra, ma anche Fezzano e Lerici stanno avendo un buon ritorno. Alle 18 la disputa del Palio junior: favorito Canaletto vincitore di sette gare sulle 9 disputate e campione provinciale 2014 di categoria. Ma si dovrà guardare da Porto Venere e Marola e anche Cadimare, Fezzano e Muggiano puntano a salire sul podio. Alle 19 ci sarà il defilamento dei 13 armi senior lungo molo Italia e passeggiata Morin, alle 19,15 commemorazione dei caduti in mare con deposizione in acqua di una corona di alloro e un minuto di raccoglimento mentre il trombettiere della Marina Militare suonerà il sempre commovente “Silenzio fuori ordinanza”, alle 19,25 solenne apertura della disfida remiera con la lettura dell’atto del Palio e alle 19,30 partenza dell’89a edizione del Palio del Golfo. Mancherà come lo scorso anno il lancio dall’elicottero dei cinque paracadutisti della squadra di paracadutismo sportivo di Comsubin che impreziosivano lo spettacolo, un gruppo di uomini sempre più ristretto e sempre più impiegato nei teatri operativi internazionali. Per la conquista del Palio è favorito Le Grazie, vincitore di sette delle nove prepalio disputate e campione provinciale Uisp di categoria, ma Fezzano è a poca distanza e ce la metterà tutta per portare via la vittoria già scritta ai “cugini”. Del resto anche Canaletto, Porto Venere, Fossamastra e Marola daranno battaglie. Ci si aspetta così uno dei Palio più combattuti degli ultimi anni, sempre che non esca fuori un outsider, come lo scorso anno il Marola, che vinse a sorpresa forte dei tempi cronometrati in borgata durante gli ultimi allenamenti. Se il tempo non rovinerà la festa (è previsto qualche piovasco dalle 17 alle 19 ma di modesta intensità) ci si attende il pubblico delle grandi occasioni con 20-25mila spettatori che si accalcheranno tra Morin e molo Italia. Alle 22,30, a concludere la festa secondo la tradizione, lo spettacolo pirotecnico, oltre mezz’ora di fuochi di eccezionale intensità con coreografie sempre nuove, accostamenti di colori, alternanza di luci e traiettorie, fischi ed esplosioni, testimonianza di alta arte nel settore, che richiamano spettatori anche dalle altre regioni. Lunedì alle 21 in piazzale delle crociere le premiazioni che lasceranno per ultima quella segreta, della sfilata, premiata dal 1981, spesso contestata e appannaggio lo scorso anno del Porto Venere dopo una serie di otto vittorie dal 2002 per il Canaletto che solo negli ultimi sei anni lasciava tre volte il primato al Porto Venere. A stabilire il vincitore una giuria di cinque membri presieduta da Roberto Alinghieri, presidente dell’Istituzione per i servizi culturali del Comune della Spezia che all’ultimo momento ha sostituito Francesco Simonetti, presidente del Palio di Taranto, gemellato con quello spezzino, e che ha dato forfait. Pierangelo CAITI

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O’bela Spèsa, che festa in città

UNA sfilata eccezionale quella che poco dopo le 21 ha lasciato ieri piazza Brin per incamminarsi verso il traguardo di largo Fiorillo ricca di oltre 1.700 figuranti, otto bande musicali (della Marina Militare, Puccini di Migliarina, Cittadina della Spezia, di Vezzano Ligure, Santo Stefano Magra, Riomaggiore, Filarmonica Santa Cecilia di Casola Lunigiana e Filarmonica Albianese), un lunghissimo corteo aperto dalla Banda del Comando marittimo Nord, dai gonfaloni dei tre Comuni del Golfo: La Spezia, Porto Venere e Lerici, dalla bandiera del Comitato delle Borgate e dai giudici della lega Canottaggio Uisp. E poi subito la fantasmagoria delle borgate iniziando con le coreografie della rivisitazione del “Signore degli anelli” con i quattro vogatori della “Contea de Maoa” trasformati in hobbit alla ricerca del mitico anello che in questo caso è il Palio del Golfo, messe in campo dal Marola, partito primo come vincitore della passata edizione del Palio del Golfo. Tra le particolarità di questa sfilata il ritorno di tante belle ragazze in bikini che nelle precedenti edizioni si erano un poco perdute, tra queste le splendide hawaiane messe in campo dal Fezzano che ha deciso di riscoprire un tema particolarmente accattivante, un viaggio immaginario nelle isole Hawaii nostrane, tra uno sciame di belle indigene. Tellaro ha voluto onorare il suo terzo posto nella sfilata che non conquistava da decenni rievocando il soggiorno di David Herbert Lawrence nel suo borgo e facendo sfilare un barcone a ricordo di quello con cui i pescatori di Tellaro trasportarono il pianoforte a coda di Frida, la moglie di Lawrence. Una bellissima riproduzione di uno dei mitici motoscafi Riva, la storica boutique “Chantal” ed il bar “Lamia” e le miss del tempo, hanno rievocato gli anni ruggenti di Porto Venere,quando,come hanno ricordato, i Riva ormeggiati alla caletta raggiungevano la sessantina. Del Muggiano la rievocazione della “Grotta dei colombi” e delle statue stele, la prima delle quali ritrovata nel Golfo nel 1888, lo scoppio di Falconara (con gli abitanti in fuga in camicia da notte) e le mitiche terme “Centum Clavi”che erano di proprietà dell’ordine dei Templari. Del Crdd il grande carro che rappresenta l’antico mercato coperto di piazza Cavour anni Trenta con le sue tettoie Liberty in ghisa, i tanti carretti a mano traboccanti di frutta e verdura portate dai contadini della periferia in un inno alle trasformazioni della piazza. Tema del Canaletto le “ferie” con la rappresentazione dei più bei luoghi di vacanza del mondo, dalle città d’arte italiane come Firenze, a Parigi (la torre Eiffel) e New York (la statua della Libertà), oltre ai soggiorni marini e montani nostrani. Decisamente eccezionale la riproduzione del sottomarino Nautilus del Capitano Memo e degli scafandri subacquei dei suoi uomini che devono difendersi, nel compito immane della conquista del Palio, dagli attacchi dei selvaggi delle altre borgate. Cinquanta candeline per festeggiare i 50anni della borgata messe in campo dal Lerici con il grande carro del diavolo simbolo della borgata che sovrasta la grande festa della ricorrenza. Con oltre 220 figuranti e due grandi carri Cadimare ha voluto rappresentare la fierezza di essere spezzini prima che cadamoti e così ha celebrato il giuramento dei Marinai, gli approcci amorosi delle coppiette sulla Litoranea e la passione per “Fugassa e fainà”. Quattro grandi carri e 200 persone per Le Grazie con la barca “Nella” vincitrice del Palio del 1932. Una bella raffigurazione di un Frankestein animato rievoca per San Terenzo la presenza nel borgo di Mary Shelley, mentre ha chiuso la sfilata la Venere Azzurra con una bella rievocazione della storia del Castello di San Terenzo la cui torre risale al 1200, che venne completato dai pescatori del paese nel 1588 come testimoniato in un antico documento. Pierangelo CAITI

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C’è la Sfilata, migliaia in strada

IL GRANDE giorno è arrivato. Quello dove tutte le fatiche accumulate in mesi e mesi di lavoro, con aghi, fili e pittura alla mano, svaniscono davanti all’entusiasmo di portare in scena quei costumi elaborati con cura e quei carri che simboleggiano ogni singola borgata. La sfilata si presenta questa sera alla città nella sua completezza, dopo le diverse anticipazioni che vi abbiamo mostrato nel “viaggio” intrapreso da “La Nazione” tra il popolo del Palio, in queste ultime settimane. Borgate protagoniste indiscusse di una serata, magica, che farà esplodere Spezia in un tripudio di colori. Significative le rappresentazioni, alcune storiche, altre fantascientifiche, altre ancora all’insegna delle tradizioni della gente di mare. IL “SERPENTONE” dei figuranti, se ne prevedono oltre 1.500, partirà alle 21 da piazza Brin per poi percorrere corso Cavour, via Chiodo, una rinnovata piazza Verdi, via 20 settembre e corso Italia, per poi arrivare a Largo Fiorillo, nel piazzale della Capitaneria di porto, che lunedì sempre alle 21 ospiterà la premiazione sia del Palio del Golfo che della sfilata. L’intera serata sarà trasmessa in diretta da Tele Liguria Sud. E il divertimento sarà assicurato. Così come domani sera, prima con la maxi tavolata che verrà allestita in corso Cavour per la tradizionale cena delle borgate, “aperta” dalle 20.30, poi con la Notte Blu dell’89esimo Palio del Golfo, che quest’anno vedrà la prima edizione della rassegna d’arte in strada dedicata all’improvvisazione dal titolo “Improstreet”. LE STRADE e le piazze spezzine ospiteranno le più svariate esibizioni dal free jazz, passando per il teatro di strada, le arti circensi, il live painting e l’hip-hop, creando uno spettacolo fondato sull’interazione tra gli stili e i colori più svariati. Uno spettacolo all’aperto, patrocinato dal Comune della Spezia in collaborazione con l’Istituzione per i Servizi Culturali e il Palio del Golfo, reso possibile anche grazie al supporto di esercizi commerciali e associazioni del centro storico, e non solo. Saranno proprio gli artisti di “Improstreet” ad aprire questa sera la sfilata delle borgate con esibizioni itineranti lungo la passeggiata Morin e il Porto Mirabello. Giocolieri, acrobati e musicisti precederanno i carri e offriranno poi un intrattenimento davanti alla Capitaneria di Porto in attesa della fine della sfilata. Appuntamento, dunque, immancabile di questa estate spezzina, che dopo giorni di pioggia regalerà a tutti qualche ora di divertimento allo stato puro. Impossibile non partecipare. Laura PROVITINA

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«LE GRAZIE, BARCA REGOLARE» AL FEZZANO 300 EURO DI MULTA

COME dicono a Napoli, «cornuto e mazziato». Non solo il Fezzano ha perso il ricorso presentato alla Lega canottaggio Uisp per contestare la regolarità della barca delle Grazie,ma si è anche beccato 300 euro di sanzione per avere richiesto un controllo rivelatosi inutile. Ieri – come anticipato dal Secolo XIX – la Lega canottaggio ha ufficializzato la pronuncia della commissione tecnica appositamente costituita per venire a capo della questione. I commissari, alla presenza del giudice arbitro in qualità di osservatore, hanno valutato in regola lo scafo delle Grazie. In particolare, il bordo non presenta alcuna conformazione ad “ala di gabbiano”, ovvero non ha forme concave, convesse o concave-convesse ma segue la naturale forma dello scafo,con andamento regolare e continuo lungo lo spigolo esterno. Il lato esterno del bordo ha inizio al dritto di prua e, con andatura regolare ed uniforme, chiude sul dritto di poppa,questo per ogni lato dell’imbarcazione. La superficie superiore del bordo della imbarcazione risulta continua, non presenta “piani ad ala di gabbiano”, “falchette“ o altri riporti, la linea è uniforme, avviata, senza protuberanze o incavature”. Inoltre, lo scafo graziotto “non presenta alcun bottazzo da verificare poiché la presenza del rinforzo di legno che eventualmente riveste la murata di uno scafo non è più da tempo in uso nelle recenti costruzioni di imbarcazioni da Palio ed è tipica di imbarcazioni la cui costruzione è precedente il periodo del 1980”. Infine “la dimensione del sostegno della scalmiera del 4° remo è risultato perfettamente conforme, cioè lo scalmo è fissato al bordo tramite piastre metalliche inamovibili. La piastra del 4° remo è dotata di supporto in legno di eguale forma e dimensione della stessa piastra e detto supporto non ha larghezza superiore alla dimensione del bordo, ovvero risulta entro le norme consentite”.

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Il Carnevale delle tredici borgate approda in città tra estro e folklore

C’È CHI ha allestito sul carro una grande Torre Eiffel, chi porterà in strada le statue stele, chi proporrà una nuova versione del Signore degli Anelli, chi festeggerà i 50 anni della borgata, chi racconterà gli anni d’oro del suo paese, chi omaggerà la città, chi raffigurerà una sorta di viaggio virtuale alle Hawaii, chi racconterà l’amore tra il poeta Lawrence e la sua Frida, chi farà un tuffo nella Dolce Vita, chi costruirà un castello, chi un sottomarino, chi invece tra canti e danze popolari ricorderà il mercato di piazza Cavour dall’800 e chi farà “rinascere“ Frankenstein. Sarà sicuramente una sfilata spettacolare, quella che domani sera attraverserà la città a partire dalle 21. La partenza è prevista alle 21 da piazza Brin, e quelle 13 borgate che compongono il nostro Golfo sapranno certo incantare il pubblico, che come sempre si riverserà sulla strada per “gustarsi” quel serpentone di figuranti. Che quest’anno si prevede davvero corposo, con oltre 1.500 borgatari che vestiti con costumi folcloristici animeranno la città. La preparazione e la realizzazione della kermesse di domani sera sono sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, che alla manifestazione ha destinato 50mila euro, confermando la volontà di essere vicina alla comunità territoriali dell’intero Golfo. «La sfilata — ha detto il presidente Matteo Melley, ieri durante la presentazione della serata nella sede di via Chiodo — rappresenta uno dei tanti modi per unire idealmente il nostro Golfo». Anche se lo spirito competitivo è davvero forte per aggiudicarsi l’ambito riconoscimento e l’originale trofeo che viene realizzato da tre anni con la collaborazione dell’artista spezzino Francesco Vaccarone. Si tratta di un bassorilievo circolare in marmo di Carrara, realizzato nel laboratorio Corsalini di Carrara, appoggiato su una base di marmo “portoro” caratteristico della zona di Porto Venere, raffigurante quattro vogatori e un timoniere a poppa. Quest’anno la giuria che dovrà esprimere il proprio parere sulle coreografie e sulle creazioni di ciascuna borgata sarà composta dal presidente del Palio di Taranto, Francesco Simonetti, dal consigliere di amministrazione della Fondazione Carispezia, Mario Bruchi, dal direttore di Tele Liguria Sud, Paolo Carrozzi, dal giornalista de La Nazione, nostro collega, Corrado Ricci, e da uno degli amministratori della pagina Facebook “Spezzino vero”, Matteo Campodonico. «Cerchiamo di svecchiare — ha ironizzato Melley —, coinvolgendo un gruppo più ampio di giovani. Presente alla presentazione anche l’assessore comunale Jacopo Tartarini, che ha evidenziato come «il Palio è un “oggetto” che ha costi significativi, a partire dalla sfilata sempre più imponente. Ma anche il sindaco del Comune di Lerici, Marco Caluri, il vicesindaco del Comune di Porto Venere, Paola Barsotti, il presidente del comitato delle borgate, Massimo Gianello, e naturalmente i veri protagonisti: i borgatari. La sfilata partirà da piazza Brin, per proseguire lungo corso Cavour, via Domenico Chiodo, piazza Verdi, via 20 Settembre, viale Italia, e per terminare a Largo Fiorillo, dove si svolgerà la riconsegna dei gonfaloni ai sindaci del Golfo, e dove lunedì sera si terrà la premiazione, sempre alle 21. Fondazione e Comitato delle Borgate hanno realizzato dei braccialetti di silicone che saranno indossati dalla gente delle borgate, ricordo dell’evento, insieme a dei palloncini che saranno distribuiti ai bambini prima della sfilata. Sulla pagina Facebook della Fondazione è possibile partecipare al gioco ‘Scopri se sei un vero esperto della sfilata del Palio del Golfo’, un modo per condividere e diffondere la cultura, le tradizioni e la passione per l’evento attraverso i social network. Laura PROVITINA

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Le Grazie, barca regolare “assoluzione” in vista

LA BARCA delle Grazie è a posto e domenica potrà correre l’89° Palio del golfo del quale è la grande favorita. Oggi la Lega canottaggio Uisp renderà pubblica la decisione riguardo alla richiesta presentata dal Fezzano – dopo la prepalio delle Grazie del 20 luglio scorso – di procedere alla verifica dello scafo biancorosso in quanto, a detta dei fezzanesi, irregolare. In particolare, sono state contestate la misura del bottazzo (rinforzo del fasciame); la forma del bordo che non deve essere ad “ali di gabbiano” (concavo o convessa) bensì piatto; la misura del sostegno della scalmiera del quarto remo. Già a metà luglio, Fezzano inviò una lettera alla Lega canottaggio , firmata dal capo borgata, Edoardo Bardi, denunciando “anomalie” dello scafo graziotto, ma soltanto in occasione della prepalio di domenica 20 ne ha chiesto formalmente la verifica. «Da un’analisi visiva dell’imbarcazione senior della borgata delle Grazie è evidente una costruzione del bordo “anomala”, sicuramente non parallela al piano di costruzione della bara, come citato dal regolamento di costruzione delle barche tipo Palio del Golfo – diceva la lettera – Facciamo altresì presente che le tavolette di supporto alle scalmiere devono contenere, nell’ingombro, le scalmiere stesse mentre, sempre sulla barca delle Grazie, vanno ben oltre le misure (stimate a vista circa 50-60 centimetri). Inoltre, essendo a conoscenza che la barca delle Grazie ha subìto lavori prima dell’inizio delle gare pre Palio, chiediamo che la stessa venga sottoposta a stazzatura,come da regolamento». Per venire a capo della questione, la Lega canottaggio ha istituito una “Commissione tecnica di stazza”, composta da due stazzatori, entrambi ingegneri navali, un responsabile della Lega stesa, un giudice e un segretario. Nei giorni scorsi sono state controllate le misure dei componenti contestati e l’esame dei commissari è stato completato ieri. La “sentenza” verrà resa nota oggi dalla Lega canottaggio Uisp presieduta da Maurizio Viaggi ma viene data pressoché per certa la“promozione” della barca graziotta. Intanto, dopo la prepalio di Muggiano di domenica scorsa, il giudice unico della Lega ha emesso provvedimenti disciplinari, per comportamento scorretto durante la gara, a carico di Porto Venere (ammenda di 50 euro), Lerici (stesso importo); del capoborgata di Fezzano, Edoardo Bardi (una giornata di squalifica); della società Fezzano (150 euro); del capo borgata del Muggiano, Massimo Tortorelli (una giornata di squalifica; del tesserato del Muggiano, Nicola Carnieri (ammonizione); della società Muggiano (250 euro).

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