2015

Trionfano le “tiranne” di Fossamastra

ERA il 1995 e il Fossamastra vinceva la prima gara femminile della storia. La borgata ha dovuto attendere vent’anni, ma adesso l’ambito gonfalone fa ritorno a casa. Sono loro, Virginia Cattoi, Federica Marano, Elisa Saglione ed Erika Albani le regine di questo Palio. Guidate dall’ormai esperto timoniere Noah Gobbetti, hanno tagliato il traguardo davanti a tutte le avversarie, con il tempodi5minuti57secondi e 29 centesimi. Assaporando finalmente quella gioia che fino all’altro ieri avevano soltanto immaginato e sperato di poter provare. Un successo meritato, conquistato dopo un anno di allenamenti e sacrifici. Non poteva andare diversamente. Quando vinci tutte le gare, sei il più forte. «Una stagione fantastica che si è conclusa con la vittoria nella gara più importante – dice Federica Marano, il secondo remo – siamo rimaste sempre concentrate sull’obiettivo e lo abbiamo raggiunto con determinazione. Sono state anche tutte le critiche ricevute durante l’anno che ci hanno spinto a dare ancora di più». Per Federica Marano si tratta del secondo trionfo alla Morin, mentre la capovoga Virginia Cattoi attendeva questo momento da sempre. «Aspettavo questo giorno da dieci anni – dice commossa – dopo tanti sacrifici finalmente un’emozione che non saprei nemmeno descrivere». Quarta vittoria per la pluridecorata Elisa Saglione, che oggi ha battuto proprio quella barca sulla quale aveva ottenuto i precedenti successi. «Ad aver fatto la differenza, oltre all’impegno, è stato il nostro allenatore Paolo Da Pozzo», dice. Federica,Virginia ed Elisa, ci avevano provato anche lo scorso anno, ma è stato forse il ritorno di Erika Albani a permettere il salto di qualità. Ed è proprio Erika, la pruista, a parlare del futuro. «Di nuovo insieme? Intanto ci godiamo questo momento poi ci penseremo». Le quattro campionesse non hanno realizzato solo il loro sogno, ma trasformato in realtà anche quello della capo borgata Susanna Oddi, che non riesce a trattenere le lacrime. «Grazie alle ragazze, grazie all’allenatore, grazie a tutti. Questa per me è la giornata più bella, dopo vent’anni che non vincevamo». Commosso anche il piccolo Noah Gobbetti, che non si è limitato a indirizzare l’armo verso il traguardo, ma ha sostenuto il suo equipaggio per tutti i mille metri. «Sono con loro da tre anni, sono la mia famiglia». Una stagione memorabile, undici vittorie su undici gare disputate. Successi arrivati quasi sempre a mani basse. Ma il trionfo alla Morin è stato tutto tranne che scontato. Il Crdd non ha reso vita facile alle nuove campionesse, anticipando lo sprint finale e tentando invano il sorpasso. Chiude al secondo posto l’equipaggio di Claudia Calzetta, tra gli applausi di tutti i presenti. Non ha potuto nulla nemmeno il Cadimare, tra i favoriti della vigilia. Nonostante una partenza arrembante, le bianconere si devono accontentare dell’ultimo posto sul podio. Più distante il Fezzano, che, contro ogni pronostico, strappa la miglior posizione ottenuta nel corso della stagione. Canaletto e Lerici riescono a superare un deluso Muggiano, i cui obiettivi erano più ambiziosi. Riesce l’impresa alle giovanissime delle Grazie, che al loro debutto alla Morin superano uno sfortunato Marola, che ha avuto delle difficoltà al momento della virata. Sembrava non riuscissero a portare a termine la gara, ma l’orgoglio ha consentito loro di arrivare in fondo. Ecco i tempi: 1) Fossamastra 5’57’’29 2) Crdd 5’59’’43 3) Cadimare 6’01’’97 4) Fezzano 6’09’’64 5) Canaletto 6’10’’01 6) Lerici 6’10’’41 7) Muggiano 6’11’’59 8) Le Grazie 6’33’’29 9) Marola 6’35’’41. SELENE RICCO

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Baby biancocelesti super, la prima volta non si scorda mai

«DOPO il traguardo, i venti secondi più belli della mia vita». Sono le parole emozionate del capovoga Matteo Boscarato che con i suoi compagni Gianluca Passano, Tommaso Nicolini e Daniele Matteucci e la timoniera Ilaria Valenti, ha permesso che per il Fossamastra i motivi per festeggiare non si esaurissero con la vittoria dell’armo femminile. Tra le tre, di sicuro la disfida più spettacolare. Un arrivo da tenere tutti con il fiato sospeso. Che la gara sarebbe stata equilibrata era l’unica previsione che si potesse fare. Tutti si immaginavano un arrivo al fotofinish e il Fossamastra ha dimostrato di avere più fame degli altri, battendo sul tempo i diretti avversari. Ci sono voluti 5 minuti 39 secondi e 11centesimi. È questo il tempo sul quale il cronometro si è fermato. Ben lontano dal record, ma quanto è bastato per raggiungere l’agognato obiettivo. «Ho scoperto di aver vinto solo quando ho visto esultare i miei compagni – dice Passano -. Ho dato il cento per cento senza mai guardarmi intorno». È per tutti la prima vittoria, motivo per cui non scorderanno tanto in fretta questo giorno. «Dedico questo traguardo ai miei due allenatori e mezzo, Federico Arrigoni, Alessandro Arduini e mio papà – dice il pruista Matteucci – Tutti hanno contribuito a questa vittoria. Mio padre non ha mai perso occasione per seguirci e quando poteva ci stava dietro con il suo gommone. Ce l’abbiamo fatta – conclude -eora ce lo portiamo a casa». Ma le dediche non finiscono qui. Le parole più emozionate, ancora una volta, arrivano dalla capo borgata Susanna Oddi, che tra le lacrime non dimentica nessuno. «Questa vittoria è per Willy, il nostro ex presidente. È per Antonio, un nostro giovane tifoso scomparso circa un anno fa. È per mia mamma, che era la migliore sostenitrice della borgata. Ringrazio tutti, non smetterò mai di farlo», conclude con la voce rotta dalla commozione, prima di sciogliere l’emozione in lacrime. Più lucido Tommaso Nicolini, il terzo remo. «È stata una grande vittoria – dice – non siamo partiti molto bene. Al giro di boa eravamo tutti insieme e poi ce l’abbiamo fatta». Delusione per il Marola, l’equipaggio che aveva vinto di più durante la stagione. È solo un terzo posto quello ottenuto dal Canaletto che riesce comunque a precedere i quotati Porto Venere e Cadimare. Il San Terenzo, nonostante il cambio a bordo dell’ultimo minuto, a causa della febbre che ha colpito Davide Maccari alla vigilia, ha fatto la gara che doveva fare, arrivando sesto. A seguire il Muggiano, che porta a termine la prova migliore dell’anno precedendo il Crdd, un deluso Fezzano, Le Grazie, Lerici e Tellaro. Fossamastra 5’39’’11, Marola 5’40’’99, Canaletto 5’42’’42, PortoVenere 5’42’’83, Cadimare5’44’’80, SanTerenzo 5’48’’10, Muggiano 5’50’’43, Crdd 5’50’’80, Fezzano 5’53’’33, Le Grazie 5’53’’87, Lerici 5’54’’69, Tellaro 6’ 04’’08.

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Il Palio è solo un lampo verde. Fezzano vince dominando

IL PALIO del Golfo numero novanta? Di certo il fatidico numero non ha fatto paura al Fezzano che, come volevasi dimostrare, ha vinto in carrozza dopo aver dominato l’intera stagione, iniziata a maggio con le pre palio. La gara clou della prima domenica d’agosto è durata praticamente 500 metri, fino al primo giro di boa, poi la corazzata verde timonata da Emanuele Smecca ha fatto girare al massimo i pistoni e le bielle di Daniele Zampieri, Giacomo Mori, Giuseppe Liberatore, Diego D’imporzano e, per gli altri, è calata la notte. Si sapeva che il Fezzano era nettamente il più forte ma gli avversari confidavano nel solito luogo comune secondo cui «il giorno del Palio non si sa mai. Tutto può succedere». Invece non è successo proprio un bel niente,tanto che i puristi della disfida remiera, quelli che ne hanno viste di cotte e di crude, l’hanno definito «un Palio noioso». Ci hanno provato, invero, Fossamastra, Marola e Canaletto a non restare al buio ma hanno desistito quasi subito e l’ottavo successo fezzanese (che ha raggiunto Marola nell’albo d’oro della disfida remiera) è stato ipotecato anche troppo presto. Se il Fezzano ha vinto la gara clou, vero protagonista del Palio numero novanta,complessivamente inteso, è stato il Fossamastra. Un’ esibizione storica, quasi perfetta, quella dei tre armi della borgata bianco celeste: prima tra le ladies (Virginia Cattoi, Federica Marano, Elisa Saglione, Erika Albani, timoniera Noah Gobbetti); prima negli juniores (Matteo Boscarato, Gianluca Passano, Tommaso Nicolini, Daniele Matteucci, timoniera Ilaria Valenti); seconda nei seniores (Gabriele Batoni, Alfredo Taci, Daniel Costa, Fausto Sassi,timoniere Francesco Landi). Una gran bella soddisfazione per il presidente, Giacomo Oddi e la capo borgata, Susanna Oddi nonché per i tecnici, Paolo Da Pozzo (donne), Federico Arrigoni e Alessandro Arduini (juniores), Flaviano Bertagni e Marco Bertirotti (seniores). Tornando alla gara senior, come detto a contrastare il Fezzano ci hanno provato il Canaletto, partito bene, almeno fino ai 250 metri, il Marola e lo stesso Fossamastra. Al primo giro dei 500 metri l’armo verde ha messo però stabilmente la prua davanti a tutti; si è confermato ai 1.000e, a quellodei1.500, è passato in perfetta solitudine facendo il vuoto di almeno uno scafo e mezzo dietro la sua poppa. Da allora, storia finita e bagno abbondantemente anticipato da parte dei supporter fezzanesi che si sono tuffati dalla Morin per accogliere come da tradizione i trionfatori. Il Fezzano ha stravinto col tempo di 10’56”03, tre secondi in più rispetto al record stabilito l’anno scorso dal medesimo equipaggio che remava,però, coni colori delle Grazie. Apoteosi per Liberatore, giunto al suo settimo successo personale, e company, festeggiatissimi dai tifosi della la borgata del comune di Porto Venere in cui il gonfalone mancava dal 2004. Ora a Fezzano hanno portato quello nuovo, realizzato da Giuliano Tomaino e dagli studenti dell’Artistico. Un primato anche questo per il presidente, Francesco Di santo, il capo borgata, Andrea Grieco, gli allenatori, Luca Cavallini e Giuliano Franchi. Questo l’ordine d’arrivo dei Seniores. Fezzano 10’56”03, Fossamastra 11’05”05, Marola 11’ 05”51”, Canaletto 11’06”69, Tellaro 11’15”81, Porto Venere 11’17”67, Cadimare 11’21”56, Crdd 11’22”98,Le Grazie 11’23”56, Lerici 11’26”36, Muggiano 11’26”84,Venere Azzurra 11’51”32, San Terenzo 11’54”31. AMERIGO LUALDI

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“Equipaggi alle sagole” per voi è il grande giorno

 “LA DISFIDA è aperta…..”. Siamo all’ultima curva della Stagione remiera spezzina, ovvero siamo al momento più importante,quello per cui si è costruito tutto un lavoro di mesi,quello che chiude ogni fase tecnica, sportiva e agonistica per il Palio del Golfo. Oggi alla Morin si assegna il gonfalone, quello nuovo che non piace a tutti, che comunque resta il trofeo più ambito. Dopo le 20 di stasera nulla avrà più senso, nulla conterà più di quello che è accaduto prima. Non ci sarà più interesse per la sentenza sul “ricorso per il caso Mori” che è stata sposta a dopo le premiazioni, in settimana, sulle tensioni tra borgate, sui problemi tecnici e organizzativi. Una borgata festeggerà, le altre tredici no. Chi passerà per primo la linea delle bandierine sarà il vincitore e nulla e nessuno, il Palio è anche questo, potrà mai cancellare quella che oggettivamente è“la vittoria”. Un’emozione che si triplica pensando che questo vale, in gran parte, anche per la categoria junior che per la categoria femminile. E si torna allora alla domanda di sempre: chi vincerà? Nella categoria senior ci sono i detentori del record e vincitori dell’ultimo Palio, ma erano assoldati dal Le Grazie, mentre ora sono in organico al Fezzano, che hanno dominato la stagione sulla barca numero 3. Una macchina da guerra che, vincendo, potrebbe anche riassemblare le tante anime del borgo fezzanotto che, a detta del capoborgata Andrea Grieco, è“diviso” in più fazioni interne. Insomma una vittoria importante sotto molti aspetti e senza stare troppo a pensare alle voci sul futuro di questi campioni. Ma attenzione agli inseguitori che non stanno certo a guardare. Il Marola dalle imprese impossibili, sempre sorvegliato speciale , è ancora il grande armo dello scorso anno e non è certo da sottovalutare. Poi il Fossamastra ha fatto una grande stagione e al Palio darà il 110% sino all’ultima palata, quindi il jolly Canaletto che deve poter dimostrare che la scuola Dini-Casali è sempre un punto di riferimento per tutto il sistema Palio. Nella categoria junior il pronostico è un azzardo totale, ci sono Fossamastra, Canaletto e Marola che tirano dritti verso il podio, inseguiti da Cadimare e Portovenere che sono pronti a sfruttare ogni occasione. Una sfida che rischia di chiudersi sul filo di lana. Per il femminile il Fossamastra, favorito, dovrà reggere l’attacco di Crdd e dei diretti inseguitori Canaletto e Cadimare. Sarà anche questa una gara dove si vedrà battaglia sino alla fine dei mille metri. Se il Comitato delle Borgate, a cui capo c’è Massimo Gianello, ha il compito di organizzare l’evento, la responsabilità tecnica di tutta la regata, la certificazione di regolarità, spetta alla Lega Canottaggio Uisp con in campo il suo presidente, Maurizio Viaggi, che si affida all’esperienza e dalla competenza del sui staff guidato dal suo uomo di punta, il giudice di gara Massimo Massa. Insomma, un Palio che passerà alla storia e non solo per essere il novantesimo. MARIANO ALBERTO VIGNALI

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L’orgoglio delle borgate, l’abbraccio del Golfo

L’inno dei sommergibilisti apre la sfilata. Lo suona la banda della Marina Militare e l’aria entusiasmante di chi va per «il vasto mare», infiamma la folla di corso Cavour che aspetta i carri delle borgate marinare. Ma prima la festa sembra dirottare a Rio con i complessi musicali di samba arrivati da tutta Italia al richiamo dei Batebalengo di Pietro Sinigaglia. Le tamboras cedono il passo ai cilindri dei sidecar. Il decibel non si abbassa. Dopo un’ora arriva i borgatari delle Grazie che sfoggiano il Palio 2014 e dedicano la sfilata all’epopea di Obelix e al “debello” tra galli e romani. In corso Cavour c’è un’intera legione in armi che avanza decisa per le strade del centro storico con andatura fiera e marziale. La festa non è solo dei borgatari: «E’ bello vedere tanto impegno per Spezia. Eppoi i sidecar d’epoca sono una rarità», commenta Stefano Acerbi che viene da Beverino. La musica delle bande musicali apre e dà il tempo – lento – alla filata di ogni borgata. Lo spettacolo non ha i tempi del thriller ma piuttosto della soap opera ma gli spezzini non mollano e in trentamila presidiano ogni centimetro quadrato utile alla vista. Ma non c’è tempo da perdere. Arriva il Fezzano. Il carro dei verdi è dedicato alla musica. C’è quella di oggi, quella dance anni ’80 e poi quella dei figli dei fiori. Un vecchio furgoncino trascina addirittura un meeting di seguaci della cultura hippie con le loro collane colorate e gli stemmi della pace. E poi ecco il Canaletto con la festa della birra. Tra le fila dei canarini spiccano bionde borgatare dalle trecce lunghissime che si deliziano della bevanda preferita dai tedeschi. Nello ok si rifanno proprio allo stile caratteristico bavarese mentre la città si infiamma e le nuove transenne messe proprio per questo palio mantengono disciplinata la folla. «Mi piace tantissimo la sfilata e vengo sempre – dice Rinaldo Santini, spezzino del centro – faccio il tifo per tutte le borgate perché il palio non è una sfida è una festa». Vicino la signora Lina che si dichiara, anche lei, tifosa di tutti gli armi del golfo dei Poeti. E la sfilata va avanti. Tocca a Fossamastra con i fanali e i fanalisti. I biancoazzurri celebrano una delle tradizioni spezzine che è anche al centro della Marineria locale e nazionale. E questo piace. «La sfilata è la festa della città e soprattutto della sua cultura e della sua storia. Senza dimenticare i bambini che vivono questo momento come un sogno. Io porto sempre i miei figli quando c’è la sfilata del Palio», conclude Andrea Ferrero, abitante del centro. Tutto mentre il carosello partito da piazza Brin lascia corso Cavour e si infila in via Chiodo. Da lì il traguardo sotto al Comune per la riconsegna del palio è ormai poco distante. Per la gente delle Grazie è un colpo al cuore. Per tutti gli altri la disfida. Stasera la cena delle borgate. Domani contano i remi, e l’ultimo fiato strappato al cuore. Marco TORACCA

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La città che non rema ma tifa Palio

«Passo l’estate a Portovenere e tifo per la borgata ponentina». Firmato Andrea Corradino. Il presidente della Cassa di Risparmio della Spezia e numero due dello Spezia Calcio non ha dubbi. Per i biancorossi anche Giorgia Bucchioni, imprenditrice. «Il mio cuore è con Portovenere. Qui trascorro le ferie estive»,dice la leader del consorzio La Spezia Cruise Facility. Con Portovenere anche Giuseppe Menchelli, direttore di Confartigianato. «E’ il mio mare e quindi domenica sarà con la borgata», osserva. Si schiera con lo stesso armo anche Giorgio Bucchioni, presidente uscente di Confindustria. «Sono con loro, con i ragazzi del Portovenere», dice. E le borgate cittadine? «Sono con il Canaletto per motivi istituzionali. La sede di Atc si trova nel quartiere», afferma sorridendo Renato Goretta, presidente o del Consorzio Trasporti che trova l’intesa con Angelo Matellini, direttore di Cna, che tifa i canarini per lo stesso motivo. E’ superpartes Massimo Federici, sindaco della Spezia, che schiera in gara una bella fetta di borgate da Marola fino a Muggiano. E’ per il Crdd, il Circolo Difesa, Marco Ferrari, giornalista e scrittore. «Mio padre lavorava in arsenale e quindi non posso fare altre che tifare per questa borgate dove ho tanti ricordi», afferma. Sulla stessa linea Luigi Merlo, presidente dell’Autorità Portuale di Genova: «Sono per il Crdd. Lo tifo dal 1985 quando ero consigliere di circoscrizione alla Centro. E ricordo anche che vincemmo la sfilata con Caterina de’ Medici». Per il Crdd anche Antonio Carro, segretario della Cisl. «Abito in centro ma ho simpatia anche per il Marola», spiega. Sono per gli arancio rossi Nadia Maggiani, al vertice della Uil e Lara Ghiglione, segreteria Cgil. «Mi ha contagiato la vicenda dei Murati Vivi – dice – quindi forza Marola ma anche l’impegno che ci mette il nostro Gianni Cargiolli». Si ritorna nel levante con Gianfranco Bianchi presidente della Camera di Commercio e di Confcommercio. «Dico Canaletto dove abito ma Le Grazie dove sono nato», spiega. Tifa per la festa Alessandro Ravecca, presidente di Confesercenti. «Il Palio deve avere sempre più risalto e un grande momento», sottolinea. Con lui Lorenzo Forcieri, presidente dell’Autorità Portuale che dice: «tifo per tutti e spero che sia una giornata di gara ancora più bella di quella dello scorso anno». Come lui Matteo Melley, presidente della Fondazione Carispezia mentre Salvatore Barbagallo, presidente dell’Ordine dei Medici sposa la causa di Cadimare ma anche di Fezzano e Salvatore Lupinacci al vertice dell’ordine forense invece è per Fossamastra per cui ha anche vogato in passato. Giacomo Giampedrone, assessore regionale alle Infrastrutture, amegliese si dichiara «affascinato dalla festa del Palio» e sarà alla Spezia con Giovanni Toti, presidente della Liguria. «Saremo alla cena delle borgate e alla gara è una grande passione quella palio»,osserva. Sempre dal consiglio regonale Andrea Costa si dichiara «sopra le parti ma per la festa» e Alessandro Laghezza neo presidente di Confindustria in pectore afferma che tifa da sempre «Canaletto».  Marco TORACCA

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Profumo di samba per salutare il Palio più bello

SARÀ un fine settimana scoppiettante, tutto a ritmo di samba e ritmi brasiliani quello che coinvolgerà il Palio del Golfo spezzino. Giungeranno in città infatti da diverse città d’Italia alcune tra le band di percussioni di strada che si dedicano al samba e ai ritmi brasiliani in genere per il megaraduno di samba al Palio. Una quindicina di band che animeranno il centro città a partire da domani. L’apertura del festival è infatti affidata agli Houba Sambarock, band d’Oltralpe, proveniente da Montauban, in Francia. Alle 22 al Villaggio del Palio, in passeggiata Morin, si esibirà questa sconvolgente band di percussioni che suona un genere che dal Brasile trae solo ispirazione per poi elaborare un genere che assomiglia più al rock irriverente dei Clash che non ai delicati ritmi brasileri. A seguire sempre sul palco del Villaggio ci saranno i Galera Paletta, band brasiliana di Anna Menchinelli che ritroverà invece i suoni della tradizione del samba e accompagnerà il pubblico in un viaggio notturno alla scoperta delle canzoni più belle del panorama brasiliano. Il festival continua venerdì alle 10 presso il palco della Musica dove si aprirà invece il workshop dedicato ai suonatori di samba di tutta Italia che elaboreranno nei tre giorni un esempio di “Samba Enredo”, una vera storia raccontata in musica, genere tipico del Carnevale di Rio, dove i gruppi di ritmisti accompagnano i cantanti nella parata del Sambodromo. Il seminario, gratuito, è rivolto a chi ha un minimo di esperienza di batucada e dei suoi strumenti, che sono il surdo, la caixa, l’agogo, il tamborime, il repinique, lo chocallo. Alle 20.30 avremo la sfilata delle band come apertura della sfilata delle Borgate del Palio, quest’anno aperto da cinque band di strada afrobrasiliane (in gergo si chiamano Baterie o Blocos): Maracatù Estrela do Boi da Milano, Banda Berimbau da Trieste, Mistura Maneira da Roma, Unidos de Napoles e gli spezzini Batebalengo. Intanto per le strade del centro Houbà Sambarock e al Villaggio del Palio, alle 23 Galera Paletta & Friends per fare notte. Le stesse band più il Bloco Unidos Maravilha, super gruppo dal triveneto che unisce più band animeranno poi la serata del sabato, la notte bianca del Palio, in tutto il centro città e rallegreranno la cena delle borgate in corso Cavour con un effetto esplosivo. Gran finale domenica alle 15: al Villaggio del Palio i partecipanti al Festival si uniranno tutti insieme per la costruzione di due brani musicali che verranno eseguiti da oltre 100 ritmisti e una band sul palco, alle 15 come saluto alla città. FABRIZIO VACCARINI

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Il caso Mori finisce in commissione d’appello

SARANNO gli organi di giustizia della Lega Canottaggio o il campo di gara a scrivere la pagina più importante del Palio del Golfo 2015? Non c’è ancora la parola fine sulla vicenda del doppio pre cartellinamento, ovvero della richiesta di tesseramento, del vogatore Giacomo Mori che dopo un periodo di prova al Canaletto, a ottobre, aveva scelto di passare al Fezzano e riunirsi con l’equipaggio con cui aveva vinto, con i colori delle Grazie, il Palio del Golfo 2014. Mori, durante il periodo al Canaletto, aveva firmato una richiesta di tesseramento per conto della borgata canarina, passando poi al Fezzano aveva firmato una analoga richiesta per i verdi, questa seconda sottoscrizione, formalmente illecita, non si poteva fare. Il giudice unico, Andrea Frau, aveva deciso, su mandato degli organi inquirenti della Lega Canottaggio a seguito di un’inchiesta nata dopo alcune dichiarazioni pubbliche, colpevole di illecito l’atleta, sanzionandolo con una diffida, colpevole il Canaletto di aver tenuto “nel cassetto” mesi un atto che sapeva essere un illecito e quindi sarebbe dovuto essere subito comunicato alla Lega (sanzione di 300 euro), colpevole il Fezzano per essere comunque responsabile della condotta dei propri atleti (sanzione 100 euro). A questo punto, mentre il Fezzano ha accettato la sentenza, il Canaletto ha fatto ricorso, spostando tutto nelle mani della Commissione di Appello. Ora, a seguito del ricorso presentato dal Canaletto contro le decisioni del giudice unico, circa il deferimento “situazione tesseramento atleta Giacomo Mori”, la Commissione d’Appello della Lega Canottaggio Uisp, presieduta da Massimo Nardini, presenti i membri Francesca Micheli, Fabio Palandri e Maurizio Viaggi, si è riunita sabato mattina e ha dato il via a una seconda fase dell’inchiesta. «La Commissione d’Appello – si legge in un comunicato del Comitato delle Borgate, emesso dal Comune della Spezia – dopo una attenta analisi della documentazione che gli è stata trasmessa, rilevando difformità e discrepanze nella ricostruzione dei fatti, ritiene indispensabile un approfondimento in merito all’esatto andamento della vicenda inerente al tesseramento dell’atleta Giacomo Mori. È convinzione della Commissione d’appello che solo una ricostruzione puntuale dei fatti possa permettere di procedere a qualsivoglia valutazione del merito. Pertanto si è stabilito di procedere all’ascolto di tutti i soggetti interessati, riservandosi all’esito di questo di procedere ad ulteriori audizioni. A tal fine la Commissione ha trasmesso alla segreteria della Lega Canottaggio l’elenco iniziale di i soggetti da audire, affinché sia predisposto il calendario delle audizioni». Insomma una storia di giustizia sportiva ancora da scrivere che apre ipotesi di ogni tipo.

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Assegnato il Trofeo Carispezia

La Spezia – CON la dodicesima ed ultima pre Palio stagionale di Muggiano si chiude il “Trofeo Carispezia“ che vede il successo di Fezzano, Marola e Fossamastra rispettivamente nei seniores maschili, negli juniores maschili e nel femminile. Per quanto concerne il Fezzano e il Fossamastra va sottolineato che hanno dominato la stagione imponendosi, compresa l’ultima gara di Muggiano, in nove occasioni i verdi e in ben undici le azzurre che hanno vinto tutte le gare disputate in quanto la pre-Palio di Lerici è stata annullata a causa del maltempo. Gli orange, invece, sono stati l’equipaggio più continuo imponendosi in cinque occasioni in una categoria molto più equilibrata che ha visto vari protagonisti come il Fossamastra impostosi in due occasioni compresa l’ultima gara di Muggiano. In virtù di questi risultati Fezzano, Marola e Fossamastra diventano ovviamente i grandi favoriti nelle rispettive categorie del novantesimo Palio del Golfo. Intanto, comunque, Fezzano, Marola e Fossamastra si laureano campioni provinciali di canottaggio a sedile fisso in quanto di fatto è il titolo che viene assegnato a chi si aggiudica il “Trofeo Carispezia“. Tale trofeo determina, però, un’altra funzione molto importante come la posizione in boa alla “Morin“ per il novantesimo Palio del Golfo che in base alla classifica dei seniores maschili è la seguente: boa numero 1 San Terenzo, 2 Crdd, 3 Portovenere, 4 Lerici, 5 Canaletto, 6 Fossamastra, 7 Fezzano, 8 Marola, 9 Cadimare, 10 Muggiano, 11 Le Grazie, 12 Tellaro, 13 Venere Azzurra. Passiamo ora alle classifiche finali del “Trofeo Carispezia“. Seniores maschili 1) Fezzano punti 176, 2) Fossamastra 161, 3) Marola 155, 4) Canaletto 143, 5) Cadimare 107, 6) Lerici 103, 7) Muggiano 95, 8) Portovenere 95, 9) Le Grazie 89, 10) Crdd 89, 11) Tellaro 72, 12) San Terenzo 57, 13) Venere Azzurra 15. Juniores maschili 1) Marola punti 168, 2) Fossamastra 151, 3) Canaletto 150, 4) Cadimare 146, 5) Portovenere 128, 6) San Terenzo 116, 7) Fezzano 89, 8) Lerici 84, 9) Le Grazie 83, 10) Crdd 67, 11) Venere Azzurra 61, 12) Muggiano 59, 13) Tellaro 5. Femminile 1) Fossamastra punti 195, 2) Crdd 166, 3) Cadimare 151, 4) Muggiano 124, 5) Canaletto 121, 6) Lerici 119, 7) Fezzano 118, 8) Marola 81, 9) Le Grazie 62. Paolo Gaeta

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Fezzano c’è, ma Canaletto e Marola ringhiano

SI CHIUDE a Muggiano, con l’ultima pre Palio, il campionato provinciale di canottaggio a sedile fisso della Uisp, con una regata molto interessante, organizzata dalla locale borgata con il contributo del Comitato delle Borgate e sotto l’egida Uisp, che lascia grandi spazi ai pronostici. Vince il Fezzano nella categoria senior emette una pesantissima ipoteca sul Palio del Golfo, lo stesso per il Fossamastra nella categoria femminile, mentre sarà tutta da scrivere la gara junior. La gara senior è un alternarsi di posizioni, il Canaletto passa per primo la boa dei 500, poi è il Fossamastra a dare un primo scatto importante ai 1000 metri e quindi il Fezzano apre la chiusura finale e si porta alla vittoria attaccato dal Canaletto, a quattro secondi, ed a un interessante Marola che sembra si sia nascosto sino ad adesso. Insomma il Fezzano sembra sempre avere una marcia in più, ma dietro la lotta è serrata. Il Cadimare lamenta un problema fisico ad un atleta e deve fermarsi, un problema che non sembra temporaneo. Per la categoria junior il Fossamastra resta un punto di riferimento, ma Marola, Canaletto, Cadimare e Porto Venere hanno importanti chance. Una gara decisamente incerta che sarà vissuta, metro per metro, alla Morin. Per la categoria femminile ancora il Fossamastra detta legge, con Cadimare che segue a tutta forza, però il gruppo che insegue vede nel Crdd un credibile antagonista. Ora tutto si sposta alla gara per antonomasia, tutto sul Palio del Golfo. Una settimana per definire gli allenamenti e le tattiche, poi sarà la volta delle sagole della Morin. Senior: Fezzano11’00”85, Canaletto 11’04”25, Marola 11’04”62, Fossamastra 11’10”66, Portovenere 11’20”87, Lerici 11’22”49, Muggiano 11’26”88, C.r.d.d. 11’31”95, Tellaro 11’32”38, Le Grazie 11’40”07, Santerenzo 11’47”23, Venere Azzurra12’24”81, Cadimare Ritirato Junior: Fossamastra 5’27”41, Portovenere 5’30”40, Cadimare 5’30”67, Marola 5’31”40, Canaletto 5’32”68, Santerenzo 5’33”43, Fezzano 5’34”36, Muggiano 5’36”53, Lerici 5’37”59, Le Grazie 5’38”11, Tellaro 5’54”07 Femminile: Fossamastra 5’47”75, Cadimare 5’50”95, C.r.d.d. 5’53”73, Muggiano 5’54”59, Lerici 5’57”22, Fezzano 5’59”62, Canaletto 6’00”48, Le Grazie 6’17”97, Marola 6’24”06.

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