2016

Palio, il ritorno della banda Cavallini

APPENA TERMINATA LA GARA REMIERA E GIÀ SI SCALDA IL VOGAMERCATO       Palio, il ritorno della banda Cavallini Le borgate di Porto Venere, Muggiano e Cadimare si contenderebbero il team dei record [Da Il Secolo XIX del 10/08/16] –   GIÀ TEMPO di vogamercato, praticamente già iniziato nei momenti in cui i primi armi tagliavano la linea delle bandierine alla Morin, quando già c’era chi ha cercato di ipotizzare e studiare gli scenari futuri, ma anche chi era già in azione per organizzare gli equipaggi per il prossimo anno. Occhi sulla categoria Juniores dove interessanti spunti possono arrivare per rinforzare equipaggi già esistenti, però qui è ancora troppo presto per fare ipotesi concrete. Del resto la notizia più ghiotta, quella che già anima il dibattito invernale, è legata al destino dell’equipaggio che ruota attorno a Luca Cavallini. Inutile fare troppi giri di parole, l’annuncio arrivato su internet, anzi la sfida è stata lanciata su Facebook, da Giuseppe Liberatore è già diventato l’argomento più discusso di questa fase post Palio del Golfo. Un anno sabbatico, un momento di stacco sicuramente più per cercare di evitare le polemiche legate al tipo di voga che per far riposare i muscoli, ma ormai è chiaro che il prossimo anno l’equipaggio che ha vinto il Palio del Golfo alle Grazie imponendo un tempo record e che dopo ha vinto il Palio con i colori del Fezzano, tornerà in campo. Resta da vedere se tutti e cinque, perché di questo equipaggio oltre ai quattro vogatori serve contare anche l’allenatore Cavallini che è un po’ la guida spirituale del gruppo, saranno della partita. Liberatore, Giacomo Mori e Diego D’Imporzano sono già liberi, resta solo da vedere Daniele Zampieri, che strada seguirà. Resta da capire dove andranno a vogare, quale sarà la borgata in grado di accoglierli e di organizzare la struttura tecnico sportiva che necessita a questo equipaggio. I nomi delle borgate ovviamente si sprecano, ma molti sono semplicemente delle buttate, mentre in altri casi sono dei dati più concreti che possono far credere che vi sia in qualche maniera qualche simpatia o persino qualche primo contatto già aperto. Scontato il fatto che non andranno a Marola, è ovvio che l’equipaggio vincitore di questo Palio sarà riconfermato, se non diviso per altri problemi, anche perché è l’unico equipaggio che può attualmente giocarsela con il detentori del record. Resta quindi tre nomi che circolano tra le borgate ovvero quello di Porto Venere, Muggiano, Cadimare ma si tratta comunque solo di voci che ovviamente le rispettive dirigenze non confermano e non commentano. Molto più difficile, se non impossibile, anche solo ipotizzare che il team Cavallini vada a vogare al Canaletto, vi sono dichiarate fratture fra le due parti, mentre a sentire i soliti bene informati l’ipotesi di un ritorno a Fezzano che cerca sempre sfide nuove oltre a quelle della stessa gara. Insomma, se non davanti ad altri colpi di scena, si dovrà aspettare fino ai primi di settembre per capire cosa capiterà al Palio del Golfo. Mariano Alberto VIGNALI Scarica PDF Comitato:160810 – Palio il ritorno della banda Cavallini – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 160810 secolo

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Il fiore di Sergio Endrigo premia la sfilata di Cadimare

IERI SERA GRANDE FESTA IN UNA PIAZZA EUROPA GREMITA DI TIFOSI      Il fiore di Sergio Endrigo premia la sfilata di Cadimare Secondi i colori gialli del Canaletto e terzo Santerenzo. L’equipaggio campione del Marola è arrivato in motocarro [Da Il Secolo XIX del 09/08/16]  – ARRIVANO a bordo di un motocarro arancione, scortati da uno stormo di scooter. Sono i campioni del Marola che invadono la nuovissima piazza Europa. Hanno fatto un corteo attraverso le strade delle città, perché questo è il loro momento e scrivono una pagina di storia attesa da anni. Entra così, tenuto in mano da marolini, il Palio del golfo conquistato domenica alla Morin. Le ragazze del Cadimare, campionesse della femminile, invece si presentano vestite da piratesse accompagnate dalle donne della borgata e una maglietta riportante: San…drone si nasce, regine si diventa”. Gli junior del Porto Venere, invece, restano sulla balconata della cattedrale per scendere all’ultimo momento, quasi a premiazione iniziata. Piazza Europa sembra gigante per la più grande manifestazione dell’estate spezzina, tanto ci si era abituati a spazi decisamente più raccolti. È un ambiente curioso quello del Palio del Golfo, tutti sanno già chi ha vinto la gara e tutti sanno la posizione in classifica dei rispettivi equipaggi, però è sempre un’emozione sentire chiamare il proprio colore sul palco come se ci fosse ancora la possibilità di una sorpresa dell’ultimo minuto. Grande sportività nella premiazione dei ragazzi del Porto Venere che hanno battuto il Muggiano di soli dieci centimetri, dall’allenatore Matteo Bello arrivano i complimenti ai rivali sconfitti con onore. Il momento più caldo è ovviamente è la presentazione del Marola e il palco sembra non riuscire a reggere il “peso della vittoria”. Lo starter, Azeglio Sommovigo, dona a tutti i vincitori di categoria il bossolo con cui è stata dato la partenza, un dono che resterà in borgata. Per il Marola sarà un ricordo importante, che vale più di una coppa. In cosa tutte le altre borgate, per qualcuno il risultato è più alto delle aspettative, per altri sono rimpianti e voglia di rivalsa, ma ormai tutto è scritto e non si cambia. Uno dei momenti più attesi della serata resta però l’annuncio di chi ha vinto la sfida della sfilata delle borgate del venerdì. Alle 22.30 lo speaker apre la busta della giuria artistica, è l’unico momento della serata in cui il risultato non è ancora conosciuto. “Cadimare!!”. E dai supporter bianconeri esplode un boato, anche questa è una vittoria in “rosa”perché dietro la sfilata cadamota ci sono ancora delle donne. Il loro “per fare un fiore “, omaggio a Sergio Endrigo, è piaciuto a tanti e gli applausi arrivano anche dalle borgate rivali. Qualcuno non si aspettava il risultato, qualcuno è rimasto in paese e quindi dal palco partono le chiamate in diretta a chi è rimasto a casa. Secondo posto al Canaletto, con il tema legato al giallo (colore della borgata ) sulla gara. A indagare i canarini hanno chiesto aiuto anche a Sherlok Holmes. Terzo posto per il Santerenzo che con 160 figuranti che hanno portato in strada i colori della loro borgata. La festa di ieri sera è uno spazio intimo per le borgate, gli spezzini hanno vissuto ieri questa realtà che anima il cuore della tredici realtà del golfo spezzino. Siamo ormai alla fine della serata,i borgatari che hanno vinto qualche titolo lasciano in festa la piazza, degli altri è già tempo di pensare al prossimo anno. E ai lati della piazza già qualcosa si muove, vogatori fanno capanello con alcuni dirigenti, si parla della prossima stagione e dei nuovi equipaggi, si parla di possibili inserimenti e dei junior che passeranno di categoria….. un grande bacino per costruire progetto a lunga scadenza con tanta voglia di rivincita. È già tempo del novantaduesimo palio. In alto i remi! MARIANO ALBERTO VIGNALI Scarica PDF Comitato:160809 – Il fiore di Sergio Endrigo premia la sfilata di Cadimare- Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 160809 secolo

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Nella “Casa del Palio” il luogo del cuore delle borgate

SU IDEA DEL ROTARY CLUB LA SPEZIA       Nella “Casa del Palio” il luogo del cuore delle borgate Tre opzioni allo studio. Preferibile per la vicinanza al mare quella nell’ex sede della Dogana in largo Fiorillo [Da Il Secolo XIX del 09/08/16]  – UNA parte della sede delle associazioni d’Arma in via Amendola; la vecchia residenza del direttore dell’ex ospedale militare “Falcomatà” in viale Fieschi; l’ex sede delle Dogane dove ora si trova il terminal crociere, a sua volta spostato lateralmente, in largo Fiorillo. Una di questa potrebbe essere la “location” ideale della “Casa del Palio”, un’idea scaturita dal Rotary Club della Spezia e subito presa in considerazione dal Comune e dal Comitato delle borgate, oltreché dalla Marina militare. Il progetto deve ancora essere elaborato nei particolari ma il fatto che la presidente del Rotary, Rosanna Ghirri, abbia lanciato l’idea, significa che questa può andare in porto, e in tempi relativamente brevi. Ci lavorerà sopra la “Commissione eventi” del Rotary, presieduta dall’ammiraglio, Andrea Toscano, e composta dai presidenti degli Ordini degli ingegneri e degli architetti, Paolo Caruana e Massimiliano Alì. La “Casa del Palio” sarà una sorta di “luogo del cuore” dove tutte le borgate del Golfo potranno usufruire di un proprio spazio dedicato alla rispettiva storia. Non solo un museo ma qualcosa di vivo e dinamico, in grado di far conoscere a tutti, non soltanto agli spezzini, la tradizione e i progetti futuri della manifestazione nonché la passione e l’amore delle borgate per il mare e la competizione remiera. L’iniziativa, alla quale si comincerà a mettere mano a partire dalle prossime settimane, è stata illustrata ieri mattina in Comune, presenti il sindaco, Massimo Federici; l’assessore, Corrado Mori; la presidente del Rotary, Rosanna Ghirri ; il presidente del Comitato delle borgate, Massimo Gianello; il comandante di Marina Nord, ammiraglio Roberto Camerini; il presidente della “Commissione eventi” del Rotary”, ammiraglio Andrea Toscano. Nell’occasione, ribaditi i complimenti al Marola, vincitore della 91^ edizione del Palio, l’ammiraglio Camerini ha confermato che, entro fine mese arriverà la firma ufficiale alla permuta grazie alla quale un ‘area interna all’Arsenale con uno sbocco sul mare passerà nella disponibilità della borgata. Scarica PDF Comitato:160809 – Nella casa del Palio il luogo del cuore delle borgatee- Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 160809 secolo 1

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Marola vive la notte tra sfottò, caroselli, vino e bagni di folla

GRANDE FESTA IN PAESE PER IL NONO SUCCESSO REMIERO       Marola vive la notte tra sfottò, caroselli, vino e bagni di folla Euforia pure nell’estremo ponente: da Cadimare a Porto Venere [Da Il Secolo XIX del 09/08/16]  – UNA FESTA che ha coinvolto tutto il paese fino a tarda notte quella per la vittoria nel Palio del Golfo del Marola. Come vuole la tradizione, prima di raggiungere la propria borgata, i vincitori hanno fatto il cosiddetto carosello nei vari paesi ‘rivali’. E così, Gianni Carrara, Nicholas Vischio, Marco Mazzolini e Claudio Gori, prima di arrivare a Marola, dove erano attesissimi, hanno fatto tappa a Fezzano e a Cadimare. Con loro l’allenatore Sergio Silvi, la riserva, nonché ex campione, Diego Maddaluno e tantissimi tifosi al seguito. I ragazzi si sono incontrati con i vogatori senior fezzanotti per scambiarsi i complimenti reciproci. E poi via a Cadimare. A bordo di un pickup, la macchia arancione ha raggiunto Cadimare. Non poteva infatti mancare la visita alle nuove reginette del Palio del Golfo, alle quali Carrara e compagni hanno offerto da bere. E intanto a Marola l’attesa, all’interno dell’area verde, si faceva sempre più estenuante. Un lasso di tempo impiegato per prepararsi a offrire la miglior accoglienza possibile ai nuovi campioni del Golfo. Uomini e donne, tutti impegnati ad apparecchiare le lunghe tavolate e a organizzare la cena Intorno alle undici il suono dei clacson di scooter e furgoncini ad annunciare l’arrivo dell’equipaggio. E quindi l’ingresso con il Palio stretto tra le mani, per la gioia degli oltre duecento marolini presenti e in particolar modo del capo borgata Gianni Cargiolli, visibilmente ancora molto emozionato. Poco dopo sono arrivati anche gli junior del Fossamastra a congratularsi coni vincitori. Abbiamo chiesto a Nicholas Vischio quando ha capito che avrebbero vinto. «A 250 metri dalla partenza», ha detto. «Io penso di averlo capito ai mille metri – ha dichiarato l’allenatore Silvi – probabilmente il Fezzano ha girato prima di noi, ma ho comunque capito che ce l’avremmo fatta». Tra le braccia dei ragazzi, anche il piccolo, ma decisamente sveglio, timoniere Davide Bardi, il quale ha condotto la gara in modo impeccabile, nonostante le lacrimucce prima della partenza. «Qualcuno gli ha detto che avrebbe sbagliato il giro di boa. Si è un po’ spaventato, ma poi è stato bravissimo», ha detto ancora Vischio. A festeggiare con i ragazzi, anche Diego Maddaluno. Quest’anno per lui un anno sabbatico, ma come dimenticare il suo successo del 2013 in compagnia dell’attuale capovoga e del secondo remo. «Ho sofferto stando a terra – ha ammesso Diego – Avrei voluto essere nella barca insieme ai miei amici. Colgo l’occasione per togliermi qualche sassolino dalla scarpa. C’è chi continua a sminuire, senza motivo, la nostra prestazione del 2014. Credo che siamo tra gli equipaggi più corretti e ho sempre fatto i complimenti a chi ha vinto. Mi spiace che a mettere indubbio la nostra buona fede sia una persona che stimo e che ho sempre stimato». Maddaluno si riferisce chiaramente a Giuseppe Liberatore, il quale sostiene che il Marola, nell’anno in cui arrivò secondo, dietro il suo Le Grazie, non avesse la zavorra. Festeggiamenti, nella notte del Palio, anche a Porto Venere: una spaghettata in calata Doria per celebrare il successo degli junior. A Cadimare, per accogliere festosamente le ragazze, una cena lungomare a base di primi di pesce. Selene RICCO Scarica PDF Comitato:160809 – Il Marola vive la notte tra sfottò Scarica PDF giornale:Articolo 160809 secolo 1

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Elisa,Caterina Sara e Beatrice regine della disfida per il Cadimare

LA BORGATA DEI PIRATI CONQUISTA PER  LA PRIMA VOLTA LA GARA FEMMINILE      Elisa,Caterina Sara e Beatrice regine della disfida per il Cadimare Le bianconere hanno condotto dal primo colpo di remo. La capovoga Saglione fa cinquina: è la più titolata della regata rosa [Da Il Secolo XIX del 08/08/16]  – LA REGINA  del Palio ha dovuto aspettare 21 lunghissimi anni. Ma l’estenuante attesa è finita. Si è esaurita ieri, con la prima vittoria femminile della storia ottenuta dal Cadimare. Elisa Saglione, Caterina Brugnera, Sara Drovandi, Beatrice Nuzzello e la timoniera Alessia Borgetti. Sono i loro nomi i primi a comparire nell’albo d’oro ‘rosa’ del Cadimare. Una gara condotta davanti dalla prima all’ultima palata, ma sofferta e mai scontata. 5 minuti, 55 secondi e 97 centesimi. Si è fermato lì il cronometro quando le quattro reginette del Palio hanno tagliato la linea del traguardo davanti a Lerici e Fossamastra. Una gioia immensa per tutta Cadimare, ma in particolar modo per le loro allenatrici: Sara Cargiolli e Francesca Vitucci. «Queste ragazze ce le siamo scelte – hanno detto -Abbiamo sempre creduto in loro e ieri ci siamo prese la giusta e meritata soddisfazione». La capovoga, Elisa Saglione, è la terza donna più titolata del Palio. Con il successo ottenuto ieri alla Morin salgono infatti a cinque le volte in cui l’ambito gonfalone è stato tra le sue braccia. «È stato come rivincere per la prima volta – ha detto – perché un tifo così non lo avevo mai avuto prima. Il momento più bello per me è stato infatti quello della partenza. Ho guardato verso i nostri tifosi ed è stato il loro calore a portarci verso il traguardo». Elisa Saglione ha iniziato a vogare nel 2007, ma è la prima volta che vince da capovoga. Dietro di lei l’esperta Caterina Brugnera, che con il trionfo di ieri, ottiene il suo terzo personale. «Vincere è sempre una grande soddisfazione, ma riuscirci a bordo del Cadimare lo è ancora di più», ha detto. È invece la prima volta per Sara Drovandi e Beatrice Nuzzello. Per Sara, la più giovane, questo palio è stato solamente il terzo a cui ha partecipato: «Non ho parole per descrivere quello che ho provato. All’arrivo il mix di emozioni è stato talmente forte che ho fatto fatica a reggerlo. Non si può spiegare». Una bella rivincita per la pruista graziotta Beatrice Nuzzello, che ha trionfato nella sua seconda casa. «Sono fidanzata con un cadamoto. Sono sei anni che vivo questo paese e questa gente– ha detto- Sono fiera e orgogliosa di aver vinto il primo Palio a Cadimare. È bello che qualcuno abbia creduto in me dopo essere stata sbarcata».Ma il merito va anche alla timoniera, alla piccola Alessia Borgetti, che ha saputo dirigere al meglio la barca nonostante questo fosse il suo primo Palio. «Dedichiamo questa vittoria a Francesca Bellettini, la nostra indispensabile riserva», hanno detto le ragazze. Non ha potuto davvero nulla il Lerici di Chiara Lazzoni, Sara Pintus, Dalila Carlini e Agnese Albero. Le ragazze hanno dato tutto quello che potevano dare, portando a termine la loro gara migliore proprio nel giorno del Palio. Neanche un secondo è trascorso dopo l’arrivo trionfante del Cadimare. Le rossoverdi ci hanno creduto fino alla fine e quella del Lerici è stata l’unica barca ad aver dato del filo da torcere alle nuove campionesse in carica. Non è riuscito nell’impresa nemmeno il Fossamastra. Cattoi e compagne non ce l’hanno fatta a trattenere il Palio che per un anno è stato nella loro casa. Tanta delusione per il Crdd, che non riesce nemmeno ad agguantare il podio. Classifica femminile: 1) Cadimare 5’ 55’’97 2)Lerici 5’ 56’’29 3)Fossamastra 5’ 56’’98 4)Crdd 5’ 58’’47 5)Canaletto 6’05’’10 6)Muggiano 6’ 10’’25 7)Le Grazie 6’ 14’’25 8)Marola 6’ 20’’22. Selene RICCO Scarica PDF Comitato:160808 – Elisa, Caterina Sara e Beatrice regine della disfida per il Cadimare- Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 160808 secolo 2

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La rivincita del Porto Venere da decimi a primi assoluti

SORPRESISSIMA NEL PALIO JUNIOR      La rivincita del Porto Venere da decimi a primi assoluti L’anno scorso naufragarono, ora sono andati al di là dei sogni Bello: «Nessuno credeva in questi ragazzi». Muggiano beffato [Da Il Secolo XIX del 08/08/16]  – DIECI centimetri, forse meno. Ma sono bastati. Quella junior è stata la gara più emozionante, un arrivo al cardiopalmo come non accadeva da anni. Per diversi minuti nessuno si è pronunciato nel dire chi avesse vinto questo Palio. Nessuno tranne loro. Il Porto Venere lo sapeva. Michele Salvini, Daniel Argiolas, Sergio Guidotti, Francesco Bella e il timoniere Cristopher Mammi. Loro non avevano alcun dubbio. Sapevano di aver tagliato il traguardo, anche se di poco, davanti a tutti gli altri e davanti anche a quel Muggiano che ieri ha davvero fatto la gara della vita. È stato il pruista, Francesco Bella, ad accorgersi di aver vinto. «Quando ho visto le bandierine mi sono girato verso il Muggiano – ha detto – ed ero sicuro che fossimo entrati prima noi in boa. L’ho detto ai miei compagni e quindi abbiamo esultato. Non dimenticherò mai l’immagine dei nostri tifosi che si tuffano in mare per la gioia. Vedere la gente piangere e abbracciarti. È stata un’emozione che non si può raccontare». E così il Palio torna a Porto Venere. Dopo appena due anni, l’ambito gonfalone torna a casa della borgata numero 1 della presidentessa Barbara Pazzi e del capoborgata Antonio Maesano. E il merito, oltre di chi ci ha messo le braccia, è anche della società. «Nessuno credeva in questi ragazzi-ha dichiarato l’allenatore Matteo Bello – Sono arrivati decimi lo scorso anno al Palio, ma noi avevamo intuito le loro potenzialità. Abbiamo scommesso su di loro e questo trionfo ci ha dato ragione. C’è da sottolineare come questa vittoria sia anche merito della società, che ha investito tanto sulla preparazione di tutti gli atleti». Insieme al giovane Matteo Bello (appena venticinque anni e alle spalle già due successi come tecnico), altri due allenatori: Matteo Ercolani e Pasquale Tinto. «Faccio i complimenti a tutti i nostri avversari – è intervenuto nuovamente Matteo Bello – in particolar modo al Muggiano. Colgo l’occasione per fare inoltre un grande in bocca al lupo di pronta guarigione al loro allenatore Simone Giacomazzi, ho saputo che ieri non era presente a causa di un incidente». Quella junior era per certi aspetti la gara meno scontata. Tutti davano per certa la vittoria del Cadimare, superfavorito. Un Cadimare che è arrivato, contro ogni pronostico, solo terzo. Va invece sottolineata la grande prova di forza e di carattere dimostrata dal Muggiano: Davide Menchini, Leonardo Tonelli, Giulio Acerbi ed Emanuele Pelosi, con il timoniere Lorenzo De Poli, ai cinquecento metri erano in testa. Hanno girato primi e si sono visti sfilare il Palio nel modo più amaro. Un equipaggio formato da ragazzi al primo anno di voga, che mai avrebbe immaginato di affliggersi per essere arrivato al secondo. Un traguardo fino a due giorni fa quasi insperato. Ma sono Cadimare, Marola e San Terenzo i più delusi di questo novantunesimo Palio. Tre armi che hanno ottenuto proprio nel giorno più importante, il piazzamento peggiore della stagione. Ma ieri ha vinto chi ci ha creduto di più ed è stato il Porto Venere, formato da quei ragazzi, che nessuno voleva. Classifica junior: 1)Porto Venere 5’36’’97 2)Muggiano 5’37’’07 3)Cadimare 5’37’’72 4)Fossamastra 5’43’’72 5)Fezzano 5’45’’03 6)Crdd 5’45’’94 7)Le Grazie 5’47’’05 8)Marola 5’47’’31 9)San Terenzo 5’54’’78 10)Canaletto 6’15’’63. Serene RICCO Scarica PDF Comitato:160808 – La rivincita del Porto Venere- Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 160808 secolo 2

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Morin blindata, non passa nemmeno uno spillo

ALLARME TERRORISMO      Morin blindata, non passa nemmeno uno spillo Controlli capillari alle auto che transitavano dai varchi d’accesso Il questore Grillo: «Ha vinto il Marola, ma abbiamo vinto tutti» [Da Il Secolo XIX del 08/08/16]  – «HA VINTO il Marola, ma abbiamo vinto tutti». Il questore Vittorino Grillo fa il bilancio del suo Palio del golfo, quello dell’ordine pubblico. «Abbiamo deciso di gestire una presenza concreta e massiccia, ma nello stesso tempo discreta perché si deve fare in modo che le persone possano divertirsi e fare festa. Oggi le forze dell’ordine erano presenti e hanno garantito sicurezza in modo da evitare ogni tipo di rischio, con un atteggiamento elastico, ma con l’applicazione delle norme che quest’anno avevamo disposto. Avevamo personale specializzato e tanti operatori in borghese. Tutto è andato bene e tutti si sono goduti la festa senza dover cambiare i programmi. Abbiamo vinto anche noi, ma hanno vinto i tifosi che hanno capito l’importanza di remare tutti nella stessa direzione». La situazione internazionale, lo si dice a denti stretti, ma è così, cambia le regole e gli standard di vita, ed anche il Palio del Golfo si deve adattare alle necessità di garantire sicurezza per tutti. A girare per la città, nella zona della “Festa del mare“ il dispiegamento del questore di vede eccome, però non vi sono interventi particolari tanto che gli agenti hanno modo di scambiare qualche commento con i borgatari. Due ragazzine chiedono informazioni su come funziona il concorso in polizia e se lo possono fare anche senza aver fatto un periodo di ferma nelle forze armate, mentre una nonnina racconta ai carabinieri che anche il nipote è nell’Arma, ma nei paracadutisti. Anche la viabilità non registrata grosse crisi. A cogliere un po’ gli umori di chi non è concentrato sulle gare il dispositivo di sicurezza fa anche piacere. «Si sente di tutto in questi giorni _ commentano due ragazzi davanti a un furgone dell’ordine pubblico lungo viale Italia – oggi qui c’è un controllo che in questo periodo serve, mio padre è in Marina ed è via con la nave, questa è una base militare, fanno bene controllare. Poi hanno mandato pure dei mezzi nuovi, questo blindato devono averlo appena preso». Ovviamente oltre a quello che si vede c’è pure quello che non si vede. Ordine pubblico e antiterrorismo, dagli artificieri, agli uomini sui tetti, a personale quasi invisibile mischiato tra i tanti presenti sul molo. Ma per fortuna alla fine non si registrano interventi da rilievo. Insomma il pensiero stacca un attimo da concetti come terrorismo e minaccia, magari si concentra di più su di una ciabatta che vola e colpisce, accidentalmente il presidente delle borgate, Massimo Gianello. Ma siamo in uno dei momenti di festa per una vittoria, la gente balla e lancia in aria bicchieri, cappelli, magliette ….e ciabatte! Il fatto è veramente accidentale, ci scherzano pure gli altri dirigenti: «Se ti volevano colpire non ti beccavano in mezzo a questo marasma». E infatti, a discapito di qualche tensione che si era avuta nella stagione, ieri tutto è scorso liscio,qualche fumogeni e qualche petardo, giusto il tempo di un richiamo, un po’ di cori e sfottò, ma nulla di più. Anzi i complimenti, anche tra rivali, sono stati una costante. Del resto il Palio del Golfo è anche, soprattutto, questo:una festa dove si può essere rivali, ma quando si tratta di “cose importanti” i colori non sono un ostacolo. Lo racconta Gianello, presidente delle borgate, ma in primis del Muggiano: «Oggi (ieri, ndr) un nostro allenatore, Stefano Giacomazzi, ha avuto un incidente stradale, in mattinata, mi hanno detto che era vestito già per il palio, all’ospedale c’era il padre vestito coni colori del Cadimare dove è dirigente, un’amica con quelli del Fezzano e un altro ancora, mentre tra chi lo ha soccorso c’erano persone con magliette di altre borgate…e chi mi ha avvisato è di un’altra borgata ancora. Il ragazzo sta bene, infatti se pur dolorante è stato qui a guidare gli junior sino alla fine, ma questo fa capire cos’è lo spirito positivo del palio». Uno spirito che diventa passione, quasi incontenibile come se dentro le vene dei borgatari scorresse un sangue diverso. Ecco allora il primo cittadino di Porto Venere, Matteo Cozzani, già vincitore di un palio junior a 19 anni con il Fezzano, lasciare la postazione sul palco delle autorità per isolarsi, come un tifoso qualunque, alla gara juniores. I ragazzi del Porto Venere erano trai favoriti e il pronostico è stato azzeccato e a bordo, al timone, c’era il suo cuginetto Cristopher Mammi. Al traguardo l’istituzione “presidente delle borgate”, Massimo Gianello, e l’istituzione sindaco, Matteo Cozzani, restano in silenzio e si guardano, i “loro” armi sono quasi pari, poi Cozzani inizia a saltare e ballare con i tifosi bianco rossi…ha vinto il suo armo e il sindaco diventa inevitabilmente tifoso. MARIANO ALBERTO VIGNALI Scarica PDF Comitato:160808 – Morin blindata, non passa nemmeno uno spillo- Secolo Scarica PDF Giornale:Articolo 160808 secolo 1

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Palio, Marola suona la nona sinfonia. Nove i successi nell’albo d’oro

ALLA BORGATA ARANCIO-GRANATA LA 91^ EDIZIONE DELLA GARA REMIERA      Palio, Marola suona la nona sinfonia. Nove i successi nell’albo d’oro Porto Venere e Cadimare primi negli juniores e nelle donne [Da Il Secolo XIX del 08/08/16] –   L’ENPLEIN è sfumato ma l’ultimo Palio da sindaco di Massimo Federici è stato pur sempre positivo. Spezia ha vinto col Cadimare nelle donne e col Marola nei seniores. Ride il sindaco di Porto Venere, Matteo Cozzani, che ha visto prevalere la sua borgata negli juniores, mentre è rimasto a bocca asciutta quello di Lerici, Leonardo Paoletti. Il centrosinistra, perlomeno in fatto di voga, mantiene ancora la maggioranza nel golfo. Merito soprattutto del Marola, guidato dal capoborgata Gianni Cargiolli, che di mestiere fa il sindacalista della Cgil alla Camera del lavoro e che ieri alla Morin ha sofferto più che nel condurre una vertenza con la pubblica amministrazione (lui segue il settore dei ministeri). L’equipaggio, arancio-granata, del resto, era il favorito della vigilia dopo aver ben figurato nelle prepalio stagionali con tre successi, al pari del Fossamastra. A quota una vittoria il Cadimare. Gianni Carrara, Nicholas Vischio, Marco Mazzolini, Claudio Gori e il timoniere Davide Bardi hanno vinto bene, non in scioltezza ma abbastanza nettamente. Hanno trovato nel Fezzano e nel Fossamastra due irriducibili avversari che hanno tallonato l’armo numero 13 fin dalle prime palate. Carrara e i suoi, tuttavia, hanno virato per primi ai tre giri di boa, dei 500, dei 1.000 e dei 1.500 metri, dimostrando di avere in mano la situazione. Questo il verdetto della blindatissima edizione del Palio del golfo numero 91: primo Marola, secondo Fezzano, terzo Fossamastra. Quindi tutti gli altri, compresi i nobili decaduti, Canaletto (quarto) e Cadimare (sesto). Per la borgata arancio-granata si tratta del nono successo nell’albo d’oro dopo quelli del 1940, 2000-01-02- 03-04-06 e 2013. L’equipaggio allenato da Sergio Silvi è partito a razzo come nelle previsioni e, conquistata la testa, non l’ha più mollata, pur tallonato da Fezzano e Fossamastra. Questi tre gli equipaggi che, nell’ordine hanno girato per primi alle tre boe, inseguiti da Cadimare e Muggiano che poi hanno mollato. Da menzionare la buona prova del Tellaro che ha concluso in quinta posizione. A seguire l’ordine d’arrivo e i tempi dei seniores. Marola 11’01”40; Fezzano 11’06”02; Fossamastra 11’06”36; Canaletto 11’11”85;  Tellaro 11’15218; Cadimare 11’16”76; Porto Venere 11’18297; Muggiano 11’23”13; Crdd 11”24’72, Le Grazie 11’30”83; San Terenzo 11’35”59; Venere Azzurra 11’37”65; Lerici 11’38”65. Negli juniores, come detto, successo di Porto Venere davanti a Muggiano e Cadimare. Nella categoria femminile, primo Cadimare, secondo Lerici,terzo Fossamastra. AMERIGO LUALDI Scarica PDF Comitato:160808 – Palio Marola suona la nona sinfonia- Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 160808

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Riti,scaramanzie e vermentino a fiumi scaldano la lunga attesa perla gara

VIAGGIO NELLA“NOTTE BLU”    Riti,scaramanzie e vermentino a fiumi scaldano la lunga attesa perla gara Gli  unici a digiunare sono proprio i vogatori:tutti hanno disertato la cena Le moto storiche sfrecciano in centro fra dame vestite come negli anni ‘30 [Da Il Secolo XIX del 07/08/16]  – C’E’ ANCHE un bersagliere motociclista con vistosi galloni rossi sulle maniche che sfila per il circuito di via Chiodo. Ha la divisa color kaki e sfreccia a bordo di una moto color sabbia. E’ una riproduzione? «E’ vera. E’ originale. E’ una Sertum Mcm 500 che ha fatto la guerra in Africa Settentrionale. I nostri soldati di stanza in Libia l’avevano d’ordinanza», dice con orgoglio sulla sua moto storica il moto bersagliere Lido Colassieve. E’ solo uno dei gioielli della sfilata dei sidecar del Palio del golfo. Perché questo binomio? Lo spiega Paolo Pero, veterinario e presidente dell’Asi, l’Associazione moto storiche della Spezia mentre cena tra i tavoli con le borgate marinare. «La Spezia ha avuto dal ’25 al ’54 un gara con circuito cittadino e collinare proprio per le moto. Poi è stato abolito per motivi di sicurezza come è accaduto a tanti altri ma fa parte della nostra storia. Qui abbiamo dei gioielli come una Ducati Desmo del ’65 e vogliamo rievocare quegli anni perché non vadano nel dimenticatoio», dice mentre per rispolverare il clima anni ’30 al tavolo dei sidecaristi la signora Clara Guidotti, che viene da Lucca, si è vestita come chiedeva la moda di quell’epoca. E’ solo una delle chicche della Notte blu del Palio del Golfo con la cena delle Borgate e il mix di concerti in giro per la città. Tra i tavoli si smorza l’attesa. Le borgatare delle Grazie hanno i cerchietti luminosi tra i capelli. Quelli del Fezzano auspicano «una buona dormita rigenerante per le fatiche di domani (oggi per chi legge ,ndr) » mentre dalle parti del Muggiano fanno la danza dei calciatori dell’Islanda come rito propiziatorio su invito di Marisa Mazzi. «Porta bene», dice. Al tavolo del Comitato delle Borgate?. «Qui va solo il vermentino, abbiamo abolito il cibo. Andiamo solo con il vino», scherza Gianni De Giorgi. Scaramanzia? Il Tellaro fa affidamento sui gatti del paese che sono stati protagonisti della sfilata spiega Luigi Elis Stakaj, capo borgata, mentre Andrea Tarabella del Cadimare è più pragmatico.«I vogatori sanno quello che devono fare»,dice. «Non ci affidiamo né ad amuleti né ad altro», sottolinea Gianni Cargioli del Marola. Giovanni Medusei del San Terenzo spera in una bella gara e Gianni Casali del Canaletto sottolinea «che la festa ha vinto la paura degli attentati e del terrorismo. Pensavo che ci fosse poca gente quest’anno ma è andata bene». Tra i banchi tutti negano i portafortuna e pensano a sdrammatizzare con le pietanze dello Spezzino. «I portafortuna ce li hanno i vogatori che stasera stanno leggeri di stomaco», scherzano tra i tavoli sapendo che tutte le speranze sono nella forza e nella concentrazione di chi va in barca. E la festa va avanti. In piazza del  mercato il mix tra il rock di Riccardo Borghetti e le acciughe fritte di Monterosso fa il pieno come dice Alessandro D’Ippolito ai fornelli. La festa coinvolge tutta la città: c’è la band tutta femminile delle Girlesque che gira per il centro insieme a un altro team tutto rosa come le Archimossi e poi spazio anche al trio chitarra, fisarmonica e organetto degli Stornelli scordati. A condire il tutto il gran galà della musica di piazza Beverini Marco TORACCA Scarica PDF Comitato:160807 – Riti scaramanzie e vermentino- Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 160807 secolo

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Marola e Fossamastra i due armi da battere nella disfida del Palio

Oggi alla Morin    Marola e Fossamastra i due armi da battere nella disfida del Palio I baby pirati di Cadimare sono favoriti tra gli juniores. Le cadamote in pole, insidiate dalle ragazze del Crdd [Da Il Secolo XIX del 07/08/16]  – FARE i bilanci è piuttosto semplice, indovinare chi vince un po’ meno. I risultati ottenuti durante le pre palio parlano chiaro, ma la storia insegna come ogni stagione sia diversa dall’altra. Ci sono edizioni in cui il pronostico viene rispettato senza sorprese, altre annate, per certi versi più entusiasmanti, in cui le previsioni vengono completamente ribaltate. Nonostante questo i conoscitori di Palio sembrano avere le idee piuttosto chiare sugli equipaggi che scriveranno la storia di questa novantunesima edizione. Alla domanda su chi sarà a strappare la vittoria, ognuno risponde in modo certo, senza pensarci troppo. Partiamo dal parere dell’imperatore Paolo Lavalle, vincitore di ben undici edizioni del Palio, un traguardo senza eguali e al momento inavvicinabile: «Tra i senior credo vinca il Marola. Al secondo posto il Fossamastra. Sul podio penso ci sia spazio per un equipaggio tra Cadimare e Fezzano. Negli junior il Cadimare, seguito dal Porto Venere. Tra le donne credo sia sempre il Cadimare ad avere qualcosa in più, ma il Lerici potrebbe fare una bella sorpresa». E per rimanere in tema di pluridecorati, vediamo cosa ne pensa invece Claudia Calzetta, la donna ad aver vinto di più, attualmente capovoga del Crdd: «Negli junior vedo nell’ordine Marola, Fossamastra e Fezzano. Nei senior sono indecisa tra Marola e Fossamastra. Chi meno sbaglia vince, non credo ci sia un equipaggio più forte dell’altro». «Credo che il Cadimare vincerà sia nelle donne che negli junior – lo ha detto Giorgio Lencioni, ex vogatore – Nei senior se la giocheranno in tre, ma secondo me Gabriele Batoni del Fossamastra ha qualcosa in più, me lo sento». Arrigo Vanacore, vincitore di quattro palii in una carriera di soli sei anni non ha dubbi sulla categoria femminile e juniores: «Tra le donne è sicuro vinca il Cadimare. Sul podio anche Fossamastra e Lerici. Anche tra i giovani credo che a vincere sarà il Cadimare, con Marola e Porto Venere subito dopo. Nei senior da cadamoto direi Cadimare, ma scommetterei più sul Fossamastra, anche se ho caricato molto mio figlio, a bordo del Tellaro». Anche il campione in carica Giacomo Mori, che ha seguito il Palio dall’Australia, ha detto la sua: «Sarà una gara a due dai mille metri in poi: se la giocano Marola e Fossamastra, ma sarà un palio più lento». Claudio Ricco, allenatore del Crdd, prova a indovinare i vincitori: «Tra i senior dico Marola, è l’equipaggio che mi dà più fiducia perché è tanto che vogano insieme, anche se il quarto remo si è aggiunto solo quest’anno. Negli junior non ho dubbi, Cadimare. Tra le donne dico Crdd, ovviamente». «Fossamastra davanti al Marola – lo ha detto l’ex vogatore Nicola Zanoni –Attenzione al Cadimare, so che l’altro ieri in allenamento hanno volato. Nelle donne e junior pochi dubbi: Cadimare». E non potevamo non interpellare un uomo di Palio come Gianni Casali, capo borgata del Canaletto ed ex vogatore pluridecorato. «Nei senior il primo posto se lo contendono in due. Non credo ci sia spazio per il terzo in comodo. Fossamastra o Marola. Se la giocano ad armi pari. Il terzo potrebbe essere Cadimare o Fezzano. Subito dopo credo ci possa essere una possibilità anche per noi. Tra le donne non penso sia così scontato che il Palio lo vinca il Cadimare – ha proseguito Casali – La Calzetta, a bordo del Crdd, credo abbia ancora diversi colpi in canna. È un animale da Palio e potrebbe chiudere in bellezza». I tifosi si sono invece espressi su facebook, all’interno del gruppo ‘Verso il Palio’. Circa il 40 per cento dei votanti assegna la vittoria al Marola senior. Il 37 per cento crede sia il Fossamastra a vincere. Il 20 per cento punta sul Cadimare. Gli altri voti si spargono in modo abbastanza equo tra le altre dieci borgate. Serene RICCO Scarica PDF Comitato:160807 – Marola e Fossamastra i due armi da battere- Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 160807 secolo 1

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