2018

I campionati a sedile fisso in riva al Golfo dei Poeti

CANOTTAGGIO ALLA PASSEGGIATA MORIN I campionati a sedile fisso in riva al Golfo dei Poeti Canottaggio Oggi e domani la 30ª edizione dei Tricolori _______________________________ [Da La Nazione del 22/09/18] – OGGI e domani il Golfo della Spezia sarà teatro della 30ª edizione dei campionati italiani di Canottaggio a Sedile Fisso, specialità Gozzo Nazionale. La presentazione dell’evento si è svolta ieri mattina a palazzo civico. Erano presenti il sindaco Pierluigi Peracchini, l’assessore allo sport Lorenzo Brogi e Marco Greco, delegato provinciale della federcanottaggio. Hanno partecipato anche il consigliere federale della federazione Giambattista Nicolini e il Capitano di Vascello Roberto Messina. L’appuntamento è sotto l’egida della Ficsf, a cura di Gs Marinaro Ringressi Muggiano, Amatori delMare, Borgata Marinara Lerici e Circolo Ricreativo Dipendenti Difesa con il supporto della Marina Militare, il coordinamento del delegato Ficsf Spezia Marco Greco, con il patrocinio del Comune della Spezia e il sostegno di Tarros. «Un altro grande appuntamento sportivo alla Spezia grazie al quale la nostra città sarà protagonista sui canali nazionali – spiega il sindaco Pierluigi Peracchini –. Uno sport che si sposa perfettamente con la nostra città per la grande tradizione marinara. Nel trend sportivo positivo che stiamo costruendo e che coinvolge il calcio, l’atletica, il grande basket e il canottaggio, ne approfitto per ricordarvi che uno dei prossimi appuntamenti importanti sarà la finale di Super Coppa italiana di calcio femminile Juventus-Fiorentina che si disputerà al ’Picco’ il 13 ottobre». L’assessore allo sport Brogi ha ringraziano la Federazione, il delegato provinciale, oltre al comitato regionale ligure del Coni, per avere scelto La Spezia come sede della manifestazione. Sono 25 (7 Junior, 9 Senior maschili e 9 Senior femminili) gli equipaggi iscritti alla manifestazione in forza a 18 club, in arrivo da Liguria, Lombardia, Toscana, Abruzzo e Puglia: si tratta di Dario Schenone Foce, Club Sportivo Urania, Scalo Quinto, Gianni Figari Santa Margherita Ligure, San Giorgio Portofino, Rowing Club San Michele, LNI Sestri Levante, GS Marinaro Ringressi Muggiano, Armi Pisa, Germignaga, Porto Ceresio, Circolo Vogatori Riomarinesi, Amatori del Mare, Lni Ortona, Polisportiva Vogatori Taras, Lni Taranto, Palio di Taranto e Amici del Mare di Portoferraio. Le gare si svolgeranno nello specchio acque adiacente alla passeggiata Morin. Stamani il consiglio di regata è fissato per le 9.30. Quindi il via alle batterie a partire dalle 10 e i recuperi. Domani, dopo il saluto delle autorità e l’alzabandiera previsti per le ore 9, finali programmate alle 9.30 (femminile), 10.15 (Junior) e 11 (Senior). Scarica PDF Comitato:180922 – I campionati a sedile fisso in riva al Golfo dei Poeti La Nazione Scarica PDF giornale:Articolo 180922 La Nazione

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DOPING AL PALIO DEL GOLFO Clenbuterolo nell’urina anche nelle controanalisi. Liberatore: «Chiarirò» ___________________________ [Da Il Secolo XIX del 13/09/18] – LA SPEZIA «Le controanalisi hanno dato lo stesso risultato di quelle originarie. Me lo aspettavo». E’quello che ha detto Giuseppe Liberatore, vogatore dell’armo di Cadimare trovato positivo insieme a due compagni al clenbuterolo nell’ultima edizione del Palio del Golfo della Spezia. Proprio ieri dal laboratorio della Nado (Nationals antidoping organizations) di Roma è giunto l’esito del secondo test. «L’esito era prevedibile – ha ripreso Liberatore – non mi aspettavo di certo sconvolgimenti. In ogni caso io non cambio la mia linea. Sono certo che verranno accertati i fatti anche grazie all’indagine del Nas». Lo sportivo bianconero ha proseguito: «È successo tutto in pochissimo tempo. Io sono giunto a Cadimare negli ultimi venti giorni. Se avessi voluto doparmi avrei assunto quella sostanza per lungo tempo. La quantità trovata dal primo test e confermata da quello più recente non è di certo utile a ottenere degli eventuali benefici sul fronte delle prestazioni sportive. Per questo rimango della mia idea: deve essere accaduto qualche cosa che non è dipeso dalla mia volontà. Penso a un intervento doloso». Così la posizione di Liberatore che ha voluto sottolineare: «Il mio impegno sportivo e la mia storia sono il mio biglietto da visita. Sono sempre stato contro il doping e adesso essere accusato mi fa stare male». Il clenbuterolo è un principio attivo broncodilatatore utilizzato nel trattamento dell’asma bronchiale oltreché della bronchite cronica e dell’enfisema. Tra gli sportivi è stato usato allo scopo di migliorare le prestazioni sportive peri presunti effetti anabolizzanti e di diminuzione della massa grassa. Nel passato il ciclista spagnolo Alberto Contador fu squalificato per due anni dalle gare dopo essere stato trovato positivo al Tour de France nel 2010 e in seguito venne privato della vittoria nella corsa francese anche in quella italiana del 2011. Marco Toracca Scarica PDF Comitato:180913 – Clenbuterolo nell’urina anche nelle controanalisi – Secolo Scarica PDF Giornale:Articolo 180913 secolo

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Liberatore nei laboratori della Nado. Oggi il verdetto sulle contro-analisi

Liberatore nei laboratori della Nado. Oggi il verdetto sulle contro-analisi Il vogatore: «Il direttore ha confermato il dosaggio bassissimo» ___________________________________ [Da La Nazione  del 12/09/18] – «NON mi aspetto alcuna novità dall’esito delle  controanalisi, ma ho parlato con il vice direttore del laboratorio, che mi ha confermato che il dosaggio bassissimo di clenbuterolo rinvenuto nel mio organismo non mi sarebbe servito come anabolizzante ai fini della gara».Giuseppe Liberatore, l’atleta 48enne pluricampione del Palio del Golfo e del ciclismo, terzo remo del Cadimare, trovato positivo al doping nelle analisi effettuare dal Nas la sera del 5 agosto scorso, al termine della 93° edizione della disfida remiera, non si rassegna di fronte al verdetto della prima sezione del Tribunale nazionale antidoping, che qualche settimana fa lo ha sospeso in via cautelare da qualsiasi attività agonistica proprio perché risultato positivo a quella sostanza severamente proibita in ambito sportivo. IERI mattina si è presentato a Roma, nei laboratori della Nado, dove si sono svolte le controanalisi, ossia l’esame chimico microscopico e biologico, ripetuto a scopo di accertamento nei casi di doping. Ha assistito all’inizio delle operazioni poi è salito sul treno diretto alla Spezia anche perché gli esiti degli esami di laboratori si sapranno soltanto nella giornata di oggi o forse domani. Liberatore, che ha sempre manifestato la sua innocenza, resta convinto che qualcuno lo abbia volutamente dopato e si dice pronto a qualsiasi mossa pur di ‘ripulire’ la propria immagine, oggi inevitabilmente ‘macchiata’. Ecco perché insieme al suo avvocato, lo spezzino Giovanni Di Sibio, e a una esperta tossicologa spezzina sta studiando eventuali azioni difensive, che farà valere una volta convocato davanti alla Procura nazionale antidoping. Procura che poi potrà differire l’atleta, oppure assolverlo. In quella sede il vogatore cercherà di dimostrare la propria estraneità ai fatti, portando argomentazioni a sostegno della tesi della contaminazione ‘dolosa’ da parte di ignoti, «anche perché – sottolinea – il quantitativo irrisorio di clenbuterolo rinvenuto nel mio organismo, pari a 0.08 nanogrammi per millilitro di urina, non può che essere inquadrato nei miei 20 giorni di permanenza nella borgata di Cadimare, prima del Palio: se avessi voluto doparmi volontariamente il dosaggio sarebbe stato ben superiore». NON è tutto. Liberatore, insieme al suo legale, vuole fare un’azione dimostrativa che sgomberi il campo da ogni fumus anche per il futuro e certifichi, in qualche modo, la sua estraneità ai fatti e il ripudio assoluto delle sostanze dopanti: «Quando sarò nuovamente tesserato da qualche società sono disposto a elaborare una sorta di documento nel quale mi rendo disponibile a sottopormi a controlli antidoping più approfonditi, a mie spese». Laura Provitina Scarica PDF Comitato:180912 – Liberatore nei laboratori della Nado Oggi il verdetto sulle contro-analisi – La Nazione Scarica PDF giornale:Articolo 180912 La Nazione

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Caso doping, Liberatore resta in attesa dell’esito

CONTROANALISI A ROMA Caso doping, Liberatore resta in attesa dell’esito __________________________________ [Da Il Secolo XIX  del 12/09/18] – Oggi, al massimo domani, Giuseppe Liberatore, pluridecorato vogatore del Cadimare trovato positivo insieme a due compagni dell’equipaggio al controllo antidoping al termine dell’ultimo Palio del Golfo, conoscerà l’esito delle contro analisi effettuate ieri nel laboratorio della Nado (National antidoping organizations) a Roma. Raggiunto in serata al cellulare, Liberatore ha confermato la sua linea di difesa che si basa sull’irrisoria quantità di clenbuterolo, un bronco dilatatore proibito agli atleti, rilevata – 0,8 nanogrammi per millilitro di urina – in grado di non produrre alcun effetto dopante. Com’è noto, tale farmaco viene utilizzato nel trattamento dell’asma bronchiale, della bronchite cronica e dell’enfisema. Nell’ambiente sportivo il clenbuterolo è stato utilizzato allo scopo di migliorare le prestazioni atletiche e per i presunti effetti anabolizzanti e la riduzione del grasso sottocutaneo. Studi clinici sugli animali hanno infatti dimostrato che la molecola può determinare un incremento della massa muscolare, anche se studi sull’uomo non hanno confermato questo aspetto. Il ciclista spagnolo Alberto Contador fu squalificato per due anni dal ciclismo professionistico dopo essere risultato positivo a un test antidoping nel Tour de France 2010. In seguito fu privato della vittoria al Tour de France del 2010 e del titolo del Giro d’Italia 2011. Secondo la tesi difensiva di Liberatore e del suo avvocato, Giovanni Di Sibio, è vero che la sostanza proibita è stata rilevata nella pipì del vogatore-ciclista (e per la Nado questo è ciò che conta) ma è altrettanto certo che l’insignificante quantità di clenbuterolo rinvenuta starebbe a dimostrare l’assoluta mancanza di intenzione di produrre effetti capaci di aumentare le prestazioni fisiche durante l’evento agonistico. Scarica PDF Comitato:180912 – Caso doping, Liberatore resta in attesa dell’esito – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180912 Secolo

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Clenbuterolo, Liberatore combatte «Solo tracce. Qualcuno mi ha dopato»

SPORT E GIUSTIZIA Clenbuterolo, Liberatore combatte «Solo tracce. Qualcuno mi ha dopato» Il plurimedagliato vogatore del Cadimare a Roma per le controanalisi ____________________________ [Da La Nazione del 11/09/18 – È PARTITO ieri sera alla volta di Roma, deciso a conoscere l’esito delle controanalisi, che verranno effettuate oggi nel laboratorio della Nado e che sanciranno, una volta per tutte, la presenza di Clenbuterolo, la sostanza dopante rinvenuta nel suo organismo a seguito dei primi esami di sangue e urine, praticati dal Nas domenica 5 agosto, al termine della 93ª edizione del Palio del Golfo. Giuseppe Liberatore, 48 anni, terzo remo del Cadimare, campione di voga e di ciclismo, risultato positivo al doping al termine della disfida remiera, vuole vederci chiaro in merito a quanto ‘sentenziato’ dalla prima sezione del Tribunale nazionale antidoping, che qualche settimana fa lo ha sospeso in via cautelare, in attesa appunto dell’esito delle controanalisi da lui richieste e per le quali ha sborsato 650 euro. Oggi dunque si saprà l’esito dell’esame ripetuto a scopo di accertamento nei casi di doping. E con questo alla mano Liberatore si presenterà davanti alla Procura antidoping, per l’interrogatorio, la cui data deve essere ancora fissata. Insieme ai risultati delle controanalisi Liberatore si farà forte anche del risultato del quantitativo di Clenbuterolo rinvenuto nel primo accertamento di laboratorio, richiesto dallo stesso e reso noto nella giornata di ieri: «La quantità della sostanza – spiega il plurimedagliato del Palio del Golfo – è bassissima: l’esito riporta la presenza di 0,8 nanogrammi di Clenbuterolo per millilitro di urina. In un campione di urina di un millilitro non ho raggiunto neppure un microgrammo: chi soffre d’asma arriva anche a 40 microgrammi. Quindi il quantitativo è davvero irrisorio, anche se per la Nado vale solo la mera presenza di una sostanza dopante». LIBERATORE continua a urlare al mondo intero di non aver mai ingerito volontariamente quella sostanza, ma oggi, alla luce del quantitativo del Clenbuterolo rinvenuto sul suo organismo, non scarta l’ipotesi della ‘contaminazione’ della sostanza: «O qualcuno mi ha volontariamente dopato o magari ho mangiato carne contaminata, come è successo al corridore australiano Michael Rogers. La Federciclo mondiale lo ha assolto perché ha dimostrato che la probabilità che la sostanza sia stata assunta attraverso il consumo di carne contaminata in Cina era significativa». Liberatore è pronto a costruire la difesa con il suo avvocato Giovanni Di Sibio ma anche attraverso la consulenza di una tossicologa spezzina, esperta in materia, da lui stesso interpellata: «Il tutto – conclude – per dimostrare che quella quantità di Clenbuterolo, se fosse stata da me assunta volontariamente, non mi sarebbe servita a nulla. Sono arrivato a Cadimare 20 giorni prima del Palio… non ha senso quello quantità, se avessi voluto doparmi avrei assunto una quantità maggiore di quella sostanza». Parole che il 48enne ripeterà davanti alla Procura sportiva, quando verrà convocato. Laura Provitina Scarica PDF Comitato:180911 – Clenbuterolo Liberatore combatte – La Nazione Scarica PDF giornale:Articolo 180911 La Nazione

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Palio dei veleni, è tutti contro tutti. Caccia alla spia

I RETROSCENA Palio dei veleni, è tutti contro tutti. Caccia alla spia Le analisi antidoping alla Nado sono costate 20 mila euro La borgata di Lerici risponde secca a Manfrone: noi puliti _____________________ [Da Il Secolo XIX del 31/08/18 – LA SPEZIA Tensioni e clima rovente nel circo del Palio del Golfo, ma anche caccia al nome della “talpa” che ha fatto avviare l’indagine della procura nazionale antidoping. Ovviamente le organizzazioni sportive non si esprimono, sino a quando non sarà chiaro l’esito dell’indagine sugli esiti degli esami dei tre atleti del Cadimare trovati positivi al controllo post gara “mirato” su di loro, ma intanto i protagonisti, atleti e tifosi “esperti”, non se le mandano certo a dire, specialmente sui social. Sottotraccia c’è sempre e solo una domanda: chi ha fatto la segnalazione all’antidoping nazionale facendo arrivare al Palio i carabinieri dei Nas ed il tecnico della Nado? Infatti, se presto o tardi gli esiti delle contro analisi, l’eventuale processo davanti al tribunale sportivo ed il deferimento alla giustizia ordinaria, saranno pubblici non è però detto che si venga a sapere chi ha dato il via a questa vicenda. Di certo, non lo dicono solo le voci di corridoio, per far attivare la macchina della giustizia sportiva, in modo così definito e per una manifestazione che comunque ha un contesto locale, qualcuno deve aver fatto una segnalazione circostanziata. Le sole analisi alla Nado sono costate oltre ventimila euro, più ci sono le spese di trasferta, il fatto che si fosse in una data festiva, i costi dell’istruttoria e dello scontato ricorso, insomma un forte investimento a più zeri che non viene certamente fatto senza una pista concreta da seguire. Nello stesso periodo i controlli di questo ente nazionale si sono mossi su eventi come il campionato italiano su strada di pattinaggio, il campionato italiano beach volley o ancora campionato italiano autocross, non su di una gara folcloristica sconosciuta agli stessi tecnici arrivati da Roma o da Genova alla Morin. Intanto procede spedita l’inchiesta dei carabinieri del Nas. Dopo la “visita” nella sede della Uisp spezzina, dove ha raccolto informazioni sulle modalità con cui vengono effettuati i controlli antidoping, le indagini si concentrano adesso sui tre vogatori risultati positivi al test. Una volta effettuate le contro analisi, si procederà agli interrogatori dei tre atleti sotto inchiesta e tutti i dirigenti coinvolti nella vicenda da parte della procura nazionale antidoping del Nado. Infine, dopo la forte presa di posizione dell’ex vogatore Alessandro Manfrone, che ha lanciato dubbi sulla regolarità delle precedenti competizioni, arriva la risposta, tramite una nota dell’avvocato Michele Fiore (che scrive per conto del presidente Marco Greco), della borgata marinara Lerici. La società lericina ribadisce, rispondendo ai dubbi lanciati da Manfrone, che nel 2017 l’equipaggio (composto anche da Giuseppe Liberatore e Daniele Zampieri, oggi sospesi) non partecipò al campionato nazionale perchè: «un proprio atleta, ovvero Giacomo Mori, il quale aveva già deciso di passare al Fezzano, con cui, in quel periodo, si stava peraltro già allenando in vista della stagione successiva, decise, legittimamente, di non prendere parte alla competizione». Nella stessa comunicazione il Lerici respinge qualsivoglia accostamento tra la borgata e le incresciose vicende legate ai controlli antidoping effettuati a carico dei vogatori dell’armo del Cadimare. — Mariano Alberto Vignali Scarica PDF Comitato:180831 – Palio dei veleni è tutti contro tutti Caccia alla spia – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180831 secolo

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Scandalo doping al Palio del Golfo: positivi tre vogatori del Cadimare  

Sviluppi clamorosi nell’inchiesta dei carabinieri del Nas Scandalo doping al Palio del Golfo: positivi tre vogatori del Cadimare   Liberatore, Giacomazzi e Zampieri avrebbero utilizzato la stessa sostanza proibita che ha inguaiato il ciclista Contador ___________________________________ [Da Il Secolo XIX del 29/08/18 – LA SPEZIA Choc nel mondo del Palio del Golfo. Positivi al test dell’antidoping ben tre dei quattro vogatori del Cadimare. Lo scorso 5 agosto, immediatamente al termine della disfida remiera, gli atleti furono prelevati in mare dai carabinieri del Nas e dalla Guardia di Finanza e trasferiti nella caserma della Capitaneria di porto per essere sottoposti ad approfonditi esami antidoping. Daniele Zampieri, Giuseppe Liberatore e Riccardo Giacomazzi sono stati sospesi in via cautelare dal tribunale nazionale antidoping che ha accolto l’istanza della procura nazionale. Una decisione arrivata a seguito dei risultati dei controlli disposti direttamente da Roma, dall’organizzazione nazionale antidoping Nado Italia. I tre vogatori, tesserati alla Uisp canottaggio, sono risultati positivi alla sostanza clenbuterolo, ma hanno già richiesto le controanalisi. Si tratta di un farmaco utilizzato per trattare l’asma, ma che nello sport è conosciuto per le sue forti proprietà termogeniche, lipolitiche e anabolizzanti (pur non essendo uno steroide). n parole povere, il sovradosaggio contribuisce alla crescita muscolare, alla perdita di grasso e all’aumento dei livelli di forza, con gravi rischi per la salute e in modo particolare per l’apparato cardiocircolatorio. Una profonda ferita nel mondo del Palio, che quest’anno, dopo i vari episodi, causa di tante discussioni, non poteva che avere un epilogo peggiore.Una vicenda che avrà sicuramente delle conseguenze sotto vari aspetti e che macchia una manifestazione che della passione, della genuinità, della tradizione e della sana polemica aveva fatto i suoi capisaldi. Gli atleti, che avevano protestato per il trattamento ricevuto al termine della gara, chiusi in una stanza per oltre tre ore e impossibilitati a raggiungere telefonicamente i familiari, si erano dichiarati pubblicamente ‘puliti’, manifestando in più di un’occasione la rabbia per quanto accaduto. Tant’è che la borgata del Cadimare, arrivata quarta al Palio, aveva dichiarato la volontà di procedere per vie legali ritenendosi vittima di un controllo mirato e di un trattamento discriminante. Borgata che ha fatto sapere di essere all’oscuro di tutto. Ma intanto, dei quattro vogatori sottoposti ai controlli, solamente il pruista, il più giovane a bordo del cavallo alato, è risultato negativo al test. Nello sport l’uso del clenbuterolo è abbastanza comune e lo dimostrano i numerosi casi di positività ai test antidoping. Negli ultimi anni sono stati trovati positivi a questa sostanza ciclisti, velocisti, tennisti e atleti di altre discipline sportive. Il caso di Alberto Contador è sicuramente il più noto: al ciclista spagnolo furono cancellate le vittorie ottenute nel 2010 e nel 2011 al Tour de France e al Giro d’Italia.  Selene Ricco Scarica PDF Comitato:180829 – Scandalo doping al Palio del Golfo positivi tre vogatori del Cadimare – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180829 secolo

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Conti replica a Casali: «Ti brucia perché Cavallini è con noi»

PALIO DEL GOLFO Conti replica a Casali: «Ti brucia perché Cavallini è con noi»  Il capo borgata del Fezzano all’attacco: «Il nostro allenatore non andrebbe mai al Canaletto e così si cercano scuse» __________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 09/08/18 –  FEZZANO Al capo borgata del Fezzano, Jacopo Conti, non sono andate giù le parole di Gianni Casali che dalla riva del Canaletto ha criticato la piega che sta assumendo il Palio del Golfo, tirando in causa anche la borgata vincitrice domenica, alla Morin. Per esempio, Conti contesta la proposta di imbarcare vogatori che abbiano vinto più di cinque pali per riequilibrare la contesa. «I vogatori scelgono i compagni di squadra per certi valori, per esempio quello dell’amicizia – esordisce Conti -. Assurdo imporre loro, atleti con i quali magari non c’è feeling». Casali ha contestato anche lo scarrellamento, gesto tecnico di cui i vogatori del Fezzano hanno dimostrato di essere particolarmente capaci. «Le borgate più potenti fanno di tutto per complicare la vita ai giudici. Quando si trattò di votare il regolamento sullo scarrellamento è stato proprio il Canaletto a chiedere il limite dei dieci centimetri. E così si è fatta soltanto più confusione». Cosa ne pensa del biltz dei Nas alla Morin? «Siamo rimasti tutti sorpresi. Non era mai successo. Però è presto per sbilanciarsi. Aspettiamo gli esami». sulle dimissioni del presidente della Lega canottaggio, Borniotto? «La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la timoniera del Cadimare scoperta con i piombi nei pantaloncini. Ora bisogna ricostruire tutto daccapo: dalla Lega al Comitato delle borgate dimissionario. Non sarà facile». Casali ha attaccato il movimento anche sui rimborsi spesa troppo elevati a beneficio dei vogatori più forti. Vi sentite tirati in causa? «No. Il nostro equipaggio non guarda ai soldi. E poi proprio il Canaletto, a inizio stagione, contattò l’allenatore Luca Cavallini e il suo equipaggio. Ma lui rinunciò alla proposta, E ora Casali fa la figura della volpe con l’uva che non riesce a prendere». Cosa resta di questa vittoria? «Tanta gioia, ma anche l’amarezza di non vedere pienamente riconosciuti i nostri meriti. I cicli dei vogatori vincenti ci sono sempre stati. Ma qua, anziché applaudirli, si cerca sempre di limitarli. Non mi pare giusto: dietro ogni vittoria c’è sacrificio». Paolo Ardito Scarica PDF Comitato:180809 -Conti replica a Casali Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180809 secolo  

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« Doping, pronostici scontati, trucchi: così rischiamo la fine »

« Doping, pronostici scontati, trucchi: così rischiamo la fine » L’amarezza del capoborgata del Canaletto Gianni Casali: mai come quest’anno il movimento è finito nell’occhio del ciclone   __________________________ [Da Il Secolo XIX del 08/08/2018 – Casali è uno dei totem più rappresentativi del Palio del Golfo. Quello che è accaduto in questi giorni attorno alla disfida remiera lo fa stare male. Percepisce che qualcosa si sta sgretolando nel suo mondo ed è addolorato. «Non ho buone sensazioni – esordisce lui – il caso presunto di doping del Cadimare, i pesi trovati addosso alla figlia di Paolo Lavalle, un Palio in cui vincono sempre gli stessi e il terremoto all’interno della Lega canottaggio sono segnali destabilizzanti per il Palio del Golfo». Cominciamo dal blitz dei carabinieri del Nas alla Morin. «Una coltellata al movimento. Spero che non esca nulla, che nessun vogatore sia dopato, altrimenti…Aspettiamo novanta giorni perle analisi e incrociamo le dita». Le dimissioni del presidente della Lega Jacopo Borniotto l’hanno sorpresa? «Mi hanno amareggiato. Capisco le pressioni, lo stress. Ne so qualcosa, ma bisogna tenere duro. Riorganizzare la macchina del palio sarebbe difficilissimo. Trovare persone preparate, che svolgono il servizio a titolo gratuito non sarebbe affatto facile. Speriamo di trovare una soluzione, altrimenti sarebbe un’altra mazzata per il nostro movimento». E poi la gara sta perdendo sempre più appeal, perché vincono sempre gli stessi. «Colpa nostra. I vincitori sono molto bravi, inutile negarlo. Ma noi abbiamo sbagliato a concedere loro il famoso scarrellamento di dieci centimetri. Con quel regolamento l’allenatore Luca Cavallini ci è andato a nozze, preparando benissimo sotto il profilo tecnico i suoi vogatori e non lascia spazio agli avversari». E allora come controbattere gli invincibili? «Io la proposta l’ho lanciata: imbarcare un equipaggio che vanta massimo cinque vittorie complessive alla Morin. In questo modo si distribuirebbero i vogatori più forti e il palio sarebbe più combattuto». Non le pare troppo limitativo?  «E perché? Diversamente il palio diventa monotono, scontato. Ricordatevi quando Cavallini richiamo i cosiddetti “stranieri”. Ex campioni del canottaggio italiano, provenienti dal Sud, che monopolizzavano la gara alla Morin. Per fronteggiare questa avanzata riuscimmo a inserire nel regolamento l’obbligo della residenza in provincia da almeno cinque anni. Un provvedimento che salvò il palio». Ora siamo punto e a capo? «Oggi girano rimborsi spesa troppo elevati tra certi vogatori. E la maggior parte delle borgate non riesce a starci dietro. Il palio è passione, sudore, tanta fatica. Se parti e sai già che non hai neppure la minima speranza di salire sul podio, al nostro mondo non ti avvicini neppure. Invece oggi ci sono atleti semiprofessionisti che ad agosto sono nuovamente in mare per preparare il prossimo palio. Nella vita non fanno altro». Paolo Ardito Scarica PDF Comitato:180808 -Doping pronostici scontati trucchi così rischiamo la fine – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180808 secolo  

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Il Muggiano vince la sfilata del Palio con l’orso hi-tech

PREMIAZIONI IN PIAZZA EUROPA Il Muggiano vince la sfilata del Palio con l’orso hi-tech Canaletto secondo. Doppia festa per i rossoblù dopo il successo dei giovani. Sul podio anche il Lerici con le colonne romane perdute _____________________________ [Da Il Secolo XIX del 07/08/2018] – La notizia più attesa della notte, che chiude la stagione remiera, è certamente quello su chi abbia vinto la sfilata. E il successo è andato ancora al Muggiano con il suo orso meccanico, che ha dominato le strade spezzine. Secondo posto al Canaletto con protagoniste le sarte della borgata e terzo il Lerici con la storia delle colonne romane perdute. La festa della premiazione del Palio del Golfo, ieri sera in piazza Europa, inizia puntuale alle 21 con l’arrivo rombante delle ragazze dell’armo femminile delle Grazie. Le campionesse della Morin Alice Agrifogli, Marta Vannini, Sara Fonzi, Beatrice Nuzzello e la timoniera Irene Mori, arrivano a bordo di una flotta di Ferrari rosso fiammante, rigorosamente scortate da uno stuolo di motorini con un centinaio di tifosi imbandierati. I secondi ad arrivare in piazza sono gli juniores del Muggiano, Davide Menchini, Vittorio Buttafuoco, Giulio Acerbi, Emanuele Pelosi con il timoniere Alessandro Rufolo, direttamente a bordo alla loro barca. Trainati, o meglio sospinti, dai loro tifosi in un mare di luci rosse e accompagnati da un bandierone sino sotto il palco con lo scafo da gara tirato come una sorta di carro. Alle 21,30 è la volta dei campioni del golfo del Fezzano Leonardo Richiusa, Giacomo Mori, Marco Mazzolini e Diego D’Imporzano, timonati da Alice Marcantoni, che arrivano a bordo di una lussureggiante decapottabile verde. Immancabile lo show di Giacomo Mori che si presenta come il dio del mare. Dietro un corteo festante in verde che balla e canta per tutta la sera. Dopo quasi 24 ore di festa in paese. C’e anche tempo per un momento atipico, grazie a Mirco Lanzoni, Raffaele Noto e Massino Orlandi, che sono i tre tifosi che hanno organizzato una gara culinaria legata alle prepalio; così alla borgata delle Grazie arriva anche il premio per il miglior sgabeo del golfo, una conferma dopo le vittorie raggiunte negli ultimi cinque anni dove i graziotti si sono portati via già quattro edizioni. Dopo la kermesse delle premiazioni, dove si è anche posto rimedio alla dimenticanza della commemorazione del presidente Duilio Ruggeri, uno degli uomini simbolo della voga spezzina recentemente scomparso, tutti a seguire lo spettacolo delle fontane luminose. Delusi, fortunatamente, quelli che si aspettavamo contestazioni o proteste, specialmente dopo i fatti di domenica. Le borgate, in primis il Cadimare, hanno dato prova di maturità, saranno altre le sedi in cui fare confronto. Alla fine viene ammainata, nel buio di piazza Europa, la bandiera ufficiale del Palio del Golfo. Si chiude così l’edizione 2018 della manifestazione sportiva spezzina, ma non si chiudono certamente le polemiche e le tante emergenze che hanno contraddistinto quest’anno. Un Palio dove le negatività e le preoccupazioni superano di gran lunga il risultato sportivo e quello folkloristico. Domani mattina ci sarà da ricostruire il Comitato delle Borgate, non solo a livello di interpreti, ma proprio di strumento organizzativo. Un sistema che secondo molti sarebbe completamente da riformare e dove le disfunzioni organizzative si notano senza troppo sforzo. Discorso simile per la Lega canottaggio dove però le problematiche sono di altra natura Mariano Alberto Vignali Scarica PDF Comitato:180807 – Il Muggiano vince la sfilata del Palio con l’orso hi-tech – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180807 – il secolo

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