2018

Le Grazie rompe il tabù: primo palio rosa dopo 23 anni

Le Grazie rompe il tabù: primo palio rosa dopo 23 anni Partite male le ragazze girano terze ma poi recuperano in modo impressionante e vincono. Secondo il Crdd. Terzo il Porto Venere, ex campione _________________________________ [Da Il Secolo XIX del 06/08/2018] – Dopo 23 lunghissimi anni l’attesa è finita. Le reginette di Le Grazie hanno regalato al paese la prima vittoria della storia. Alice Agrifogli, Marta Vannini, Sara Fonzi, Beatrice Nuzzello e la timoniera Irene Mori. Sono i primi nomi a comparire nell’albo d’oro “rosa” della borgata. Una gara incredibile e mai scontata: il Crdd parte benissimo. È avanti. Le ex campionesse del Porto Venere sono appena dietro. Le Grazie parte male, gira terzo. In una gara di mille metri i sorpassi avvengono raramente. Ma è proprio in quel momento, proprio quando Le Grazie si accorge di non essere avanti, di non dominare la gara, che viene fuori la grinta delle ragazze. Quattro atlete che in quel preciso istante hanno deciso che quel palio dovesse essere il loro. Una vasca di ritorno impressionante. E il primo braccio alzato, superato il traguardo, è quello della pruista, la graziotta doc Beatrice Nuzzello. Il suo secondo successo personale, ma il primo con la maglia del suo paese: «Ai 500 metri eravamo messe male, ma una volta che la nostra prua ha girato verso la Morin abbiamo acceso il motore. E non c’è stato verso. Siamo rimaste lucide durante tutta la gara. Mi sono vista dietro in partenza, ma non ho mai pensato di poter perdere. Sapevo che avremmo vinto». Al traguardo, il cronometro si è fermato sul tempo di 5 minuti 59 secondi e 14 centesimi. Un tempo non da record ma comunque bassissimo. La vittoria, oltre a essere la prima della borgata di Emanuele Bianchi e Pietro Tonelli, è anche la prima per le vogatrici Alice Agrifogli, Marta Vannini e la giovanissima Sara Fonzi. Primo successo nella carriera personale da allenatore del giovane Andrea Vanacore, umile e preparato. Un ragazzo che ha sicuramente rappresentato l’uomo in più a bordo in questa stagione. La festa, alle Grazie, è continuata fino a notte fonda. Delusi gli avversari: il Crdd dell’esperta Elisa Carpena ci ha creduto fino all’ultima palata, dimostrando grande prova di carattere. Ma il secondo è il primo degli sconfitti. Solo un terzo posto per le ex campionesse del Porto Venere e della pluridecorata capovoga Elisa Saglione. Due equipaggi che hanno comunque permesso che il finale si potesse scrivere solo all’ultimo, senza che l’esito fosse banale. Applausi alle giovanissime del San Terenzo. L’unico equipaggio formato interamente da quattro ragazze al primo anno di voga. Tra loro e le vincitrici solo quattro secondi. Un quarto posto che vale oro. Dietro di pochissimo il Fossamastra, che sperava di poter fare meglio. Il Lerici di Chiara Lazzoni, vittima di un infortunio a una settimana dal Palio, arriva prima di un Cadimare che ha fornito la peggior prestazione della stagione, superando soltanto Muggiano. Selene Ricco Scarica PDF Comitato:180806 -Le Grazie rompe il tabù primo palio rosa dopo 23 anni – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180806 secolo d

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Il Muggiano junior trionfa nel nome di Duilio Ruggieri

 FESTEGGIAMENTI Il Muggiano junior trionfa nel nome di Duilio Ruggieri Gara impeccabile dei rossoblù che tengono dietro i rivali del Cadimare L’equipaggio: «Vittoria dedicata ai genitori e al presidente scomparso» ___________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 06/08/2018] – Il Palio junior non è mai una gara scontata, 1000 metri in velocità senza avere il tempo e lo spazio per sbagliare qualcosa. Il Muggiano partiva già con i favori del pronostico ma questo alla Morin non è che cambi veramente le cose, anche perché nella gara cadetta le borgate che potevano ambire a fare il colpaccio erano almeno altre due. Alla partenza, allo sparo dello starter, l’armo del Muggiano però dimostra di avere quella marcia in più, o meglio la palata in più, che gli potrà garantire di portarsi a casa un risultato. I primi di 500 metri sono ad alta velocità, di quelli che ti portano sulle bandierine per un giro di boa che sa già di ipoteca su quella arrivo che li aspetta a terra. E il Muggiano le bandierine le sfrutta bene, entra rapidamente ed esce preciso, in testa. A barca dritta, finita la virata, sente comunque il fiato sul collo degli avversari che tentano subito immediatamente la ripresa. Esiste solo quell’occasione. Nella seconda vasca infatti Cadimare tenta il tutto per tutto lanciandosi all’inseguimento, con un Porto Venere che accenna una terza posizione di rincalzo. Ma a 200 metri dall’arrivo la barca rossa del Muggiano è già oltre quel limite che garantisce agli altri un recupero. A 100 metri dalla linea di arrivo a terra già si festeggia, ormai è chiaro. Aiutati anche dalle immagini sul maxischermo, tutti capiscono che l’armo numero 8 è in testa e che è molto difficile che qualcuno riesca a riprenderlo e a superarlo. Eppure Cadimare ci crede ancora, aumenta ma la distanza ormai è costante ed i rossoblu corrono sulla linea di arrivo. Vince così Muggiano junior, in ricordo del presidentissimo Duilio Ruggieri, già a capo della Federazione italiana canottaggio a sedile fisso, oltre che figura carismatica della borgata. E vince con un interessante 5’35”69 sul bianconeri che sfilano le bandiere con 5’38”12. «Questa gara dedichiamo ai nostri genitori, agli amici, il nostro allenatore e alle persone che ci hanno sostenuto e hanno tutti noi – raccontano i quattro protagonisti dell’equipaggio vincitore: Davide Menchini, Vittorio Buttafuoco, Giulio Acerbi, Emanuele Pelosi, timonati da Alessandro Rufolo e allenati da Simone Giacomazzi – è una vittoria importante per tutti» Un Muggiano che concede il bis, infatti la borgata numero 8 riconquista la vittoria del , confermando il successo della 92esima edizione. Sul futuro di questo equipaggio si può scrivere un’intera pagina di un romanzo, perché non sono mancati, non mancheranno nei prossimi mesi, gli interessi da parte di molte borgate, qualcuno si è già mosso, Infatti almeno due vogatori, nell’ambiente i nomi già circolano, hanno riscontrato interessi tecnici da almeno tre dirigenti di altrettante borgate. Ma per adesso i ragazzi del Muggiano si godono la meritata festa da campioni. Scarica PDF Comitato:180806 -Il Muggiano junior trionfa nel nome di Duilio Ruggieri – Secolo Scarica Pdf giornale:Articolo 180806 secolo d

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Il Palio si tinge di verde Fezzano vince su tutti

 LA DISFIDA REMIERA   Il Palio si tinge di verde Fezzano vince su tutti L’equipaggio favorito conferma i pronostici. Podio per Fossamastra e Muggiano _______________________________   [Da Il Secolo XIX del 06/08/2018] – Il Fezzano ha vinto, anzi stravinto, come da pronostici e da gare stagionali (9 prepalio vinte su 11) ma, se, proprio dobbiamo essere sinceri, da un po’ di tempo a questa parte la gara remiera della prima domenica d’agosto non ha più il fascino d’una volta. Sarà che vince sempre l’equipaggio strafavorito perché tecnicamente e fisicamente meglio impostato che un anno viene ingaggiato a levante (nel 2017 a Lerici) e l’altro a ponente (quest’anno a Fezzano) con il solito allenatore “cannibale”, l’ex olimpionico del sedile mobile Luca Cavalini. Adesso non c’è che da scoprire da quale borgata verrà ingaggiato l’anno prossimo il “Top team” e probabilmente si saprà in anticipo chi esulterà alla Morin nel 2019. Preambolo inevitabile che non intende togliere ovviamente nulla alla grande impresa dell’armo verde di Fezzano e ai suoi splendidi tifosi che hanno sostenuto dall’inizio alla fine i propri vogatori con cori e tanto folklore inanellando la nona perla dell’albo d’oro e raggiungendo gli arancio-granata del Marola dietro a Canaletto (17) e Cadimare (25). Leonardo Richiusa, Giacomo Mori, Marco Mazzolini, Diego D’imporzano, timoniera Alice Marcantoni, allenatori Luca Cavallini e Giuliano Franchi sono i nomi dei vincitori dell’edizione numero 93 del Palio del Golfo. Una gara vissuta sempre in testa, gestita con la forza e la tecnica di chi si sente e si reputa padrone assoluto dei propri mezzi e del proprio destino. A bordo, Giacomo Mori ha conquistato il suo quarto successo alla Morin concedendosi alla fine il vezzo di ergersi in mezzo alla barca con la corona e il tridente in cartapesta del dio Nettuno. Come si diceva, non c’è stata storia. Scafo verde numero 3 partito in corsia numero 7 primo al giro di boa dei 500 metri davanti a Fossamastra, Muggiano e Cadimare che hanno tenuto botta ai 1000 ai 1500 e poi retto fino al serravoga dei 2000. Alle fine, a gioire è stata la borgata del comune di Porto Venere che ha vinto anche nella categoria femminile con le ragazze delle Grazie (Alice Agrifogli, Marta Vannini, Sara Fonzi, Beatrice Nuzzello, timonate da Irene Mori) mentre negli juniores ha prevalso il Muggiano, portacolori del comune di Lerici grazie a Davide Menchini, Vittorio Buttafuoco, Giulio Acerbi, Emanuele Pelosi, timoniere Alessandro Rufolo. RISULTATI SENIORES 1) Fezzano 11’00”50, 2) Fossamastra 11’08”66, 3) Muggiano 11’09”42, 4) Cadimare 11’15”74, 5) Porto Venere 11’18”31, 6) Canaletto11’18”67, 7) Marola 11’20”54, 8) Le Grazie 11’ 30”21, 9) Crdd 11’31”15, 10) Tellaro 11’35”19, 11) Venere Azzurra 11’40”57, 12) San Terenzo 11’43”80, 13) Lerici 11’47”25. JUNIORES 1) Muggiano 5’35”69, 2) Cadimare 5’38”12, 3) Porto Venere 5’44”38, 4) Canaletto 5’46”71, 5) Le Grazie 5’47”77, 6) Fossamastra 5’48”78, 7) Marola 5’49”54, 8) Crdd 5’51”88, 9) Fezzano 5’55”56. FEMMINILE 1) Le Grazie 5’59’’14 2)Crdd 6’01’’75 3) Porto Venere 6’02’’28 4) San Terenzo 6’03’’91 5) Fossamastra 6’05’’59 6) Lerici 6’06’’48 7) Cadimare 6’09’’20 8) Muggiano 6’19’’07. PALMARES Paolo Lavalle 11 vittorie, Giuseppe Liberatore 8, Fausto Sassi, Patrizio Pierleoni, Roberto Borrini, Attilio Mori 6. RECORD Fu conseguito dalle Grazie nel 2014 con il tempo di 10’ 53”89 Amerigo Lualdi Scarica PDF Comitato:180806 – Il Palio si tinge di verde Fezzano vince su tutti – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180806 Secolo a  –  Articolo 180806 secolo b

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La “Notte Blu” infiamma il sabato in centro

 VERSO IL PALIO DEL GOLFO La “Notte Blu” infiamma il sabato in centro Dee jay set, piano bar, dance, cena e performance live. Non solo: anche falconeria e spettacoli acrobatici con il fuoco ____________________________________ [Da Il Secolo XIX del 03/08/2018] – Musica con dee jay set in centro e performance live all’Urban center. E ancora appuntamento dedicato alla gastronomia e al vino in piazza Beverini e quindi piano bar in passeggiata Morin con danza aerea in piazzetta del Bastione. È il carnet della “Notte blu” del Palio del Golfo cartellone di iniziative promosso dal comune della Spezia per animare la vigilia, domani sera, sabato, della disfida remiera di passeggiata Morin. La presentazione ieri mattina a palazzo civico con un incontro tenuto alla presenza del sindaco Pierluigi Peracchini con gli assessori Kristopher Casati ,Lorenzo Brogi e Paolo Asti rispettivamente detentori delle deleghe a “Palio del Golfo”, ”Attività Produttive” e “Cultura”. Il via ai festeggiamenti è fissato per le 19.30 con “Gustiamo il Palio” evento curato dal consorzio “Spezia Vivi il Centro” in collaborazione con il “Comitato delle Borgate” evento che prevede la cena alle 20.30 oltre all’appuntamento piano bar sul lungomare a partire dalle 21. «Il Palio del Golfo non è soltanto una disfida remiera – ha detto Peracchini – ma un grande appuntamento di comunione per la città che può vivere a pieno il proprio centro storico. Per questo abbiamo deciso di celebrare, con una serie di appuntamenti, di riuscire ad accendere i riflettori su questa parte di città tenendo d’occhio il bilancio». La cena della borgate sostituita quest’anno da “Gustiamo il Palio” promosso dal consorzio dei commercianti «consente a palazzo civico di risparmiare 12 mila euro», ha osservato Peracchini. La serata prosegue alle 21.30 con il deejay set, ancora in piazza Beverini, di “New Generaion Sound” e la partecipazione di Michelangelo Falcone. «Evento con coreografie e spettacolo – ha detto Brogi – ricordo che per la serata è prevista una deroga ai limiti di rumorosità per chi organizza musica nei dehors e locali fino all’una di notte» Alle 21.30 all’ Urban center concerto di “Vibrarcantando” 2018 con Jenny Fumanti. «Quest’anno con “Gustiamo il Palio” – ha aggiunto Casati – abbiamo avvicinato la disfida remiera alla zona storica della città». Appuntamenti anche in piazza del Bastione con una serata di esibizioni da parte degli artisti dell’associazione “I Vagabondi” di Ameglia. In agenda volteggi aerei eseguitidauna ballerina che sarà sospesa sei metri da terra. A seguire uno spettacolo di falconeria con esibizione di volo di rapaci tracui un’aquila e altri volatili notturni con “Guglielmo II°” avvoltoio dal collo rosso. Completano il cartellone lo show di danza che chiude gli eventi con la giocoleria sperimentale con il fuoco di Faisca de Luz Marco Toracca Scarica PDF Comitato:180803 – La Notte Blu infiamma il sabato in centro – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180803 secolo

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Chiedo scusa al Muggiano: il lancio della coppa in mare, un gesto scaramantico

 PALIO DEL GOLFO Chiedo scusa al Muggiano: il lancio della coppa in mare, un gesto scaramantico ______________________________ [Da Il Secolo XIX del 31/07/2018] – «Non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuno. E ci tengo a scusarmi con la borgata del Muggiano e con chiunque si sia sentito offeso dopo il mio gesto di ieri». Sono le parole di Giacomo Mori, secondo remo del Fezzano. Equipaggio che ieri ha inanellato la nona vittoria della stagione, vincendo anche il campionato provinciale. Il vogatore, dopo la premiazione, ha infatti gettato in mare il trofeo ricevuto. Da lì la polemica, ormai una costante di ogni domenica. Immediata la reazione della borgata Guido Ringressi del presidente Gianello e del capo borgata Berlenghi, che hanno scelto di non voler consegnare più alcuna coppa alla borgata verde qualora uno degli equipaggi del Fezzano dovesse arrivare sul podio in occasione della gara organizzata per il prossimo anno. In serata, poco dopo questo avviso, sono arrivate le scuse da parte del presidente Francesco Di Santo, a nome di tutta la borgata. «Si tratta di un gesto isolato e scaramantico, né volto a ledere il rispetto verso la borgata che ci ha ospitati, né a minare la fiducia tra le nostre società. Il Fezzano non ha mai avuto e mai avrà intenzione di mancare di rispetto alla borgata del Muggiano». Il lancio in mare della coppa sarebbe stato fatto per esorcizzare la sorte. A confermarlo lo stesso Mori. «La scaramanzia, giusta o sbagliata che sia, esiste da sempre in ogni sport, – ha detto -.Il lancio del trofeo in acqua è stato per me e per i miei compagni solo un gesto scaramantico che ripetiamo da qualche anno. Io sono un ragazzo che crede nello sport e nei suoi valori. Ho sempre rispettato questo mondo in ogni sua sfaccettatura. Non vi chiedo di capire ciò che ho fatto, ma spero di non venire giudicato in maniera sbagliata. Questi rituali propiziatori per provare a vincere il Palio esistono da sempre. Ci tengo comunque a scusarmi nuovamente con la borgata del Muggiano». Selene Ricco

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Mori getta la coppa in mare e a Muggiano è polemica

Mori getta la coppa in mare e a Muggiano è polemica Il Fezzano vince il titolo provinciale e si candida per la vittoria di domenica ma il gesto del suo vogatore provoca rabbia tra gli organizzatori della pre palio __________________________________ [Da Il Secolo XIX del 30/07/2018] – «Il Cadimare lo abbiamo visto solo alla partenza. Devono intanto andare a prendere il Fossamastra e poi allora possono anche pensare di provare a batterci». Sono le parole pungenti di Giacomo Mori, secondo remo del Fezzano, che poi getta in mare la coppa appena ricevuta, provocando le ira degli organizzatori, i quali si sono ripromessi che qualora il Fezzano vincesse anche il prossimo anno, a Muggiano, non riceverà alcun trofeo. Il Fezzano intanto incassa la nona vittoria e vince anche il campionato provinciale, nonostante i ragazzi abbiano anche saltato una gara, regalando 17 punti agli avversari. Leonardo Richiusa, Giacomo Mori, Marco Mazzolini, Diego D’Imporzano, con Alice Marcantoni al timone, si dimostrano superiori a tutti, chiudendo sotto gli 11’. Cinque secondi dopo arriva il Fossamastra. E poi il vuoto. Devono trascorrere ben 10” prima che un’altra imbarcazioni termini la gara. E la lotta per il terzo posto è  davvero serrata. Ad avere la meglio il Muggiano, che supera di un soffio Porto Venere e il temuto Cadimare. Muggiano che colleziona anche il trofeo della combinata. Prima della gara senior è stato inoltre osservato un minuto di silenzio in memoria del presidente onorario del Muggiano Duilio Ruggieri, scomparso venerdì. Tra le ragazze, torna a vincere il Porto Venere che conquista la quarta vittoria. Un successo che però non basta per ottenere il titolo provinciale, vinto dalle graziotte. Le campionesse in carica Elisa Saglione, Sara Drovandi, Dalila Carlini, Isabella Guaita e la timoniera Giada Basso tagliano il traguardo davanti alle Grazie che deve accontentarsi della medaglia d’argento. «Cosa abbiamo in più delle nostre avversarie? Speriamo di avere una vittoria in più alla Morin domenica prossima», è il commento del secondo remo del Porto Venere Sara Drovandi. Grande prova di forza del San Terenzo donne. Le ragazze, al primo anno di voga, conquistano il podio battendo le esperte del Crdd. Tra gli junior il Cadimare supera perla prima volta in mare il Muggiano. Ma i ragazzi vengono squalificati per il peso della zavorra non conforme (inferiore di soli 2 etti, proprio come accaduto al Muggiano domenica scorsa). I padroni di casa Davide Menchini, Vittorio Buttafuoco, Giulio Acerbi, Emanuele Pelosi con Alessandro Rufolo al timone salgono così sul gradino più alto del podio anche in occasione dell’ultima gara. La coppa vinta, viene inoltre donata, proprio su iniziativa dei vogatori, alla famiglia Ruggieri. I ragazzi, protagonisti di un’ottima stagione, vincono anche il campionato provinciale. Il terzo posto del Porto Venere annullato per aver sbagliato il giro di boa. Salgono quindi sul podio Canaletto e Le Grazie. Femminile: 1) Porto Venere 5’48”93, 2) Le Grazie 5’49”48, 3) San Terenzo 5’51”05, 4) Crdd 5’51”61, 5) Cadimare 5’55”16, 6) Fossamastra 5’59”04, 7) Muggiano 6’09”70. Junior: 1) Muggiano 5’29”72, 2)Canaletto 5’36”10, 3) Le Grazie 5’36”85, 4) Crdd 5’38”08, 5) Fossamastra 5’40”43, 6)Marola 5’43”94, 7)Fezzano 5’46”64, Squalificati: Cadimare 5’29”50 e Porto Venere 5’31”68. Senior:1) Fezzano 10’57”70, 2) Fossamastra 11’02”44, 3) Muggiano 11’12”95, 4) Porto Venere 11’13”43, 5) Cadimare 11’14”63, 6) Canaletto 11’20”66, 7) Marola 11’23”11, 8) Crdd 11’25”16, 9) Le Grazie 11’34”29, 10) Tellaro 11’36”62, 11) Venere 11’43”09, 12) San Terenzo 11’52”56. Selene Ricco Scarica PDF Comitato:180730 -Mori getta la coppa in mare e a Muggiano è polemica – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180729 secolo

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Al Canaletto il Palio non ti lascia mai ma ho detto basta, c’è troppo stress

«Al Canaletto il Palio non ti lascia mai ma ho detto basta, c’è troppo stress» Parla la moglie dello storico capoborgata canarino. Dagli anni ruggenti e genuini del passato al perfezionismo estremo di oggi _______________________ [Da Il Secolo XIX del 29/07/2018] – «Non sapevo neanche che cosa fosse il Palio del Golfo. Io sono del quartiere di Porta Rocca, nel centro della Spezia e le tradizioni del Canaletto non le conoscevo. L’atmosfera di borgata che si respira nel levante cittadino, da ragazza, non la immaginavo proprio». Quando Paola Socci rimette indietro le lancette dell’orologio sorride con un pizzico di nostalgia. La moglie di Gianni Casali, 74 anni, capoborgata del Canaletto, è diventata, negli anni una donna del Palio del Golfo. Il marito ha vinto cinque disfide senior da vogatore, la prima con il San Terenzo, collezionando anche alcuni piazzamenti più altre da allenatore o dirigente del sodalizio remiero. Il figlio Marco, rappresentante di commercio, classe ‘74, ha vinto anche lui alla Morin. La figlia Michela, impiegata in una’impresa privata, (71) non voga «perchè all’epoca non c’erano gli equipaggi femminili» ma il nipote Manuel De Cola, oggi è negli juniores dei giallorossi. Per il momento la piccola Nora, 11 anni, figlia di Marco non è ancora salita in barca ma non si sa in casa Casali perchè il richiamo del Palio è troppo forte. Com’è il suo rapporto con il Palio del Golfo? «Di amore ed odio perchè quando arriva quella giornata posso dire che sto male. Sono anni che non vado più in passeggiata Morin». Perchè? «Troppo stress. Non guardo neanche la televisione il giorno della gara». Si tratta di un rigetto da overdose familiare? «Forse sì (sorride, ndr) in ogni caso al Canaletto non ci si salva perchè si vive per quella giornata e quella gara anche se negli ultimi anni qualche cosa è cambiato. Si sente». Che cosa? «Il clima è diverso rispetto agli anni ruggenti, parlo del periodo a partire dagli anni Sessanta in poi. Oggi l’entusiasmo è molto più contenuto. Forse perchè molti anziani non ci sono più e il quartiere ha perso un poco di passione e anche la sfida in se stessa è diversa». Perchè? «Credo che siano cambiamenti fisiologici ma all’epoca in cui gareggiava mio marito c’era un sano clima di dilettantismo in senso positivo. Oggi i vogatori hanno un tono professionistico che se da una parte fa salire il livello dall’altra fa perdere alcuni aspetti più goliardici». Qualche esempio? «Una volta i vogatori si accontentavano per la vittoria di avere come premio una serata in bisteccheria o un piatto di spaghetti oggi è diverso». E la sfilata? «Ho vissuto in prima persona anche quella e anche in questo caso ho tirato i remi in barca, restando in tema marinaro. Per trent’anni fino al 2006 ne sono stata una delle anime». Ma come ha conosciuto suo marito? «Giocava a pallone nell’Ausonia Brin. Il marito di una mia amica era l’allenatore e ci ha fatto conoscere. Ci siamo sposati nella chiesa della Pieve». Pensava, quel giorno, che oltre al pallone c’era anche, dietro l’angolo, il canottaggio? «Francamente no e mi sono ritrovata subito in un clima che non conoscevo e che mi ha contagiato per anni». Qualche esempio? «L’atmosfera palio per chi abita al Canaletto, soprattutto negli anni d’oro, è qualcosa di particolare un pò come il calcio per i brasiliani. Si vive per quella giornata e ricordo che anche al lavoro, gestivo una pellicceria che ho chiuso nel 2001, avevo messo i colori della borgata in vetrina con tanto orgoglio. Insomma non si stacca mai al Canaletto dal Palio». E in casa? «Stessa cosa. Il Palio del Golfo è l’argomento di ogni discussione. Ancora peggio quando mio marito gareggiava oppure era in barca mio figlio. Dovevo stare attenta anche alla dieta dei miei familiari». Che cosa cucinava loro in attesa della gara? «Voleva solo un piatto di pasta». Avete animali domestici? « Sì una piccola tartaruga di sei anni. Si chiama Tarta». Sondra Coggio Scarica PDF Comitato:180729 -Al Canaletto il Palio non ti lascia mai ma ho detto basta c’è troppo stress – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180729 secolo

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Se n’è andato a novantuno anni “Ilio” Ruggieri l’ultimo re del Palio

UNA VITA PIENA DI PASSIONE    Se n’è andato a novantuno anni “Ilio” Ruggieri l’ultimo re del Palio Era il “presidentissimo” della Ringressi del Muggiano Tutte le borgate lo ricordano con affetto. Oggi i funerali _________________________________________ [Da Il Secolo XIX del 28/07/2018] – Novantuno anni di vita, metà dei quali consumati a fianco e a capo della sua borgata, il Muggiano, diventata nel tempo la sua famiglia allargata. Una passione che gli era valsa il titolo di presidentissimo, ed un ruolo speciale, nella sua comunità. Perché, da capo borgata e da presidente del circolo sportivo Ringressi, era un punto di riferimento. E non c’era niente, che in qualche modo non gli ruotasse attorno. Il geometra Duilio Ruggieri non è più. Oggi pomeriggio, alle 18, nella chiesetta della sua borgata, si terranno i funerali, a cura della Pubblica Assistenza della Spezia. E ci saranno in tanti, a salutarlo. Duilio lascia la moglie Edda, la figlia Cesira, la sorella, i nipoti. Lascia quel soprannome, Ilio, e quel senso di appartenenza, che l’aveva legato in modo tanto profondo alla sua borgata. Lascia il ricordo di tante trasferte, faticose, e di infiniti allenamenti, di speranze e di pacche sulle spalle, quando la vittoria non arrivava, ma «era comunque bello averci provato». Lascia il ricordo dell’esultanza incontenibile dell’agosto di dieci anni fa, quando finalmente aveva potuto stringere di nuovo fra le mani quell’agognato Palio che aspettava da tanto, troppo tempo. Era da tanti anni, che Ruggieri accarezzava quel sogno, realizzato la prima volta nel 1993 dall’equipaggio composto da Mancini, Terenziani, Gaia, Battistoni, timonati da Papavero, a portare il drappo al Muggiano. Più d’una volta, il Muggiano aveva tentato di bissare il successo. Invano. Fino al 2008, all’impresa di Batoni, Pindaro, Scantamburlo, Da Pozzo, timonati da Lavagnini. Muggiano era esplosa dalla gioia, e Ruggieri s’era commosso, dedicando quel Palio ai borgatari che non c’erano più. «Staranno esultando in cielo…», aveva sussurrato. Due anni dopo, nel 2010, ad 82 anni, aveva deciso di lasciare la presidenza, pur rimanendo il primo dei tifosi. Ed il Muggiano, nel 2011, aveva vinto di nuovo ancora con Batoni, e Scantamburlo, affiancati da Savi e Sassi, timonati da Marchi. Cavaliere della Repubblica, stella d’argento del Coni, Ruggieri era il decano dei presidenti delle borgate. Era rimasto presidente onorario, per acclamazione, e aveva messo la sua esperienza al servizio del Palio. Il collegio spezzino dei geometri, commosso, onora il collega mancato, e lo fa con un linguaggio dal sapore antico, che gli avrebbe fatto piacere, «additandolo alle giovani leve quale esempio di virtù umane, e professionista esemplare». Il presidente della federazione italiana di canottaggio a sedile fisso, Marco Magnani, «insieme al consiglio si stringe alla famiglia, in questo momento di tristezza». Il presidentissimo, aveva rivestito ruoli di vertice, anche in seno alla federazione. Tanti, i ricordi del professionista, e dell’uomo. Una persona capace di grande umanità, sussurrano commossi al Muggiano, anche nei piccoli gesti. C’è chi ricorda ancora una stretta di mano, un incoraggiamento, una parola, che Ruggieri sapeva tirar fuori al momento opportuno, per infondere ottimismo e fiducia. C’è chi ricorda la sua simpatia, chi sottolinea il peso del «grande uomo di sport», chi racconta piccoli episodi, come «le trasferte insieme, ai campionati italiani», chi confida che «rimarranno per sempre ricordi indimenticabili», di quei giorni di sport, trascorsi insieme. C’è chi, molto più giovane, esprime condoglianze sincere: «presidente, m’hai visto crescere…». Chi condivide un piccolo ricordo personale: «In salotto ho ancora la pianta che mi ha regalato anni fa, per il matrimonio: oltre che un gran presidente, sei stato un riferimento, una persona gentile, elegante, capace di abbracciare i suoi atleti, prima delle gare». Ilio non è più. Ilio c’è. Ha già raggiunto i borgatari che dal cielo continuano a tifare, Palio dopo Palio. E sarà come sentirlo sempre presente, alla Morin, quando riecheggerà il via, e le borgate si sfideranno. Sondra Coggi Scarica PDF Comitato:180728 – Se n’è andato a novantuno anni “Ilio” Ruggieri l’ultimo re del Palio – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180728 – Secolo

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Fezzano: tuona la voce del padrone. Poi la rissa

PREPALIO FRA LE BOTTE          Fezzano: tuona la voce del padrone. Poi la rissa Fra i tifosi del Cadimare (che vince fra gli junior) e verdi finisce a schiaffoni in acqua dopo il traguardo. Donne: Le Grazie _____________________________ [Da Il Secolo XIX del 23/07/2018] –  /LE GRAZIE Il Fezzano torna a vincere e taglia il traguardo 15 secondi prima dei rivali cadamoti, che si devono accontentare della vittoria juniores. Tra le donne, trionfa Le Grazie. Finisce così la penultima prepalio delle Grazie. Nel femminile Sara Fonzi, Marta Vannini, Noemi Agrifogli, Beatrice Nuzzello, con la timoniera Irene Mori conquistano la quinta vittoria della stagione superando Cadimare. Solo terze le campionesse in carica del Porto Venere. Tra gli junior il Muggiano impone la propria supremazia. Ma i campioni in carica vengono squalificati per il peso della zavorra non conforme. Un errore commesso in buona fede (il timoniere pare aver perso 2 etti in settimana). A vincere è Cadimare. Elia Grieco, Filippo D’Aprile, Cesare Pistarino, Marco Bufano, con MattiaGianardi al timone conquistano la seconda medaglia d’oro della stagione. Poi Porto Venere e Fossamastra. Nei senior, il Fezzano di Leonardo Richiusa, Giacomo Mori, Marco Mazzolini, Diego D’Imporzano, con Alice Marcantoni, torna a vincere dopo la sconfitta di domenica scorsa. I ragazzi dominano la gara Tagliano il traguardo primi, poi il Cadimare. E fra le opposte fazioni, in acqua, finisce in rissa. Prima parole grosse poi colpi proibiti. Tanto che uno solo dell’armo vincitore si presenta alle premiazioni. A conquistare la combinata è la borgata del Cadimare. Femminile 1)Le Grazie 5’55”20 2)Cadimare 6’00”03 3)Porto Venere 6’01”06 4)Crdd6’01”765)Fossamastra 6’03’’35 6)Lerici 6’05”80 7)San Terenzo 6’16”19. Junior 1)Cadimare 5’34”94 2)Porto Venere 5’35”17 3)Fossamastra 5’39”51 4)Le Grazie 5’41”06 5)Canaletto 5’41”27 6)Crdd 5’44”18 7)Marola 5’46”97 8)Fezzano 6’03”38 Muggiano 5’31”13 squalificato. Senior 1)Fezzano 11’02”25 2)Cadimare 11’17”93 3)Fossamastra 11’19”89 4)Porto Venere 11’26”16 5)Canaletto 11’29”69 6)Marola 11’35”07 7)Le Grazie 11’36”87 8)Crdd 11’39”25 9)Muggiano 11’40”07 10)Tellaro 11’42”68 11)San Terenzo 11’53”50 12)Venere Azzurra 11’53”85 13)Lerici 11’59”80. — Selene RICCO Scarica PDF Comitato:180723 – Fezzano tuona la voce del padrone. Poi la rissa – Secolo Scarica PDF giornale:Articolo 180723 secolo  

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Palio, il Villaggio si scatena con la discomusic dei Mamalover

IN PASSEGGIATA MORIN         Palio, il Villaggio si scatena con la discomusic dei Mamalover Dalle 21 alle 23 live show della band toscana. Mostre e stand gastronomici sul lungomare _______________________________ [Da Il Secolo XIX del 22/07/2018] –  /LA SPEZIA Si balla in passeggiata Morin, questa sera con la band dei Mamalover. Una serata live, dalle 21 alle 23, con un repertorio che si basa sulla classica disco music, in un viaggio dai ritmi degli anni ’70 fino ai ballabili di oggi. Una band composta da Damiano Sardi alla voce, Alessio Armetta alla chitarra, Paolo Masi al basso e Daniele Pacini alla batteria. Una vita in tour per i quattro amici che girano l’Italia, da una piazza all’altra, e che oggi approdano alla cittadella delle borgate. Fiorentini, propongono due ore di energia senza sosta, passando dalle piazze alle birrerie, dalle rassegne musicali ai festival. Il palco al centro della Morin continua a ospitare iniziative, mentre si avvicina la data della disfida. Fra gli stand, allestiti dentro container rivisitati e colorati, mostre ed esposizioni particolari legate al mare: la mostra degli allievi del pittore Viani, dedicata al Palio, l’esposizione dei modellini dei fratelli Orlando, che hanno riprodotto con infinita pazienza le imbarcazioni da gara, e l’allestimento di Baglietto, dedicata alla storia del marchio dal 1854 al 1983. Venerdì 3 agosto, alle 21, si terrà la sfilata delle tredici borgate, con la consueta partenza da Piazza Brin e l’arrivo in Piazza Europa, dove avverrà la riconsegna dei drappi da parte dei vincitori dello scorso anno, le borgate di Lerici, Muggiano e Porto Venere, primi nel 2017 nelle sezioni seniores, juniores e femminile. Sabato 4 agosto, stazzatura e controllo delle barche in piazza del Mercato. Domenica 5 alle 17 la gara femminile, alle 18 il Palio junior, alle 19.30 la disfida seniores. Alle 22.30 fuochi d’artificio. Le premiazioni si terranno il 6 agosto alle 21 in piazza Europa. Chiuderà la festa lo spettacolo di fontane in concerto, Naldy’s. Sondra Coggio

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