Muggiano festeggia e sogna spazi a mare

UNA NOTTE di festa ha chiuso la settimana del Muggiano, borgata marinara numero 8, vincitore del Palio del Golfo edizione 2008. I borgatari della piccola frazione di confine, meno di duecento anime tra Spezia e Lerici, hanno riunito gli amici delle altre contrade del golfo, hanno dato libero sfogo alla gioia per la conquista del loro secondo palio ed hanno offerto a tutti coloro che sono andati nella piccola piazzetta sul mare, tra i pontili ed i cantieri, una ricca cena. Sullo sfondo, tra premi e musica, il filmato dell’83° Palio a suggellare un evento storico. A fare gli onori di casa il presidentissimo Duilio Ruggieri, per lui la gioia più grande è quella di aver portato la borgata a questo risultato in un clima sempre più competitivo, ma di averlo fatto con il garbo e con quello stile gentile che lo ha sempre contraddistinto. A festeggiare con i cinque campioni dell’armo rossoblu, il capo borgata Antonello Canonici che da Ruggieri ha imparato l’arte del saper guidare la borgata conquistandosi il rispetto di tutti, nell’intero golfo, stando in prima fila sul mare. Un sentimento poi tutto particolare, quello più intimo, quello più sofferto, per Roberto Mancini, l’allenatore del Muggiano, quello che il suo palio lo aveva già vinto una ventina d’anni fa, che lo aveva anche conquistato da timoniere. Roberto, in disparte mentre il “dream team” salta e festeggia davanti all’ennesima proiezione dell’arrivo, ricorda suo padre, un grande del palio moderno: Alberto Mancini (prematuramente scomparso da pochi anni). Gli stessi occhi, la necessità di vivere questo momento, nella bolgia della piazzetta piena di gente, come un qualcosa di personale. Non deve dimostrare nulla, per lui, per la sua storia di atleta. ha già detto tutto il campo di gara per tre volte. Intanto a Muggiano, fra gente che brinda, tra le autorità (presenti tra gli altri i sindaci di Spezia e Porto Venere) ed i complimenti di rito, a chi balla sul ritmo dei “battibalengo” arriva dal mare uno strano clamore, più forte dei tamburi. Sono i pirati del Cadimare, o meglio le mogli e le mamme dei pirati. Le donne del borgo di ponente, a loro è andato il Palio Junior, sono arrivate con il galeone “5° remo”. Un gemellaggio sancito da un carosello di danza tra i tavoli, dopo una calorosa accoglienza sul pontile. Uno spirito che solo una borgata come il Muggiano ha saputo creare verso le altre dodici realtà del golfo. La festa prosegue sino a tardi con gli sguardi di Gabriele Batoni, Davide Pindaro, Fabio Scantamburlo, Paolo Da Pozzo e Francesca Lavagnini non sanno più dove posarsi, ubriachi di complimenti e di pacche sulle spalle. È la loro serata, avranno tempo per riviverla nei loro ricordi. Attorno a loro la gente di Muggiano fiera di quel gonfalone che svetta sul lato del palco, soddisfatta di aver vendicato un po’ quella voglia di mare, di spazio, che per questi borghi, schiacciati tra industrie e rimessaggi, sembra dover restare solo un sogno impossibile. L’altra sera Muggiano, per quella gente riunita, non aveva però nulla da invidiare al clima esaltante della Pechino olimpica. A.Vignali

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Il vascello “Quinto Remo” di Cadimare sbarca a sorpresa alla festa del Muggiano

Trecento persone hanno premiato gli eroi della disfida remiera che ha riportato il successo nella borgata rossoblù  LA “FESTA della vittoria” al Muggiano ha concluso sabato sera la stagione del Palio 2008 e a fianco del presidentissimo Duilio Ruggieri (44 anni di mandato) l’ampia rotonda sul mare del “Ringressi”, la borgata marinara a metà tra i comuni della Spezia e di Lerici che si è aggiudicata dopo 17 anni l’ 83° edizione del Palio del Golfo, ha ospitato i tre sindaci del Golfo, Massimo  Federici, Massimo Nardini e Emanuele Fresco, l’assessore Paolo Manfredini, Il Comitato delle Borgate con in testa il presidente Massimo Gianello “muggianese doc”, i rappresentanti della Lega canottaggio Uisp e della giuria del Palio con in testa il presidente Massimo Terenziani e centinaia di borgatari. Un gigantesco buffet per 300 commensali ha caratterizzato la festa scandita dai ritmi dei “Batebalengo” che già avevano accompagnato l’arrivo trionfale della borgata e dei suoi vittoriosi vogatori alla premiazione di piazza Europa. Su un palco addobbato con i colori rossoblù del “Ringressi” erano esposti la barca vittoriosa, il Palio del Golfo ed i trofei conquistati nel corso della stagione e coronati dalla vittoria del Palio e del Campionato provinciale di voga a  sedile fisso Uisp Trofeo Carispe 2008. Al centro della festa i quattro vogatori Gabriele Batoni, Davide Pindaro, Fabio Scantamburlo, Paolo Da Pozzo e il timoniere Francesca Lavagnini, oltre al capoborgata Antonello Canonici e all’allenatore Roberto Mancini. Sul palco anche l’equipaggio che nel ’91 regalò al Muggiano il primo successo:  Mancini, Terenziani, Battistoni, Gaia e il timoniere Alessia Papavero. A rendere più bella la serata l’arrivo da Cadimare del vascello “Quinto Remo”su cui avevano preso posto, con il presidente della Mutuo Soccorso Angelo Perrillo, molti dei soci e dei dirigenti di quella borgata marinara. Il loro arrivo è stato particolarmente gradito e ne è nata una sorta di gemellaggio nel nome della comune rivalità verso il Fezzano. PIERANGELO CAITI

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Palio del Golfo, si voga

ALLE 19,30 LA SFIDA TRA LE 13 BORGATE Maxitavolata di 450metri in corso Cavour. Stasera il gran finale con i fuochi CI SIAMO. Dopo due mesi di prepalio e dieci mesi di allenamenti a terra e sul mare, oggi è il momento della verità. Che non sarà “a las cinco de la tarde”, come nelle arene per la corrida, ma un po’ più tardi, alle 19,30. Signore e signori, è l’ora del Palio. Parole e polemiche lasciano posto ai fatti. Silenzio, si voga: verrebbe da dire. Anche ieri qualche equipaggio ha maneggiato il remo, in una sorta di “scampagnata”, come l’ha definita il capoborgata del Fezzano Massimo Tortorelli, in mattinata o sulla barca di riserva. Ma per la maggior parte dei vogatori dell’ 83° Palio del Golfo quella di sabato è stata una giornata di relax e di riposo in vista della sfida di oggi. Ieri pomeriggio tutti i dirigenti delle 13 borgate e diversi vogatori erano in Piazza Cavour per quella che viene chiamata “la pesa” delle imbarcazioni e che è invece un accurato controllo di pesi e dimensioni di ogni imbarcazione (lunghe mediamente 5,40 metri e larghe 1,70, per un peso di 120 chilogrammi) che oltre alla stazzatura riguarda “le seste” di prua e di poppa, il controllo di scalmi, timoni e remi, la pesatura di timonieri e zavorre, queste ultime come i timonieri (piombati alla caviglia sinistra) timbrate e sigillate, effettuata da cinque diverse commissioni costituite dalle giuria ed in presenza di quattro rappresentanti per borgata. Tra le irregolarità rilevate qualche scalmo “maggiorato” ed un millimetro da limare qua e là. Nel frattempo al Molo Italia era in corso il raduno dei leudi e delle vele latine. Oltre allo spezzino “Zigoela” ed all’olbiese “Terranoa 2000” erano presenti il “Quinto Remo”, la goletta “Lulworth”, “Nave Italia”, con i suoi oltre 61 metri di lunghezza il più grande brigantino del mondo, l ‘”Oloferne” e sei gozzi a vela latina tra cui “Peu” del 1924 di Celle Ligure, “Burrosa 2”, “19 Palmi” e “Robin”. Alle 17 invece l’arrivo allo stesso molo di una decina di motoscafi Riva che poco dopo avrebbero dato vita ad una gara di abilità marinara. Ma sicuramente l’evento clou della vigilia è stata ancora una volta la maxitavolata allestita in corso Cavour, che come lo scorso anno ha avuto un successo eccezionale. L’ormai tradizionale “cena delle borgate” a partire dalle 20,30 ha trasformato Corso Cavour in un mega ristorante all’aperto, con una tavolata lunga 450 metri. «È la cena offerta dal sindaco alle borgate – spiega Isa Raffellini, incaricata dell’organizzazione – in una delle più lunghe tavolate in Italia e alla quale hanno preso parte 1.200-1.300 commensali». Il menù, predisposto dal catering “Coras” che ha la gestione di alcune mense scolastiche comunali e che in parte ha sponsorizzato l’iniziativa, comprendeva tortino di acciughe, torte di verdura, lasagne di pesce, arrosto con contorno, pesce al forno, sorbetto, dolce, vini e caffè. Tra gli invitati, oltre ai rappresentanti delle borgate e di chi ha contribuito all’organizzazione delle manifestazioni collaterali, consiglieri e assessori comunali, rappresentanti dei comuni di Bayreuth ed Olbia, degli sponsor e della stampa nazionale che ha seguito la manifestazione. Dalla città gemellata di Bayreuth è infatti giunta, come già negli anni scorsi, una delegazione di assessori e consiglieri comunali che ha effettuato una mini crociera nel Golfo sulla motonave “Admiral”, ospiti della compagnia “Navigando5terre” presieduta da Gianluca Giannecchini. Il programma di oggi prevede alle 17 la gara femminile, alle 17,20 la sfilata delle imbarcazioni a vela latina, alle 18 la gara juniores, alle 18,30 lancio di cinque paracadutisti di Comsubin da elicottero, alle 19 lettura della disfida del Palio e lancio di corona in mare in omaggio ai Caduti, e infine alle 19,30  l’ 83ª edizione del Palio del Golfo. A conclusione, alle 22,30 il grande spettacolo pirotecnico. Oggi alla Morin sarà il momento dei supporter. I gruppi più numerosi sono annunciati da Cadimare (presente oltre che con il veliero “Quinto remo” con un centinaio di “Squatter” pronti a riempire di fumogeni colorati l’intera passeggiata), e da Fezzano. La giuria che ha effettuato la “pesatura” e che sarà in acqua con moto d’acqua e gommoni, è costituita da Massimo Terenziani presidente della giuria e della Lega Canottaggio Uisp, Piero Sturlese, vice presidente, starter e giudice, Jacopo Borniotto e Alberto Vignali consiglieri giudici, Fausto Artico consigliere, Daniele Bimbi consigliere cronometrista, Luciano Bacci segretario giudice, i giudici di virata Giorgio Maggiani, Michele Del Nevo e Giovanni Ferravanti, i giudici Giuseppe Cozzani, Umberto Cattani, Matilde Rosa, Graziana Ferretti, Alessandro Galantini, Graziano Bimbi, Giorgio Giampaoli e Isante Nigezzi, il giudice unico Renato Russo e lo stazzatore Gian Mario Pavone. P.C.

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Il Golfo è rossoblù

OLTRE TREMILA spettatori per la serata conclusiva dell’83ª edizione del Palio del Golfo in una kermesse che ha visto tutte le premiazioni. Sul palco di piazza Europa c’erano tutti i sindaci del Golfo: Massimo Federici della Spezia, Emanuele Fresco di Lerici e Massimo Nardini di Portovenere, con loro l’assessore provinciale al turismo Federico Barli. Presentatore d’eccezione lo speaker del “Picco” Federico Lavalle. Si inizia con la premiazione di cinque pittori che hanno donato le loro opere al Comitato che le metterà all’asta su Ebay: Mirella Raggi, Pietro Corbano, Olimpio Galimberti, Alajsa Gaspar  Gloria Giuliano. La piazza si gremisce nel frattempo con i borgatari, le rappresentanze più numerose quelle di Cadimare e Fezzano sino a quando un ritmare lontano di tamburi preannuncia l’arrivo della borgata vincitrice, quella del Muggiano. I suoi cinque eroi: Batoni, Pindaro, Scantamburlo, Da Pozzo e la  timoniera Lavagnini precedono il corteo ciascuno con in capo una corona regale a bordo di un’auto scoperta d’epoca del Cams, dietro una grande bandiera rossoblù del “Ringressi” e poi i “Batebalengo” a scandire con la loro samba il ballo di tutta la borgata, in  testa il presidente Duilio Ruggieri ed il capoborgata Antonello Canonici ed al seguito tutto il paese. Segue la premiazione del Trofeo Cassa di Risparmio della Spezia con gli armi vincitori dei tre campionasti: femminile, juniores, seniores. La Lega Uisp premia con un mazzo di rose ognuna delle 32 vogatrici del Palio. E’ poi la volta delle moto  storiche abbinate alle borgate, premiate le prime tre, in testa la moto Guzzi Sport 14 del 1930 di Francesco Salvini abbinata alla borgata della Venere Azzurra. Uno dei momenti più simpatici e accattivanti per la continuità  sportiva è quello della premiazione dei timonieri, oltre una trentina. Si entra nel vivo della premiazione della gara del Palio con la categoria femminile, partendo dall’ultimo equipaggio. All’ equipaggio del Crdd primo classificato il presidente della Lega Canottaggio Massimo Terenziani consegna anche uno scudetto. E’ poi la volta degli equipaggi juniores, dal 13°, il Muggiano, al 1°, il Cadimare, e sul palco salgono decine di borgatari bianconeri mentre nell’aria scoppiano petardi caricati a coriandoli. Segue la premiazione delle prime tre borgate classificate nella sfilata storica, nell’ ordine Portovenere, Canaletto e Marola. Come  riconoscimento al lavoro di tutte le borgatare viene premiata una rappresentanza del Fezzano. La  classifica definitiva, dopo le prime tre, vede  nell’ordine San Terenzo, Fossamastra, Fezzano, Muggiano, Crdd, Lerici, Le Grazie, Cadimare, Venere Azzurra, Tellaro. A questo punto viene tributato un doveroso ringraziamento alla Lega Canottaggio Uisp e da tutti i giudici di gara, una quindicina, che con il loro lavoro volontario hanno sancito la regolarità del Campionato e della manifestazione del Palio. Poco dopo il sindaco Massimo Federici consegna al presidente Gianello una coppa offerta dal presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini alla manifestazione nei 60 anni della Costituzione. Mentre si attende l’ultima premiazione, quella più importante, il momento tanto atteso dagli sportivi Spezzini e che solo gli addetti ai lavori aspettavano: l’arrivo di Gabriele Volpi, presidente della pallanuoto Pro Recco e da pochi minuti nuovo presidente dello Spezia Calcio, accompagnato dai consiglieri comunali Paolo Asti, Giacomo Gatti e Giuliano Guerri e da Angelo Molinari. «Dopo una settimana di contatti questo pomeriggio ho incontrato il sindaco Federici ha improvvisato brevemente Volpi nel caos dei battimani per stilare un programma serio per i prossimi cinque anni. Io sono spesso all’ estero pertanto il mio fiduciario sarà Aldo Jacopetti (presente e responsabile del settore giovanile della Sampdoria; ndr), vi promettiamo il nostro massimo impegno e ringraziamo tutti per la fiducia ». Poi la ripresa delle premiazioni con gli equipaggi senior, dal Tellaro tredicesimo al Muggiano vincitore con il tempo di 11’13″57, salito sul palco con tutto il seguito di borgatari in un tripudio senza fine. Al termine viene ammainata la bandiera del Palio e prende il via il previsto spettacolo del “laser show” ma ormai la grande piazza si sta svuotando e tutti i commenti sono rivolti al futuro calcistico. Il Muggiano invece, come Cadimare e Crdd per i relativi successi, festeggerà in borgata. Sabato alle 21 quindi grande festa al “Ringressi”per una serata indimenticabile attesa da 17 anni. Alla manifestazione era presenti anche il vice sindaco della Spezia Maurizio Graziano con gli assessori Salvatore Avena e Paolo Manfredini, il Capo di Stato Maggiore del Dipartimento Michele Cassotta, i dirigenti del Comitato delle Borgate, organizzatore della manifestazione. PIERANGELO CAITI

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Sfilata – Esulta Portovenere

E’ IL PORTOVENERE il vincitore della sfilata storica del Palio 2008 che la borgata aveva già vinto in passato cinque volte. L’annuncio ieri sera in Piazza Europa durante le premiazioni del Palio di fronte a un pubblico delle grandi occasioni se si pensi che tutte le 1.200 seggioline predisposte dagli organizzatori erano occupate e moltissima gente era in piedi. La perfetta ricostruzione delle cave di portoro del Pozzale, le scoperte scientifiche del naturalista spezzino Capellini e la fortezza prigione“ Umberto I ” con il loro contorno di carcerati e carcerieri,  cavernicoli e cavatori ha portato la giuria ad assegnare il punteggio di 521,90 punti alla borgata rossocrociata per le sue ricostruzioni ambientate alla Palmaria, che ha prevalso sul Marola (518,70 punti). Al terzo posto il Canaletto che si è visto interrompere la serie di vittorie che durava da sei anni. A seguire Fezzano, San Terenzo, Le Grazie, Crdd, Fossamastra, Muggiano, Venere Azzurra, Lerici, Cadimare e Tellaro. Grande festa quindi a partire dalle ore 21 per le premiazioni della sfilata delle borgate e a cui ha fatto seguito la premiazione dei motoscafi Riva che nel weekend hanno dato vita a un raduno e a un concorso di eleganza che si è svolto ieri pomeriggio alla Morin. Infine la premiazione degli equipaggi del Palio con coppe per tutte e tredici le borgate ed i 34 equipaggi (8 femminili, 13 junior e 13 senior) che hanno dato vita a settanta giorni di disfide sul mare. Premi particolari ai giovanissimi timonieri. Alle 22,30 ha chiuso le manifestazioni del Palio lo spettacolo “Laser show”. Resterà aperta sino al 18 agosto solo la rassegna «L’arte navale nel Golfo della Spezia La strumentazione di bordo e l’oggettistica navale tra la fine dell’800 ed il 1960” che riunisce eccezionali reperti del Museo Tecnico Navale e della collezione “Roberto Galeazzi”. E’ festa continua per il Muggiano i cui vogatori sono arrivati domenica sera dal mare con il vessillo del palio. I dirigenti hanno improvvisato una spaghettata per quasi duecento tifosi innaffiata da decine di litri di spumante. Poi un carosello verso le borgate amiche: Lerici, Cadimare e Le Grazie. «E’ stata una vittoria fantastica ha raccontato il vice presidente Gianni Maccioni merito anche del nostro allenatore Roberto Mancini che è riuscito a ricomporre un equipaggio a tempo di record». Ma la disfida remiera ha acceso le solite polemiche. «Non voglio palii regalati, ma le dimissioni del presidente della Lega Terenziani tuona il capoborgata del Fezzano, Massimo Tortorelli abbiamo presentato ricorso contro la vittoria juniores del Cadimare non tanto per la barca affondata, quanto per il sistema di pesatura dove non sono stati tolti i cuscini impregnati d’acqua. Nel 2004 i nostri tifosi affondarono la barca degli junior e la pesatura avvenne due ore dopo». Terenziani respinge le accuse: «I sigilli erano a posto, i cuscini erano stati strizzati e la barca pesava 142 chili, addirittura 12 in più di quanto previsto». E sulle modifiche da apportare sulla barca del Fezzano,Terenziani replica: «Abbiamo ordinato una quindicina di modifiche e tutte le borgate le hanno apportate. Solo il Fezzano ha sollevato un polverone». Da una polemica all’altra. Il capovoga del Canaletto Paolo Lavalle non le manda a dire a quarto remo del Muggiano, Paolo Da Pozzo: «A lui ho insegnato a stare in barca e a vincere. I suoi gesti di sfottò a fine gara non mi sono piaciuti. Se vince deve ringraziare il sottoscritto, Pierleoni e Liberatore. E poi ho ancora in memoria sul cellulare il messaggio che mi ha inviato un anno fa, in cui mi scriveva “Rigenerami” dopo che aveva fatto ottenere al Canaletto la peggiore prestazione di sempre». Lavalle chiude: «Da Pozzo non deve dare lezioni al sottoscritto, che ha scritto la storia del Palio». PAOLO ARDITO  >> IL VETERANO ••• CON i suoi 50 anni di età, Andrea Grieco, agente immobiliare, è stato il vogatore più anziano del Palio che si è sistemato sul quarto remo della barca del Tellaro. Il risultato? Beh, lasciamo perdere. A quell’età è già tanto  partecipare. E poi Grieco di palii ne ha vinti tre ai tempi del Cadimare.     >>LA PROMESSA ••• ELISA Saglione, 19enne neo geometra e figlia d’arte (suo papà Massimo è stato tra i migliori 15 cestisti spezzini) aveva promesso: «Se vinco il palio torno a giocare a pallavolo in C con lo Spezia». Ora provate a chiederle di sbarcare.

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PALIO ROSA – Calzetta vince e saluta tutti: «Dopo questa vittoria mi ritiro»

Ma le compagne del Crdd potrebbero far cambiare idea alla loro capovoga. Brugnera:«Confermata la nostra superiorità»    «SIAMO a sei – sottolinea Claudia Calzetta, capovoga del Crdd riferendosi alle sue vittorie nel Palio femminile che ne fa con la Carpena la vogatrice più titolata nella giovane storia del Palio di categoria nato nel 1995 e con questa vittoria mi ritiro»,aggiunge affannata, emozionata e commossa nelle prime battute subito dopo il travolgente arrivo. «Non lo scrivere», aggiunge sorridendo, con la confidenza che deriva da una lunga conoscenza, e ammiccando alle sue giovani colleghe, segno che a lasciare nel pieno del successo  e della forza non ci pensa nemmeno. Ed eccole qui che si abbracciano tra loro ed abbracciano il presidente della borgata le quattro magnifiche ragazze, con Claudia Calzetta, Ilaria Corsini, Caterina Brugnera,Elisa Saglione ed il timoniere dodicenne Agnese Albero, in questa vittoria annunciata ma non per questo motivo meno bella ed esaltante. «Eravamo superiori e lo sapevamo – sottolineano Caterina Brugnera e Ilaria Corsini ci attendevamo la vittoria e non abbiamo dovuto fare alcuno sforzo p articolare ma è stato egualmente un pomeriggio indimenticabile. «Eravamo sicure di fare una bella gara – continua Claudia e avremmo voluto fare il record ma il mare non ce l’ha permesso, pazienza, ci dobbiamo accontentare della bella vittoria. Abbiamo così coronato una eccezionale stagione ed è ancora una volta dimostrato che “le meglio” vincono sempre». E’veramente felice Claudia e nell’entusiasmo del momento si lascia andare mentre riceve i rallegramenti delle sue vecchie compagne di solo due stagioni fa, prima fra tutte la Miccoli con la quale ha condiviso tante vittorie. «Sono ancora più soddisfatta di questo successo alla mia vecchia borgata – riprende proprio perchè mi sono rimessa in gioco e ho guidato al successo un equipaggio nuovo» e ora è giusto dubitare che non voglia riprovare a portarlo al successo anche nella prossima stagione. Intimidita dei baci e degli abbracci, dei saluti e dall’entusiasmo dei borgatari specie la piccola timoniera, ma poi anche lei sprizza entusiasmo e gioia da tutti i pori e quando dalle mani del sindaco di Portovenere Massimo Nardini alle cinque ragazze viene consegnato il Palio femminile. Le ragazze del Crdd avevano dominato l’intera stagione delle prepalio vincendo 8 gare sulle 9 che avevano disputato e non conquistando solo per questo motivo e per pochi punti il Campionato provinciale di voga a sedile fisso Uisp legato al Trofeo Carispe. Il Crdd, in testa sin dalla partenza e poi primo al giro di boa ai 500 metri, tagliava il traguardo ai mille metri della Morin distanziando di due barche l’armo secondo arrivato, quello del Lerici, autore a sua volta di una stagione eccezionale e vincitore del Campionato provinciale. Questi i risultati nell’ordine: Crdd con il tempo di 6’ 07”57, Lerici 6’11”47, Cadimare 6’14”39, Marola 6’17”47, Le Grazie 6’17”47”,Muggiano 6’36”32, Venere A. 6’59”15, Tellaro 7’08”59. Velocità massima dell’armo vincitore 2,72 metri al secondo pari a 9,71 chilometri all’ora e a 5,29 nodi. P.C.

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JUNIORES – Trionfo del Cadimare: «Abbiamo un cuore grande così»

L’eccessivo entusiasmo dei tifosi ha fatto affondare la barca a fine gara rischiando la squalifica.«E’ il nostro temperamento»  «ERAVAMO consapevoli che potevamo perdere solo noi», sono le prime parole pronunciate da Giovanni Vanacore, il capovoga dei giovani del Cadimare dopo il trionfale arrivo. «Siamo partiti con palate lunghe e non più di 34 battute al minuto e solo sul finale abbiamo allungato a 3638, testimonianza di una eccezionale preparazione che dobbiamo al nostro tecnico Angelo Petillo, al quale vogliamo rivolgere un riconoscente ringraziamento ». Finiti gli abbracci, le strette di mano, ancora grondanti dell’acqua che li ha battezzati alla Morin vincitori del Palio Junior 2008, il tredicesimo per la borgata, i quattro giovani: Giovanni Vanacore, Riccardo Muzzi, Damiano Rivi, Riccardo Giacomazzi ed il giovanissimo timoniere Davide Spano, sono quasi attoniti e frastornati accanto al drappo che ha appena consegnato loro il sindaco di lerici Emanuele Fresco. «Questa vittoria è la dimostrazione che le mancate vittorie nelle ultime prepalio dopo i tanti successi sino a metà stagione erano dovuti solamente ad un nostro calo fisico momentaneo – sottolinea il quarto remo Riccardo Giacomazzi ma sapevamo di essere esplosivi ed il risultato finale ci ha dato ragione, non ce n’è stato per nessuno come avevamo sempre pensato nelle settimane scorse». Affondata dall’entusiasmo dei supporters che si sono gettati in acqua a fine gara (del resto imitati da quelli del Fezzano arrivato secondo per pochissimo e che credevano nella vittoria del loro armo) la barca del Cadimare è stata ben presto recuperata dalle decine di commossi sostenitori che non sapevano trattenere le lacrime, a  cominciare dal capoborgata Giorgio Gilli, dal presidente Angelo Perrillo, non certo un uomo dalle lacrime facili, al direttore sportivo Roberto Inserra, ormai scatenato nel suo esplosivo entusiasmo. «Da anni sapevamo di essere forti ma oggi volevamo solo il primo posto – sottolinea Inserra e c’è mancato poco che all’arrivo mi venisse un colpo, ora speriamo di fare il bis (con un chiaro riferimento alla gara senior attesa poco dopo)».«E’ una gioia troppo grande cercata con forza e raggiunta quando qualcuno non ci credeva più – aggiunge Perrillo – il Cadimare ha dimostrato una volta di più di essere ricco di cuore e di sentimento e di basare ancora una volta tutta la sua forza nella tradizione e nelle glorie del passato che sappiamo rinverdire e che sanno caricare a dovere i nostri equipaggi». Una grande vittoria quindi arrivata in un momento in cui erano solo loro, dirigenti e borgatari del Cadimare a crederci, mentre si stavano facendo avanti concorrenti competitivi come Le Grazie ed il Fezzano. Il Cadimare invece partiva bene ed al giro di boa era primo con i due rivali del Ponente del Golfo, poi il forcing e l’arrivo al fotofinish. Primo quindi il Cadimare in 5’47”92, secondo il Fezzano in 5’48”54, terzo Le Grazie in 5’49”13, quarto Canaletto in 5’51”32, quinto Crdd in 5’51”58. a seguire Portovenere in 5’55”23, Venere Azzurra in 5’58”70, Fossamastra in 6’00”08, Marola in 6’00”89, San Terenzo in 6’03”90,Tellaro in 6’ 04”32, Lerici in 6’06”13, Muggiano in 6’18”81. Velocità media del vincitore 2,87 metri al secondo pari a 10,35 chilometri all’ora ed a 5,59 nodi. PIERANGELO CAITI.

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Scintille al Palio del Golfo tra Lavalle e il Muggiano

Il capovoga canarino: «Siete sconosciuti». La replica: «Non vincete più» SOTTO la denominazione di “rivalità per sponda” (sottinteso del Golfo) si potrebbero etichettare le polemiche, a dire il vero non pesanti come talvolta nel passato, che hanno sottolineato le ultime giornate di attesa prima della disputa del Palio, a partire dall’ultima prepalio di domenica scorsa. Dispute verbali, quindi, mai andate al di là dell’invettiva di un momento di rabbia, che hanno coinvolto da una parte Canaletto e Muggiano, dall’altra Cadimare e Fezzano, guarda caso i quattro armi favoriti per la conquista dell’ 83° Palio del Golfo. Se la “ruggine” tra Cadimare e Fezzano risale all’inizio della stagione, quando i tifosi di Cadimare non hanno lesinato cori ingiuriosi all’indirizzo del capovoga del Fezzano reo di aver lasciato la loro borgata dopo una stagione vittoriosa per approdare all’armo dei vicini “verdi”, le rivalità scoppiate improvvise tra Muggiano e Canaletto testimoniano una animosità nata dall’avvicinarsi del momento della verità tra due dei più accreditati favoriti. Per lo stesso motivo esiste una rivalità incrociata tra Muggiano e Fezzano, alimentata in questo caso quasi esclusivamente dal Muggiano mentre il Fezzano si è limitato a lanciare strali alla giuria per penalizzazioni ritenute ingiustificate. Ma veniamo alla polemica scoppiata domenica. «Paolo Lavalle, capovoga del Canaletto, quando ha visto che stavamo andando più forte e dopo aver rotto lo scalmo che avrebbe penalizzato il suo equipaggio, ha cominciato a ingiuriarci e non ha mancato pesanti commenti sui nostri vogatori definiti “degli sconosciuti” e insinuazioni sulla regolarità della barca – dichiara Antonello Canonici capoborgata del Muggiano – nei giorni successivi è entrato nella polemica anche il presidente del Canaletto Paolo Dini ribadendogli stessi concetti e dimenticando i titoli dei nostri vogatori, Paolo Da Pozzo già campione italiano di gozzo nazionale nel 1997 infatti ha vinto proprio con Lavalle due palii e poi un terzo col Fezzano, Pindaro ha vinto due palii juniores con Fossamastra e Fezzano, Batoni e Scantamburlo hanno vinto anche loro due palii juniores proprio con il Canaletto, forse da questo derivano “i bruciori” di Dini e della sua borgata. Dire quindi che il nostro sia un equipaggio scadente è pura pretattica cagionata da una gran paura di perdere. Non nascondiamo certo le glorie passate del Canaletto,ma è una realtà che da anni non fa buoni risultati e gli brucia mentre da 15 anni l’armo del Muggiano, pur non vincendo, non è mai arrivato oltre il quarto posto».Minimizza sulle polemiche della vigilia il presidente del Muggiano Duilio Ruggieri. «Noi non abbiamo nulla con nessuno, è normale che alla vigilia del Palio ci sia elettricità nell’aria tra i favoriti: sarà una bellissima gara e chi sbaglierà meno vincerà infatti ci sono almeno quattro armi in grado di fare risultato. L’unica rivalità è sul mare, lì si vince, le polemiche non servono a nulla e noi siamo sereni e tranquilli». «E’ palio, bisogna un po’ stuzzicare gli avversari come l’hanno sempre fatto negli anni passati nei miei riguardi – spiega Paolo Lavalle – non ce l’ho assolutamente con Da Pozzo che stimo come uomo e come atleta, il mio scatto di domenica scorsa è partito da un momento di stizza per quel malaugurato incidente,ma è tutto passato. Ora il Canaletto pensa solo alla sfida di domani, una ara secca. Il Canaletto ci sarà: chi sta meglio mentalmente e fisicamente si porta a casa il Palio». Lavalle ricorda anche che il suo è un equipaggio molto composito,accanto a lui con un palio junior e 10 palio senior vinti c’è un giovane nato l’anno dopo la sua prima vittoria, nel 1985, ma non per questo meno competitivo. Paolo Lavalle iniziava a vincere il Palio senior nel 1988 (a fianco allora con un’altra icona del Palio: Stefano Rocchetta) proprio con il Canaletto e bissando il successo nel 1990 e nel 1996 con quella borgata ed è tornato “a casa” dopo i successi del 1992 con il Crdd e l’indimenticabile stagione del Marola con le vittorie nel 2000, 2001, 2002, 2003, 2005,2006. «Da 20 anni sono protagonista con 10 successi – aggiunge Lavalle – nonostante infortuni e strappi non ho mai mollato, un po’ di polemica non guasta». E con quel curriculum, sembra sottintendere, ha tutto il diritto di farla. Non è la prima volta poi degli attacchi alle barche: fanno parte della normale guerra verbale che precede il Palio. Negli anni passati, quando il Marola non aveva rivali, anche la sua barca era accusata di chissà quali “trucchi” per migliorarne la galleggiabilità anche se poi regolarmente le operazioni di stazzatura e punzonatura effettuate al vigilia del Palio non facevano riscontrare alcuna irregolarità. Dicevamo degli altri protagonisti. Il Fezzano si presenta in eccezionali condizioni di forma pronto a ripetere l’exploit del 2004 quando si impose sul favorito Marola, ed allora come oggi capovoga è Gambirasio. Sarà invece “notte bianca” a Marola per una festa di borgata della vigilia che non manca mai e il sogno della “Regina del Palio” resta intatto. PIERANGELO CAITI

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Venere Azzurra punta sul rosa con l’arrivo di Tania Marone

DOPO il rilancio societario e agonistico dello scorso anno, con la borgata gestita da un gruppo giovane e pieno di voglia di fare, intenzionato a rimettere in auge le attività marinare, la borgata della Venere Azzurra ha preparato la stagione costituendo per tempo gli equipaggi anche se è stato giocoforza rinnovare il 75% dell’equipaggio senior tenendo di quello dello scorso anno solo Marco Venturini ed Jacopo Dani come riserva ai quali si sono aggiunti Francesco Paoloni, Christian Biagioni e specialmente il capovoga Matthias Reynier, già in passato alla borgata e considerato un importante “recupero”. « L’equipaggio maggiore si sta comportando dignitosamente anche se ha dovuto superare non pochi problemi – sottolinea il presidente Mirco Gianfaldoni – poi un poco alla volta ha preso morale con i primi risultati e ora punta a un piazzamento onorevole al Palio. I giovani invece hanno cominciato tardi ad allenarsi perchè l’equipaggio è cambiato per metà. A Cecchettini e Giacopello abbiamo affiancato Ferrari e Borrini che hanno sostituito Zangani e Celavro. Le ragazze sono quelle che ci stanno regalando le maggiori soddisfazioni, sono certo che al  Palio, una gara unica dove tutto può accadere, sapranno conquistarsi un buon piazzamento. L’equipaggio femminile è per tre quarti quello degli ultimi due anni: al posto di Giorgia Peroncini è arrivata dal Canaletto Tania Morone». Lo scorso anno la borgata marinara si era scissa dal circolo Arci di cui era espressione e pur restandone nell’ambito opera ormai da due anni come entità autonoma. L’obiettivo, che era quello della costituzione di tutti e tre gli armi è stato ancora raggiunto e così la ricostruzione dell’immagine della borgata, che negli anni precedenti aveva avuto molti problemi, è ormai cosa fatta. «Siamo riusciti anche a realizzare una palestra prendendo in gestione da amici un fondo – conclude Gianfaldoni  – mancano ancora gli spazi amare per le barche ma non disperiamo che con l’aiuto del Comune di Lerici un poco alla volta anche questo problema venga risolto». Presidente onorario Giuseppe Caminoldi, presidente Mirco Gianfaldoni, capoborgata Riccardo Bruni, allenatori Francesco Cecchettini e Marco Chella Equipaggi. Senior: Matthias Reynier, Marco Venturini, Francesco Paoloni, Christian Biagioni, (riserva Jacopo Dani), timoniere Giorgio Rho. Junior: Matteo Cecchettini, Francesco Giacopello, Pietro Ferrari, Jacopo Borrini, timoniere Mattia Dani. Femminile: Virginia Cattoi, Erika Albani, Tania Morone, Chiara Celada, timoniere Alice Pata.

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Sfilata per trentamila

Il corteo delle borgate seduce gli spezzini. Stasera la notte bianca con 60 artisti SFILA il popolo delle borgate marinare, sfilano precedute da una lunga teoria di auto e sidecar d’epoca le barche che domani si daranno battaglia per conquistare il Palio del Golfo e la città tracima lungo le vie percorse dai carri allegorici:  trentamila gli spezzini che hanno seguito la manifestazione che ha aperto i “giochi” dell’83esima disfida remiera. Per la prima volta, tra le borgate anche le coloratissime rappresentanze delle comunità dei migranti: dai giovani atleti della rappresentativa di baseball dominicana agli albanesi in costume tradizionale. Uno striscione sui 60 anni della  costituzione ha preceduto il corteo delle borgate che ha marciato al ritmo delle bande musicali, quella della Marina militare ha preceduto le bandiere bianconere di Cadimare, detentrice del Palio che ha presentato una scenografia auto celebrativa: “Cadimare la regina del Palio”, con i ragazzi della borgata impegnati a sfilare lanciando la barca in aria per 24 volte, numero magico dei trofei conquistati dall’armo numero quattro. Subito dopo il Muggiano che ha ispirato il proprio corteo al tema della fatica e del lavoro necessario per trionfare sulla Morin. Applausi a scena aperta per i borgatari di Marola che hanno sviluppato il tema “Gli Dei ci guardano ancora”: simpatica rievocazione dei passati, ma recenti, successi dell’armo arancio granata. Zeus e Bacco sono stati generosi anche con il pubblico al quale hanno offerto libagioni. Lo sport e i giovani, un ricordo delle vecchie sezioni sportive del Dopolavoro dell’Arsenale, ha caratterizzato la sfilata del Crdd che ha portato in corteo decine di figuranti che hanno sfidato l’afa della sera di mezza estate indossando inappuntabili vestiti d’epoca. Riflettori e occhi puntati sulla “Venere” rinascimentale, la giovanissima Simonetta Cattaneo, protagonista della sfilata del Fezzano cui facevano corona i borgatari che hanno riproposto antichi mestieri ed una bella osteria del Quattrocento. Per Fossamastra il tema della sfilata storica è stato “La storia delle barche nell’antichità”, sviluppato con modelli di imbarcazioni perfettamente ricostruiti: zattera, barca di papiro, tronco scavato, barca lacuale, gondola, motoscafo Riva e canoa indiana. San Terenzo ha interpretato in quattro scene il tema “L’ulivo una coltura ed una cultura antichi”, un omaggio alla tipica pianta mediterranea delle nostre colline, raffigurata con un plastico del borgo e degli uliveti sovrastanti, la raccolta, la frangitura ed il prodotto finale, il tutto con decine di figuranti in costume. Le Grazie ha dedicato la sua sfilata alle vele latine portando su dei rimorchi due “signore del mare ”: il “Barmaleo” del 1948 ed il  Rossocolore” del 1970. Per la Venere Azzurra un fatto di cronaca degli anni ’60 con lo spiaggiamento alla Venere Azzurra di un’orca ed il tentativo, poi abortito, di recuperarla con un peschereccio. Il cetaceo venne infine fatto a pezzi e solo in quel modo recuperato. Per il Tellaro solo dirigenti e barca da palio, come era stato annunciato. Ricordo delle “Vele latine” anche per Lerici in omaggio alla tappa lericina del circuito internazionale delle vele latine con la dimostrazione del diverso impiego di quelle imbarcazione in una ampia carrellata. La rievocazione storica del Portovenere era dedicata all’isola Palmaria con tre scene: la fortezza del mare, le scoperte di Giovanni Capellini e le cave del Pozzale. Perfetta la raffigurazione di queste ultime con un blocco di granito ed i cavi per il taglio e attorno armigeri,prigionieri, cavernicoli e cavatori. Ultimo il Canaletto con “Le stagioni e la borgata” una rassegna delle attività stagionali per preparare il nuovo Palio. Particolarmente bella l’ultima scena con la rappresentazione delle “Frecce Tricolori” ed il carro con le mani che sollevano la barca in segno di vittoria mentre viene ritirato dalle mani del sindaco l’agognato Palio. Questo pomeriggio dalle ore 18 alla banchina Revel i pescatori spezzini allestiranno una friggitoria e contano di servire gratuitamente, in cambio di una offerta per il Comitato Assistenza Malati oltre due tonnellate di pesce fresco. La sera alle 20 la “cena delle borgate” con una tavolata lungo l’intero Corso Cavour. Finito il dolce, partirà la “notte del Palio”, evento di chiusura del Popeye Festival che impegnerà su cinque palchi circa 60 musicisti. La Monday big band sarà sulla passeggiata Morin, gli allievi del Conservatorio si esibiranno in piazza del Bastione, la Kokani Orchestra in piazza Mentana, la Sprugolean Jazz Band in piazza Garibaldi, la Med in May in piazza Cavour. I musei resteranno aperti.

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